Il corpo delle donne

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  1. maria rossi
     
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    http://www.ilcorpodelledonne.net/documentario/index.html

    metto anche qui il link al sito, blog e alla visione del documentario!


    "Mi sento ancor più di affermare che è un dolore, una vergogna ed un affronto terribile assistere allo scempio dei corpi televisivi. Corpi giovani e ignari a cui viene preclusa l'emozione che deriva dallo scoprire di potersi esprimere attraverso il corpo e di poterne quindi mostrare la meravigliosa vulnerabilità."

    "perchè le donne non possono più apparire con la loro vera faccia in tv? [...] il volto umano reca un messaggio: vulnerabilità assoluta. [...] Questo spiega perchè è così dificile accettare la propria faccia: è come fissare in gaccia la vulnerabilità assoluta. E come dunque restare vulnerabili? come restare noi stesse in un mondo dove si è vincenti solo se ferocemente invulnerabili? che scelta difficile per le donne: invulnerabili tra i vincenti o vulnerabili e dimenticate?" [...] che ne è dei volti delle donne? e del femminile espresso da ogni volto nella sua unicità?invecchiando rivela la mia faccia, [...] faccia perchè la faccio proprio io [...]"

    "Se i nostri volti scompaiono, dove reperire i segni della pietas, quella comprensione umana di cui oggi c’è profondamente bisogno?"

    Edited by maria rossi - 3/7/2009, 14:46
     
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  2. francescoburich
     
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    Il narcisismo è in'icona senza più alcun confine. La pietas, come dici tu, dovrebbe essere rappresentata attraverso segni inequivocabili del corpo è dell'anima che hanno vissuto...l'epiderma che è la pelle, è il confine entro il quale si realizza la pietas se le cose avvengono naturalmente. per cio un tempo si moriva bianchi e rossi come una mela...oggi si muore tossici e inquinati da fare schifo..
     
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  3. houccisotoniocartonio
     
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    questo documentario è molto bello.

    spero di riuscire un giorno a liberarmi di questo senso di d'inferiorità totale globale per il fatto di non essere così (e in nessun altro modo).

    hai fatto benissimo a postarlo perchè di queste cose non si parla mai.
     
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  4. houccisotoniocartonio
     
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    tanto tempo fa riguardo a questo argomento avevo postato il video di "sabrina" degli einsturzende neubauten che ora riposterò:

    SABRINA - EN



    SABRINA


    It's not the red of the dying sun non è il rosso del sole morente
    The morning sheet's surprising stain l'inaspettata macchia sulle lenzuola del
    mattino

    It's not that red of which we bleed non è il rosso di cui sanguiniamo

    The red of cabernet sauvignon il rosso del cabernet sauvignon
    A world of ruby all in vain un mondo di rubino del tutto invano

    It's not that red non è quel rosso

    It's not as golden as Zeus' famous shower non è d'oro come la famosa pioggia di
    zeus

    It' doesn't, not at all, come from above non cade affatto dal cielo
    It's in the open but it doesn't get stolen è all'aperto ma non viene rubato
    It's not that gold non è quell'oro
    It's not as golden as memory non è d'oro come la memoria
    Or the age of the same name o l'era dello stesso nome

    It's not that gold, it's not gold at all non è quell'oro, non è d'oro affatto

    I wish I would be your colour vorrei essere io il tuo colore
    I wish this would be your colour... vorrei fosse questo il tuo colore
    Your colour, I wish il tuo colore, vorrei

    It is as black as Malevitch's square è nero come il quadrato di malevitch
    The cold furnace in which we stare la fredda fornace in cui fissiamo
    A high pitch on a future scale un tono acuto in una scala futura
    It is a starless winternight's tale è un racconto da notte invernale senza stelle
    It suits you well ti sta benissimo

    It is that black è quel nero

    I wish this would be your colour... vorrei fosse questo il tuo colore
    Your colour, I wish il tuo colore, vorrei

     
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  5. elisabet
     
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  6. asabbi
     
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    è molto triste pensare quante cose brutte succedono tra le mura domestiche.....c'è anhce chi è costretto a vederle e con l'impotenza rimanere in silenzio.......con la paura fottuta nel cuore che non ti abbandonerà mai più.

    così finiscono i giochi....così se ne va il sorriso dal viso
     
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  7. senzanome70
     
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    Roma, incontro sul "corpo delle donne"
    Start: 28/01/2010 18:00
    Nell’ambito degli Incontri del giovedì organizzati dall’UAAR, giovedì 28 gennaio, alle ore 18, presso la sede UAAR di via Ostiense 89 a Roma, avrà luogo un incontro con LISA CANITANO (Ginecologa e presidente di Vita di Donna) sul tema Il corpo delle donne, la scienza e la teologia. Sarà presente Gabriella Pacini.

    Per informazioni: [email protected], 06-5757611 (dalle 14.30 alle 17)

    www.uaar.it/node/1882
     
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  8. imperia69
     
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    Trovo interessante l'idea di fare un dibattito sulla tv italiana solo con ospiti stranieri!

    Il coraggio della tenacia. Si incontrano le donne del Mediterraneo
    di Lorella Zanardo
    Ringrazio Fathia Bennis, organizzatrice di questo convegno, e il Re Mohammed VI per la visione luminosa che ha delle donne». Inzio così la presentazione «Per una Nuova Rappresentazione delle donne nei Media» al congresso “Women’s Tribune” a Essaouira, Marocco, che promuove l’incontro di donne per lo più attive politicamente, sulle due sponde del Mediterraneo. La presenza marocchina e francese è cospicua. Ci sono anche molte donne provenienti da altri Stati africani. Oltre a me l’unica italiana è Serena Romano, presidente di Corrente Rosa e promotrice di efficaci connessioni tra donne.

    Nouza Skalli, Ministra dello Sviluppo Sociale, della Famiglia e della solidarietà è una delle cinque ministre marocchine tutte con portafoglio. Nel giro di pochissimi anni, ci racconta, il numero delle donne nelle amministrazioni in Marocco è aumentato in maniera vertiginoso passando da 127 a 3428, cambiando radicalmente il modo di fare politica e incrementando azioni di economia agevolata per le donne e programmi di microcredito per lo sviluppo di attività commerciali. Qui le quote sono state adottate con successo «per avere più donne in poco tempo e avere così più fiducia in una democrazia realmente partecipativa».

    Colpisce la tenacia di Skalli e l’entusiasmo. Si direbbe da noi che «non sembra un politico» intendendo che ha conservato una freschezza nella comunicazione, una capacità di entrare in relazione tipica di chi sta sul territorio tutto l’anno e si occupa di aprire scuole in aggiunta alle oltre 350 unità di accoglienza per proteggere chi subisce violenze sessuali. Nata a Dakar, ma cresciuta in Francia, Ségolène Royal, 3 volte Ministra, più volte Deputata, ex consigliera di Mitterand , è a mio avviso, la migliore rappresentante di quella “nouvelle vague” di donne di potere che mantengono un fortissimo legame con il proprio Femminile.

    Non nasconde il suo evidente fascino né lo ostenta. Sorride e sta al centro dell’attenzione con grande naturalezza senza ricorrere mai a modelli di comportamento maschili. Ma la cosa che colpisce di più è che Ségolène Royal ha un corpo consapevole. Come Barack Obama comunica non dimenticando che la comunicazione ha nella parola solo uno dei suoi mezzi di trasmissione; e questo le dà un gran vantaggio verso le giovani che, come sappiamo, chiedono a gran voce di potere esprimersi anche e soprattutto con il proprio corpo. «I media non mi perdonavamo mai un errore durante la campagna presidenziale, cosa che invece facevano regolarmente con Sarkozy»: ecco perché Royal è diventata come Obama una grande e sapiente utilizzatrice della rete; il suo www.desirdavenir.org è un interessante think tank per molti progetti al femminile. E ci conquista quando al giornalista che le chiede perché all’interno del partito la lotta intorno a lei è stata più dura che verso altre donne, risponde. «Forse perché sono diversa».

    Diversa mi sento anch’io quando salgo sul palco. Poco prima ho deciso di mostrare solo alcuni spezzoni del mio documentario. Non voglio offendere la sensibilità delle donne, non solo di quelle musulmane, che d’altronde viaggiano e sanno bene cosa viene mandato in onda all’estero. Sono però stanca di sentirmi compatita, senza nemmeno potere dire che la situazione dei media da noi evolverà. Scelgo con il tecnico i brani da mandare in onda. È giovane, simpatico. Io sono a disagio per le immagini che scorrono davanti al pc.

    Cerco di spiegargli perché la tv da noi è così. Sorride: «Non si preoccupi, lo sappiamo com’è la tv italiana…. è quella delle donne nude. Lo sanno tutti». Sì, lo sanno tutti. Tunisine, marocchine, algerine, e tutti gli ospiti francesi, conduttori di importanti tg, scrittrici, giornalisti, prefetti: tutti conoscono la nostra tv e l’uso del corpo della donna che ne fa. Le immagini che scorrono sullo schermo sono rivoltanti e la reazione è di deplorazione senza appello da tutte e di tutti. Sarebbe interessante che in uno dei tanti programmi di approfondimento che vanno in onda da noi si invitassero solo ed esclusivamente ospiti stranieri a parlare dell’uso dell’immagine della donna nella nostra tv: sarebbe finalmente e definitivamente metterci di fronte ad una realtà sgradevole che molti tentano ancora di negare, forse per non ammettere di avere sottovalutato i danni enormi i cui effetti cominciamo a vedere.

    E si spegnerebbero finalmente anche le poche sterili discussioni di intellettuali in disarmo che discettano intorno al tema se la tv abbia o no influenza sui giovani, se questa mortificazione dei corpi femminili crei o noi dei modelli, se cio’ che vediamo in tv sia o no uno specchio del paese: come ha ben riassunto una giornalista alla fine della proiezione: «Al di là di tutto, questa tv è bruttissima, cos’altro c’è da dire?».

    Dico che si può reagire, che non bisogna abbattersi, che ci vuole perseveranza. E che anche per noi «tout commence a l’école», tutti i cambiamenti duraturi cominciano a scuola come raccontano donne coraggiose dall’Etiopia e dalla Colombia e come racconto anch’io portando l’esperienza di Nuovi Occhi per la tv, il progetto di formazione per le scuole avviato con successo e che consente agli studenti di guardare la tv con uno sguardo consapevole. «Bisogna avere il coraggio dei tempi lunghi, di non mollare. Lavorare per chi è bambino oggi», mi dice stringendomi le mani Maha Akeel, giornalista dell’Arabia Saudita che lotta ogni giorno per tutelare i suoi pochi diritti.
    06 aprile 2010
     
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  9. Asabbi
     
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    Nalla cultura andina la figura femminile viene considerata Sacra.
    Le donne possiedono un'energia straordinaria, la sola capace di riportare pace ed equilibrio nel mondo
    Creatrice della vita ha la capicità di curare e aiutare.

    Spesso ci dimentichiamo questa potenza e questo ruolo che la natura ci ha fornito, grazie anche a tipi di società maschiliste e patriarcali che si sono susseguite nella storia, dove la donna è messa spesso in una condizione di inferiorità e schiavitù.

    La grande forza femminile è necessaria all'umanità...agli uomini...a tutti quanti.
    Basti pensare che vicino ad un grande uomo c'è sempre una grande donna che lo sorregge; la storia ne è piena (capi di stato, filosofi, letterati, scenziati...).
    Ricordo la conferenza su Marx dove si fa prorpio riferimento a questo ruolo; la moglie di Marx donna benestante che ha lasciato tutto per seguire il suo uomo vivendo in povertà e stenti, mai ha avuto un solo dubbio; lo ha seguito e appoggiato per tutta la vita ed egli ha donato all'umanità un grande sapere..

    Non è un gioco di potere, nel voler dimostrare chi è meglio o chi è più forte è soltanto prendere coscienza della nostra natura e del nostro ruolo, tornare dentro di noi a scoprire cose sopite e dimenticate....ci hanno fatto dimenticare che siamo Sacre e questo va a discapito non solo della donna, ma di tutta l'umanità.

    In Perù dove apparentemente questi Incas possono sembare indigeni ignoranti, sterminati dalla colonizzazione spagnola, c'è il tesoro più grande e importante....il rispetto per la Grande Madre (la Natura) e la sacralità della femminilità come dono della Natura stessa per tutti.
     
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  10. senzanome70
     
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    il tuo intervento mi ha fatto ricordare un libro:

    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
     
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9 replies since 3/7/2009, 12:25   686 views
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