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maria rossi.
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ma avere un punto di vista critico su certe applicazioni della scienza non significa rinnegarne il valore o il contributo comlessivo che da e ha dato all'uomo ne tanto meno avercela con una nazione.
e non è tanto l'uso militare della scienza o della teconologia il cuore di quell'articolo.
che il manifesta si proclami un giornale comunista non aggiunge e non toglie valore ad un buon articolo che con l'america non ha nulla a che fare se non per rappresentare il modello occidentale per antonomasia a cui tutti tendiamo.
è il metodo, il valore epistemologio che si da alla scienza nella nostra società capitalistica, consumistica (aggettivi che possono piacere e dispiacere ma innegabili) ad interessare in quell'articolo.
che ci sia una moda keynesiana in giro per il mondo lo trovo alquanto lontano e inesatto da dire e comunque keynes è sempre stato in voga nelle università, nelle dissertazioni enelle chiacchiere e ben poco nella realtà! se oggi si fa appello al ricorrere alle redini degli Stati è perchè il famoso mito dell'autoregolamentazione del mecato è una chimera che ciclicamente presenta il conto.
Edited by maria rossi - 29/7/2010, 00:57.