La LIDI produca un libro di storie per adolescenti e bambini!

scritto da noi, da tutti, a più mani...

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  1. maria rossi
     
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    ...e se provassimo noi della lidi a scrivere delle piccole storie per bambini. o delle lettere, perchè no?, a bambini o ragazzi?
    io ho vissuto la persecuzione e il mobbing/esclusione a scuola da molto piccola ( primi due-tre anni delle elementari e un anno e mezzo alle medie) e ne ho sofferto parecchio (ovvio, direi..vabbè) magari avere una testimonianza da parte di qualcuno che ci sia passato in un verso o in un altro, mi avrebbe allentato un pò il senso di isolamento e di disperazione totale che prende, non so.


    Storie piccole semplici brevi, degli istanti, dei momenti degli stati d'animo...chi meglio di noi, che abbiamo vissuto e vive (anche se a livelli diversi) il problema del pre-giudizio, dell'isolamento, della diversità mal vista e giudicata...scusate ho la febbre e non sono molto lucida quindi non riesco a formulare bene l'idea nè l'invito a darle seguito...magari ci riprovo un'altra volta.
    Intanto, ecco l'articolo che mi ha fatto venire in mente questa cosa che non so spiegare meglio...


    SCUOLA & GIOVANI




    Galleria di personaggi nati dalla penna di un'insegnante per affrontare il fenomeno
    Secondo i dati Censis, il 49% dei genitori denuncia episodi di violenza sui figli in classe
    "C'era una volta un bullo"
    Le fiabe insegnano la legalità
    di GIUSI SPICA

    "C'era una volta un bullo" Le fiabe insegnano la legalità
    Ce n'è uno in ogni fiaba che si rispetti. Almeno una volta nella vita ha animato i nostri incubi. E' il bullo delle favole. Il torturatore irredimibile che compie soprusi di ogni sorta contro l'eroe buono. Il canovaccio è sempre lo stesso: Cenerentola alle prese con le sorellastre, Pinocchio piantonato dal gatto e la volpe, Cappuccetto Rosso braccata dal lupo famelico. Ora un libro ripropone una galleria di nuovi smargiassi in salsa moderna. Si chiama "Le Fiabe per affrontare il bullismo". Frutto dell'esperienza educativa di Maria Calabretta, docente di scuola primaria e dottoranda in Scienze psicologiche e pedagogiche all'università Federico II di Napoli, aspira ad essere uno strumento di prevenzione per genitori e insegnanti.

    Il bullo nelle favole. Orchi, tiranni e streghe fanno la guerra a bambine indifese, orfanelli e fate. Come nella più classica delle epopee fiabesche. Ma se nelle versioni di Perrault o dei fratelli Grimm l'eroe malvagio faceva sistematicamente una brutta fine, qui se la cava sempre con una conversione al bene. Un epilogo un po' buonista, forse, ma funzionale al fine dell'autrice: "Il bullo non va isolato, ma educato all'accettazione dell'atro". Bando ai metodi tradizionali, dunque. La docente propone un modo alternativo per guardare al fenomeno: "Di manuali sul bullismo - spiega - ce ne sono anche troppi. L'obiettivo era abbandonare l'approccio teorico, tracciare per gli educatori un cammino da battere nella pratica scolastica quotidiana, parlare ai ragazzi nella loro stessa lingua".

    E la lingua "young" per eccellenza è la narrazione fantastica. Meglio, come in questo caso, se corredata dalle illustrazioni. Una novità soprattutto metodologica. Ma anche un contributo per tracciare l'identikit di "vittime" e "carnefici" e decodificare i segnali di disagio dietro ai banchi. Sono 14 fiabe, tutte illustrate in bianco e nero e seguite da una breve interpretazione. Il fine? Stimolare il pensiero dei ragazzi alla ricerca di azioni capaci di trasformare l'aggressività in non violenza. "I veri autori del libro sono stati i bambini. E' dall'osservazione dei loro atteggiamenti e dai loro suggerimenti che sono nati i miei personaggi", commenta l'autrice.

    Identikit del bullo e della bulla. Ma chi è il bullo? E' il despota egoista che non ha a cuore il bene dei propri sudditi, come ne "Il re malvagio". O l'orco orribile che schiavizza la bambina, come ne "La trappola". O ancora la strega crudele che sfida la fragile fatina, come in "Duello di magia". Le declinazioni possibili sono infinite. Una cosa è certa: alla fine non ha mai la meglio e dimostra tutta la sua debolezza. "Il bullo - è convinta l'autrice - si crede forte ma è la figura più debole. E' un leader negativo che domina sugli altri solo in virtù della sua capacità prevaricatrice, non del suo carisma". Se avete sempre pensato che il bullismo è un fenomeno tipicamente maschile, sbagliavate. Sembra infatti che anche tra le ragazze sia una piaga in espansione. E' molto più difficile da individuare, perché più subdolo, ma ancora più devastante per la vittima. "Il bullo è debole, prepotente ed esibizionista. La bulla è pettegola, invidiosa e sola. Le sue armi non sono la violenza fisica o l'estorsione, ma la calunnia e la tortura psicologica", spiega Calabretta. Come neutralizzarli?. "Non sono consapevoli del dolore che provocano nella vittima designata. Bisogna far rivivere loro le stesse emozioni che incutono negli altri. Non mettendoli alla gogna, però. Ma attraverso, per esempio, laboratori teatrali: sulla scena è più facile invertire i ruoli reali".

    I numeri del fenomeno. Il bullismo non è una semplice bolla mediatica. Gli episodi raccontati dai media sono solo la punta dell'iceberg di un fenomeno in crescita esponenziale, specie nella sua ultima versione: il cyber-bullismo. Stando agli ultimi dati del Censis, promotrice nel 2008 di un'indagine commissionata dal ministero dell'Istruzione, i genitori che denunciano prepotenze di vario tipo all'interno delle classi frequentate dai propri figli sono il 49,9%. Il tasso più alto si registra nella scuola media, con il 59%. Si passa dalle offese ripetute (28,7%) agli scherzi pesanti e umiliazioni (25,9%), dall'isolamento (24,6%) a botte, calci e pugni (21,7%). Il 5,8% degli intervistati ha riferito che in classe vengono fatte riprese e sono diffuse umiliazioni tramite cellulare, mentre il 5,2% sa di insulti inviati attraverso sms o per e-mail.

    Come intervenire. Che la famiglia sia il luogo privilegiato per educare alla non violenza, è risaputo. "Il problema - spiega Calabretta - si pone non solo quando i genitori sono assenti, ma anche e soprattutto quando difendono i figli che sbagliano, annullando di fatto l'autorevolezza di chi educa". Per raccogliere l'sos di genitori e insegnanti, la docente ha creato un forum permanente sul suo blog e due gruppi su facebook e su Anobii. In qualità di presidente dell'Associazione disagio giovanile (A. disa. g) sta mettendo a punto uno sportello gratuito di ascolto per educatori e ragazzi, con sede a Roma. "Purtroppo - conclude - non esiste un coordinamento nazionale. I finanziamenti per i progetti volti a prevenire il fenomeno sono pochi e il ministero non è in grado di istituzionalizzare una materia che andrebbe invece inserita nel curriculum scolastico: l'educazione all'affettività".
    (3 ottobre 2009)
     
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  2. francescoburich
     
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    sarebbe fantastico.. tuuti insieme ce al possiamo fare..io lapenso così..
     
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  3. asabbi
     
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    c'è un bel libro per ragazzi molto carino che parla di bullismo...visto dalla parte di quelli che subiscono....nn è strappa lacrime, questi ragazzi presi di mira si uniscono e hanno pure un capo che psicologicamente sa come nn farsi rubare la merenda e i soldi e anche sfuggire alle persecuzione del bullo della scuola...diventa il leader dei deboli che da sostegno morale a tutti.....molto bello!!!! poi vi posto il titolo...appena lo ritrovo a casa. Io e mio figlio l'abbiamo letto insieme e ci abbiamo riso tanto.....molto ironico. e' pure consigliato come lettura nelle scuole.

    altra cosa interessante...nella scuola di mio figlio hanno aperto uno sportello di ascolto per alunni e genitori con una psicologa...veramente brava...a questo sportello si può accedere noi genitori da soli....i figli da soli..oppure insieme...per parlare di eventuali disagi/problemi/paure/etc...etc.. mi pare una bella cosa!!

    terza cosa.....sarebbe bello riuscire ad istruire gli educatori.....e fare degli incontri con i genitori per parlare dell'introversione all'interno delle scuole.

    quarta cosa......sì anche scrivere un libro o un opuscolo illustrato magari mi parrebbe un'ottima idea..
    potremo partecipare tutti ognuno con un piccolo racconto....tipo raccolta

     
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  4. lavirginia
     
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    Bella proposta!
    A scuola ogni tanto ci provo ad inventare storie per i bambini. Il tentativo e l'idea sono dolci quanto ciambelle, che difficilmente mi riescono col buco però ^_^
    C'è da mettere in moto molta creatività. In questo periodo non ho tantissimo "spazio mentale libero" ma se mi dovesse venire l'ispirazione butterò giù volentieri una storiella per "lettori" dai 3 ai 6 anni.
     
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  5. maria rossi
     
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    l'esperienza dello sportello e un progetto con gli educatori-insegnanti sono cose che anche la lidi sta riuscendo a realizzare...certo, non siamo i tanti e il mondo della scuola ha le sue criticità (non parliao dopo questa bella tagliata di gambe chiamata riforma della Gelmini!) ma il gruppo scuola st ottendendo piano piano e con pervicacia dei risultati ed esperienze positivi, proprio nella direzione espressa da asabbi. e il gruppo di genitori, arrivare a parlare e seguire anche loro è una csa che star e io vorremmo riuscire a fare ma...non è facile. vediamo questo nuovo anno che uscirà, anche grazie a queste esperienze nelle scuole, forse saremo più fortunati!

    però, pensavo -alla luce anche delle riflessioni fatte da lidiadmin su le incapacità introverse-...è vero forse noi, popolo maggiormente intro-verso, non saremo mai più di tanto intraprendenti, attivi, fattivi, concreti e operativi; e che quindi,forse, sbagliamo a chiederci delle qualità che appartengono più alla dotazione estroversa, giusto? e allora proviamo a fare quello che per inclinazione e dotazione -almeno potenziale- ci potrebbe venire meglio, su cui si potrebbero sfruttare veamente i nostri piccoli e grandi "patrimoni", sentirci più a nostro agio e solidali, collaborativi...che dite?

    trovare delle storie, magari scriverle da soli o in collaborazione (io sono parecchio abituata a lavorare così: a elaborazioni successive ottenute per scabio fra due o più persone- c'è chi butta giù uno stimolo iniziale, chi lo sviluppa e lo rimanda, quello lo rielabora ancora, aggiunge o toglie, affina,fa delle riflessioni, l'altro cerca esempi e spunti da cose già fatte, e cosìvia...fino ad arrivre ad una soluzione finale) potebbe essere una cosa che ci assomigli e rispecchi di più, che rispetti e non forzi le nostre difficoltà e limitazioni. e allora perchè non provare a farla? anzi, direi che tutti, nessuno escluso dovremmo provare a collaborare, a darci una mano per realizzare almeno questo piccolo progetto...non avremmo più di tante scuse, a questo punto!!!

    si psossono segnalare libri e letture per trovare spunti e idee (per esempio il libro segnalato da asabbi o grammatica della fantasia di rodari);
    si possono abbozzare dei protagonisti/personaggi presi dal mondo animale, naturale, fantastico o reale;
    si possono pensare delle scenette, dei soggetti e poi lasciare che altri sviluppino i dialoghi;
    si possono abbozare disegni, illustrazioni,suggestioni visive e poi su quello commentare e scrivere;
    si può pensare ai fumetti, a cercare delle srisce attinenti a cui rifarsi;
    si può pensare di utilizzare la lista di personaggi introversi che c'è qui sul forum (di cinema,arte,musica, reali e non) e magari trovare qualche idea anche da lì;

    questo lo si può fare lasciando che ognuno faccia solo quel che vuole e gli viene meglio fare, con maggior soddisfazione e grado di coinvolgimento e poi sappia lasciare il suo conributo nelle mani degli altri senza gelosie o personalismi vari...ce la potremmo fare?

    oppure esiste il buon vecchio metodo classico-tradizionale in cui ognuno si mette da solo a produrre qualcosa traendo spunto solo dalla sua "vena" creativa;
    comunque che prenda il sopravvento un modo socializzato o meo del processo creativo bisognerebbe darsi una scadenza a medio termine, entro la quale mostrare/confrontare cosa si è fatto. e così per un pò di volte finchè non si stabilisce un termine utlimo allo scadere del quale si è fatto quel che si è potuto e si mette il punto.
    si vede quel che si ha per le mani e se quella cosa è un libro con qualche storia/elaborazione decente.

    tutto chiaro, no!?

    io continuo ad essere malata e un pò delirante, scusatemi!

    scusate ma sono in iper-eccitazione da doppia aspirina mattutina!

    e se cercassimo di fare un piccolo corso di scrittura creativa finalizzato a questo? c'è Faliero Rosati socio della lidi che è scenggiatore, scrittore, regista...ha già collaborato con davide per il laboratorio teatrale...forse un laboratorio di scrittura potrebbe essere più idoneo e tarato sulle nostre reali possibilità e sarebbe anche con un valore aggiunto, finalizzato alla produzione di questa raccolta di storie!!!

    che dite voi, altri? vi sembra sensato!?
     
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  6. asabbi
     
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    il libro sul bullismo è questo: "IL CLUB DEI PERDENTI" di JOHN LEKICH (Mondadori Junior) consigliato come lettura nelle scuole...ve lo consiglio è esagerato, un bella idea per un regalo !!!!



    C'è pure questo che possiamo prendere anche come spunto per il progetto del libro: "FIABE LUNGHE UN SORRISO" di G. Rodari (Editori Riuniti) - Trattasi di piccole storielle lunghe una paginetta o due ognuna con una illustrazione - mio figlio ha quasi 12 anni e ancora lo adora questo libro, ci facciamo un sacco di risate!

    Io aderisco alla proposta, penso di farmi aiutare da mio figlio, sarà un modo per condividere una bella cosa fatta per gli altri


    p.s.: non c'entra col discorso del libro da produrre, ma.......
    .....Segnalo un libro interessante per parlare di sessualità con i bambini. E' una collana di libri ognuno dei quali copre una fascia di età.....io ho letto quello da 7 a 10 anni con mio figlio (ne esistono anche per fasce più piccole e più grandi):
    titolo: "Programma di educazione sessuale" (7 - 10 anni) di Roberta Giommi e Marcello Perrotta (Mondadori)....leggendolo mio figlio ad un certo punto mi ha detto "Aahhhh ecco cos'è questa pubertà!!!" :D

    Edited by asabbi - 30/10/2009, 10:26
    Attached Image
    copt13.jpg

     
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  7. lisa.c
     
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    sarebbe bellissimo!


    ecco una filastrocca per i bambini estroversi :lol:

    Marcolino è un bambino
    alquanto docile e timidino

    Quando va in giro la testa tiene bassa
    per lasciare gli altri a una certa distanza
    Se qualcuno lo interroga e lo guarda fisso
    lui resta lì come uno stoccafisso

    Spesso in classe rimane da solo
    a osservare i compagni giocare tra loro
    Se qualcuno poi un dispetto gli vuol preparare
    Lo guarda stupito e lo lascia fare
    Ma in cuor suo saprebbe bene,
    a ogni ingiustizia: "ve la farò vedere!"
    Anche se nel suo mondo incantato
    a certi un bacio ha già donato

    Con i suoi balocchi preferisce non giocare:
    vorrebbe, nelle loro faccende, i grandi aiutare
    Con la sua fantasia ne fa così tante
    da far apparire Alice una dilettante
    e quante parole saprebbe pronunciare
    così numerose da far trasecolare
    Ma spesso rimangono in bocca inespresse
    (a parer suo) non ce ne sono di adatte e di un certo interesse

    la sua timidezza dovrebbe essere per tutti naturale,
    una qualità da rispettare e non una gatta da pelare !

    Edited by lisa.c - 4/10/2009, 22:14
     
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  8. maria rossi
     
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    che bella! grazie lisa...davvero, è vera!
     
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  9. asabbi
     
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    propongo che questa bella filastrocca sia messa alla prima pagina del libro....è bella!!!!
     
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  10. star***
     
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    Ciao, scusate ma in questi giorni sono stata un po' assente causa lavoro e altre cose. Ma eccomi qui. Allora appoggio alla grande le idee di Maria. Quella del laboratorio di scrittura creativa e quella di scrivere qualche cosa insieme.
    Io anche se non sono brava doro scrivere e adoro i bambini e inoltre ho molta fantasia. In genere riesco a conquistare i bambini sono molto immersa nel loro mondo. Non so se questo è un bene o un male per me ;)
    Uhmmm solo che questo periodo sono un po' giù se penso alla LIDI e a tutte le cose che vorrei condividere e a quelle che non sono partite. Un abbraccio a tutti
     
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  11. maria rossi
     
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    allora io provo a scrivere a Faliero e vediamo cosa risponde!
     
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  12. Envuccia°•Green•°
     
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    Io avevo cominciato da un po' a fare delle illustrazioni per bambini... le trovate in "l'ho fatto io". Penso che buttare giù qualcosa tutti insieme sarebbe molto molto carino! Da bambina in scadenza penso che qualcosa del genere mi avrebbe allietato sicuramente...
    Comunque appena riesco a finire il racconto illustrato a cui sto lavorando ve lo farò vedere! ^-^
     
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  13. lisa.c
     
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    CITAZIONE (Envuccia°•Green•° @ 22/2/2010, 17:44)
    Io avevo cominciato da un po' a fare delle illustrazioni per bambini... le trovate in "l'ho fatto io". Penso che buttare giù qualcosa tutti insieme sarebbe molto molto carino! Da bambina in scadenza penso che qualcosa del genere mi avrebbe allietato sicuramente...
    Comunque appena riesco a finire il racconto illustrato a cui sto lavorando ve lo farò vedere! ^-^

    envuccia, sei bravissima e i tuoi disegni sono dei capolavori. Che tecnica usi?
    Il disegno con i libri è quello che sento più vicino: mi dai l'ok per stamparlo? :D
    non vedo l'ora di leggere e ammirare il tuo racconto illustrato!!
    Vabbè, hai una fan :P
     
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  14. houccisotoniocartonio
     
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    io ho scritto e illustrato (anche se in modo molto rudimentale) una storia per bambini e ne ho in mente una seconda che però devo ancora completare. non so se può essere utile.
     
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  15. asabbi
     
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    pottremo buttare giù delle idee/bozze...racconti...disegni...ad ognuno ciò che preferisce e poi darci un appuntamento (anche a Roma) per vederci e decidere cosa come e dove etc...etc..
    Mariarossi, tu che ne pensi?
     
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24 replies since 3/10/2009, 21:51   764 views
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