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senzanome70.
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Ieri sono stata a una conferenza interessantissima tenuta da una ginecologa e un'ostetrica.
Si è parlato anche di posizioni per il parto.
Sono rimasta esterrefatta nell'apprendere cose di cui non ero assolutamente a conoscenza.
E' vero che io non ho partorito e non credo partorirò mai ma certe cose bisogna saperle anche perché sottendono una mentalità sul controllo del corpo delle donne che fa paura.
La posizione supina, quella tipica in cui si partorisce, è la meno naturale al mondo. Si impedisce alla donna di compiere movimenti naturali per far fuoriuscire il bambino.
Vengono compiute nel nostro mondo occidentale delle pratiche allucinanti, clistere, rasature del pube, episiotomia (la vagina viene tagliata al momento della distensione del perineo durante il periodo espulsivo).
Alcune donne per non farle muovere venivano e vengono legate alla sedia ostetrica.
Pratiche che non hanno giustificazione!
www.lostetricainforma.it/article12.html
Edited by senzanome70 - 29/1/2010, 12:08
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asabbi.
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in sala travaglio l'ostetrica compie anche il così detto "scollamento" per aiutare la dilatazione, ma lì non senti niente perchè sei in mezzo ai dolori e non vedi l'ora che giunga il parto.
L'unica cosa bella è il parto..sentire che nasce, vederlo e tenerlo tra le braccia ancora caldo e umidiccio.
Ho partorito alle 3 di notte e non so perchè, ma sono dovuta rimanere lì sul letto del parto nella posizione da parto (capito come?) per un bel pò perchè il dottore non arrivava a ricucirmi...forse dormiva? non l'ho mai saputo, mi sentivo però in imbarazzo a rimanere lì..così..in quella posizione.
Dopo il parto mi hanno messa in una stanzina a "ghiacciare"... da sola senza il bimbo...sulla barella...avevo avuto l'impressione che era andato tutto bene che il bimbo stava bene....ma un pò di paura e 2 3000000000 di pensieri ne ho avuti.
Solo dopo qualche ora ho raggiunto il mio letto e quando sono scesa dalla barella a casua del vuoto della pancia stavo per cadere in terra, per uno sbandamento....il bimbo...ancora niente...dovevo aspettare la campanella per andare ad allattarlo....che paura! pensavo di non riconoscerlo! e che fatica percorrere tutto quel corridoio, ero debolissima, mi faceva male tutto (i punti pure) ma era importante che mi alzassi e caminassi. quando arrivai al nido tutte le mamme erano già lì che allattavano, mancavo solo io....non potevo sbagliarmi! l'unico bambino in "attesa di puppa" era il mio!!!
Avevo così paura di addrmentarmi e non sentire la campanella che ci annunciava l'ora dellì'allattamento, che per tutta la degenza non dormii....
Comunque si palra di 12 anni fa...adesso si tende a far stare sempre mamma e bimbo insieme e creare situazioni più naturali anche per il parto....credo.....spero...
p.s.: ed il mio era stato uno dei migliori parti della giornata, anche per le poche ore di travaglio che ho avuto e per il parto stesso, avvenuto senza complicazioni.. -
pisanacollodi.
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Certo che bisogna odiarle veramente, le donne, per farle allattare al suono della campanella, naturalmente senza portare loro il bimbo (quelle pigrone potrebbero fare troppo le svenevoli), ma pretendendo che si alzino, magari con tutti i punti...
Poi, il vero delirio: tutta la gravidanza non fanno altro che medicalizzare, controllare, passivizzare le donne, poi, al momento del parto, che davvero avresti bisogno di sostegno, tutti addosso (anche con molta volgarità o finta "professionalità") alla debolezza e fragilità. Che società misogina..... -
star***.
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Asabbi ti assicuro che non è cambiato niente, almeno per la mia esperienza.
L'unica cosa è stata che io dopo il parto ero talmente stanca che nella stanza gelida ho dormito. Ero stanchissima e avevo fame, i dottori mi dissero prima di uscire, vedrai che non ce la farai a dormire. Ma non conoscevano me, non appena sono rimasta sola ho dormito. Però è vero che il portare via la mia bambina è stato come spezzare quel momento magico che c'era stato dopo la nascita in cui l'avevo presa in braccio e allattata. Pretendono ancora che tu ti alzi, appena partorisci non esisti più, sei solo lo strumento per far mangiare il bambino. Io ho assistito a scene terrificanti in cui le puericultrici strillavano alle mamme che non erano capaci. Anche il travaglio non è stato meglio, mentre soffrivo in silenzio mi sono sentita dire le peggio cose. Tutte abbiamo sofferto, ancora non è niente vedrai, non ti devi lamentare. Cammina. Insomma a me sembrava di essere capitata in un girone dell'inferno. Non so io mi sono sentita trattare malissimo.
E perchè non mi ricordo le facce delle ostetriche e delle infermiere perchè ti assicuro che se mi capitassero a tiro gli darei volentieri un bel pugno sul naso ;°). -
senzanome70.
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già... racconti come questi sono all'ordine del giorno.
la cosa assurda è proprio il parto in sè.
il fatto di far partorire le donne in posizione supina è dimostrato che fa soffrire di più!!!!!! tutte le pratiche associate alla posizione supina (tutte dolorose e invasive) sono assolutamente inutili.
fino a un certo tempo il parto era cose di donne, gli uomini non vi entravano. se ne occupavano le donne. le donne sceglievano la posizione più comoda, fisiologica per far scendere il bambino. in genere carponi. Si partoriva carponi, perché fisiologicamente è più logico.
quando gli uomini hanno messo le mani sul corpo delle donne la medicina si è appropriata del loro corpo, scegliendo posizioni e metodiche che il medico maschio considerva più DECENTI e socialmente non riprovevole.
Immaginate cosa significa aiutare una donna a partorire mentre sta carponi, mettersi in ginocchio dietro di lei e aiutarla.
La donna faceva quasi tutto da sola.
Posizionarla supina invece immobilizza il corpo della donna, le impedisce di fare i movimenti pelvici che le consentirebbero di provare un po' meno dolore e di espellere il feto quasi da sola, di essere quindi attiva durante il parto, come natura crea.
E si fa ancora così, nonostante disposizioni ministeriali prevedano che debba essere la donna a scegliere la posizione più comoda per lei.
I medici e gli ospedali se ne infischiano.
Si esproria la donna del controllo sul proprio corpo, la si espropria della propria potenza creatrice. Anche quella non appartiene più a loro.
Edited by senzanome70 - 1/2/2010, 11:06. -
asabbi.
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vorrei tornare ad essere indigena e vivere nel bosco ......l'unico modo VERO di vivere . -
star***.
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E poi dico basta a questa società del cavolo, in cui tutto è falso, la televisione ci crea un mondo di illusioni, non siamo più a contatto con la realtà, non se ne vuole parlare. Possibile che una donna debba arrivare al parto senza la minima idea di cosa le succederà?
Ti fanno fare duemila visite e nessuno che ti dice niente, non se ne parla, è tabù come il sesso. L'uomo nelle sue funzioni è diventato tabù.. -
senzanome70.
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CITAZIONE (star*** @ 1/2/2010, 11:01)...
L'uomo nelle sue funzioni è diventato tabù.
Straquoto.. -
star***.
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Si ma perchè siamo arrivati a questo? E perchè gli altri non se ne accorgono? . -
lisa.c.
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CITAZIONE (asabbi @ 30/1/2010, 01:02)vorrei tornare ad essere indigena e vivere nel bosco ......l'unico modo VERO di vivere
foto riprese da Tristi tropici di Lévi-Strauss
uomini nambikwara
giochi tra coniugi
famiglia e allattamento
giochi
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asabbi.
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vorrei vivere nei boschi e nutrirmi di bacche...partorire tra le foglie...e sentirmi un tutt'uno con la natura . -
star***.
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La cosa assurda è che, più siamo civilizzati e schiavi dei comportamenti e del poter fare e non fare e più nascono le devizioni. Che voi sappiate esistono in queste tribù indigene comportamenti sessuali devianti? . -
asabbi.
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cosa intendi per comportamenti sessuali devianti?...spesso sono le eitchette ed i pregiudizi che la società e la chiesa ci inculca nella testa (bena/male giusto/sbagliato peccato/virtù) come dire il risultato della cultura....però non so.....forse non ho capito cosa vuoi dire.
....un comportamento viene ritenuto valido se accettato dal gruppo di appartenenza (tribù società)...dopo viene tramandato da generazione a generazione perdendo di vista quando è sorto e perchè è sorto; il solo essere tramandato e ripetuto nella tradizione nei costumi etc lo fa diventare giusto, accettato e reale...così nasce la cultura....( teoria delle 100 scimmie)
Da una società ad un'altra da una tribù ad un'altra non è detto che lo stesso comportamento sia ugualmente accettato....vedi islam e noi..le loro tradizioni e le nostre che reciprocamente sembrano incomprrensibili
(mi sembra che qualcosa di simile sia stato detto anche alle conferenze).
non credo che nelle tribù indigene esista la pedofilia comunque....se è questo che intendevi.. -
senzanome70.
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in generale ovunque vi siano gruppi che impongono divieti alla sessualità, quindi divieti all'essere umano maschio e femmina di essere quel che è, vi sono devianze sessuali, o meglio comportamenti sessuali deviati.
Mondo Islamico e mondo occidentale (cristiano-cattolico) pur con le dovute differenze fanno riferimento a uno stesso paradigma (non a caso si tratta di due grandi religioni monoteistiche), secondo me: il controllo degli uomini e delle donne attraverso il controllo della sessualità che incide in modo grave e pesante soprattutto sulle donne, con la mortificazione e anche purtroppo in casi estremi mutilazione del corpo delle donne.
Se questo è palese per il mondo islamico, per alcuni Paesi soprattutto, non facciamoci ingannare dall'apparente libertà del mondo occidentale.
La storia del parto è un esempio lampante di quanto detto.. -
star***.
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Ciao si intendevo pedofilia e via di seguito. Io il mondo occidentale lo considero anche peggio di quello
islamico, a volte. Noi abbiamo divieti velati, non palesi, mentre i loro sono chiari. Ma si troverà un'evoluzione diversa?? BAAA.
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