Quanti siamo?

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  1. Koenig4
     
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    Abbiamo già il totale del numero dei soci che hanno rinnovato l'iscrizione per il 2010?
     
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    Ve li faccio avere nei prossimi giorni ;)
     
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  3. maria rossi
     
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    sicuro ne mancano 4 ancora (io e altre tre persone che devo iscrivere!)...
     
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    Purtroppo le notizie non sono esaltanti.

    Vi informerà il Presidente stesso...
     
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  5. l.anepeta
     
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    La diversificazione dei modi di pagamento ha reso un po' difficile il conteggio dei Soci. A fine febbraio, comunque, gli iscritti (rinnovi e nuove iscrizioni) sono in tutto 43.
    Per adottare una formula cara a tutti i movimenti che vanno incontro ad una débacle: non c'è motivo di mettere in discussione il "messaggio" della LIDI; occorre però riflettere sulla sua scarsa "presa" e sull'incapacità di promuovere un'adesione.
    Luigi Anepeta
     
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  6. Koenig4
     
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    Se posso permettermi di commentare questo numero penso che la LIDI non avendo le aspettative di voler realizzare una "setta" ha un valore di soci sufficiente diverso per obiettivi diversi. Per l'obiettivo di mantenere viva la fiamma di questo messaggio e di questo sapere questo numero è sufficiente, per garantire una sede stabile privata è insufficiente, per la realizzazione dei gruppi per dimostrare l'efficacia della prevenzione è insufficiente, per realizzare delle attività nel virtuale dando vita a qualcosa che somigli alla funzione del telefono amico è sufficiente. Credo inoltre che la LIDI stia attraversando una fase di mortalità infantile superata la quale è possibile che si abbia una risalita. Un saluto.

    Edited by Koenig4 - 21/3/2010, 09:50
     
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  7. francescoburich
     
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    Gl'introversi hanno un bisogno frustrato che manifestiamo attraverso molteplici combinazioni. Il nodo è scioglierle attraverso diverse combinazioni trovandoci del piacere... L'entusiasmo che ho avuto per un marginale ma significativo periodo, è andato a declinare.
     
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  8. Koenig4
     
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    Anche se la LIDI non dovesse avere più i numeri per fare alcunchè resta la possibilità di mantenere viva la fiamma di sapere accesa dal Dott. Anepeta. Non credi che glielo dobbiamo?
     
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  9. francescoburich
     
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    No Marcello. La stima profonda e l'affetto che ho verso il Professore, non intaccano il mio sentire rispetto alla LIDI ed alle motivazioni interiori che ella mi da. Con rispetto, Francesco

    La Lidi nn può andare avanti per un dovere verso il Presidente. Ne attraverso altri presupposti, se poi nn sono conseguiti liberamente.
     
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  10. pisanacollodi
     
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    "La libertà non è star sopra un albero, non è neanche un volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione". Così cantava Gaber.
    La partecipazione sociale sta sparendo da un pezzo: la destra l'ha ammazzata, ma una certa borghesia, cauta, calcolatrice dei costi e benefici, tirchia nel dare e nell'identificarsi, gli ha tirato il colpo di grazia. Sono troppo arrabbiata, anche con internet: questa finta vicinanza, frasi dolci, ma naturalmente non saprai il mio nome nè la mia città, potresti chiedermi qualcosa, o avvicinarti troppo...
    Disturbare la mia autonomia, di trenino deficiente, che corre verso il nulla... . No, grazie: preferisco mille volte la gratitudine, che, ci terrei a spiegarlo, non è solo verso Anepeta e i suoi bellissimi libri, ma verso chiunque, anche per un momento, mi abbia ascoltato e risposto, mi abbia esposto le sue idee, ascoltando le mie, e mi abbia detto una parola di conforto se ero triste.
    " Rispondere al selvaggio dolore di essere uomini" Pasolini: "La ballata delle madri." Leggetela, se volete, non la so "postare". Ancora, Luigi Pintor, cito a memoria: "Non esiste nella vita una cosa più importante che chinarsi, per aiutare ad alzarsi qualcuno che è caduto". Il libro è "Servabo". Sono grata anche a loro due, perchè sono esistiti.
     
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  11. Koenig4
     
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    Lo scorso anno a Maggio, quando sono venuto a Roma, sono andato ad ascoltare una conferenza internazionale di omosessuali. La conferenza però non si tenne in un centro di omosessuali. Loro furono ospitati in un centro femminista, la "casa delle donne" in via della lungara. Il centro femminista, se non ho capito male, ha ricevuto l'immobile in comodato dal comune. C'è una sala grande e a fianco un cortile con un bel giardino. Davvero bello.
     
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10 replies since 28/2/2010, 10:29   401 views
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