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I principi del taekwondo
La filosofia del taekwondo ha come fondamento l'etica, la morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possano convivere armoniosamente insieme.
Le parole stesse del generale Choi (il fondatore) ci aiutano a capire meglio: «spero sinceramente che attraverso il taekwondo ogni uomo possa acquistare la forza sufficiente per arrivare ad essere il guardiano della giustizia, opponendosi ai conflitti sociali e coltivando lo spirito umano al livello più alto possibile. È con questo spirito che mi sono dedicato all'arte del taekwondo per tutti i popoli del mondo».
Il generale Choi stabilì la filosofia e i seguenti principi come le basi del taekwondo e tutti gli studenti seri di quest'arte li dovrebbero osservare e rispettare attraverso il loro cammino sia nell'arte che nella vita.
Lo studente deve cercare di mettere in pratica i seguenti elementi di cortesia per costruire un carattere nobile.
Cortesia (Ye Uil)
여의
* Promuovere lo spirito di concessioni reciproche.
* Vergognarsi dei propri vizi, rifiutando quelli degli altri.
* Comportarsi educatamente.
* Incoraggiare il senso di giustizia e umanità.
* Riconoscere l'istruttore dallo studente, l'anziano dal giovane.
* Rispettare i beni altrui
* Agire con giustizia e con sincerità.
Integrità (Yom chi)
염치
* Bisogna distinguere il corretto dallo sbagliato e avere la consapevolezza quando qualcosa è sbagliato, di sentirsi colpevoli.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di mancanza di integrità.
1. Il maestro disprezza sé stesso e l'arte, insegnando tecniche sbagliate ai suoi allievi per una mancanza di conoscenza o di volontà.
2. L'istruttore nasconde le sue tecniche sbagliate con il lusso della palestra e falsi apprezzamenti ai suoi allievi.
3. Lo studente ottiene un grado col solo scopo di sentirsi più potente
4. L'istruttore che insegna e promuove l' arte solo ai fini materiali.
5. Uno studente si vergogna di chiedere aiuto ai suoi minori in grado.
Tutti questi principi sono riassumibili in queste regole:
1. Avere la volontà di progredire qualsiasi siano le difficoltà incontrate
2. Essere gentile con i deboli e duro con i forti
3. Accontentarsi della posizione economica, ma non credere mai che sia al limite dello sviluppo della destrezza
4. Portare sempre a termine ciò che si è iniziato, grande o piccolo che sia
5. Essere il maestro a disposizione di tutti, senza tenere conto della religione, della razza o delle ideologie degli allievi
6. Non cedere mai alle opposizioni o alle minacce quando si sta perseguendo una nobile causa
7. Insegnare l'attitudine e l'abilità, con atti e non con parole
8. Essere sempre sé stesso in qualsiasi circostanza
9. Essere l'eterno maestro, che insegna con il corpo quando è giovane, con le parole quando è vecchio, con i principi morali quando è morto.
http://it.wikipedia.org/wiki/Taekwondo
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Allonsanfan.
User deleted
Credo che principi simili ci siano in tante altre arti marziali..purtroppo in occidente si sviluppa solo il lato agonistico/fisico perdendo il lato spirituale (perlomeno in base alla mia esperienza, nella fattispecie con il karate)
Il taekwondo mi è sempre piaciuto un sacco..a tekken3 usavo sempre Hwoarang
Anche se ora come ora preferirei la boxe, per sviluppare il mio punto debole, ovvero l'uso "di potenza" delle braccia. -
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A me il taekwondo mi sembra molto elegante e spettacolare. Mi ricorda lo Tatsumakisenpukyaku di Street Fighter II di Ken e Ryu . -
Allonsanfan.
User deleted
Si mi piace anche a me perché lo trovo elegante, spettacolare e potente allo stesso tempo
Si potrebbe definire una lotta introversa
Fa infatti dei momenti minimali, usa solo una parte del corpo a differenza ad esempio della capoeira (una lotta brasiliana, quindi estroversa)
(sto vaneggiando, mi sa).