Neotenia

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  1. Koenig4
     
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    "Perchè è toccato a me? Normalmente le persone quando diventano adulte smettono di riflettere su concetti quali spazio e tempo, sono domande tipiche dei bambini. Il mio segreto è che sono rimasto un bambino e mi sono sempre fatto le domande più semplici, e continuo a farmele..."
    ( Albert Einstein )

    Nella persona introversa, oltre la voce e il viso, la neotenia è anche nel cervello o nella mente?
    ( sempre che questa domanda abbia senso... )

    Grazie.








     
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  2. l.anepeta
     
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    La neotenia è uno “stratagemma” evoluzionistico, la via più semplice per creare una nuova specie, rallentando i processi di maturazione del cervello. Il rallentamento è dovuto ai geni che regolano la maturazione. La conseguenza è il mantenersi di caratteristiche fisiche e psichiche fetali e infantili .
    La neotenia è un ritardo dello sviluppo, ma questo non significa che il soggetto neotenico sia “ritardato”. Quelle caratteristiche, infatti, vengono utilizzate per realizzare una condizione adulta in qualche misura diversa rispetto a quella originaria.
    E’ agevole esemplificare questo discorso confrontando il cervello umano con quello della scimmia. I ritmi di crescita del cervello delle scimmie decade rapidamente dopo la nascita. Nell'uomo, invece, il ritmo di crescita si mantiene elevato. Il cervello umano è neotenico rispetto a quello della scimmia, ma proprio questo ritardo nella crescita dà luogo al suo volume rilevante e alle potenzialità funzionali che ciò comporta (in termini di capacità di apprendimento, ma anche di emozionalità, fantasia, immaginazione, ecc.).
    Il ritardo dello sviluppo neotenico dà luogo a questi effetti perché esso mantiene un’elevata plasticità cerebrale.
     
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  3. tandream
     
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    Mi sembra di capire che tutta la specie umana è una neotenia e per questo si differenzia dagli altri animali (una specie che non vuole crescere!).
    Ma a quanto pare gli introversi sono più neotenie degli altri!
     
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  4. 00orange00
     
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    ho conosciuto delle ragazzine che sembravano più piccole della loro età (non erano introverse) una di loro era sorda e portava gli occhiali e non mi sembrava molto intelligente anche se era sensibile e rideva sempre.
    Un'altra aveva l'insegnante di sostegno anche se non so il perché di preciso, comunque nemmeno lei mi sembrava molto intelligente ... che cosa ne devo dedurre?
     
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  5. 00orange00
     
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    ma insomma quello che chiedo ... la neotenia è sempre necessariamente una cosa positiva per quanto riguarda la mente?
     
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  6. l.anepeta
     
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    La specie umana è nata dalla in conseguenza della neotenia, che ha prodotto lo sviluppo del cervello e la riorganizzazione dei centri emozionali e cognitivi. Tutti gli esseri umani sono neotenici, sia pure in misura diversa. Gli introversi lo sono in misura maggiore rispetto alla media.
    La neotenia non ha nulla a che vedere con forme di infantilismo, iposviluppo o ritardo. Essa comporta una ricchezza della sfera emozionale, della fantasia e dell'immaginazione che funziona come stimolo permanente dell'attività cognitiva e mantiene plastico il cervello. In alcune forme di ritardo (caratteristicamente nei Down) la sensibilità emozionale può essere anche molto ricca, ma non può potenziare la cognizione.
    Una qualche confusione concettuale può derivare dal fatto che tecnicamente la neotenia si definisce come un ritardo dello sviluppo, ma il ritardo è relativo alla specie con cui condividiamo lo stesso antenato. Gli scimpanzé, nostri cugini, con cui abbiamo in comune il 98,5 dei geni, raggiungono la maturità tra i sette e i dodici anni, epoca in cui il loro cervello si arresta nella crescita. Il nostro finisce di crescere, cioè giunge alla maturità biologica, intorno ai 23 anni.
    Luigi Anepeta
     
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  7. scintillino
     
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    salve,
    ho letto molti anni fa i libri del sig. Anepeta in quanto sono stato sempre tendenzialmente introverso , piuttosto creativo, pensatore e cosi via..
    mi interessa ancor oggi il discorso neotenia e volevo porre alcune questioni se possibile:
    1)la neotenia viene associata , quantomeno per il mondo animale, ad una forma di evoluzionismo forzato e progettuale detta domesticazione.
    che io sappia a parte specie animali domesticate dall- uomo, non esistono altre specie animali ,quantomeno tra i mammiferi , che presentano la caratteristica della neotenia, una volta adulti i caratteri infantili vengono persi sia fisicamente che dal punto di vista comportamentale ; mentre nell' uomo ce' e pare sia l' eccezzione .
    di conseguenza, se la neotenia e' un risultato di un processo di domesticazione voluto , ricercato e che richiede tempo (almeno alcune generazioni) e visto che la teoria dell evoluzione di darwin pare mal accordarsi con l'evoluzione reale dell'uomo (che da un "momento all'altro" o comunque nel giro di poche generazioni e' passato dal essere piu simile ad un primate ad un essere umano moderno neotenico)... chi ha domesticato l'uomo fino a renderlo neotenico?
    la neotenia e' innata nella specie umana moderna , un regalo della natura ?? ci siamo domesticati da soli o deve esserci stato un intervento esterno di qualche tipo?

    2)alla neotenia in un qualche modo corrisponde un differente funzionamento ormonale , esempio : il lupo selvatico antenato del cane ha una risposta agli stimoli diversa dal suo omonimo domestico , non e' predisposto a socializzare con l'uomo , ha una risposta ormonale che genera agressivita' , non e' mansueto, ha caratteristiche fisiche diverse e non certo mantiene tratti infantili o tipici dei cuccioli come invece fa il cane. quindi neotenia o mancanza di essa : diverso funzionamento ormonale .
    quindi in caso di soggetti umani introversi e' possibile un diverso funzionamento ormonale o addirittura una disfunzione rispetto ad individui estroversi/?? sono mai stati fatti degli studi a riguardo???

    ringrazio antcipatamente
     
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  8. Luigi Anepeta
     
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    La neotenia ha determinato nell'uomo un allungamento critico della fase evolutiva rendendolo per un lungo periodo (da 0 a 23 anni, allorché il cervello finisce di crescere) influenzabile dall'ambiente e dunque addomesticabile.
     
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7 replies since 16/8/2010, 12:58   1059 views
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