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imperia69.
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Segnalo questo articolo sulle scuole "alternative" che pare stiano diventando sempre più popolari.
E' vero che probabilmente si tratta di scelte che riguardano solo un élite, ma lo si può leggere, forse, come un segnale di insoddisfazione nei confronti dei metodi tradizionali.
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tandream.
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Qualcosa si muove.
All'estero.. -
maria rossi.
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aggiungo un altro articolo...
www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/29/scuole-libertarie/65779/. -
star***.
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Io vorrei far muovere qualche cosa anche qui in Italia, le scelte in un paese civile non possono essere solo per pochi eletti, ma dovrebbero essere alla portata di tutti. Anche delle persone più sole, più deboli, più povere. Insomma quelli che hanno meno possbilità di scelta. . -
imperia69.
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E' vero, c'è il rischio anche che certe scelte siano una moda che si diffonde nelle classi "alte" per distinguersi dalla massa, senza che questo poi comporti una reale adesione ad una visione differente.
Non so se è un meccanismo inevitabile, ma mi sembra che quando un'innovazione si estende perde il suo potenziale innovativo e diventa una nuova regola.
In queste notizie cerco di leggere l'aspetto positivo, cioè che qualcuno (magari pochissimi) cominciano ad essere insoddisfatti di un sistema coercitivo e spersonalizzante e cercano delle alternative.
Io sono saltata dalla sedia quando ho sentito che mio nipote a 2 anni ha dovuto fare delle visite perché ancora non diceva il suo nome e non perché sono la zia, ma perché ci ho letto un'ossessione per la "normalità" che penalizza chi, pur non avendo disturbi cognitivi, magari ha uno sviluppo più lento.
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_pardo_.
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ormai il bambino se non fa esattamente quello che dicono loro te lo mandano in officina ad allungarlo perche` deve crescere l'esatto numero di millimetri alla settimana.. . -
maria rossi.
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alessia, io sono in contatto con la rete delle scuole libertarie e delle scuole familiari da un pò.
presto ci sarà un un incontro quo aroma e ti ho scritto un mail proprio ora!
la questione ha le sue ambivalenze e contraddizioni e per questo bisogna confrontarsi e approfondire un pò la questione con chiunque vive lo stesso disagio e non sa bene come risolverlo.
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maria rossi.
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Segnalo anche la recensione di un documentario sul sistema scolastico americano al quale tutta la manovra Gelmini si rifà: eliminare la scuola pubblica e lasciarne uno scampolo per gli "sfigatissimi", gli ultimi più ultimi e poi privatizzare, privatizzare e privatizzare.
Peccato sia un sistema iniquo, anticostituzionale (nel nostro paese!) e fallimentare (non credo esista popolazione mediamente più ignorante di quella americana!) nel lungo periodo.
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cult...86/?ref=HREC1-4. -
tandream.
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Io ormai ho perso ogni speranza per questo paese, in qualsiasi campo oltre la scuola. .
Qualcosa si muove |
