La poetica di Fabrizio De Andrè

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  1. Koenig4
     
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    "Ho sempre pensato che la musica debba avere un contenuto, un significato catartico : tutti gli sciamani, gli stregoni di tutti i popoli, che ben conosciamo, usavano il canto come medicina. Credo che la musica debba essere balsamo, riposo, rilassamento, liberazione, catarsi. Più semplicemente la musica, il canto, sono espressione dei propri sentimenti, della propria gioia, del proprio dolore. A volte addirittura un tentativo di autoanalisi e, anallizzando te stesso, offri una via agli altri per analizzare se stessi. Le canzoni quindi servono a formare una coscienza. Sono una piccola goccia dove servirebbero secchi d'acqua. Cantare, credo che sia un ultimo grido di libertà. Forse il più serio. Scrivere canzoni sta diventando una responsabilità sociale, ma se ne sono accorti in pochi. Esse entrano a far parte del patrimonio culturale di un popolo, sono parte della coscienza. Sentii fin da subito che il mio lavoro doveva camminare su due binari : l'ansia per una giustizia sociale che ancora non esiste e l'illusione di poter partecipare, in qualche modo, a un cambiamento del mondo. Quest'ultima si è sbriciolata presto, la prima, invece, rimane"
    ( Fabrizio De Andrè )
     
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15 replies since 10/10/2010, 12:25   561 views
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