Smettetela di piangervi addosso

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  1. LüígîLêë
     
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    Raga cerchiamo di fare un po di lucidità su sto discorso, perkè io sono passato da una situazione di "estrovertimento" in cui mi adattavo agli altri per riuscire a capirmi meglio.. Certo, ho coltivato qualche mia passione e interesse, ma oltre questo devo dire che le mie comunicazioni stanno iniziando a migliorare solo ora, dopo mesi in cui ho iniziato ad individuarmi.. Quindi fatemi capire che devo fare..
     
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  2. Allonsanfan
     
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    Giova88 hai sparato una marea di banalità.
    E poi, ma chi è che si piange addosso? Ci conosci? Lo sai che questo è un forum dove la gente si sfoga? L'azione (e ci mancherebbe) avviene necessariamente fuori di qui.

    La penso in modo diametralmente opposto a te, giova88. Io non ho mai cercato fughe, ho sempre tentato di essere "normale" e ci ho sempre rimesso, non ci ho mai guadagnato nulla. Ho trovato miglioramenti proprio quando ho cominciato a dire "sono diverso", accettarmi, e iniziare a vivere come mi sento realmente.

    Se tu stai bene (come dice WLM è l'unica cosa nuova) non è perché hai CAPITO certe cose, ma perché semplicemente la tua personalità si è evoluta attraverso un processo di vita. L'hai detto tu stesso: per un certo periodo ti sei considerato superiore, più sensibile, ti sei valorizzato, e piano piano ti sei fatto amici, hai iniziato a uscire di più.

    Hai voluto fare sta sparata per mettere uno steccato, non so, forse per aumentare la tua autostima dimostrando a te stesso come sei "migliorato, evoluto" e come sei diverso "dagli altri" che ancora postano su questi siti "da sfigati". Semmai se c'è un errore da evitare è quello di ritenersi superiori, o inferiori. Un errore che continui a commettere.
     
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  3. giovafobico88
     
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    CITAZIONE (Miyamoto Musashi @ 7/11/2010, 15:35) 
    CITAZIONE (giovafobico88 @ 7/11/2010, 15:26) 
    stronzate...vedi...continuate a fare la stessa cosa....gli altri non vi capiscono...considerate l'essere introversi quasi fosse una razza in estinzione da proteggere...a momenti chiamate il WWF...cavolate...
    se vai da uno specialista lo specialista esperto sa eccome cosa/chi ha davanti...

    se volete fare a gara a chi si emargina e allo stesso tempo è accettato di più...poi fate pure...

    che dire...la vita è vostra...là fuori la gente vive indipendentemente da come la vive un introverso qui dentro...di certo questo non è il percorso giusto per migliorarsi...

    mhm... ma sei comunque selettivo nella compagnie e nell'amicizia o riesci bene o male a trovare una sintonia con tutti?

    dipende...dal momento...da tante cose...
    cioè nel senso...non è che essere sereni e socievoli significa x forza dove sempre stare con gli altri...terra terra...io sto sabato non volevo uscire con un gruppetto di ex compagni/e con cui ogni tanto mi vedo e stop...ho detto "grazie...non mi va...stasera son stanco..."
    io non son mai stati selettivo...non mi garbano un certo tipo di persone a pelle, ma non saprei nemmeno descriverlo...spesso non m igarbano i ragazzi...(ma x assurdo a volte con loro sono + a mio agio e ho più cose da dire senza rischi di imbarazzi)...soprattutto quelli più estrosi...ma altre volte ad esempio mi scoccio pure con il tranquillo ragazzo serio, studioso...

    non ho un prototipo...non sono selettivo...e bene o male se non sono di cattivo umore (rarissimamente per altre problematiche) grosso modo non allontano nessuno...magari attacco bottone io per prima più volentieri con qualche persona che a pelle mi "intriga" di più...ma se un altro mi rivolge la parola sto lì comunque a parlare...

     
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  4. giovafobico88
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 7/11/2010, 16:04) 
    CITAZIONE (giovafobico88 @ 7/11/2010, 14:16) 
    Mi chiedete come fare? Non è una cosa che si può spiegare su 2 piedi...è un percorso che può permettervi di acquisire la giusta autoconsapevolezza e una volta che avrete quella avrete il controllo su voi stessi...intestarditevi...imparate a sfidare voi stessi...avete paure? vi isolate? sentite disagio? mettetevi davanti alla situazione...mettetevi nelel situazioni di disagio e a forza di provarlo imparate a cercare soluzioni al problema e soprattutto da dove esso scaturisce davvero...

    Non è proprio la stessa cosa che dice Anepeta. Mi sembra che tu stia celebrando l'estrovertimento. Mah, non sei convincente: dovrei fare una figura di merda dietro l'altra, mettermi in condizioni scomode, per sentire le sensazioni? Credo che in una fase della vita, tutti gli introversi hanno pensato di attuare questa tattica, poi magari qualcuno si sarà "normalizzato", ma di norma credo che sia deleterio.

    ti faccio uan semplice domanda allora...cosa ci fai su questo forum? Già il solo fatto tu sia qui significa che...in ciò che dici qualcosa di sbagliato che tu l'ammetta o no c'è...:)
    sei qui per qualche problema...non so quale ma sei qui...o se non è un problema è perchè sei o eri più introverso di altri e sentivi il bisogno di poterlo esprimere e parlarne in un luogo più "protetto" e che ti capisse...non so...ma la risposta è relativamente importante...

    ti dico altrettanto che specialisti della psicologia attuano/hanno attuato terapie che consistono anche in esposizioni...
    chiamale come vuoi...estrovertimento...quello che vuoi...

    di norma credi sia deleterio?
    di norma tu cosa credi? che la cosa migliore sia crogiolarsi del fatto di essere introversi, che gli altri non possano capire forse? ecc...ecc...che essere introversi è un dato di fatto immodificabile?

    Sbagli molto...
    innanzitutto una persona ribadisco può essere introversa e stare comunque serena con se stessa...
    e viceversa può esponendosi acquisire nuove sensazioni...

    poi il tutto deve essere accompagnato anche con un processo cognitivo adeguato...

    di norma tu "credi" che sia deleterio? Ciò che tu di norma credi non deve interessare gli utenti di questo forum...forse non dovrebbe interessare manco a te...perchè....sono credenze fini a se stesse...

    credi...
    io posso dirti che credo esattamente il contrario...
    e a differenza tua ti dico anche che esistono terapie basate anche su questo
    e a differenza tua ti dico che oggi sono questo anche per questo (esposizioni + impegno nel modificare i miei pensieri e processi cognitivi in genere)...

    Non mi interessa cosa tu credi o cosa il 90% degli utenti di sto posto possano credere...
    se ho scritto quell oche ho scritto è proprio perchè ho letto nelle "CREDENZE" del 90% degli utenti di questo posto una marea di "cavolate"...una marea di "credenze" a cui una volta credevo anch'io...etichettamenti...labirinti mentali...
    a forza di intestardirmi ho imparato a guardare gli stessi labirinti mentali anche dall'alto...e ho imparato a vivere le situazioni e a farmele andare bene...e ho rieducato il mio cervello...

    e sto usando queste parole perchè per mesi/anni ho letto messaggi del genere...per mesi/anni ho ribadito che nonostante la situazione che vivevo ero sicuro che molti si fasciavano la testa nel modo sbagliato...e che io ero nella stessa situazione schifosa loro, ma a differenza loro non volevo smettere di lottare in partenza...
    mi son sempre detto "se devo continuare a vivere o un giorno sarò felice o per quanto sarò disperato la farò finita...e magari un giorno la farò anche finita..."....

    io l'ho fatto senza il bisogno di specialisti...ho sempre detto che se non sapevo migliorarmi da solo nessuno specialista poteva essermi d'aiuto...perchp nessun specialista poteva avere tanti processi d'analisi, tanta testardaggine e soprattutto poteva inculcarmi nella testa tante possibili vie d'uscita da cui sforzarsi di migliorare...perchè io apprendo solo ciò che elabora il mio cervello...i consigli esterni mi sono relativamente utili...il consiglio di uno specialista mai l'avrei potuto seguire se non l'avessi prima rielaborato io (ed io ero convinto di aver già elaborato ogni sorta di pensiero...e con il senno del poi non avevo poi torto)...

    quindi...dico questo solo per far capire che...non mi interessa ciò che qualche utente potrebbe azzardarsi a replicare...non mi interessa se qualche utente ha "credenze", la pensa in modo diverso, la vive in modo diverso....sono processi mentali vostri...e...che ne possiate dire...sono SBAGLIATI...
    poi...poi potete passare il tempo a scrivere sull'homepage del sito che gli INTROVERSI sono una razza da proteggere (sul sito con parole diverse in pratica c'è scritto questo)...quasi l'introverso fosse un BAMBINO da dover proteggere, che il mondo cattivo non riesce a capire...
    se è questo...se è questo il modo in cui pensate di interagire con il mondo...state sbagliando tutto...ed è uno dei motivi per cui molta gente si infogna sempre più invece che uscirne fuori...

    non mi interessa se a qualcuno sta bene il buco in cui si è infognato e in cui si trova ormai così a suo agio...il mio thread è per tutti quei lettori che sono qui magari da meno tempo e che cercano una strada....il mio è un invito...la strada giusta non è il modo in cui si infogna tanta gente qu identro...
    volete utilizzare il forum per comunicare, sfogarvi? analizzarvi? fatelo....io l'ho utilizzato per 3 anni innanzitutto come fosse un prolungamento dei miei pensieri, un flusso di coscienza (come sto facendo anche in questo momento)...fatelo...vi può essere anche d'aiuto per capirvi meglio ed autoanalizzarvi meglio...
    ma...ma non etichettatevi...non vi autoemarginate...non chiamatevi "introversi" (come fosse una malattia) senza manco aver provato un minimo a migliorarvi...

    migliorarvi e cambiare indipendentemente da quello che QUALCUNO di voi possa dire SI PUò FARE...questa frase è il succo di tutto il discorso!
    Capito? Ecco...questo è il motivo per cui non mi interessa ciò (con tutto il rispetto) che tu CREDI....

    qui la gente non ha bisogno di credere...molti introversi sono fobici, disadattati proprio perchè credono..e credono pure male...

    CITAZIONE (Terzapersona @ 7/11/2010, 16:07) 
    Credo che ognuno debba farsi semplicemente un esame di coscienza. Quali sono i miei obiettivi? Pur essendo introverso voglio essere uno con un minimo di amici e vita di compagnia? Bene allora bisogna fare come dici te, ovvero imparare a mimare il modo di essere estroverso, perchè gli estroversi possono accettarci, ma non gli piaceremo mai per come siamo, non forniamo abbastanza stimoli in un rapporto superficiale. Il lato introverso può subentrare poi in un secondo momento nel caso si faccia la conoscenza di individui affini. Questo non credo sia estrovertirsi se lo scopo è conoscere persone affini. E il conoscere persone affini non può che passare dal conoscere molte persone che non lo sono. Se secondo voi il gioco vale la candela procedete. Non lo dico con sarcasmo.
    Detto questo ho interesse ad essere un "animale sociale", ma non un "animale rituale", perchè voglio far parte della società, ma a modo mio, senza dover partecipare agli eventi sociali che si ripetono più o meno periodicamente. Non riesco proprio a concepire la socializzazione fine a sè stessa. E non è il discorso della volpe e l'uva perchè volendo avrei anche degli "amici" con cui uscire e non provo disagio a stare con gli altri. Piuttosto un enorme senso di noia. Infatti non mi lamento affatto della mia condizione anzi potessi isolarmi ancora di più lo farei subito, in modo da dedicarmi allo sviluppo di tutta un'altra serie di abilità che riconosco comunque come sociali, seppur non convenzionali.

    qui non si tratta neanche solo di "mimare" con il tempo certi meccanismi "estroversi" di relazionarsi si acquisiscono...

    io rispetto a 3 anni fa faccio impulsivamente una marea di cose...sono dentro di me introverso....nei fatti spesso faccio così più spavalde, impulsive di una marea di estroversi che mi chiedono come io possa fare ciò...e lo faccio senza grossi disagi, ma spontaneamente...

    io non sto invitando proprio nessuno a diventare un animale rituale...anzi forse nemmeno sociale...in fin dei conti io socializzo ultimamente tanto, ma amo starmene comunque x cavoli miei e a volte dico a tutti "ok...stop...st'ora me la faccio da solo x cavoli miei" (dove sta la differenza? che se arriva il momento di interagire ora so farlo...non inizio a dire "oddio non so parlare del + e del -....non so cosa dire...allontaniamoci subito..."....non mi isolo 24h su 24)....essere animali sociali non significa dover relazionarsi ed essere socievoli sempre...
    significa solo ACQUISIRE DELLE COMPETENZE SOCIALI...DELLE ABILITà CHE POI UTILIZZI QUANDO VUOI TU...

    io nei fatti sono quasi più sociale di molti altri in queste settimane/mesi (ad alcuni ho provato pure ad accennare "guarda che io sarei un tipo solitario..." e mi son sentito dire "tu? ma va...ma che cavolata...qui in mezzo sei il più socievole...parleresti anche con un muro")...eppure io nemmeno mi considero sociale...anzi...

    CITAZIONE (MyEmily @ 7/11/2010, 17:02) 
    quello che dice giocafobico e' assolutamente vero...e non perche' io mi voglia schierare dalla sua parte,ma perche' mi rendo conto che un'introverso invece di mettersi in discussione quando si relaziona con altri tende a trovare delle scuse al fatto che per lui sia piu' difficile,non reagisce positivamente, si ritira in se stesso sperando che qualcuno si accorga,e vada da lui....
    invece che partire dall'assunto che relazionarsi con la maggioranza sia complicato e doloroso o che non si venga accettati, io credo lui stia dicendo che bisognerebbe iniziare a fare qualcosa perche' questo risulti piu' semplice e piacevole, per uscire da un circolo vizioso che si autoalimenta...e questo non si puo' fare senza adattarsi al tipo di comunicazione altrui.
    cosa c'e' di male nel fare figuracce???sperimentandosi "anche" cosi' si arriva all'autoconsapevolezza di cui parla giovafobico...se ho ben capito il tuo discorso :D

    scusa se mi sono permessa di fare una specie di traduzione (non mi veniva altro termine.non perche' non fosse chiaro il tuo post) image

    esattamente emily...hai colto nel segno..hai capito benissimo....ho proprio 'na bella e brava discepola :D :P
    x Ladintji: ok...hai un paio di esperienze negative con qualche psicologo...ma mai generalizzare (oltretutto sono uno che negli psicologi ha sempre creduto poco - e pensare che ora ho iniziato a studiare all'uni psicologia-...ho sempre creduto che una persona autoconsapevole e testarda potesse fare più di quanto uno psicologo può fare con una persona che non sa trovare dentro di sè la forza)...
    e in ogni caso...TU a tuo modo comunque hai trovato la tua strada...
    il mio messaggio è lo stesso...non importa come, ma imparate a cercare le risposte dentro di voi e trovare la vostra strada (non sto dicendo di compiacere gli altri...anzi forse è la cosa più sbagliata...sto dicendo agli utenti di imparare a conoscere se stessi e imparare a compiacere non gli altri ma LORO STESSI) :)

    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 7/11/2010, 17:53) 
    CITAZIONE (MyEmily @ 7/11/2010, 17:02) 
    cosa c'e' di male nel fare figuracce???sperimentandosi "anche" cosi' si arriva all'autoconsapevolezza di cui parla giovafobico...se ho ben capito il tuo discorso :D

    Sono tutti omosessuali col sedere degli altri.
    Io credo che la maggior parte di noi sente forti spinte di estrovertimento provenienti dalla morale comune. Il post di Giova88 non è altro che un simil-riassunto prosaico di tutti quegli inviti ad estrovertirci che vengono mandati dall'ambiente e che noi leggiamo tra le righe. La vera novità di quello che ha scritto Giova è che lui ora si sente bene.

    senti Warlod...ribadisco...il tuo pensiero lo conosco bene...son stato dentro un sito di fobia sociale per 3 anni...in parte ho condiviso gli stessi pensieri...e conosco un certo tipo di psicologia...l'ho vissuto su pelle...

    questo è il classico pensiero: "lui sta bene...lui è estroverso...facile parlare così...non sa cosa significhi..."...la differenza qui è che...quello che sta parlando è uno che 3 anni e mezzo fa (ma anche solo 1 anno fa) era più infognato di qualsiasi utente di sto forum...e non scherzo...ero isolato dall'universo...dovevo scappare dal tavolo anche in famiglia perchè sentivo un disagi oestremo...non sapevo di cosa parlare...non riuscivo a stare in camera con familiari/parenti....e ovviamente fuori con compagni e coetanei valeva altrettanto)...
    quindi il "giochetto" con me non vale...

    io son stato "omosessuale" anche con il mio culo...eh...non l'ho fatto per far un piacere a nessuno...solo a me stesso...
    qui il discorso è uno solo...quello fatto da terzapersona...io mi son fatto le stesse domande: "vale la pena? mettersi in gioco...provare tanto disagio...tante figuracce...sentirsi tanto un pirla...avere i crampi allo stomaco, ma...continuare testardi ci volessero 2 anni...5 anni ...una vita ma per avere la speranza di essere finalmente "normali"/felici con se stessi e gli altri?"...
    Io la risposta me la sono data...e mi sono itnestardito...e...soprattutto fare figuracce non era nulla di peggiore rispetto al sentirsi degli emarginati totali...sfigati...un reietto emarginato...visto come un alieno tanto fuori casa quanto addirittura in famiglia...

    se dovevo star male...beh visto che il disagio in un caso o nell'altro c'era uguale ho preferito lottare...e sto lottando tuttora per migliorarmi ancora...perchè non mi basta...voglio essere sempre più "allenato"...capire sempre meglio ogni piccolo dettaglio di me stesso..

    facile fare gli omosessuali con il sedere degli altri? io l'ho fatto con il mio...
    sta a voi decidere se farlo con il vostro
     
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  5. giovafobico88
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 7/11/2010, 19:12) 
    Giova88 hai sparato una marea di banalità.
    E poi, ma chi è che si piange addosso? Ci conosci? Lo sai che questo è un forum dove la gente si sfoga? L'azione (e ci mancherebbe) avviene necessariamente fuori di qui.

    La penso in modo diametralmente opposto a te, giova88. Io non ho mai cercato fughe, ho sempre tentato di essere "normale" e ci ho sempre rimesso, non ci ho mai guadagnato nulla. Ho trovato miglioramenti proprio quando ho cominciato a dire "sono diverso", accettarmi, e iniziare a vivere come mi sento realmente.

    Se tu stai bene (come dice WLM è l'unica cosa nuova) non è perché hai CAPITO certe cose, ma perché semplicemente la tua personalità si è evoluta attraverso un processo di vita. L'hai detto tu stesso: per un certo periodo ti sei considerato superiore, più sensibile, ti sei valorizzato, e piano piano ti sei fatto amici, hai iniziato a uscire di più.

    Hai voluto fare sta sparata per mettere uno steccato, non so, forse per aumentare la tua autostima dimostrando a te stesso come sei "migliorato, evoluto" e come sei diverso "dagli altri" che ancora postano su questi siti "da sfigati". Semmai se c'è un errore da evitare è quello di ritenersi superiori, o inferiori. Un errore che continui a commettere.

    una marea di banalità? può darsi...
    chi è che si piange addosso? ribadisco ho scritto per 3 anni su un forum di fobia sociale perchè ero sommerso nei problemi fin sopra i capelli..e ho frequentato questo a lungo (non tanto come postatore), ma come lettore sicuramente...quindi so di ciò che parlo...
    ho letto a lungo il sito e pure molte discussioni nei mesi e mesi...e mesi e mesi...

    Per il resto...le tue interpretazioni te le puoi tenere per te...
    io quello che voelvo dire l'ho detto schietto schietto...se certe cose come son dette non piacciono è un altro paio di maniche..
    non è nessuna sparata...è un consiglio...
    e il tuo commento è più da coda di paglia che da altro...
    se ti senti tanto bene manco avresti dovuto rispondere ad un post del genere e invece ti sei sentito chiamato in causa e per di più hai dovuto leggere nel messaggio anche un senso di superiorità, un modo di dimostrare maggior autostima o altro...
    Ben vengano i commenti come i tuoi....se per 1 commento come il tuo ci son 20 commenti di persone come ladintji, emily, luigi, terzapersona....

    i forum come questi sono una gara al massacro e chi si infogna di più sui propri problemi proprio perchè spesso ho visto molta gente che appena uno ha aperto un post dicendo di essere migliorato ha subito sentito il dovere di dire "migliorato? vade retro...eri un FINTO FOBICO...cosa ci fai qui? sei ancora qui per prenderci in giro? ecc...ecc.."
    Tutti atteggiamenti deleteri...e tutti atteggiamenti che fanno andare siti come questo (che dovrebbero essere di AIUTO a MIGLIORARSI o SENTIRSI IN PACE CON SE STESSI) verso la direzione sbagliata...

    quando ero un utente attivo di forum di queste problematiche li leggevo attentamente certi commenti e mi accorgevo di come infossassero ancora di più le persone...

    Questo post è aperto qui non per le tue interpretazioni folli...non mi interessa di dimostrare al superiorità verso nessuno....non mi interessa dimostrarlo nella vita quotidiana figuriamoci...non ho il bisogno di farlo...non più...

    per il semplice motivo manifestato fin dall'inizio...e non sono poi così banalità...perchè...se lo fossero in 3-4 anni che ho frequentato sti forum allora non avrei letto 3-4 anni di discussioni su credenze e atteggiamenti del tutto deleteri....cosa che invece è AVVENUTA... :rolleyes: ...e già questo basta per giustificare questa mia discussione rivolta agli utenti...

    e qui e in quell'altro forum di fobia sociale ho letto più che su altri siti un modo di pensare assai deleterio...ed è per questo che ho aperto la discussione...il modo di pensare di molti su questo sito (a cominciare da ciò che viene espresso tra l'homepage e le pagine del sito e non solo del forum) ribadisco è: "gli estroversi non ci capiscono...no iintroversi siamo indifesi, profondi, sensibili...e dobbiamo proteggerci...gli estroversi sono in maggioranza e pensando per questo di poter aver la meglio su di noi...noi dobbiam far valere i nostri diritti..."
    questo è il concetto che spesso e volentieri si esprimre sul sito...che in parte può essere anche una valida ragione, ma spesso qui diventa quasi sinonimo di lotta sindacale...manco si parlasse di guerra tra operai e imprenditori...

    e spesso proprio per questo lo stesso fobico-introverso si etichetta ancora di più come tale...
    e spesso proprio per questo ho visto tanti introversi-fobici fare il ragionamento "sono fobico-malato...non è colpa mia...cosa faccio se gli altri non mi accettano? sono destinato a soffrire a vita..." e così li ho visti infognarsi ancora di più...

    il messaggio è uno: "non etichettarsi fobici, introversi, estroversi..." son solo etichette che l'uomo si dà...etichettatevi prima di tutto come PERSONE...quando vi etichetterete solo come tali e capirete che in quanto tali VOI SIETE TUTTO E NIENTE...allora cambierà davvero tutto...

    avete mai letto Pirandello? le maschere? ma non solo...l'uomo è un magma...è un continuo fluire...imparate a vederla così... e imparerete a capire che etichettarvi introversi piuttosto che estroversi è la cosa più stupida che possiate fare...etichettarsi è la morte di una persona...vi autocondanna a portare solo una maschera...l'essere umano non è MAI solo una mschera...è un magma...un fiume imperterrito che muta continuamente...adesso è introverso, tra 10 minuti è estroverso, adesso è sensibile , tra 10 minuti è l'essere più cattivo che ci sia ed egoista...

    sono cose banali? si sono cose banali...ma dal 90% dei discorsi che leggo certe banalità non sono assorbite dalla coscienza dei più...
     
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  6. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (giovafobico88 @ 7/11/2010, 23:54) 
    ti faccio uan semplice domanda allora...cosa ci fai su questo forum? Già il solo fatto tu sia qui significa che...in ciò che dici qualcosa di sbagliato che tu l'ammetta o no c'è...:)
    sei qui per qualche problema...non so quale ma sei qui...o se non è un problema è perchè sei o eri più introverso di altri e sentivi il bisogno di poterlo esprimere e parlarne in un luogo più "protetto" e che ti capisse...non so...ma la risposta è relativamente importante...

    se vado su un forum che parla di musica metal sto per caso dicendo che i metallari han dei problemi?
    oppure perché ho paura di dire che ascolto metal?

    il fatto che una certa condizione psicologica o identitaria tendi a portarmi verso i miei "simili" non implica nessun tipo di problema.
    implica una presa di coscienza di ciò che si è.

    l'introversione è genetica, al massimo si deve stare attenti a non cadere nell'introvertimento.
    non è che uno si crogiola nell'essere introverso, semplicemente si accetta per quello che è: è come essere bassi e accettare di essere bassi.

    stasera mi metto a recitare il mantra "non sono basso" per 100 volte così rieduco il mio cervello e domani mi vedo alto 1.95.
    spettacolo!
    non credo che uno debba essere socievole se non vuole, e fin qui ci siamo.
    ma se uno ha voglia di relazionarsi fa con quello che ha. sforzarsi ad essere diverso da quello che si è, è come mettere una maschera.
    credo inoltre che qui si confonda timidezza e introversione.
    l'introverso da solo si ricarica, quindi sta bene, sempre che ciò non diventi un isolamento costante.
    io ad esempio sono parecchio inibito se devo socializzare in mezzo ad altra gente, ma molto meno in condizioni uno a uno.
    non posso cambiare quello che sono, ciò non significa che smetto di socializzare in condizioni di svantaggio, ma neanche mi
    metto ad imitare gli altri o a sforzarmi di dire cose che non sono nelle mie corde.
    la differenza è tutta li. se dici qualcosa che non senti si capisce. e perché dovresti dire quella cosa? perchè l'altro se la aspetta!
    il condizionamento di far dipendere tutto dall'opinione degli altri è quello che ci massacra.
    non credo che si debba adattarsi al modo di comunicazione altrui, c'è sempre un adattamento reciproco.
    questo non dipende solo dall'introversione/estroversione, ma da infiniti fattori.

    CITAZIONE
    cosa c'e' di male nel fare figuracce???

    la figuraccia dipende dal grado di influenza del prossimo su di noi. ciò vale anche per gli estroversi.
    tutti han paura delle figuracce, soprattutto con l'altro sesso.
    ogni volta che i nostri genitori, o gli insegnanti o qualche persona autorevole ci ha criticato perché
    abbiamo alzato troppo la voce, per es, ci ha tolto una parte della nostra sponaneità che abbiamo relegato
    in un angolino. anche per le persone socievoli è così.
    all'introverso capita anche il contrario: di solito tendono a forzarlo a parlare, a socializzare, ecc.
    è sempre uno snaturamento che poi va recuperato.
    gli introversi estrovertiti non è che sono proprio senza problemi......


     
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  7. LüígîLêë
     
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    Inanzitutto, ti farei un applauso se fossi su un palcoscenico.. :D
    Quindi se ho capito bene dovrei guardare il mio pensiero con un certo distacco? Perchè io frequento il forum da qualche mese e in effetti il mio essere introverso si è fortificato in quanto mi sono etichettato come introverso.. Prima di tutto questo, negli ultimi periodi, stavo vivendo un periodo di depressione dopo anni di tentativi inconsci di imitare gli altri per integrarmi a loro.. Tu credi che ho fatto un errore? Ho forse non dovrei nemmeno pensare a come integrarmi, ma solo a cio che mi piace fare? Insomma, quella che mostri tu è una maschera o ti sei comportato naturalmente e fatto una serie di esperienze..? Come elabori i tuoi pensieri.. Sei consapevole di poterli manovrare..
     
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  8. LordDrachen
     
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    forse non dovrei nemmeno pensare a come integrarmi, ma solo a cio che mi piace fare

    questa è un'ottima regola, imho.
     
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  9. maria rossi
     
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    Scusate un piccolo chirimento prima che andiate avanti accumulando confusioni e finte questioni...

    Ci sono due dati di fatto inconfutabili ma non assimilibali e da tenere ben distinti:

    1) essere introversi in un mondo che promuove come modello dominante l'estrovertimento è un problema; essere introversi non è una sfiga o una menomazione in sè ma in relazione al contensto di appartenenza. Siamo essere sociali: l'Altro, la relazione con l'Altro (in ogni senso: familiare, culturale, simbolico) sono costitutuvi della nostra identità e formazione (per noi esseri umani non c'è possibilità di un vero Io individuato se non c'è un NOI di appartenenza). Far prate di una minoranza in un mondo a maggioranza estroverto o estrovertito non rende di fatto un introverso malato, inadeguato, a-normale ma sicuramente meno comune. In una società dove a voce si professa la libertà, l'originalità e la novità come valori pubblicitari assoluti ma poi, nei fatti, si alimentano omologazioni e pigrizie conformisiche a tutti i livelli, essere "diversi" dalla maggioranza (qualunque essa sia!) non è tanto facile. questo è un dato di fatto ineliminabile e indiscutibile, punto. Può rendere la vita più difficile per chiunque voglia vivere autenticamente, senza tradire se stesso e cercando di realizzare le proprie potenzialità, grandi o piccole che siano, rispettando la propria natura.

    2) che questa difficoltà oggettiva e reale venga usata (spesso e volentieri) come alibi per non promuovere alcun vero cambiamento e per autocommiserarsi all'infinito, traducendosi solo in vittime inermi e impossibilitate a cambiare alcunchè; purtroppo è un'altro dato di fatto.


    Dato di fatto che come prima cosa ci suggerisce una questione non poco rivelante: proprio perchè cresciamo in un contesto che promuove l'estrovertimento interiorizziamo ben presto che il nostro modo di essere è sbagliao, strano, triste, anormale, sfigato. E talmente questi giudizi (anche solo silenziosi ed impliciti) si innestano nella nostra percezione di noi stessi che diventano "nostri", li replichiamo e auto-produciamo in automatico pur causandoci danni e dolori. Una volta interiorizzati certi codici culturali, certi modi di vedere e giudicare se e gli altri non c'è più bisogno della realtà, della comitiva, di un genitore o di un collega di lavoro ostile, cattivo, antagonista, screditatore del nostro modo di essere...siamo noi da soli che -di fondo- sentiamo e sappiamo di essere sbagliati perchè usiamo, oramai, i metri di giudizio, i modelli che generalmente vigono nella nostra società. Società che spietatamente ci fa diventare tutti molto limitati e rigidi nell'interpretare l'umano separando nettamente fico da sfigato, bello da brutto, normale da anormale, vincente da perdente.
    Peccato che queste categorie siano ben più problematiche e problematizzanti di quanto non si creda comunemente; peccato che certi schematismi mentali andrebbero articolati, arricchiti e integrati con percorsi di vita, capacità critica e di demistificazione che richiedono studio, impegno, lacrime e sangue. Prezzi che in pochi vogliono pagare, di cui si ha paura più del dolore che si soffre!! prezzi da pagare ai quali si preferisce il restare fermi a recriminare responsabilità sempre altrui e mai proprie o l'aggrapparsi alle ricette usa e getta delle scuole della psicologia positiva, comportamentale o congnitivista che promettono rapidi risultati con poca fatica e senza stare a smuovere i massimi sistemi. Peccato che il confine fra rivoluzione privata e pubblica, in realtà, non esista e che se una pesona vuole liberarsi e dispiegare realmente se stesso non può prescindere dal mettere in crisi i sistemi di riferimento con i quali, sente, pensa, agisce e inerpreta se e gli altri. È un disvelamento, uno spogliarsi da credenze e pre-giudizi per conquistare il proprio sguardo nudo su di se e, quindi, anche sugli altri che costa fatica, tempo e moooolto lavoro nessuna scappatoia, nessuna facile soluzione.

    La conquista è un tasso di umanizzazione maggiore, una liberazione della propria autenticità e un percorso di individuazione il più possibile consapevole e critico che, col tempo, garantiscono una serenità, un'appagamento e una forza che al loro volta aprono ad esistenze avventurose, appassionate e partecipate.



    Dunque il problema dell'essere introversi in questo momento storico esiste ma non è affatto insormontabile, solo molto faticoso da affrontare! Se però quel che volete è sentirvi come tutti gli altri e rincorrere gli obiettivi che vanno bene alla maggioranza della popolazione, siete nel posto sbagliato. Qui non ci si dovrebbe piangere addosso ma nemmeno accettare la realtà così come è piuttosto darsi un mano e condividere la fatica di liberare se stessi, di non tradirsi più senza perdere di vista il fatto che tutto ciò implica una messa in discussione più ampia ed estesa.

    Se, cercate ricette, consgli trucchetti o se pensate che tutto si risolve con un semplice "basta valorizzarsi, essere positivi e volersi bene" (sembra la pubblicità della l'oreal: "perchè io valgo!"), compratevi uno dei tanti manuali su come sentirsi fichi e vincenti a lavoro e nel sesso e lasciate questo forum il prima possibile.

    Edited by maria rossi - 8/11/2010, 11:49
     
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    CITAZIONE (giovafobico88 @ 8/11/2010, 00:02) 
    senti Warlod...ribadisco...il tuo pensiero lo conosco bene...son stato dentro un sito di fobia sociale per 3 anni...in parte ho condiviso gli stessi pensieri...e conosco un certo tipo di psicologia...l'ho vissuto su pelle...

    questo è il classico pensiero: "lui sta bene...lui è estroverso...facile parlare così...non sa cosa significhi..."...la differenza qui è che...quello che sta parlando è uno che 3 anni e mezzo fa (ma anche solo 1 anno fa) era più infognato di qualsiasi utente di sto forum...e non scherzo...ero isolato dall'universo...dovevo scappare dal tavolo anche in famiglia perchè sentivo un disagi oestremo...non sapevo di cosa parlare...non riuscivo a stare in camera con familiari/parenti....e ovviamente fuori con compagni e coetanei valeva altrettanto)...
    quindi il "giochetto" con me non vale...

    io son stato "omosessuale" anche con il mio culo...eh...non l'ho fatto per far un piacere a nessuno...solo a me stesso...
    qui il discorso è uno solo...quello fatto da terzapersona...io mi son fatto le stesse domande: "vale la pena? mettersi in gioco...provare tanto disagio...tante figuracce...sentirsi tanto un pirla...avere i crampi allo stomaco, ma...continuare testardi ci volessero 2 anni...5 anni ...una vita ma per avere la speranza di essere finalmente "normali"/felici con se stessi e gli altri?"...
    Io la risposta me la sono data...e mi sono itnestardito...e...soprattutto fare figuracce non era nulla di peggiore rispetto al sentirsi degli emarginati totali...sfigati...un reietto emarginato...visto come un alieno tanto fuori casa quanto addirittura in famiglia...

    se dovevo star male...beh visto che il disagio in un caso o nell'altro c'era uguale ho preferito lottare...e sto lottando tuttora per migliorarmi ancora...perchè non mi basta...voglio essere sempre più "allenato"...capire sempre meglio ogni piccolo dettaglio di me stesso..

    facile fare gli omosessuali con il sedere degli altri? io l'ho fatto con il mio...
    sta a voi decidere se farlo con il vostro

    Invece mi sa proprio che non hai capito (come io non ho capito l'ultimo post di Maria Rossi, un po' troppo teorico per le mie capacità).

    Io sto dicendo che noi abbiamo già da parecchio interiorizzato il messaggio della tua esortazione. Da ovunque arrivano messaggi simili. Se uno rimane introverso non perfettamente integrato a 30 anni, tu pensi che non si sia messo in gioco o si sia messo in gioco scoraggiandosi troppo presto. Pensi che in questo forum ci siano utenti di queste due categorie.
    Secondo me no, io ho fatto cinque anni di supplenze e non credo che il mio carattere ne abbia giovato.
    In caso, se pensi di essere così competente in materia, parla con il dottor Anepeta o un suo seguace, vedi se avete delle divergenze sull'argomento e poi descrivete qui i diversi punti di vista.
     
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  11. star***
     
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    Studiare, leggere, capire, approfondire. La conferenza su Nietzsche sta fornendo degli strumenti molto forti per comprendere noi stessi. L'eterno dilemma tra appartenenza e individuazione, l'isolamento porta alla follia. Lo stare per forza in mezzo, porta alla follia. Qual'è la strada da percorrere? Le scelte non sono per forza obligate, come dice Maria, si può andare avanti facendo delle scelte diverse da quello che impone la stragrande maggioranza. E' dura, ma porta a dei risultati sorprendenti, le scorciatoie secondo me non portano a niente.
    Ciao
     
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  12. MyEmily
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 7/11/2010, 17:53) 
    CITAZIONE (MyEmily @ 7/11/2010, 17:02) 
    cosa c'e' di male nel fare figuracce???sperimentandosi "anche" cosi' si arriva all'autoconsapevolezza di cui parla giovafobico...se ho ben capito il tuo discorso :D

    Sono tutti omosessuali col sedere degli altri.
    Io credo che la maggior parte di noi sente forti spinte di estrovertimento provenienti dalla morale comune. Il post di Giova88 non è altro che un simil-riassunto prosaico di tutti quegli inviti ad estrovertirci che vengono mandati dall'ambiente e che noi leggiamo tra le righe. La vera novità di quello che ha scritto Giova è che lui ora si sente bene.

    warlordmaniac, sicuro di aver capito esattamente cosa ho scritto? :hmm.gif: .... (se guardi il mondo solo dal tuo punto di vista avrai solo quelle poche possibilita' a disposizione).
    qui nessuno sta accusando nessuno di incapacita',ne' tantomeno mi sembra ci sia stata l'esortazione all'estrovertimento (come lo chiamate voi). io sarei ben contenta di leggere l'esperienza di un "comune mortale" che pur avendo vissuto gli stessi vostri disagi, sia riuscito a trovare la sua via divenendo attore e non spettatore della sua vita (se non dice cazzate :P ), dimostrando che ogniuno impegnandosi e a suo modo possa ottenere qualcosa di molto simile (quello che desidera,considerati i suoi limiti).
    c'e' una genetica che porta a essere introversi o estroversi, non si vuole cambiare la storia, si vuole dimostrare che si puo' mantenere "l'indole" superando pero' i disagi che portano ad isolamento e sofferenza.
    attaccarsi solo a definizioni come introvertimento-estrovertimento, e' etichettare le persone e questo mi sa di pregiudizio, rassegnazione e rigidita'..
    o scriviamo qui per fare i filosofi, ipotizzare teorie sul disagio esistenziale degli introversi e sentirci una spanna sugli altri perche' siamo piu' sensibili/indifesi e abbiamo pensieri piu' nobili del resto del globo???
     
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    CITAZIONE (MyEmily @ 8/11/2010, 14:53) 
    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 7/11/2010, 17:53) 
    Sono tutti omosessuali col sedere degli altri.
    Io credo che la maggior parte di noi sente forti spinte di estrovertimento provenienti dalla morale comune. Il post di Giova88 non è altro che un simil-riassunto prosaico di tutti quegli inviti ad estrovertirci che vengono mandati dall'ambiente e che noi leggiamo tra le righe. La vera novità di quello che ha scritto Giova è che lui ora si sente bene.

    warlordmaniac, sicuro di aver capito esattamente cosa ho scritto? :hmm.gif: .... (se guardi il mondo solo dal tuo punto di vista avrai solo quelle poche possibilita' a disposizione).
    qui nessuno sta accusando nessuno di incapacita',ne' tantomeno mi sembra ci sia stata l'esortazione all'estrovertimento (come lo chiamate voi). io sarei ben contenta di leggere l'esperienza di un "comune mortale" che pur avendo vissuto gli stessi vostri disagi, sia riuscito a trovare la sua via divenendo attore e non spettatore della sua vita (se non dice cazzate :P ), dimostrando che ogniuno impegnandosi e a suo modo possa ottenere qualcosa di molto simile (quello che desidera,considerati i suoi limiti).
    c'e' una genetica che porta a essere introversi o estroversi, non si vuole cambiare la storia, si vuole dimostrare che si puo' mantenere "l'indole" superando pero' i disagi che portano ad isolamento e sofferenza.
    attaccarsi solo a definizioni come introvertimento-estrovertimento, e' etichettare le persone e questo mi sa di pregiudizio, rassegnazione e rigidita'..
    o scriviamo qui per fare i filosofi, ipotizzare teorie sul disagio esistenziale degli introversi e sentirci una spanna sugli altri perche' siamo piu' sensibili/indifesi e abbiamo pensieri piu' nobili del resto del globo???

    Da quale punto di vista dovrei guardare questo mondo, se non dal mio? Giova e tu avete chiaramente fatto menzione all'utilità di fare "figuracce". Allora, che le figuracce non significhino proprio "estrovertirsi" sono d'accordo, ma allora che tipo di figuracce dovrei fare? andare sul palcoscenico e non spiaccicare una parola? Giova l'ha detto chiaramente: bisogna esporsi, per cui serve una buona dose di energia. Uno può esporsi senza estrovertirsi? Se sì, ditemelo, che allora non ho ben capito il significato del termine.
    Io non riesco a distinguere le persone in "attori" e in "spettatori", ognuno ha i suoi problemi e i suoi stati d'animo; non sono neanche convinto che l'estroverso medio sia più felice di me. Se tu puoi distinguere le persone in attori e spettatori, perché io non posso parlare di estroversi e introversi?

    Edited by Warlordmaniac - 8/11/2010, 15:20
     
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  14. vivatruffaut
     
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    A me piacerebbe che intervenisse anche Anepeta a commentare le parole di giovafobico88...
     
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  15. MyEmily
     
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    non sai prendere posizione o cosa e' piu' giusto per te da solo vivatruffaut??
    almeno dicci la tua, no???
     
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134 replies since 6/11/2010, 23:42   5061 views
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