Senso della vita

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  1. LüígîLêë
     
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    Credo che il mio disturbo sia associato al fatto di non avere uno scopo, passione o intrattenimenti "genuini".. In questo modo non faccio altro che utilizzare la mia iperattività mentale nel perfezionismo di me stesso.. Controllando ogni mio singolo movimento ed etichettandolo come giusti/errati.. Come il controllo dei passi ad esempio, dove ogni strisciamento a terra è giudicato sbagliato per come potrebbe percepirlo la gente.. Cosi facendo però invio la mia sensibilità ad altre parti del corpo e di conseguenza distraendo il contatto visivo dalla realtà..
    Domanda: Devo sforzarmi di aumentare il contatto visivo? Se si, come? Lasciando libere le emozioni? Se si, come?!!?!?!

    In certi momenti sto proprio male.. Tipo le ultime ore al lavoro.. Quando non c'è gente ad esempio, dove mi trovo con mio padre, mio zio e mio cugino senza quasi mai parlare e quindi sto dovendo fingermi estroverso il alcuni momenti.. Ma dei giorni mi sento proprio incapace di parlare, scherzare.. I miei discorsi sono sempre brevissimo.. Le mie attese per dare una risposta, troppo lunghe o al contrario, ho una percezione tarda di risposta.. Mi sento proprio incapace di parlare.. Scrivendo queste parole mi sono venute una serie di scariche nevrotiche che partono dal cervello e vanno a finire nelle vene.. Adrenalina pura..
    Aiutatemi ancora.. Mi sento ritardato ragà! :wacko:

    Attuali passioni: ps3, computer e ogni tanto faccio un po di palestra a casa.. Vorrei non avere passioni del genere.. Mi sento la testa scoppiare delle volte.. Sembro ancora + rimbambito, se no con il pc sono bravo.. A 7 anni ho ricevuto il mio primo pc.. A 13 anni avevo un sito internet ben messo in classifica.. Per quanto riguarda la palestra invece, a volte sono molto motivato, ma dal fatto che mi piacerei più scolpito e che gli altri mi ammirerebbero di +.. Mentre in altre sono proprio demotivate..

    Cos'ho? Chiedo l'intervento di un esperto.. Che legga attentamente le mie parole, spero che i termini siano abbastanza precisi.. (mania di perfezionismo? mania di sentirsi o divino o demente, in base a come procede la giornata?
     
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  2. Koenig4
     
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    Avevo inviato un post dal titolo "senza senso" che contiene una bella definizione del senso della vita data dall'utente imperia69. Appena la ritrovo la copio-incollo in questo tuo post.

    Anch'io mi interrogo sul senso della vita. Credo che la maggior parte delle persone trova un senso nel metter su famiglia. Probabilmente a me non basterebbe e continuerei ad interrogarmi. Ieri ho trovato un bel documentario di astronomia che ho inviato sul forum. Nel momento in cui lo visionavo non pensavo più al senso della vita... :)
     
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  3. Koenig4
     
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    CITAZIONE (imperia69 @ 18/9/2010, 12:16) 
    La vita ha un senso quando si prova gusto a vivere e si prova gusto quando si riesce ad essere se stessi e seguire la propria vocazione ad essere.

     
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  4. LüígîLêë
     
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    CITAZIONE (Koenig4 @ 27/11/2010, 11:05) 
    CITAZIONE (imperia69 @ 18/9/2010, 12:16) 
    La vita ha un senso quando si prova gusto a vivere e si prova gusto quando si riesce ad essere se stessi e seguire la propria vocazione ad essere.

    Bel pensiero e giusto.. Ma se non mi piaccio, come posso provare gusto in cio che faccio? Sono sempre pieno di interrogativi e sembro un imbranato..
     
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  5. imperia69
     
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    Visto che mi sento chiamata in causa: ovviamente è più facile a dirsi che a farsi.
    Però ti invito a due riflessioni: a che serve valutare di ogni gesto se è giusto o sbagliato? Secondo quale codice? Quello che fai/senti è quel che è, un modo possibile di fare e sentire, lecito come tutti gli altri modi e che può essere funzionale in alcuni contesti e meno funzionale in altri.
    Prova poi a pensare (ci saranno stati anche per te) se nella tua vita ci sono stati "momenti di grazia", momenti cioè in cui hai sentito di essere davvero te. Hai mai avuto delle passioni, magari da bambino o da adolescente? Qualche attività/hobby che facevi così, istintivamente, senza pensarci solo perché ti veniva naturale?
    Prova a ripartire da quelli. Perché hai smesso? Che cosa è successo poi?
    Se ci pensi, un momento, magari piccolo di autenticità l'hai vissuto anche tu. Quello può essere il nucleo del "vero te.

     
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  6. star***
     
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    Il senso della vita, penso che lo ricerchiamo tutti noi, a volte durante la giornata anche io mi faccio questa domanda. Questa è una domanda con cui dobbiamo fare i conti, accettare che siamo di passaggio.
    Sul controllo di te, anche ti capisco benissimo, la strada per capire è molto lunga e io mi sono fatta aiutare, è difficile consigliare e le ricette pre confezionate non esistono.
    Il mio consiglio è sempre lo stesso, farsi aiutare, leggere, approfondire e capire quale strada dobbiamo scegliere.
    Ciao un abbraccio
     
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  7. LüígîLêë
     
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    CITAZIONE (imperia69 @ 29/11/2010, 12:13) 
    Visto che mi sento chiamata in causa: ovviamente è più facile a dirsi che a farsi.
    Però ti invito a due riflessioni: a che serve valutare di ogni gesto se è giusto o sbagliato? Secondo quale codice? Quello che fai/senti è quel che è, un modo possibile di fare e sentire, lecito come tutti gli altri modi e che può essere funzionale in alcuni contesti e meno funzionale in altri.
    Prova poi a pensare (ci saranno stati anche per te) se nella tua vita ci sono stati "momenti di grazia", momenti cioè in cui hai sentito di essere davvero te. Hai mai avuto delle passioni, magari da bambino o da adolescente? Qualche attività/hobby che facevi così, istintivamente, senza pensarci solo perché ti veniva naturale?
    Prova a ripartire da quelli. Perché hai smesso? Che cosa è successo poi?
    Se ci pensi, un momento, magari piccolo di autenticità l'hai vissuto anche tu. Quello può essere il nucleo del "vero te.

    Valuto ogni mio gesto perchè penso che in base a come effettuo i miei gesti vengo percepito dalla gente.. Mi preoccupo persino di un passo fatto male, toccando la scarpa a terra, perchè potrei apparire come uno che non se la sente nemmeno di camminare.. :hmm.gif:
    Penso che il problema risiede nel fatto che mi preoccupo troppo di cosa pensa la gente di me e quindi cerco di apparire e comportarmi sempre nel + perfetto e gentile dei modi..
    Per quanto riguarda gli hobby, da piccolo andavo sempre in bici e con i rollerblade ed ero bravo.. Ma la mia passione erano i pc, che fino a 16 anni mi hanno trattenuto in casa, quindi non vorrei ritornare su questo..

    CITAZIONE (star*** @ 29/11/2010, 15:17) 
    Il senso della vita, penso che lo ricerchiamo tutti noi, a volte durante la giornata anche io mi faccio questa domanda. Questa è una domanda con cui dobbiamo fare i conti, accettare che siamo di passaggio.
    Sul controllo di te, anche ti capisco benissimo, la strada per capire è molto lunga e io mi sono fatta aiutare, è difficile consigliare e le ricette pre confezionate non esistono.
    Il mio consiglio è sempre lo stesso, farsi aiutare, leggere, approfondire e capire quale strada dobbiamo scegliere.
    Ciao un abbraccio

    Io mi faccio aiutare, ma cosa dovrei leggere oltre i libri di Anepeta? La maggior parte dei libri per stare bene con se stessi trattano la pnl che non aiuta molto se il problema è ben radicato.. Per me il problema consiste proprio nel fatto di capire quale strada seguire, perchè di volontà ne ho da vendere.. :)
    Se ci fosse un libro di 100.000 pagine sarei felicissimo di trascorrere la mia vita leggendolo se questo risolverà i miei problemi.. Non importa se tra 1 o 50 anni..

    PS: oltre tutto questo c'è il fatto che da 16 anni a 21 sono stato interessato dal mondo estroverso e mi sono "mimetizzato" all'interno di un gruppo, senza sapere che non ero me stesso.. Credevo fosse normale applicare alcune regole comportamentali nelle varie situazioni.. Quindi ora mi brucia un po il fatto di essere passato da quella situazione in cui ero mediamente accettato e avevo un buon numero di amici, anche se ero fanatico, mi sentivo superiore intellettualmente e non male esteticamente.. Vorrei non aver mai capito tutte queste cose.. Vorrei non essermi mai autostudiato, autogiudicato e pensare a qual'è il comportamento che possa essere il migliore per tutti..

    Edited by LüígîLêë - 29/11/2010, 20:35
     
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  8. star***
     
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    Ciao, a me non è bastato solo leggere mi sono fatta seguire in un cammino di psicoterapia, da soli è molto tosta, ma non è detto che tu non abbia i mezzi per farlo. Io ho iniziato a 34 anni e quindi non penso che tu sia troppo in ritardo, bisogna vedere quanto è forte la spinta a comprendere e a mettersi in gioco. Bisogna tener presente che è difficile risolvere tutti i nodi, quindi mettere in conto anche una parte di fallimento. E anche questo non è detto.
    Dipende da noi, da te.
    Un abbraccio
     
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  9. imperia69
     
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    Concordo con star***, non sempre leggere libri è sufficiente. Può essere il terreno preparatorio, però, per un ulteriore passo.
    In relatà noi non sappiamo davvero come ci percepiscono gli altri. Pensiamo che ci considerino in un certo modo, ma quanto questo è influenzato dalla nostra immagine interna?
    Quello che conta, alla fine, è come ti senti tu...
     
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  10. LüígîLêë
     
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    CITAZIONE (imperia69 @ 30/11/2010, 11:12) 
    Concordo con star***, non sempre leggere libri è sufficiente. Può essere il terreno preparatorio, però, per un ulteriore passo.
    In relatà noi non sappiamo davvero come ci percepiscono gli altri. Pensiamo che ci considerino in un certo modo, ma quanto questo è influenzato dalla nostra immagine interna?
    Quello che conta, alla fine, è come ti senti tu...

    Infatti sto cercando di essere più flessibile sull'immagine di me stesso percepita dagli altri.. Cercando di essere + ottimista e tipo oggi ho parlato di +.. Spontaneamente, mi venivano in mente + discorsi sui vari argomenti, ma raramente mi viene in mente un argomento nuovo di cui poi si parla.. Però devo dire che mi sono comportato agilmente e con disinvoltura anche in discorsi su situazioni che non ho mai vissuto.. Devo riconoscere però che il pezzo di opera che ho letto ieri sera mi ha fatto bene.. Mi ha fatto capire quali sono 2 miei valori e naturalmente tutto questo lo devo al mitico Anepeta.. :)
    Cmnq è vero che tutto sta a mettere tutto in pratica.. Sinceramente credevo di essermi accorto troppo tardi della mia introversione e invece pare che sono ancora in tempo per "modificarmi".. Diciamo che me ne sono reso conto dopo pochi mesi in cui ho sentito i primi disagi, quindi ottimo.. :)
     
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  11. Koenig4
     
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    La vita non ha un senso ma può avere uno scopo. Quando lo scopo è raggiunto, se lo abbiamo avuto, non resta che apprezzare il piacere della vita. Se invece non abbiamo scopi possiamo passare direttamente al piacere della vita.
    Questo è per me il senso della vita.
     
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  12. LüígîLêë
     
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    Ho colto la differenza tra piccolo e grande io.. A quanto ho capito dobbiamo cercare di toglierci i vizi, presunzioni e capricci del piccolo io per dar spazio al grande io.. Il nostro vero se? Giusto? Speriamo di si, cosi almeno ho qualcosa da fare per migliorarmi, una via da seguire.. :D
     
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11 replies since 27/11/2010, 00:36   259 views
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