Aspetto fisico

come l'aspetto fisico influenza la vita

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  1. mionick40
     
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    Non sono ne bella ne brutta, ne bassa ne alta, ne magra ne grassa; normale direi.

    A qualcuno sono piaciuta, piaccio tutt'ora e a tutti gli altri no.

    Da ragazzina mi dispiaceva non essere piu' bella, vedevo mie sorelle piu' belle di me e con piu' conquiste; poi
    pero' crescendo ho realizzato che tutto sommato essere normale ha i suoi vantaggi.
    Ora non vedo' piu' mie sorelle piu' belle di me, solo diverse :-)


    Potrebbe sembrare ci sia un po' del "la volpe e l'uva" e magari e' davvero cosi', chi puo' dirlo :-)

    L'essere normale mi ha permesso di vivere in anonimato senza essere assediata come capita alle "belle", di poter
    osservare piu' che essere osservata.

    Penso che per un' introversa (ma anche per una estroversa) sia veramente pesante dover schivare i continui approcci
    di conosciuti e sconosciuti.

    Non voglio dire che e' meglio essere brutti, sappiamo tutti come l'aspetto fisico conta nella vita di tutti i giorni ma solo che
    anche in questo caso la moderatezza e' la carta migliore.
     
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  2. Enrico-buono
     
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    Io ho preso un due di picche fresco fresco perchè sono colto, intelligente. E basso. :angry:
     
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  3. Koenig4
     
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    CITAZIONE (mionick40 @ 31/12/2010, 09:36) 
    Non sono ne bella ne brutta...

    In ufficio ho due colleghe. Una è bella di suo. Oltre questo, sebbene sia intelligente lavorativamente tanto da essere tenuta in considerazione dai superiori, ha anche i modi un pò civettuoli e un pò svampiti, ma irresistibili, di Marylin Monroe. Agli occhi di tutti lei è la bella. Poi c'è l'altra che non ha nulla di tutto questo ed è "normale".
    Ogni tanto ho visto la normale assumere delle pose che la fanno assomigliare ad una statua liberty, mentre è certo che ha sempre una voce davvero musicale. In più, essendo iperdotata, è capace di riflettere quando c'è da riflettere laddove l'altra farebbe uno sguardo assente ed annoiato.
    Non oso dire ai colleghi chi penso sia la bella e chi la "normale". Sono sicuro però che chi e' bella per me non riuscirebbe ad inorgoglirsene, se lo sapesse.

    Edited by Koenig4 - 31/12/2010, 17:47
     
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  4. LADINTJ
     
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    L'aspetto fisico secondo me è importante fino ad un certo punto, è la personalità che conta più di tutto e la descrizione di Koenig della collega bella è molto indicativa.

    CITAZIONE (Koenig4 @ 31/12/2010, 10:16) 
    ... ha anche i modi un pò civettuoli e un pò svampiti, ma irresistibili, di Marylin Monroe.

    Ovvero, oltre ad essere piacevole come aspetto, sa anche come manipolare e attirare l'attenzione su di se per ottenere favori.
    La stessa donna con un carattere diverso, potrebbe apparire molto meno interessante o addirittura indifferente.
    Il punto è capire a chi si vuole piacere e per che cosa, io ho sempre trovato irritante attirare l'attenzione di un uomo solo per l'aspetto fisico.

     
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  5. Koenig4
     
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    Erica la bella e dai modi straordinariamente simili a Marylin Monroe e' estroversa normodotata. Micaela la normale, ne bella ne brutta, e' estroversa iperdotata. Per i miei occhi la più bella e' senza dubbio Micaela. Se pero' lo dicessi ai colleghi non mi crederebbero e forse neanche a Micaela importerebbe sapere che la considero la più bella solo per un particolare fascino valido solo per me. :)
     
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  6. tandream
     
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    Mah... io dalla mia VERANDA età ho capito che l'aspetto conta eccome, e soprattutto quello delle donne (ahimé e ahivoi). Conta nel senso che se hai un bell'aspetto... è inutile girarci intorno, ma ti si aprono molte più porte, soprattutto in una società sessista e maschilista come quella italiana, c'è poco da dire, poco da fare.
    Una donna bella qui in Italia, non sarà mai una morta di fame o single. Probabilmente potrebbe essere al contrario molto infelice (proprio per il maschilismo che la idolatra) ma avrà molti meno problemi di una che bella non è. E per molti aspetti questo si rivela vero anche per l'uomo, ma la bellezza di un uomo sta più nel carattere e in ciò che possiede.
    Poi come dice Koenig, è vero, è anche bello ciò che è bello per noi ma dal punto di vista generale funziona come sopra.
     
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  7. Enrico-buono
     
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    L'aspetto fisico piacevole apre molte porte. Io ho qualche anno di lavoro alle spalle...
    All'inizio ero enormemente ingenuo. Non pensavo che funzionasse veramente così ma ho visto molte situazioni da film con i miei occhi.

    Sono quasi discorsi da bar ma posso dire che mediamente i manager hanno attorno a sé donne di aspetto piacevole. Di queste poche hanno anche le doti intellettuali che dovrebbero avere nei ruoli che ricoprono.
    Il sesso è una vera e propria moneta di scambio; in questo caso non ho visto proprio tanti casi ma alcuni sì.

    Le donne carine tendono a cambiare spesso mansioni, mentre le donne che hanno una vera professionalità no.

    Ora io non voglio sostenere che le donne carine siano tutte leggere e che abbiano vita assolutamente facile sul lavoro. Infatti il difetto di questo 'soggetto lavorativo' è che quando c'è crisi anche i manager si dimenticano delle gonnelle svolazzanti! Ovvero la gloria per queste donne è passeggera.

    Nella mia azienda (piuttosto grossa) devo dire che non sono tutti dei santi ma c'è un alto livello di serietà. In un'altra nota azienda nostra cliente circola voce della tradizione dello ius primae noctis... Ovvero chi vuole fa carriera è soggetta a colloqui che si svolgono in orizzontale!!!

    Le donne per così dire 'brutte', concetto relativo ma comunque da descrivere in qualche modo, sono spesso fatte oggetto di battute dal pubblico maschile.
    Non saprei se vengano anche discriminate dove serve gente che lavora veramente... In ruoli dove serve esperienza e competenza, penso di no.

    Nella mia esperienza lavorativa il mondo funziona così. Ci sono donne con le gonne svolazzanti, uomini che non ci badano, donne professioniste e uomini che vanno dietro alle gonnelle...

     
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  8. maria rossi
     
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    quando parlate di bellezza ricordatevi sempre che intendete essere belle in un certo modo: disponibili, voluttuose, attraenti, con voglia di giocare sul/con il sex appeal...questo non è per forza bellezza ma un modo accattivante e socialmente riconosciuto e riconoscibile (nel bene e nel male) con il quale ci si relazione agli altri. non significa essere belle/i ma fare i belli e questo può essere molto frusrante, triste e faticoso. e volendo, tranne estremi casi, tutti potremmo recitarlo. basta lavorarci, spenderci soldi, investirci e piano piano si può diventare belli in quel senso.
    niente di speciale, niente di sovra-umano...

    le porte che si aprono dipendono dal dover compiacere sempre qualcun'altro nella scala di potere...non so quanto sia invidiabile alla fine dei conti. può essere molto faticoso, frustrante, avvilente e solitario come percorso. senza potersi fidare delle proprie capacità (grandi o piccole che siano), senza libertà di essere veramente e stessi...per molti sono cose che uccidono e/o ammalano molto più dell'essere bruttini o non appariscenti.

    pensate davvero che a tutti faccia meglio avere qualche soldo in più, qualche scatto carrieristico senza vere competenze nè autentica passione in quel che si fa? secondo me no.
     
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  9. LADINTJ
     
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    CITAZIONE (maria rossi @ 7/1/2011, 05:17) 
    disponibili, voluttuose, attraenti, con voglia di giocare sul/con il sex appeal...questo non è per forza bellezza ma un modo accattivante e socialmente riconosciuto e riconoscibile (nel bene e nel male) con il quale ci si relazione agli altri. non significa essere belle/i ma fare i belli e questo può essere molto frusrante, triste e faticoso.

    E' esattamente quello che intendevo dire
     
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    CITAZIONE (maria rossi @ 7/1/2011, 05:17) 
    non significa essere belle/i ma fare i belli e questo può essere molto frusrante, triste e faticoso. e volendo, tranne estremi casi, tutti potremmo recitarlo. basta lavorarci, spenderci soldi, investirci e piano piano si può diventare belli in quel senso.
    niente di speciale, niente di sovra-umano...

    mmmm <_<

     
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  11. francescoburich
     
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    "L'identità di genere" è un il prodotto tra Biologia e Cultura. La biologia ci identifica come maschio e come femmina, a secondo dei genitali con cui nasciamo, mentre uomini e donne secondo me lo diventiamo in seguito rispetto all'educazione, rispetto alle forme di socializzazione (promaria e secondaria) con cui cresciamo. Se per esempio in una Famiglia o in un qualche membro specifico della famiglia originaria, oppure nelle scuole dove si apprendono le prime forme di "vita associata", il modello è l'immagine, è facile che se una o uno nasce con un bell'aspetto fisico se lo porti dietro anche in età più adulta facendolo diventare l'aspetto più importante. Conosco diverse donne e diversi uomini che per avere un bel culo, un bel petto, belle spalle e altro....credono che tutto nella vita gli è accessibile. In parte hanno ragione..perchè è confermato dagli eventi che più sei d'immagine (anche se sei un coglione) e più aperture verso la vita hai. Ma e pur vero che è solamente un modello questo e nient'altro, che viviamo noi in questa fase epocale. Purtroppo noi occidentali che ottimizziamo al massimo l'immagine, crediamo che la nostra cultura è superiore a quella degli altri, e in virtù di ciò abiamo creduto e crediamo che il nostro modello è accettato da tutti. L'esempio più classico e che negli Stati Uniti, l'80 per cento delle ragazze sotto i 18 anni, si sono gia rifatte il seno, le labbra e altri tratti del corpo. Ma specialmente labbra e seno che sono due forme di comunicazione sessuale principali. Vi sono statistiche che dicono che in america a 14 anni i rapporti orali sono gia stati sperimentati. In Europa all'incirca è la stessa cosa (nell'europa occidentale) ma vi sono altre civiltà, altre culture che "disprezzano" i rapporti orali e li vivono come un atto sessuale sporco. L'egemonia maschile, che subordina altre forme di maschilità secondarie l'omosessualità) e che porta al culto del fisico dell'atleta (i palestrati), che riconducono alla fifgura di Rambo, di Van Damme ecc...quindi Holiwoode, non dicono il vero...ma inculcano alle persone (in particolare quando si è giovani) "l'essere maschio". La storia difatti ci insegna che oltre all'Europa, anche in America, la sodomizzazione è stato una foorma di funzione sessuale che era pagata con la condanna a morte (nell'era pre-moderna) e vista come una forma di "devianza" dopo il 1800 con il riconoscimento della Scienza. In altre culture (asiatiche in particolare) i rapporti anali sono sperimentati sin dall'adolescenza, insieme alla masturbazione, dai giovani che escono di casaq e vano a vivere insieme. Ed anche in età adulta viene praticata prima e dopo il matrimonio. La sessualità, il culto del corpo, quindi sono dei prodotti culturali che non si possono definire giusti o sbagliati. E che nella nostra società vi è una forma non tangibile di omologazione che porta alcune persone (siano esse uomini o donne) a sentirsi accettati ed altri invece a sentirsi esclusi, emarginati, denigrati. Roma è diventata una delle città peggio di tutte...Poco tempo fa cè mancato poco che non prendevo a calci nel culo dei bamboccioni che intonavano cori schifosi.
     
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  12. Allonsanfan
     
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    Non mi convince mica tanto l'elenco degli svantaggi dell'essere belli :)
    Semmai, al limite, può valere per le donne, ma per gli uomini non ci vedo "controindicazioni"

    CITAZIONE (maria rossi @ 7/1/2011, 05:17) 
    pensate davvero che a tutti faccia meglio avere qualche soldo in più, qualche scatto carrieristico senza vere competenze nè autentica passione in quel che si fa? secondo me no.

    Se sei talentuoso, però, è meglio essere belli, hai più chances. Ci sono tante persone belle che non fanno una bella vita..ma ce ne sono anche tante brutte che non fanno una bella vita. George Clooney si batte per il darfur e un po' ci riesce anche grazie per la sua bellezza.

    La bellezza è un capitale, come i soldi. Non fanno la felicità, ma aiutano. Certo che uno può anche spenderli male i capitali che ha. Se, a parità di carattere e talenti, dovessi scegliere se essere normale (come credo di essere) o di una bellezza paragonabile a brad pitt, cavolo, sceglierei la seconda!
     
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  13. imperia69
     
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    E' uno svantaggio tutto ciò che crea una gabbia intorno al soggetto. Se uno si cala nel ruolo del bello e non può fare altro che recitare la parte del bello, uomo o donna, non è che ci sia tanto da essere allegri.
    Certo che la bellezza (come l'intelligenza o altre qualità) sono buone carte. Però in tanti giochi non è una carta sola ad essere vincente, ma una combinazione. La domanda "è meglio essere ricchi (o belli) e felici o poveri (o brutti) e infelici?" è una domanda truccata in partenza (*chi* opterebbe per la seconda).
    In discussione non è la bellezza in quanto tale, ma i canoni obbligatori della bellezza e l'ossessione per la bellezza stessa.
     
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  14. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (imperia69 @ 8/1/2011, 13:50) 
    La domanda "è meglio essere ricchi (o belli) e felici o poveri (o brutti) e infelici?" è una domanda truccata in partenza (*chi* opterebbe per la seconda).
    In discussione non è la bellezza in quanto tale, ma i canoni obbligatori della bellezza e l'ossessione per la bellezza stessa.

    A parte che la mia domanda era "a parità di qualità (intelligenza) o di infelicità (o di felicità)", è meglio essere belli o meno belli?
    Per quanto ho notato io l'ossessione per la bellezza e i suoi canoni hanno più effetti negativi sulle persone meno "dotate", chi è attraente di suo si preoccupa meno in quel senso e vive meglio, gli altri invece sono più fissati su atteggiamento da tenere, look, cura di se, quindi non c'è nessuno svantaggio nell'essere belli "naturalmente".
    Però parlo di gente poco sopra i venti anni (cioè la mia età), ho sentito dire anch'io che quando si va in su con l'età le donne attraenti tendono ad avere una vita sentimentale peggiore..per ora non ho visto conferme a questa "diceria"
     
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  15. maria rossi
     
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    La cosa che mi è poco chiara è: le ingiustizie nel nostro mondo ce ne sono e pure parecchie. Le iniquità le vediamo tutti i giorni e sicuramente la dittatura della bellezza (per la donna di essere "femmina" e per l'uomo di essere "maschio") è una di queste ma chi ha detto che la dobbiamo solamente subire? Di donne e di uomini che si sono sottratti, che hanno avuto bisogno di contestare e di criticare e di re-inventare modelli e canoni (anche estetici) ne è piena la storia...Evidentemente l'omologazione ad un modello unico dominante non risponde e non basta a tutti gli esseri umani, una quota che non vi si riconoscerà e avrà bisogno di creare altri modelli e altri canoni ci sarà sempre. Perchè non guardare a quella parte dell'umanità e cercare se stessi e la propria realizzazione da quelle parti piuttosto che starsi a struggere con il conformismo generale?
    Altra considerazione, il bello di cui parliamo è quello assimilabile all'essere di "successo" e "di potere". Credo che la cosa che faccia male sia pensare che potercela fare nella vita significhi solo aspirare al "farcela", allo sfondare e salire in alto (scusate ma poi andando a stringere di questo si parla e questo da "fastidio") al piacere e compiacere gli altri, l'essere ammirati (se non adorati e/o invidiati) e il poter esercitare una qualche forma di potere sugli altri. Personalmente a me queste cose non attirano e non mi hanno mai attirato, non mi corrispondono e mi peserebbe tantissimo doverle abitare. Certo le vedo anche io, dai tempi della scuola fino ad oggi ma per quanto mi riguarda ho trovato il mio equilibrio e le mie alternative, mi difendo il più possibile e non cado in certi ricatti, pagandone anche le conseguenze ma senza amarezza perchè starei peggio a tradirmi e a recitare una parte che non è la mia. E se penso alle figure vicine e lontane nel tempo e nello spazio che mi smuovono senso di identificazione avrei decine di nomi che non si trovano nei giornali ne in televisione ma che vivono (o hanno vissuto) in maniera appagante e avvincente la loro vita senza che nessuno ne dia conto. Loro mi fanno compagnia, loro mi supportano, loro sono gli esempi che mi appartengono e mi identificano. Basta andarli a cercare, leggerne, conoscerne qualched'uno e già la dittatura della bellezza che "domina e vince" si fa più lenta e distante.Irretisce di meno. Siete nati per creare alternative, per essere salmoni contro corrente: non sforzatevi di essere "vincenti e di successo" come normalmente lo si intende. Siete fatti per altro, andatelo a cercare. Spesso è molto più facile di quanto non si creda. Non è un ripiego è un dono! tutto sta a saperlo seguire liberando la propria autenticità.
     
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38 replies since 31/12/2010, 09:36   1719 views
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