Serial Killer Introversi

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  1. Koenig4
     
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    Sì certo. L'enorme volume del post ne scoraggia la lettura. Pur tuttavia è interessante e di semplice lettura, quindi non richiede sforzo ma solo pazienza. Era importante non semplificare, facendo un riassunto ad esempio. Ritengo che la maggior parte dei serial killer siano degli estroversi introvertiti, ma anche raramente degli introversi introvertiti, visto la complessità del mistero chiamato uomo.
    Lo credo in basa a questa risposta del Dott. Anepeta sull'introvertimento.
    Grazie, ricambio anche io il volersi bene! :)

    CITAZIONE (l.anepeta @ 11/6/2010, 09:08) 
    Il termine introvertimento a livello lessicale è sinonimo di introversione. Nella mia accezione, invece, coincide con un ripiegamento interiore dovuto ad un’interazione sociale frustrante con il mondo. Esso implica dunque una quota di emozioni negative (risentimento, rancore, rabbia, odio, disprezzo, invidia, ecc.), che determinano un atteggiamento, consapevole o inconsapevole, di ostilità nel rapporto del soggetto con gli altri.
    Non essendo un tratto caratteriale, ma uno dei modi possibile di reagire dei soggetti alla realtà sociale, dipendente dall'esperienza che essi fanno del mondo e del modo in cui la interpretano, è fuori di dubbio che un processo di introvertimento può sopravvenire anche in soggetti estroversi. .
    A differenza degli introversi introvertiti, che sviluppano spesso inconsciamente sensi di colpa e vergogna sociale (vale a dire pagano le emozioni negative), negli estroversi introvertiti sopravviene più spesso l’indurimento caratteriale, l’anestesia, il cinismo e un’aggressività manifesta.
    L’estroversione introvertita è una delle matrici più frequenti di comportamenti antisociali di vario genere.
    Luigi Anepeta

     
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6 replies since 7/1/2011, 10:20   1153 views
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