Personaggi introversi nei film

Travis Bickle in Taxi Driver

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  1. tandream
     
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    (in realtà questa scena non era prevista dal copione, è un'improvvisazione di De Niro, talmente bella che il regista l'ha tenuta per il film )


    Taxi Driver è un film del 1976 diretto da Martin Scorsese e scritto da Paul Schrader, vincitore della Palma d'oro al 29º Festival di Cannes.

    Considerato da molti uno dei più importanti e controversi film del cinema statunitense, è stato acclamato per le sue scene di forte impatto e per il suo ruvido realismo. È stato spesso definito un film esistenzialista, sia per lo stile narrativo sia per l'ispirazione che Schrader e Scorsese hanno tratto dai romanzi di Dostoevskij, come Memorie dal sottosuolo e Delitto e castigo. Il film ha reso celebri entrambi i suoi attori protagonisti, Robert De Niro e Jodie Foster, quest'ultima solo tredicenne quando il film fu distribuito.

    New York: Travis Bickle è un ventiseienne alienato, isolato, depresso e sessualmente frustrato, ex marine reduce del Vietnam congedato nel 1973; egli soffre di una insonnia cronica che lo porta a lavorare come tassista notturno. Di giorno spende il suo tempo libero in solitudine, scrivendo un diario e guardando la televisione, e, quando esce, il suo unico svago è la visione di film pornografici in luridi cinema a luci rosse, mentre di notte guida il suo taxi per tutti i quartieri di New York e le sue uniche frequentazioni sono alcuni colleghi che incontra in un bar durante la pausa.

    Travis è affascinato da Betsy, un'impiegata dello staff elettorale del senatore di New York Charles Palantine, candidato alle elezioni presidenziali, il quale promette grandi cambiamenti sociali. La donna è inizialmente colpita da Travis e, dopo un breve corteggiamento, accetta un appuntamento con lui ma l'incontro, a causa della sprovvedutezza di lui, che non riesce ad uscire dalla sua routine portandola in un cinema a luci rosse, si risolve in un fallimento e la donna si allontana con l'intenzione di non rivederlo più.

    Travis è disgustato da quello che considera il degrado morale che lo circonda e quando una prostituta di 13 anni di nome Iris (come il personaggio dell'opera di Mascagni, dove la protagonista viene rapita con l'inganno ed indotta alla prostituzione), entra una notte nel suo taxi cercando di fuggire dal suo protettore, Travis cerca in tutti i modi di salvarla dal suo destino; la ragazza però non sembra affatto intenzionata a farsi aiutare, spiegando che probabilmente era "fatta" quando aveva cercato di scappare e che il suo protettore ed amante Matthew "Sport" si prende molta cura di lei.

    Travis, inascoltato anche quando ritiene di compiere una buona azione e sempre più solo, comincia a soffrire di gravi disturbi psichici e decide di comprare delle pistole e con queste di uccidere il senatore Palantine durante un comizio poiché, a suo pensare, egli rappresenta tutta l'ipocrisia della società statunitense, i nemici che ha sempre tentato di combattere e che non ha mai avuto il coraggio di affrontare, ma, al momento di compiere l'attentato, viene individuato tra la folla dalle sue guardie del corpo, riuscendo fortunosamente a sfuggire alla cattura.

    La sera stessa si reca nella zona dove lavora Iris e spara all'addome a Sport, e, dopo essersi fermato qualche istante sulle scale come per riflettere, sale verso la stanza della giovane e, ormai fuori controllo, ferisce l'affittacamere, venendo però a sua volta ferito di striscio al collo da Sport, nel frattempo sopraggiunto, ma egli viene finito immediatamente dopo; identica sorte subisce un mafioso che si trovava nella stanza con Iris, dopo che questi lo aveva ferito al braccio, ed infine l'affittacamere, freddato con un colpo alla testa nonostante la supplica disperata della ragazza di non sparare. Terminata la sua "missione" Travis cerca di suicidarsi ma tutte le pistole a sua disposizione non hanno più munizioni e sfinito si adagia sul divano dove osserva gli agenti di polizia accorsi a causa della sparatoria.

    I frammenti dei quotidiani, ritagliati ed appesi al muro, uniti alla lettera spedita dai genitori di Iris che lo ringraziano per aver liberato la loro figlia, dimostrano che la città si è accorta di lui, considerandolo un eroe metropolitano, ed anche Betsy sembra volere tornare sui suoi passi salendo sul suo taxi ma Travis considera quella vicenda chiusa e si allontana dopo avere offerto la corsa alla donna e l'ultimo sguardo del tassista, riflesso sullo specchietto retrovisore, non chiarisce se egli sia veramente cambiato.


    Cosa ne pensate di questo personaggio? Lo devo interpretare in un corso di recitazione e solo recitandone una piccola parte mi sono reso davvero conto in che modo fosse un introverso sempre marginalmente al confine tra il sano e il malato. Ovviamente un introverso che pian piano diventa sempre più "oppositivo" o che forse lo è sempre stato ma solo gli eventi della vita lo ha fatto riemergere pienamente fino alla violenza finale.

    Quali sono i vostri film con personaggi introversi?

    Edited by tandream - 13/1/2011, 15:27
     
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  2. Koenig4
     
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    Posso ricondurre con estrema certezza all'introversione i personaggi di cinque film :

    1. Reneè e Paloma - Il Riccio
    2. Neri Marcore ( non sò il personaggio ) - Il cuore altrove
    3. Sean Penn ( non sò il personaggio ) - The assassination
    4. Robert Mitchum ( non sò il personaggio ) - La figlia di Ryan
    5. Edward - Edward mani di forbice
     
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  3. tigellino11
     
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    Ce ne sono di personaggi interessantissimi introversi.
    Penso al protagonista di "Le ali della libertà", o a Humbert Humbert il protagonista di "Lolita".
     
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    Il protagonista de "L'uomo che non c'era" dei fratelli Coen.
     
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  5. 00orange00
     
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    sto guardando un telefilm si chiama mistfits in qesuto telefilm il personaggio introverso è Simon.
    All'inizio nella prima stagione viene visto un pò come uno sfigatello viene preso in giro da Nathan sapete il classico ragazzo un pò bulletto, ma nella seconda stagione fa la parte dell'eroe.
     
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  6. innerlight
     
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    Bob "Snake" Plissken - Fuga da los angeles, Fuga da newyork
    Il biondo senza nome - Trilogia del dollaro
    Thomas "Gunny" Highway - Gunny
     
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  7. vivatruffaut
     
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    Molto spesso è più facile riconoscere gli introversi nei film quando sono accostati a personaggi decisamente estroversi. Tra i tanti, il Nixon di "Frost/Nixon", il professore di "L'ospite inatteso", ovviamente molte figure burtoniane, i due della "Solitudine dei numeri primi", il Doinel dei "400 colpi", il personaggio interpretato da Don Johnson nella serie "Miami Vice" e altri protagonisti dei film di Michael Mann ("Strade violente", "Heat"), Norman Bates (sulla mamma non saprei dire), il protagonista di "La conversazione" di Coppola, molti personaggi eastwoodiani (il vecchio di "Gran Torino" su tutti, ma anche il gemello di "Hereafter" che sopravvive), probabilmente entrambe le ragazze di "Ghost World", il pugile di "The fighter", il protagonista di "Bianca" ma i personaggi morettiani in genere, molti eroi western (il doc di "Sfida infernale"), E.T., Wall-E, Shrek, il Palla di lardo di "Full Metal Jacket", il Peter Parker di "Spiderman", Lisa Simpson, Daria, il personaggio principale di "Le conseguenze dell'amore", il ragioniere di "Il gioiellino", Michael Corleone, il protagonista di "Basta che funzioni" ma molti personaggi alleniani in genere, lo Spock di "Star Trek", Mulder e Scully di "X-Files", Doc di "Ritorno al futuro", lo Spencer Tracy di "Indovina chi viene a cena" e di altri film, ecc. ecc. Non sono in ordine, alcuni hanno un'introversione appena accennata e non problematica, altri sono degli psicopatici. La scarsità di personaggi femminili credo sia dovuta al fatto che il cinema è spesso fatto da maschi e i ruoli interessanti di donne nei film sono meno del dovuto...
     
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  8. ritt
     
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    La Hepburn in Primo Amore, Vivien Leight in Un tram chiamato desiderio, Olivia de Havviland in L'ereditiera (introversa timidissima), Sissy Spacek in Carrie e in Tre donne, ovviamente Il favoloso mondo di Amelie, Audrey Hepburn in Vacanze romane e in Sabrina, Eve Marie Saint in Fronte del porto, Margherita Buy nella maggior parte dei suoi ruoli, la Giovanna d'Arco di Besson, Adele H. di Truffaut, Elaine May in E' ricca, la sposo e l'ammazzo (molto introversa)...
     
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  9. vivatruffaut
     
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    Gorbaciòf (ancora Servillo)
     
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  10. ritt
     
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    James Dean (La valle dell'Eden, Gioventù bruciata, Il gigante), Montgomery Clift(Da qui all'eternità, I giovani leoni, Un posto al sole, Gli spostati, Freud), il protagonista di Fuoco fatuo, Ethan Hawke dell'Attimo fuggente, william hurt in Turista per caso, Mickey Rourke in Rumble Fish, Russell Crowne in A beautiful mind e in Insider
     
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  11. *Furiousangel*
     
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    In Batman begins, Bruce Wayne introverso forse per via della morte dei genitori si crea due vite distinte, in una recita la parte del ricco estroverso e nell'altra fa l'eroe, in pratica è l'esempio di introverso che rende reale il suo mondo ideale, che invidia.. Il film si riassume in questa frase: Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica.

    Poi c'è Sylar nella serie Heroes uno dei miei preferiti.. mi ci rivedo un po.

    Neo nel film matrix.

    john locke in lost

    Luke Skywalker

    il t800 in t2

    rocky

    robocop

    Me ne accorgo solo ora che tutti i miei miti cinematografici sono in pratica tutti introversi :o:

     
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  12. tandream
     
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    John Locke mitico!

    jpg

    Sicuramente introverso.

    Neo di Matrix, Luke Skywalker, Rocky e Robocop un po' forzati e un po' troppo finti forse.

    Da notare però che nei film gli introversi hanno sempre molto successo. Nella vita reale...

    Batman di per sé anche come fumetto è sicuramente introverso. Lo era forse anche Heat Ledger nella sua ultima parte da Joker... grandissimo.
     
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  13. *Furiousangel*
     
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    CITAZIONE (tandream @ 20/7/2011, 16:00) 
    John Locke mitico!

    (IMG:http://commenti.kataweb.it/commenti/multim...08216.jpg")

    Sicuramente introverso.

    Neo di Matrix, Luke Skywalker, Rocky e Robocop un po' forzati e un po' troppo finti forse.

    Da notare però che nei film gli introversi hanno sempre molto successo. Nella vita reale...

    Batman di per sé anche come fumetto è sicuramente introverso. Lo era forse anche Heat Ledger nella sua ultima parte da Joker... grandissimo.

    bhe robocop si chiude in se stesso a causa del suo incidente quindi lo diventa introverso..
    si forse luke e rocky sono un po forzati, ma neo prima di essere risvegliato da morpheus ha vita sociale uguale a 0, fa il suo lavoro senza neanche troppo impegno e dopo aver conosciuto se stesso prosegue per la sua strada, i rapporti più solidi li crea con morpheus e trinity per un motivo e per l'altro.

    Infatti nei film gli introversi o sono degli schizzati oppure sono degli eroi... nella vita reale dove li troviamo?

    penso che solo nei film un introverso, idealista e sognatore possa avere successo.. un bruce Wayne nel mondo reale non diventerà mai batman, continuerà a coltivare quel sogno di giustizia ma sarà sempre da solo circondato da finti amici e da due o tre persone care.
    Molti di noi spinti da desideri altruisti sarebbero capaci di fare cose grandiose, ma il tutto rimane spesso confinato solo nella nostra mente.

    Vorrei aggiungere un altro eroe introverso almeno per come il cinema ce l'ha mostrato, ovvero spiderman, uno sfigato imbranato che grazie a un incidente diventa un eroe e acquisisce un po di coraggio per affrontare la vita..
     
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  14. Velaour
     
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    Se mi è concesso , faccio necroposting

    Mio, di Matrix , secondo me è introverso
    Non sembra un cerebrale ma pare abbia dei sentimenti privati e introspettivi. Ha avuto l'intuizione che il mondo fosse finto , ha visto sopra le righe spontaneamente. Ma oltre a questo nel carattere sembra comportarsi proprio da intro
    Anche se poi in Matrix e nel mondo reale si scatena , ma è la risposta allo sconcertante cambiamento di prospettiva e il perseguimento della missione
     
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13 replies since 13/1/2011, 11:13   2780 views
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