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imperia69.
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Dal sito del comune di Roma
Roma, 3 marzo – Un romano su quattro soffre di attacchi di panico. Il dato emerge dalla ricerca effettuata dall'Istituto di Neuroscienze Globale (Isneg), in collaborazione con l'Istituto di sondaggi Swg. Si tratta quindi di un fenomeno diffuso, che colpisce soprattutto le donne, nella fascia d'età fra i 25 e i 54 anni e con un alto grado di istruzione.
A seguire, nella graduatoria dei soggetti colpiti dagli attacchi, i lavoratori autonomi tra i 35 e i 44 anni e i lavoratori dipendenti tra i 45 e i 54 anni. Gli attacchi di panico dividono, poi, chi ne è colpito in due categorie: i malati cronici, circa il 23 per cento, con un'età tra i 18 e i 60 anni, e i malati sporadici, il 21 per cento. Il fenomeno è in costante crescita anche tra gli under 18 e gli over 60.
Lo studio, i cui dati sono stati diffusi in Campidoglio dal direttore dell'Istituto di Neuroscienze, Rosario Sorrentino, alla presenza del presidente della commissione capitolina Sicurezza, Fabrizio Santori, mostra le difficoltà che incontra chi si trova a vivere in una grande città come Roma.
Tra i motivi scatenanti, messi in luce nell'incontro in Campidoglio, moderato da Alda D'Eusanio, ci sono lo stress e l'insicurezza del vivere in una metropoli, generati da particolari ambienti, come i luoghi affollati, il traffico, o anche da uno stile di vita che non facilita le relazioni sociali e anzi può amplificare il senso di solitudine. Tra le cause degli attacchi di panico ci sono ansia e depressione, uno stile di vita sedentario, e una scarsa prevenzione.
"La lotta agli attacchi di panico – ha dichiarato Fabrizio Santori - deve partire su più fronti: la cura, la ricerca e l'informazione. Questa patologia può essere deleteria per le persone colpite, al punto da limitarne la libertà di movimento e le relazioni sociali".
"Disturbi come il panico, la violenza psicologica domestica e tutto ciò che sembra riguardare unicamente la vita privata del singolo individuo – ha continuato Santori - sono all'attenzione dell'amministrazione capitolina che, unica in Italia, non lascia soli coloro che necessitano di un supporto concreto".
Questi i consigli forniti dal direttore dell'Istituto di Neuroscienze, Rosario Sorrentino: "Non sottovalutare la malattia, evitare il fai da te, intraprendere una terapia medico-farmacologica adeguata ed evitare psicoterapie inutili e dannose. La società e le istituzioni, poi, devono evitare di stigmatizzare queste malattie inducendo chi ne soffre a vergognarsene, perché le malattie ansiose depressive, nel 2020, saranno al primo posto tra le malattie più diffuse del pianeta".
Per raccogliere richieste d'aiuto anche un numero telefonico: 06671072477. Inoltre, saranno attivati corsi di formazione ed un laboratorio di ricerca e di monitoraggio del fenomeno.
03 MAR 2011 – MGP
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elisabet.
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Per la serie "NON E' TUTT'ORO QUEL CHE RILUCE" riporto la testimonianza trovata su un forum:
"Salve la mia storia è molto lunga ed è iniziato giusto un anno fà...non starò qui a raccontarvi tutto ma sento il dovere a chi come me ripone fiducia di questo pseudo "salvatore"di stare alla larga quanto piu'possibile.
soffro di attacchi di panico da piu'di 15 anni e di dott.ne ho girati ...ovviamente chi ha questo problema sà che non è mai facile trovare quello giusto....ebbene con tutti mi sono lasciati in buoni rapporti nonostante non avessi risolto il mio problema,ma con questo"signore"non è stato così sebbene non ho litigato.
Purtroppo è una persona molto venale che tutto pensa meno che al tuo stato di salute...si fà vivo per il primo mese strappandoti x un totale di 2 sedute della durata di 20/25 minuti entrambe la modica cifra di 550 euro.
se lo chiami per telefono(sempre che hai la fortuna che ti risponda)devi conversare in massimo di un minuto ...questo è il tempo che mi ha detto che avevo a disposizione per esporre il problema.
ancora avrei da dire che và girando x le tv ad illuderci che con la giusta cura farmacologica si può risolvere questo disturbo....poi quando andai gli portai tutte le ricette con i farmaci che in precedenza avevo preso mi sentii dire:"purtroppo non lo posso inventare un farmaco x te...tu già hai preso tutto quello che potevi prendere"...ma allora esiste o no sto farmaco che va'dicendo x la tv?
infine dopo un inferno durato piu'di 2 mesi a causa di una cura totalmente sbagliata che mi ha dato e che per telefono(non essendo io di roma) non volle levarmi se non alla seconda visita,dopo un mese e mezzo(250e..guarda caso)mi modificò la cura dicendo che mi avrebbe richiamato la sua segreteria x un nuovo appuntamento....era metà luglio 2009....ad oggi ancora non è giunta telefonata!!! farmacologicamente sono rimasto in balie delle onde.....
non sò se è modo di comportarsi specie x chi soffre di questo disturbi psicologici....di certo lui continua a pensare come accumulare soldi con libri,apparizioni tv e specialmente la "doppietta"di visite.
comunque avrei ancora molto da dire di disgustoso su questo essere ma se scrivo qui ora è solo per mettere in guardia persone che ahimè soffrono di questo disturbo come il sottoscritto,anche se mi rendo conto che nominandolo gli faccio un ulteriore pubblicità.
non ho nessuno interesse nel dire questo ....liberi di scegliere e fare che ciò si ritiene piu'opportuno....questa è stata la mia pessima esperienza di cui porta ancora i danni di quei famosi 2 mesi maledetti.
conclusione personale e fraterna....:PENSATECI BENE PRIMA DI METTERVI NELLE SUE MANI....a tornare indietro è impossibile ma se potessi non lo rifarei mai....è stato una della scelte peggiore che ho fatto nella vita.
detto questo auguro a chiunque soffra di questo problema un sincero in bocca a lupo .
sperando di essere stato utile anche ad una sola persona vi saluto cordialmente."
Magari il dott. Sorrentino curerà dei casi di attacchi di panico, come succede a tutti i terapeuti, ma ci andrei piano con le sole miracolose soluzioni farmacologiche. Come terapeuta posso darvi testimonianza di casi risolti con un percorso terapeutico che anzi ha fatto uscire persone da una dipendenza farmacologica che non serviva a niente. Se riuscirò a vincere la mia ritrosia alla scrittura "pubblica" posterò qualche caso clinico.
Detto questo,non sono contraria all'uso dei farmaci, quando e se servono, ma ricordiamoci che si tratta di composti che possono agire sui sintomi, non sulle cause. Il disagio, pur ammettendo una componente biologica (siamo fatti di soma e psiche!) non prescinde mai dalle dinamiche personali e sociali. Basta vedere come evolvono socialmente e storicamente le patologie per rendersene immediatamente conto.
Curare è cosa complessa e difficile,è un lavoro in cui la componente relazionale è ancora l'unico fattore scientifico dimostrato al di là delle teorie di riferimento del terapeuta. State sempre in guardia da chi propone soluzioni facili per tutti.
Per dirla con Guccini: "Ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte, e scomparire......"
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Guido83.
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Sorrentino evitatelo come la peste nel suo studio a Ostia io ci andavo seguito da uno psicologo "ospitato" che non c'entrava nulla.Nell'anno in cui era in quello studio il dott non l'ho mai visto passare, ci stava solo la segretaria che parlava con i suoi clienti e diceva che non era in studio.
Sorrentino punta solo sulla cura farmacologia, cosa orrida a mio avviso, e poi va bene che sei non si può chiedere così tanti soldi per problemi del genere è inaccettabile.
Io ho sofferto di attacchi di panico per quasi 2 anni e vi posso dire che ho risolto con la sola terapia psicologica e con una buona dose di ascolto sui miei bisogni ritmi e desideri, la cosa piu importante e basterebbe solo quello per risolvere tutto. E sono 2-3 anni che non ritornano.
A terapia finita (perchè le terapie finiscono) posso dirvi che è un valido psicologo, giovane, l'unico con cui ho potuto smussare se non rimuovere aspetti negativi come questo dalla mia vita
se vi serve un sostegno valido posso darvi il contatto
elisabet dove hai letto questo messaggio?
Edited by Guido83 - 24/8/2012, 11:47.
Attacchi di panico, ne soffre un romano su quattro |
