Suicidio

Why not

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  1. Murky
     
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    Suicidio...ormai è l'unica parola che ho in testa ed è diventato un obiettivo

    Cercando su google la parola suicidio e facendo ordinare cronologicamente i risultati vedo che ogni giorno ci sono delle "storie" nuove,chi si ammazza per amore,chi per il lavoro (licenziamento) ecc...
    però quello che mi da più fastidio è leggere cose del tipo
    " E' stato salvato grazie alle....[...].. è stato bloccato dai poliziotti"
    "Gli agenti della polizia......hanno salvato una donna che ha tentato di suicidarsi "
    Addirittura su facebook Facebook, segnalare gli amici che pensano al suicidio

    Perchè devono essere salvati se non vogliono? Ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita quindi perchè non può farla finita se è stanco di vivere o per qualunque altra ragione

    Era da tanto che volevo aprire un topic del genere ma non riuscivo,ho impiegato un'ora per scrivere queste 4 frasi
     
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  2. Marcello.
     
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    Ciao Murky. Nel forum gli utenti si sono pronunciati in punti di vista sul mondo nella discussione dal titolo la prevenzione del suicidio e tutti la pensano come te ovvero che il suicidio sia un diritto. Nel sondaggio dal titolo suicidio vero potrai vedere che alcuni utenti l'hanno anche tentato il suicidio, sopravvivendo.
    Tempo fa ho trovato un sito sul suicidio veramente ben fatto. Il suo autore, pro-suicidio, aveva fatto davvero un bel lavoro, con la raccolta di tanti articoli, aforismi e addirittura con le foto delle lapidi delle tombe di suicidi famosi! Credo che alla fine l'autore di questo sito possa aver abbandonato l'idea del suicidio perché in caso contrario nessuno si sarebbe occupato del suo bel sito...
     
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  3. imperia69
     
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    In linea di massima penso che ognuno abbia il diritto di decidere a quali condizioni è disposto a continuare ad andare avanti e a quali pensa che non valga la pena. Monicelli pur di non interpretare il ruolo di malato terminale si è buttato di sotto; altri magari scelgono di proseguire fino alla fine. Non credo esista una regola per tutti.

    Nessuno ha letto (per sdrammatizzare un po') Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna?
     
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  4. Kriya
     
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    se esistesse un istituto specializzato dove con poche formalità (tipo compilare un modulo e un breve colloquio) si viene "suicidati" anche se non si è malati terminali, credo che vivrei meglio, perchè saprei di avere comunque una scappatoia "facile" nel caso la mia vita diventasse insostenibile. Quello che non sopporto è che se uno semplicemente non ce la fa, e vuole morire, deve fare le acrobazie, sfracellarsi sul marciapiede, sfregiarsi orribilmente, ingurgitare intrugli, per poi offrire uno spettacolo cruento a chi scoprirà il cadavere, e con la possibilità non remota di non riuscire a morire subito ma con una lenta agonia, o di sopravvivere al suicidio con un'invalidità grave.
     
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  5. Marcello.
     
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    Non e' necessario togliersi la vita per sparire da questo mondo. Probabilmente l'introverso Majorana non si suicido' ma si rese irreperibile.
     
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  6. senzanome70
     
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    CITAZIONE (imperia69 @ 30/3/2011, 11:09) 
    In linea di massima penso che ognuno abbia il diritto di decidere a quali condizioni è disposto a continuare ad andare avanti e a quali pensa che non valga la pena. Monicelli pur di non interpretare il ruolo di malato terminale si è buttato di sotto; altri magari scelgono di proseguire fino alla fine. Non credo esista una regola per tutti.

    Nessuno ha letto (per sdrammatizzare un po') Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna?

    io!!!!! molto carino e simpatico.

    Sulla stessa scia suggerirei di Nick Horny, Non buttiamoci giù.
    Semrpre per sdrammatizzare un po'.

    Poi Il club dei suicidi, un racconto di E.A. Poe.

    E sicuramente ho letto dell'atro in merito. Ero in fissa un tempo con il tema del suicidio.
     
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  7. Murky
     
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    CITAZIONE (Marcello. @ 29/3/2011, 22:38)
    Ciao Murky. Nel forum gli utenti si sono pronunciati in punti di vista sul mondo nella discussione dal titolo la prevenzione del suicidio e tutti la pensano come te ovvero che il suicidio sia un diritto. Nel sondaggio dal titolo suicidio vero potrai vedere che alcuni utenti l'hanno anche tentato il suicidio, sopravvivendo.

    non ci avevo fatto caso ora ho letto anche se non ho trovato il sondaggio
    Sarebbe interessante anche avere un parere da qualche psicologo/a-psichiatra dato che questo è più o meno il loro lavoro

    CITAZIONE (Kriya @ 30/3/2011, 13:49)
    se esistesse un istituto specializzato dove con poche formalità (tipo compilare un modulo e un breve colloquio) si viene "suicidati" anche se non si è malati terminali, credo che vivrei meglio, perchè saprei di avere comunque una scappatoia "facile" nel caso la mia vita diventasse insostenibile. Quello che non sopporto è che se uno semplicemente non ce la fa, e vuole morire, deve fare le acrobazie, sfracellarsi sul marciapiede, sfregiarsi orribilmente, ingurgitare intrugli, per poi offrire uno spettacolo cruento a chi scoprirà il cadavere, e con la possibilità non remota di non riuscire a morire subito ma con una lenta agonia, o di sopravvivere al suicidio con un'invalidità grave.

    condivido in pieno quello che hai scritto

    Allonsanfan come mai hai eliminato il tuo post?
     
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  8. Marcello.
     
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    Ecco il sondaggio : Suicidio vero. Ho votato io "non ho mai pensato al suicidio".
    Tuttavia stasera vedrò, come faccio sempre, Chi l'ha visto.
    Sono affascinato dagli scomparsi. Molti sono stati uccisi, hanno perso la memoria, sono fuggiti con il moroso... :).
    Un certo numero però, sicuramente, ha scelto di sparire... :clap.gif:
     
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  9. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (Murky @ 30/3/2011, 20:08) 
    Allonsanfan come mai hai eliminato il tuo post?

    non ero sicuro di aver scritto una cosa utile o che avresti apprezzato
     
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  10. francescoburich
     
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    Se camminando per strada...incontrassi francesco...non gli direi di suicidarsi. Gli direi di darsi una carezza...ke ad ammazzarti ci pensano gli altri. Viva la Vita.
     
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  11. davideTHEred
     
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    Questa discussione mi fa venire in mente F. Nietzsche, col suo concetto del "di più di vita", cioè che alla "crudeltà" della vita si dovesse rispondere con una "crudeltà" maggiore, con un "di più di vita" (la vita, dunque, è volontà, e la volontà è forza espansiva infinita. Che la vita distrugga poi ciò che produce e significhi per l'uomo dolore e crudeltà, non deve spingere a rinunciare alla vita, a volere il nulla: di fronte alla crudeltà della vita bisogna essere più crudeli, occorre rispondere con "più vita" - da Testo filosofico 3/1 l'età contemporanea. l'Ottocento, F.Cioffi, Mondadori ed.). Al di là delle varie interpretazioni storico-critiche della sua filosofia, io quando studio un filosofo per l'università mi colpiscono sempre quell frasi e quelle teorie che possono avere un significato forte dal punto di vista esistenziale. Ed in effetti alla "crudeltà" della vita che ad alcune persone riserva il "destino" di veder nella propria storia il prodursi/alimentarsi di un corto circuito tra sé e il mondo, l'unica soluzione è rispondere con più crudeltà, scavando con vanghe e martelli dentro sé stessi rincollando quella spaccatura tra sé e il mondo, con la crudeltà di chi non scappa di fronte alla sua e all'altrui debolezza e si racconta la verità, che tanto è crudele quanto più è vera e, in quanto crudele, difficile anche da accettare, o anche alla crudeltà della coscienza mistificata rispondere comprendendo la propria incoscienza divisa che ci fa essere "disturbati" in vari ambiti, rispondere alla malattia della condizione umana con la violenza più dolce: spezzare le proprie illusioni e guardare quel fondo del proprio animo, con onestà, con la maggior onestà possibile.

    Sul fatto che non si può impedire a nessuno di suicidarsi, anche se non sono psicologo o psichiatra, posso riferire quello che ho studiato per sostenere l'esame di psichiatria all'università, si diceva, citando parecchi dati tra cui un terrificante esempio (un paziente ricoverato perché a forte rischio suicidario in isolamento con pareti e soffitto imbottito, sorvegliato e quindi tenuto nelle condizioni meno propizie a un suicidio togliendogli tutti gli oggetti con cui poteva uccidersi ha saltato sul materasso finché, sbattendo la testa al soffitto, non si è sfracellato da solo la testa, morendo) che era provata l'impossibilità dell'impedire il suicidio e si citavano poi possibili modi preventivi nella maggior parte, ovviamente, farmacologici o "detentivi".
     
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  12. senzanome70
     
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    condivido, ma aggiungerei anche che il suicidio può essere una scelta, come il non suicidarsi.

    è una possibilità. non si deve vivere per forza.
    così come siamo stati gettati nel mondo dal mondo possiamo ritirarci.


    è un diritto inalienabile, tant'è che molti lo hanno esercitato e altri lo faranno.
     
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  13. Kriya
     
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    CITAZIONE (Kriya @ 30/3/2011, 13:49) 
    un istituto specializzato dove con poche formalità (tipo compilare un modulo e un breve colloquio) si viene "suicidati" anche se non si è malati terminali

    a proposito, sapete se esiste da qualche parte del mondo una cosa del genere? ovviamente legale
     
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  14. Kriya
     
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    "Non aveva pensato mai al suicidio che col giudizio alterato dalle idee altrui. Ora lo accettava non rassegnato ma giocondo. La liberazione! Si rammentava che fino a poco prima aveva pensato altrimenti e volle calmarsi, vedere se quel sentimento giocondo che lo trascinava alla morte non fosse un prodotto della febbre da cui poteva essere posseduto. No! Egli ragionava calmo! Schierava dinanzi alla mente tutti gli argomenti contro al suicidio, da quelli morali dei predicatori a quelli dei filosofi più moderni; lo facevano sorridere! Non erano argomenti ma desideri, il desiderio di vivere.
    Egli invece si sentiva incapace alla vita. Qualche cosa, che di spesso aveva inutilmente cercato di comprendere, gliela rendeva dolorosa, insopportabile. Non sapeva amare e non godere; nelle migliori circostanze aveva sofferto più che altri nelle più dolorose. L'abbandonava senza rimpianto. Era la via per divenire superiore ai sospetti e agli odii. Quella era la rinunzia ch'egli aveva sognata. Bisognava distruggere quell'organismo che non conosceva la pace; vivo avrebbe continuato a trascinarlo nella lotta perché era fatto a quello scopo."
     
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  15. 00orange00
     
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    C'è anche un telefilm che si chiama gravity è stata fatta una sola serie di queste persone che avevano tutte tentato di uccidersi e per "penitenza" (li il suicidio è considerato reato!) si incontrano un po come negli alcolisti anonimi e parlano della loro situazione. Se vuoi guardarlo mi era piaciuto.
     
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20 replies since 29/3/2011, 21:00   2167 views
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