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LADINTJ.
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Succede quasi sempre che un'introverso che deve compiere un gesto atletico di fronte agli altri, vergognandosi, non si sente adeguato a compierlo.
Verissimo! Motivo per cui l'ora di ginnastica per me è stata un incubo dalle elementari in su.
Ho riscoperto il piacere del movimento fisico e dello sport solo dopo i 25 anni ed è un vero peccato.
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houccisotoniocartonio.
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Nelle arti marziali...si fanno mosse simili al pugilato (jeb-gancio-diretto-montante) e le mosse fatte con gli arti inferiori: circolare-laterale-martello ecc.. Tu..penso che saresti portata per le mosse di difesa che si riferiscono agli arti inferiori. sai....l'arte marziale non è uno sport violento (seppur dipende da chi lo insegna), ma è una vera e propria disciplina che aiuta l'individio a governare l'aspetto motorio. Gli introversi..oltre a vergognarsi delle proprie capacità, hanno un problema maggiore che è collegato con le forme di inadeguatezza...ed esse danno spesso luogo a blocchi motori. Succede quasi sempre che un'introverso che deve compiere un gesto atletico di fronte agli altri, vergognandosi, non si sente adeguato a compierlo. Un abbraccio
calcola che imparare il calcio a martello (sarebbe quello fatto dall'alto col tallone, usando l'altro piede come perno ruotando in avanti?) è sempre stato il mio sogno!
avevo un fumetto, che ora purtroppo non trovo più ma non voglio pensarci sennò piango, si chiamava NORITAKA, parlava di questo ragazzino maltrattato da tutti a scuola, persino il professore lo chiamava cacca-man (mi pare perchè si era assentato da una riunione scolastica perchè doveva fare la cacca), giunto alle superiori sogna il riscatto. purtroppo alle superiori si ripresenta la stessa scena, deriso da tutti, snobbato dalla ragazza che gli piace, un giorno decide di imparare un' arte marziale. lo cacciano da tutte le palestre della città perchè è goffo, magrolino, insomma, non sembra portato a prima vista, finchè non trova una palestra scassata, frequentata da un solo allievo, con un maestro che è un soggetto, dove lo accettano. lì comincia a imparare il muay thai e piano piano, seguendo degli allenamenti assurdi (tipo tagliare pomodori, andare sul monociclo, e altre robe molto più assurde e molto più comiche) diventa pian piano un potenza! la storia è un po' il susseguirsi dei suoi incontri, tra un allenamento e l'altro e lo svolgersi della sua storia d'amore (più che altro il susseguirsi delle sue figure di merda con la ragazza che gli piace).
l'ultimo numero purtroppo non l'ho mai letto perchè la casa editrice fallì per debiti e il direttore scappò tipo alle bahamas, e la serie venne interrotta a tre numeri dalla fine. forse l'hanno ristampato, non so...
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francescoburich.
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L'Arte Marziale è una disciplina individualistica in tutte le corrispondenze per cui si applica una singolare arte: sia dal punto di vista della "motivazione" che dal punto di vista pratico. Ho sempre notato che alcune persone si propongono di fare un'arte marziale per imparare a governare meglio le emozioni, come ad esempio la rabbia. E la maggioranza di queste persone disciplinate, sono introversi. Da un punto di vista pratico della disciplina, ci sono delle persone che mirano a perfezionare le mosse (qualsiasi esse sono) ed altre che mirano a saper lasciare il segno....nei colpi e nelle mosse che attuano. Generalmente i primi sono introversi. Però...negli introversi ci sono anche quelli che sono carichi di rabbia..e che debbono concentrarsi per non farla esplodere. Di perciò, diventano scadenti nella pratica. Una volta...ho fatto un'incontro con un ragazzo di Brescia (un esibizione dentro una parrocchia per una giornata contro la droga) e lui era una cintura arancione, mentre io ero una cintura marrone in un incontro di Full-contact di 3 riprese da 3 minuti l'una. Ho perduto malamente perchè mentre egli era agonisticamente positivo e "sereno", io invece ero spavaldo, agressivo e rabbioso. Ho perso nettamente...
Eppure, credo, di essere "forse" più bravo di lui. ed ero anche più tecnico. ma invece ero sempre squilibrato e mi scoprivo costantemente
avevo un maestro che ricordo con molto disprezzo. un tipo balbuziente che quando ci allenava, nel farci le mosse, faceva male
e forse anche egli era un'ntroverso e alcuni indizi li ho.
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