Riguardo alle lezioni nietzschiane

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  1. maria rossi
     
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    In una della lezioni su Nietzsche mi restò molto impressa una considerazione fatta dal dot. Anepeta rigurdo riguardo alle considerazioni di Nietzsche sul delinquente, la colpa, la responsabilità umana ecc.ecc. A quel proposito si parlò di come l'uomo sia un animale mistificato tanto da indignarsi per l'olocausto (giustamente, ci mancherebbe!) ma non per le proprie responsabilità sull'infelicità, la povertà e le disgrazie che infligge oggigiorno -in maniera indiretta e quindi meno esplicita ma altrettanto devastante!- su altri esseri umani: un esempio il nostro modello di sviluppo che innegabilmente ha permesso ai paesi ricchi di raggiungere vette importanti di diritto, pensiero e benessere gettando però nella miseria e nelle devastazioni ambientali gran parte del resto del pianeta. Questo articolo parla proprio di questo: le migrazioni di massa verso i paesi benestanti è prodotto proprio dal loro stesso benessere perchè esso presuppone lo sfruttamento dell'ambiente, delle risorse e della forza lavoro di una moltitudine di altri paesi che noi non vediamo e quindi non consideriamo! E quello che non si dice e non si vuole dire mai è proprio questo. È una verità tanto semplice quanto elementare eppure ci conviviamo giustificandola e liquidandola facilmente (trovando semplici giustificazioni "naturali" a fenomeni storici e culturali, quindi dalla causalità non ineluttabile e immodificabile!) o rimuovendola continuamente.

    IL DOSSIER
    Emergenza ecoprofughi ce ne sono già 40 milioni
    Un rapporto di Legambiente fornisce i dati relativi al 2010: gli effetti dei mutamenti climatici sono ormai la principale causa delle migrazioni di massa. Secondo l'Acnur entro il 2050 si arriverà a 200-250 milioni di rifugiati ambientali
    di ANTONIO CIANCIULLO

    La spinta dei cambiamenti climatici si fa più forte e le tensioni nel bacino del Mediterraneo rischiano di crescere sensibilmente. Secondo il dossier "Profughi ambientali: cambiamento climatico e migrazioni forzate", presentato da Legambiente a Terra Futura, la mostra-convegno fiorentina sulle buone pratiche ambientali, nel 2010 il numero di persone costrette a lasciare le proprie case a causa dei cambiamenti climatici è arrivato a 40 milioni. Se fino a qualche anno fa erano le guerre la causa principale delle migrazioni di massa, oggi il motivo principale di fuga è legato agli eventi estremi moltiplicati dal caos climatico.

    L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati stima che entro il 2050 si arriverà a 200-250 milioni di rifugiati ambientali. A pagare il costo maggiore del disastro climatico sono i Paesi che hanno la responsabilità minore perché sono quelli che, essendo arrivati per ultimi all'industrializzazione, hanno consumato meno combustibili fossili, i principali colpevoli per l'aumento dell'effetto serra. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), dei 262 milioni di persone colpite da disastri climatici tra il 2000 e il 2004 ben il 98% viveva in un Paese in via di sviluppo. Particolarmente colpite inoltre - sottolinea il dossier di Legambiente - sono le donne: con un rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini per la loro posizione di svantaggio sociale rispetto al genere maschile nelle aree povere del mondo.

    "Non si può pensare di intervenire solo in modo emergenziale sugli eventi catastrofici", commenta Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente. "Il primo passo da compiere è l'immediato riconoscimento giuridico dei profughi ambientali".

    Sul tema è intervenuto anche Valerio Calzolaio, il responsabile ambiente di Sel, che ha presentato a Firenze il suo ultimo libro, Ecoprofughi pubblicato da Nda: "Le migrazioni hanno sempre rappresentato un grande motore di rinnovamento e di vitalità per la specie umana. Ma oggi i cambiamenti climatici rischiano di imprimere a questo movimento una velocità preoccupante. Per ridare coesione alle società colpite dalla crisi degli ecosistemi e per agevolare l'accoglienza dei profughi occorre intervenire sia con politiche di aiuti mirate sia accelerando i processi di innovazione tecnologica che consentono di sviluppare le fonti di energia rinnovabile che permettono di ridurre l'uso dei combustibili fossili e quindi di frenare il caos climatico".
    (21 maggio 2011)
     
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  2. Allonsanfan
     
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    Certo, noi li abbiamo sfruttati, però è stato uno sfruttamento reciproco, alla fine è grazie a noi se paesi come brasile, cina e sudafrica stanno diventando superpotenze con un tenore di vita sempre più vicino al nostro. Anzi, adesso siamo noi che paghiamo le conseguenze di quel reciproco sfruttamento, con le nostre aziende che chiudono a raffica per la concorrenza di quei paesi.
    In molti si preoccupano di ricordare quanta colpa si abbia noi ricchi, però c'è anche un discreto "concorso di colpa" per quei paesi devastati, che sono stati causa, in alcuni casi, della loro stessa povertà. Ci sono zone che hanno decuplicato la loro popolazione nell'arco di 80 anni. Ci sono paesi che, con le enormi risorse a disposizione, adesso sarebbero tante svizzere, mentre adesso, per la mancanza di un controllo demografico, si ritrovano ad essere sterminati slums.
    Tipo mi viene in mente il bangladesh, che è devastato dalle alluvioni, e ha una popolazione 3 volte quella dell'italia con una superficie che è meno della metà.
     
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  3. francescoburich
     
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    ma capisci...che per la stramaggioranza..il solo pensare di dover o di l'aver sfruttato il prossimo...gli vengono i sensi di colpa!! mi sembra che tu nn capisci che parli con la stramaggioranza di introversi..e che alla base vivono questo sentimento. poi no!! magar..riuscirai a dire, che anche questo che ho detto è sbagliato..
     
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  4. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (francescoburich @ 22/5/2011, 22:08) 
    ma capisci...che per la stramaggioranza..il solo pensare di dover o di l'aver sfruttato il prossimo...gli vengono i sensi di colpa!! mi sembra che tu nn capisci che parli con la stramaggioranza di introversi..e che alla base vivono questo sentimento. poi no!! magar..riuscirai a dire, che anche questo che ho detto è sbagliato..

    Io ho detto quelle cose proprio perché parlo alla maggioranza di introversi! Io non sono propriamente un menefreghista, ad es. per quanto riguarda l'ambiente ho di recente organizzato un pubblico dibattito (nella realtà, non sul forum) per sensibilizzare la gente sul tema. Quindi insomma sono sensibile a certi argomenti.

    Però io contestavo proprio il fatto che vengano sensi di colpa: secondo me non c'è motivo di sentirsi così in colpa, perché ormai stiamo perdendo la paternità delle disgrazie dei poveri paesi del terzo mondo (cit.)...cioè un tempo si, fino a dieci anni fa si, ma adesso si sta verificando il processo inverso.
    Per dire, i cambiamenti climatici: l'europa sta spendendo cifre considerevoli per creare un'economia basata sulle energie rinnovabili
    Eppure noi non contiamo niente! anche se azzerassimo il nostro consumo di petrolio, spunterebbero cine, india, vietnam, indonesia, paesi con una popolazione venti volte la nostra che consumano molto di più e producono disastri ecologici ancora più grandi
    Ci sono ricerche scientifiche che sostengono che il surriscaldamento globale potrebbe far sprofondare l'europa in una glaciazione. Noi stiamo cercando di rallentare l'effetto serra, ma i paesi in via di sviluppo sono delle enormi fornaci in crescita esponenziale..si faranno pochi scrupoli se per caso noi ci riduciamo ad un giacciolo.
    Ormai l'epoca dei sensi di colpa dell'uomo europeo è giunta al termine..
     
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  5. francescoburich
     
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    L'Europa sta facendo che cosa?? La stramaggioranza dei disastri è dovuto agli Stati uniti ed ai suoi servi (la desertificazione per esempo)..l'europa per l'appunto. Riguardo al senso di colpa c'è da fare un "non" piccola precisazione: il senso "della"colpa è dovuto ad un fattore che, una volta compreso, proprio a causa del senso della colpa..il soggetto cerca di non ripetere, di non rifare. Il senso di colpa..invece è un fatto che si relaziona con il problema dell'esistenza. Ci si sente in colpa senza alcun motivo "oggettivo". E di riflesso sir icorre la vita per "riparare" a tale inconveniente. E coloro in grande percentuale sono gli introversi. se si domandasse a tanti psicoterapeuti che affrontano questo problema..la stramaggioranza di loro ci fornirebbero problematiche molto conflittuali che hanno a che fare (riguardo a problemi dei loro pazienti) con fattori "inesitenti". Ma allora da chi sono prodotti?? Dal senso di colpa per il semplice fatto die ssere venuti al mondo, senza saper accettare in maniera incondizionata, il mondo per come è. Ma è una colpa?? NO
     
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  6. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (francescoburich @ 24/5/2011, 00:08) 
    L'Europa sta facendo che cosa?? La stramaggioranza dei disastri è dovuto agli Stati uniti ed ai suoi servi (la desertificazione per esempo)..l'europa per l'appunto.

    Non confondiamo la cacca col cioccolato. L'europa sarà un servo degli stati uniti sulla politica estera, ma NON lo è sulla politica ambientale.
    L'europa investe da decenni (e l'italia pure ci si è messa negli ultimi anni) per sviluppare le rinnovabili. Le nostre auto consumano la metà delle auto americane. Noi abbiamo ratificato il protocollo di kyoto, gli usa no.


    CITAZIONE (francescoburich @ 24/5/2011, 00:08) 
    Riguardo al senso di colpa c'è da fare un "non" piccola precisazione: il senso "della"colpa è dovuto ad un fattore che, una volta compreso, proprio a causa del senso della colpa..il soggetto cerca di non ripetere, di non rifare. Il senso di colpa..invece è un fatto che si relaziona con il problema dell'esistenza. Ci si sente in colpa senza alcun motivo "oggettivo". E di riflesso sir icorre la vita per "riparare" a tale inconveniente. E coloro in grande percentuale sono gli introversi. se si domandasse a tanti psicoterapeuti che affrontano questo problema..la stramaggioranza di loro ci fornirebbero problematiche molto conflittuali che hanno a che fare (riguardo a problemi dei loro pazienti) con fattori "inesitenti". Ma allora da chi sono prodotti?? Dal senso di colpa per il semplice fatto die ssere venuti al mondo, senza saper accettare in maniera incondizionata, il mondo per come è. Ma è una colpa?? NO

    Non mi torna molto questo discorso sinceramente. Poi magari hai ragione te se lo approfondiamo meglio, però a prima vista il discorso "sentirsi in colpa per essere venuti al mondo, ecc." che non mi sembra una cosa così naturale né così diffusa tra gli introversi. Ma ne parla anepeta nelle conferenze su nieszche? vedrò di ascoltarle, tra l'altro nietsczhe mi garba parecchio
    Mi torna di più il tuo ultimo periodo sul non riuscire ad accettare il mondo per come è. Io ho una mia visione del mondo, che cozza per come il mondo è.
    Una mia visione di valori, personale anche se simile a quella di tanti altri, e quindi trovo appagante portarla avanti, e mi sento peggio con me stesso se la calpesto. Magari il mondo non cambierà, però il fatto di averci provato mi fa stare meglio.
    Io ho sempre pensato fosse così per tutti, da gandhi a bin laden a martin luther king.
     
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  7. francescoburich
     
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    "La disgrazia...di essere venuti al mondo è tra le massime espressioni e percezioni degli Introversi.
     
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  8. senzanome70
     
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    CITAZIONE (francescoburich @ 24/5/2011, 00:40) 
    "La disgrazia...di essere venuti al mondo è tra le massime espressioni e percezioni degli Introversi.

    sottoscrivo.
     
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  9. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (francescoburich @ 24/5/2011, 00:40) 
    "La disgrazia...di essere venuti al mondo è tra le massime espressioni e percezioni degli Introversi.

    mmh..ma un conto è sentirsi sfigati perchè si è diversi (questo posso capirlo)
    un conto è sentirsi profondamente in colpa per ogni foto di bambino africano scheletrico vista su internet..non vedo il nesso..anzi niente niente uno magari diventa più menefreghista ("c'ho già i miei problemi io")

    E cmq allora tu dovresti dare ragione a me. Se gli introversi hanno un senso di colpa così universale, la cosa più giusta da fare è razionalizzare la cosa e dirsi "è sensato sentirsi in colpa in quest'ambito? e in quest'altro?"
    Insomma una persona sovraccarica, con il peso del mondo sulle spalle, è bene che si liberi di quanto più peso possibile, invece di continuare ad angosciarsi per tutto, anche quando la colpa non è ne sua ne del suo popolo (ad es. per quanto riguarda l'ambiente)
    E' uno dei motivi per cui considero la glorificazione dell'empatia una grosso errore.
    Un po' di menefreghismo, a livello emotivo, non può che fare bene no?
     
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  10. francescoburich
     
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    Il problema a cui mi riferisco è genetico. dal momento che l'estroversione e l'introversione sono 2 genotipo umani che si fronteggiano in ogni individuo. Tutto qui..
     
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9 replies since 22/5/2011, 18:05   253 views
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