Albert-Làszlò Barabàsi

Miyamoto Musashi

Posted on 22/6/2011, 20:03

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Oggi leggendo un articolo su un giornale, ne ho trovato uno che parlava di un fisico, Barabàsi, che dice che da studi, basati su nuove tecnologie come Internet, telefonia, e-mail, gps, telecamere emerge che i comportamenti umani sarebbero prevedibili con una probabilità alta: 93 volte su 100.
Nell'articolo si diceva, che la collettività funziona come altri sistemi, tipo le cellule, ovvero alterna fasi di latenza fino alla passività a fasi di attività. Come per gli altri sistemi, il comportamento delle componenti prese singolarmente è prevedibile attraverso i modelli matematici, lo stesso quindi vale per l'individuo preso unitariamente, che seppur vero, può intraprendere azioni imprevedibili, nella norma alla fine mantiene il comportamento abituale. Nella misura in cui intraprende azioni non prevedibili, rimane vincolato dal comportamento altrui, nell'articolo mi sembra facesse un esempio di un tizio che voleva intraprendere un nuovo business a mezzanotte e non poteva contrattare, perché dall'altra parte si sarebbe aspettata la mattina seguente.
Il problema vero per i fisici non è prevedere l'azione della componente ma del sistema e questa è la sfida complessa per Barabàsi.

Da wikipedia:
Albert-László Barabási (Ungheria, 30 marzo 1967) è uno scienziato ungherese di origini rumene.

Professore presso l'Università di Notre Dame e direttore al Centro di Ricerca Reti Complesse (CCNR) alla Northeastern University. Introdusse nel 1999 il concetto di reti ad invarianza di scala

Qui c'è la descrizione del libro, in fondo a sinistra c'è un estratto, interessante.

http://www.einaudi.it/libri/libro/albert-l...pi/978880619518
Mi ha lasciato un pò di angoscia l'ultima affermazione del testo: "Pensatevi come un robot sognante e sarete molto più vicini alla verità"

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Albert-Làszlò Barabàsi - "Lampi"

La trama nascosta che guida la nostra vita