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"BenFatto", Rai Radio 1, puntata del 19.09.2011 (con l'intervento del prof. Franco Ferrarotti)
Se non visualizzate il player, cliccate su "Podcast" per ascoltare la puntata.
Ferrarotti: "L'introverso è soprattutto portato al silenzio meditativo. Però stiamo attenti... questo silenzio, questo rifiuto anche della comunicazione interpersonale può creare una lieve ma reale angoscia. Perché cosa pensa l'introverso? Può essere motivo anche... non dico di allarme, ma di incertezza. E poi spesso chi tace, chi tace per principio forse non ha niente da dire [...] Però guardi che in fondo c'è un sottile egoismo qualche volta nell'introversione [...] L'introverso in questo suo silenzio, in questa sua riservatezza può anche rivelare semplicemente un rifiuto a spendersi, una certa avarizia di sé" [...] Tendiamo ad equiparare, a mettere sullo stesso piano la riservatezza, l'introversione e la timidezza. La persona che parla meno, la persona che pensa, la persona che si raccoglie indubbiamente è un tipo umano altamente raccomandabile [...] Non si sa bene che cosa il riservato, l'introverso pensi. Io a volte credo che non pensi niente in fondo, sta lì tranquillo, probabilmente ha la pressione bassa".
E anche il sociologo sull'argomento cade.
Edited by LIDIadmin - 9/11/2011, 12:30
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Enrico-buono.
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L'ho ascoltato. Ha detto delle cose fondate come non confondere timidezza, riservatezza ed introversione.
E' vero, poi decisamente cade.
'L'introversione può arrivare all'autismo' minuto 11.23... A me sembra una boiata enorme, vorrei sentire l'opinione di qualche persona competente.
Questo non-professore non lo conoscevo ancora. Felice di aver fatto la sua conoscenza e benvenuto nella lista nera
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Pensavo di inviare una mail alla trasmissione chiedendo se non sia possibile affrontare di nuovo l'argomento con l'intervento e la partecipazione della LIDI. Suppongo la richiesta cadrà nel nulla, ma non si sa mai. . -
Allonsanfan.
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Eh si, la considerazione finale fa proprio cadere...le braccia, sembra che parli di bestioline o di gente di un'altra razza...ma questo professorone ci avrà mai provato a parlare con una persona introversa? Mi sorge il dubbio che le cose sensate che dice all'inizio siano semplicemente ripetizioni a pappagallo dice cose lette altrove. . -
Enrico-buono.
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Il tizio ho visto che ha anche un sito. Uno degli amministratori del forum potrebbe anche mandare una mail...
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tandream.
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L'ho ascoltato. Ha detto delle cose fondate come non confondere timidezza, riservatezza ed introversione.
E' vero, poi decisamente cade.
'L'introversione può arrivare all'autismo' minuto 11.23... A me sembra una boiata enorme, vorrei sentire l'opinione di qualche persona competente.
Questo non-professore non lo conoscevo ancora. Felice di aver fatto la sua conoscenza e benvenuto nella lista nera
Secondo me invece dall'introversione si può giungere davvero all'autismo.
Dipende dalle condizioni in cui vive il soggetto, dall'ambiente, e anche dall'uso di droghe. Non è certo però l'autismo che si intende normalmente in termini medici.
Tutto ciò in my humble opinion.
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LADINTJ.
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Ho potuto ascoltare l'intervista solamente adesso e a dire il vero non mi trovo particolarmente in disaccordo con quello che dice,
è il modo in cui esprime certi concetti che forse può risultare non simpaticissimo.
Concordo sul fatto che entrambi gli orientamenti, introverso ed estroverso, hanno pregi e difetti e che l'introverso può diventare anche molto egoista nel rifiuto di spendersi per gli altri e mettere soggezione col proprio silenzio che può risultare anche molto aggressivo, come una persona che urla.
Bellissimo il proverbio napoletano che cita "La migliore parola è quella non detta".. -
Marcello Di Fiore.
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Il professore, al tempo stesso, ha detto il vero ed il falso. E' verissimo che gli introversi possono arrivare al limite del ripiegamento in se stessi ed alla chiusura al mondo. Non si tratta però di introversi autistici, ma bensì di introversi introvertiti. Non c'è alcun collegamento statistico tra introversione ed autismo, mentre esiste un collegamento statistico tra introversione e schizofrenia.
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Marcello Di Fiore.
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Ho ascoltato per intero la trasmissione. Il succo è che la metrica per misurare introversione ed estroversione è il volume di parole, e, oltre ad essere una cavolata, esprime solo il senso comune. . -
riccardo.levi.
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Purtroppo, però, è il senso comune che comanda, non il buon senso.. -
Marcello Di Fiore.
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Ho una posizione benigna per il senso comune. Ritengo che l'uomo comune abbia tutto il diritto a non essere obbligato a sapere tutto di tutto e che quindi possa tranquillamente continuare a vivere ignorando le caratteristiche genotipiche introverse. Diverso è il caso per terapeuti, educatori e le stesse persone introverse. . -
riccardo.levi.
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Ferrarotti: "[...] Non si sa bene che cosa il riservato, l'introverso pensi. Io a volte credo che non pensi niente in fondo, sta lì tranquillo, probabilmente ha la pressione bassa".
Quello che intendevo dire è che è assurdo pensare che uno non pensi. Anzi, questo capita facilmente agli estro, quando, non abituati, si ritrovano da soli. Ma che una persona normale possa credere che uno stia delle ore in silenzio e, soprattutto, senza pensare, beh, mi sembra un pensiero molto illogico.. -
Marcello Di Fiore.
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In effetti io vorrei una bacchetta magica per avere anche solo 5 min in cui non penso a nulla, visto che mi ritrovo a pensare anche quando mi lavo i denti... 
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Velaour.
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Non è che l'introversione può portare all'autismo , bensì il contrario .
L'autismo è una patologia di origine prevalentemente genetica che può essere ereditaria .
Se si parla di autismo leggero Sindrome Di Asperger , allora il soggetto si chiude nell'introversione . Ma questo forse è una scelta . E dico forse poichè il problema del soggetto Asperger è la mancanza di empatia e di comprensione altrui (l'intelligenza personale A è mediocre ) , non pensa che gli altri possano pensare cose diverse da ciò che pensa lui . Loro vorrebbero stare con gli altri , vorrebbero un po d'affetto , vorrebbero socializzare con gli altri , ma la loro incapacità di capire le persone può portare ad azioni moralmente sbagliate o eccentriche .
Il soggetto Asperger può accorgersi che fra lui e gli altri esista una sorta di varco invisibile e potrebbe cercare risposta a questa condizione ,per lui misteriosa, ricorrendo a fantasie (spesso anche ragionate , però ) paradossali . Non penserà ,invece , di avere la patologia dell'autismo .
Col tempo chiuderà quei rapporti cadenti con le persone , consapevole in parte di non appartenere all'etica del normale .
Questo è quel che penso sulla base di alcune letture .
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.Ferrarotti: "L'introverso è soprattutto portato al silenzio meditativo. Però stiamo attenti... questo silenzio, questo rifiuto anche della comunicazione interpersonale può creare una lieve ma reale angoscia. Perché cosa pensa l'introverso? Può essere motivo anche... non dico di allarme, ma di incertezza.
Controllando oggi le statistiche di accesso al Forum ho visto che tra le prime 10 chiavi di ricerca Google con cui in questo ultimo mese i visitatori sono arrivati al nostro Forum c'è la domanda "gli introversi mettono paura?"...
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Forum LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi) 
Vantaggi e svantaggi d’essere introverso
Rai Radio 1 - La rivincita degli introversi"BenFatto", puntata del 19.09.2011 |
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