La depressione

Chi dice che lo stato depressivo è sbagliato?

Lo dice il depresso quando vuole guarire sapendo per esperienza che esiste un modo di vivere più gratificante.
Lo stato depressivo non credo sia sbagliato, può diventare occasione per riflettere, conoscere e crescere ma quando è continuativo diventa cronico .

dipende, secondo me, da cosa si intende per depressione.
depressione è una parola che ormai si usa comunemente, però c'è una bella differenza tra chi, ad esempio, se ne sta in un angolo, giallo in faccia, pensando a come può riuscire a suicidarsi dopo il 9 tentativo fallito, e chi ha un modo di vedere la vita diverso da quello della maggioranza tale che non se ne sta tutto il giorno a ballare e a cantare come dovrebbe fare (!!!) una persona """"""""""""NORMALE""""""""""" ma semplicemnete non riesce a chiudere gli occhi davanti a determinatecose che a lui sembrano evidenti.
in quest'ultimo caso... che significa depressione? forse è quello che una persona """"""""""NORMALE""""""""""""" pensa sia la depressione (qualunque cosa questo termine voglia significare). io non credo sia uno stato da correggere.
il primo caso è diverso, ci sono condizioni di grave disagio... ovviamente non sono "sbagliate"... semplicemente è qualcosa che non auguro a nessuno.

Un conto è un sentire malinconico, una percezione del lato oscuro della vita, un altro è quando si vive in uno stato di totale indifferenza, per cui se cadesse il mondo non ci si sposterebbe, perché tanto è uguale. E' la sensazione di quella che chiamo stanchezza esistenziale: sentire che ci si sbatte dalla mattina alla sera senza un reale motivo e che sarebbe meglio l'indomani a non alzarsi dal letto affatto, perché niente ha senso o valore. E' il "non mi importa di morire perché tanto è tutto solo una fatica". E' apatia, indifferenza, una forza che tira verso il basso, un pantano insidioso.
Non so se è depressione o mancanza di senso della vita (o forse le due coincidono, almeno per certi versi). E' uno stato d'animo peggiore del dolore, perché quando soffro ancora mi percepisco come essere vivente, pulsante, sento l'unità del mio io. In quello stato lì io sono uno zombie, un non-vivo e non-morto.
Comunque si voglia definire questo stato, non ha NULLA a che fare con l'essere introversi. E' un malessere da affrontare.

-Tizio non timido, non sociofobico e non introverso dopo 30 anni è già felicemente sposato, ha avuto 20 ragazze diverse vivendo l'amore in ogni suo minimo aspetto fin dai 15 anni, ha coltivato le proprie passioni senza alcun timore, ha puntato e raggiunto tutti i propri obiettivi, vive in modo sereno e gratificato da quando è nato, non grazie a chi aveva attorno, non grazie a quello che ha avuto ma semplicemente per come è fatto.

Ha come tema la depressione severa il recente ed interessantissimo film "Melancholia". Per chi non l'abbia visto consiglio di affittare il Dvd.

La credenza che esista una felicità data dall'onnipotenza dell'individuo e dall'appagamento esclusivo di tutti i suoi bisogni materiali, dalla mia esperienza, porta veramente a vivere l'inferno in terra. Purtroppo siamo talmente impregnati da questa cultura mostruosa che uscire dalla depressione significa innanzi tutto liberasi da questo limitato punto di vista.