Erika de nardo è libera

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  1. *Furiousangel*
     
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    Sarà che provo compassione e pur nutrendo un forte senso di ingiustizia nel sapere che ora è in libertà, sarò folle ma non mi rifiuterei di conoscerla.
    Ho pensato alla vita che gli spetta ora, non sarà sicuramente una vita normale, quanti amici potrebbe farsi una persona del genere senza tenere nascosto il suo passato? E chi alla luce di ciò che ha fatto potrebbe desiderare di sposarla e fare figli con lei? Ho letto che psicologicamente in questi anni non è cambiata, quindi non credo si sia pentita di ciò che ha fatto, credo invece che sia rimasta vittima di se stessa.
     
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  2. *Furiousangel*
     
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    Sento che sarei combattuto nell'accettarla, ancora oggi ho pensato a come potrebbe funzionare un ipotetico rapporto con una persona del genere, forse è solo la voglia di cercare del buono dove sembra non esserci..
     
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  3. Allonsanfan
     
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    Doveva stare dietro le sbarre.
    Ma che siamo matti? Oggigiorno prende quasi più compassione un assassino di una vittima. Io sono molto empatico in questi casi, mi dico: al suo posto cosa vorrei? risposta: penserei che mi merito una punizione enorme, e che non posso biasimarli se mi rinchiudono per minimo trent'anni.
    Quindi non mi sento in colpa a chiedere, per queste persone, pene pesantissime. Alla pena di morte sono contrario, all'ergastolo no, viene usato troppo poco.
     
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  4. *Furiousangel*
     
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    In tante famgilie a volte le cose non vanno bene, e nella situazione di erika moltissimi ragazzi ci saranno passati solo che lei è stata l'unica ha partorire quell'idea, quindi qualcosa di sbagliato è scattato nella sua testa per arrivare a tanto, ciò che ha fatto non ha una spiegazione logica, il movente non è tale da rendere giustificabile un simile gesto. È sbagliato paragonarci e sentirci migliori di lei per il semplice motivo che a noi quegli assurdi pensieri non sono mai passati per la testa, non abbiamo fatto alcuna scelta. Quando le persone la giudicano hanno in mente una ragazzina che uccide la madre e il fratellino mentre loro non l'avrebbero mai fatto, il problema e che non si chiedono il motivo.

    Detto questo abbiamo di fronte una ragazza disturbata psicologicamente e probabilmente fin dalla nascita, ciò è assodato e io non riesco a metterla al pari di una persona comune che per rubare o per un semplice litigiio ammazza un suo simile, in un caso abbiamo una persona normale che non pensa che se ne frega, nell'altro una persona che doveva essere aiutata, io in questo caso do molte colpe a omar che invece di farla ragionare come avrebbe fatto ognuno di noi si è fatto plasmare e gli ha dato forza condividendo il suo pensiero. Molti serial killer hanno trovato motivo per compiere omicidi proprio perchè avevano a fianco qualcuno che condivideva i loro morbosi pensieri. Se erika avesse trovato un'altra persona, c'erano buone probabilità che non avrebbe mai ucciso nessuno.

    Ripeto per me è stata vittima di se stessa, gira tutto intorno ad un fatto preciso, nel momento in cui aveva bisogno di una mano invece di trovare un aiuto ha trovato un appoggio.

    Se sia ancora pericolosa non lo so, il dubbio rimane, ma se per eliminare gli ostacoli usa questa modalità, potremmo sentire presto sue notizie nuovamente sul giornale..
     
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  5. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    anche io spesso rifletto su questi temi: da una parte c'è la forte compassione per chi ha subito il crimine e la paura nei confronti della persona che il crimine l'ha commesso, dall'altra la consapevolezza che ogni comportamento umano ha una spiegazione, per quanto efferato, e che non sarà il carcere ad evitare che fatti del genere si ripetano.

    sono sempre più convinta che la prigione non sia che l'espressione della vendetta collettiva, una punizione, un prezzo da far pagare a chi ha compiuto il crimine, che non ha altro scopo che placare i sentimenti della collettività.
    non ha nessuno scopo riabilitativo nè contribuisce a scoprire i motivi che hanno portato una persona a fare quel che ha fatto.
    e gli eventi continuano a ripetersi.

    probabilmente il familiare o l'amico di una persona assassinata, stuprata, ecc. si arrabbierebbe a morte e direbbe che il mio ragionamento è inammissibile, in effetti anche io come dicevo ho dei sentimenti di paura rispetto a determinate persone, non mi aspetto nemmeno che siano i familiari di persone uccise a fare per primi questo ragionamento, anche se secondo me sarebbe un segno di grande umanità, ma da un punto di vista istituzionale credo che si debbano distinguere sentimenti immediati e azione.

    tempo fa ho trovato una frase di dostoevskij su internet, su cui mi sono trovata molto d'accordo e che penso sia una "legge" verso la quale tutte le persone dovrebbero tendere, per sforzarsi di comprendere ogni comportamento umano senza mistificazioni:
    "se da una parte non c'è cosa più facile che denunciare il malfattore, niente è più difficile che capirlo".
     
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  6. *Furiousangel*
     
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    Questi sono casi particolari, altri come gli omicidi passionali tipo quello di oggi, sono molto più chiari perchè si ripetono sempre allo stesso modo e il motivo è sempre il solito. È qui che c'è la scelta ed è davanti a persone adulte e sane che secondo me non deve esserci compassione.
    Quando si viene traditi la colpa è spesso di tutti, non c'è un solo colpevole, non c'è giustificazione nel gesto che si compie, eppure molte persone in questi casi riescono persino a dare ragione all'omicida...

    La prigione attuale nella maggior parte dei casi non serve mai a nulla, nel caso di erika poi non ne parliamo nemmeno, ha fatto ciò che ha fatto perchè sentiva di farlo, se in questi anni ne ha compreso la gravità lo sa solo lei.. ora è stata rilasciata, ma nessuno ha detto che è da ritenere non più pericolosa. Ha scontato la pena che spetta ad un minorenne per omicidio, niente di speciale.

    Io dico sempre che chiunque in determinate condizioni è potenzialmente un assassino o una vittima, bastano situazioni, pretesti o esperienze. Quindi elevarsi a soggetti puri e senza colpa puntando il dito su chi ha commesso il reato è ciò di più ipocrita che si possa fare.

    Gente benestante che vorrebbe linciare il povero furfante intento a rubargli in casa senza chiedersi neanche il perchè lo faccia..

    Questo è l'uomo attuale, cerca di porre rimedio sempre dopo quando la frittata è ormai fatta e lo fa pure male..

    È normale che il parente della vittima non sia daccordo con il tuo ragionamento, ma tutto nasce sempre da un mancato tentativo di recupero preventivo, forse il parente dovrebbe prendersela di più con lo stato che non fa nulla per integrare ogni singolo individuo nella società.
    Lo stupro al di fuori delle mura domestiche di solito non lo fa la persona serena, con una famiglia e con un futuro, lo fa la persona disagiata e incapace di controllarsi, e sia ben chiaro che qui il problema di fondo non è la sua incapacità a controllarsi, ma il fatto che sia disagiata..

    A nessuno frega se il potenziale stupratore si suicidia, frega solo quando compie il reato e smette di essere invisibile.

    Mi spiace dirlo ma attualmente la giustizia privata è l'unica alternativa a questo sistema fallato.
     
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  7. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    che cosa intendi per giustizia privata?
     
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  8. *Furiousangel*
     
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    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 14/12/2011, 22:34) 
    che cosa intendi per giustizia privata?

    Intendo dire che se dovesse succedere qualcosa a qualche mio caro dovrei intervenire in prima persona.
     
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  9. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    ma dici attuando vendette? o sollecitando le istituzioni, l'opinione pubblica, ecc?
     
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  10. *Furiousangel*
     
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    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 15/12/2011, 12:26) 
    ma dici attuando vendette? o sollecitando le istituzioni, l'opinione pubblica, ecc?

    Dipende da come mi sentirei in quel momento, ovviamente parlo di vendetta ;)
    le istituzioni falliscono dal momento che viene compiuto il reato..
     
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  11. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    eh ma quello che dico io è: poi una volta che ti sei vendicato che hai risolto? che ci sono due morti invece che uno. e un domani succederà esattamente la stessa cosa.
     
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  12. *Furiousangel*
     
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    Hai ragione, ma io non riuscirei a sopportare l'idea che un disadattato possa uccidere un mio caro per rapina o altro, farsi i suoi anni, magari venire pure espulso e una volta scontata la pena vederlo continuare a fare rapine perchè il sistema non è in grado di recuperarlo..

    La mia idea per abbassare il tasso di criminalità è il controllo, sapere cosa fanno tutti, capire chi è più soggetto a compiere reati e tenerlo d'occhio.
    L'inserimento in società deve avvenire con un lungo processo iniziato fin dalla nascita dell'indiviudo e non deve essere mai abbandonato.
    Altro che libertà di abbandonare la scuola superiore per avventurarsi in chissà quale strampalata idea..
     
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  13. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    be', anche a me farebbe impressione vedere cikatilo che cammina per strada, soprattutto se avesse mangiato uno dei miei figli, però secondo me il controllo è controproducente, perchè non è rivolto alla causa che scatena l'evento, ma è orientato alla correzione e alla prevenzione di un avvenimento che, pur non essendosi ancora attualizzato, si può ritenere già compiuto, per lo meno nella mente dell'individuo.
    non so se hai mai visto il film minority report? quello che hai scritto me l'ha ricordato, parla di un mondo in cui la polizia è in grado di prevedere (letteralmente, attraverso le visioni di tre gemelle simil-veggenti) i crimini che si stanno per compiere e arrestare le persone prima che effettivamente mettano in pratica i loro piani.

    secondo me l'unica cosa che si può fare è capire le cause che portano le persone a compiere certi atti ed evitare che si sviluppino tali cause. che so, mi viene in mente l'orchestra simone bolivar

    www.bandagverdisinnai.it/Musica%20in%20Venezuela.htm
     
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  14. *Furiousangel*
     
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    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 16/12/2011, 14:05) 
    be', anche a me farebbe impressione vedere cikatilo che cammina per strada, soprattutto se avesse mangiato uno dei miei figli, però secondo me il controllo è controproducente, perchè non è rivolto alla causa che scatena l'evento, ma è orientato alla correzione e alla prevenzione di un avvenimento che, pur non essendosi ancora attualizzato, si può ritenere già compiuto, per lo meno nella mente dell'individuo.
    non so se hai mai visto il film minority report? quello che hai scritto me l'ha ricordato, parla di un mondo in cui la polizia è in grado di prevedere (letteralmente, attraverso le visioni di tre gemelle simil-veggenti) i crimini che si stanno per compiere e arrestare le persone prima che effettivamente mettano in pratica i loro piani.

    secondo me l'unica cosa che si può fare è capire le cause che portano le persone a compiere certi atti ed evitare che si sviluppino tali cause. che so, mi viene in mente l'orchestra simone bolivar

    www.bandagverdisinnai.it/Musica%20in%20Venezuela.htm

    Conosco il film ma non era quello che intendevo, prevedere un omicidio non è facile, ci sono in gioco questioni personali, psicologia ecc. prevedere un furto lo è di più. Prendiamo qualche caso di cronaca nera della settimana:

    www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cr...l_13755191.html

    Era prevedibile che un carabiniere (quindi provvisto di pistola e per altro violento), potesse uccidere un rivale in amore mentre era impegnato a concludere un divorzio a quanto pare non troppo consensuale? SI.


    www.agi.it/cronaca/notizie/20111215...smo_in_internet

    Era prevedibile che una persona introversa di estrema destra, con il porto d'armi per pistola, ma soprattutto razzista potesse ideare una strage ai danni di chi per lui non era degno di vivere? DIrei proprio di si.

    http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...503292510.shtml

    Era prevedibile che un uomo noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti, per reati contro il patrimoni e lo spaccio di sostanze stupefacenti, pur lavorando presso un autolavaggio venisse ucciso per un regolamento di conti? C'è anche da chiederlo?

    Prendi qualsiasi notizia, leggi chi è la vittima e chi l'assassino e scoprirai che nella maggior parte dei casi era tutto molto prevedibile.

    Senti questa poi...

    http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/12...ndata-26599311/

    Com'è possibile che tre pluripregiudicati, arrestati a Prato lo scorso marzo sempre per furto e con a loro carico anche un foglio di espulsione siano stati beccati nuovamente a rubare?? Assurdo vero? Io guarda me li sarei veramente aspettati dietro ad uno sportello di una banca a servire clienti o in un'officina a riparare auto, mai avrei pensato che sarebbero tornati a rubare..

    Avevo aperto una discussione che non ha avuto risposte si intitolava "libertà sinonimo di abbandono" credo non ci sia altro da aggiungere.
    Ci hanno dato la libertà di pensiero, la libertà di sentimento, la libertà di armarsi, la libertà di non sentirsi parte di una società, in pratica ci hanno del tutto abbandonato. Io posso isolarmi, sviluppare un ideale sbagliato, covare odio ingiustificato verso qualcuno, armarmi e mettere in pratica la mia teoria. Tutto questo può avvenire solo perchè non c'è alcuna coesione, vale solo il pensare per se stessi.
     
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  15. Allonsanfan
     
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    La mentalità che è proprio sbagliata secondo me è quella che bisogna sempre comprendere gli altri, perché porta a giustificare qualsiasi azione, ognuno è giustificato in virtù di traumi passati e presenti, la colpa è della società e non degli individui..siamo tutti innocenti e tutti colpevoli...non abbiamo libero arbitrio, siamo delle macchine che non hanno colpa perché tutto quello che fanno nasce da causa-effetto...questo modo di fare porta alla paralisi, e a un mondo dove tutti possono fare tutto.
    Io preferisco presupporre che gli individui siano liberi, che possono compiere delle scelte, e che se sbagliano pagano. Il carcere in quest'ottica non simboleggia la vendetta della collettività, ma l'assunzione di responsabilità che hanno gli individui nei confronti degli altri, del principio "se sbaglio pago"...estremizzando, come i giapponesi che fanno harakiri se falliscono la missione.
    Poi è ovvio che uno deve avere la capacità di andare oltre i fatti oggettivi, concedere le attenuanti per ogni caso specifico, è stupido fare di tutta l'erba un fascio...ma ci sono dei limiti, fare una strage e uscire dopo solo dieci anni è un insulto.
     
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38 replies since 12/12/2011, 23:19   862 views
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