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b_d.
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C'è chi vive per lavorare e c'è chi lavora per vivere.
Io mi ritengo una di quelle persone che lavora per vivere ma come posso vivere la mia vita senza l'opportunità di lavorare?
La vita è lavoro e per ogni cosa c'è lavoro.
Nella mia vita professionale ho sempre cercato il meglio per le mie esigneze e le ho sempre soddisfatte,
Ma non lo stesso posso dire per quello che rignuarda la mia vita sentimentale, quella di tutti i giorni.
Come posso volere una relazione o provare quella cosa che chiamano amore senza aver l'opportunità di lavorarci sopra?
Da sempre sono stato visto, dalle persone a cui ho voluto bene e per le quali ho provato una certa attrazione,
come un problema o un difetto da eliminare, qualcuno di cui prendersi gioco per un po e poi scaricare.
Sono una persona sola che non riesce a vivere la propria vita per colpa della sua incapacità di relazionarsi.
l'uomo ,secondo me, vive diverse vite, professonale, sentimentale, emozionale e proprio come un corpo umano se se ne mozza
una, come tagliarsi una gamba, l'uomo può vivere lo stesso...
...devo proprio vivere la mia vita come un individuo sentimentalmente amputato?
In cuor mio sento di poter dare tanto e questo fa male.
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Miyamoto Musashi.
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l'uomo ,secondo me, vive diverse vite, professonale, sentimentale, emozionale e proprio come un corpo umano se se ne mozza
una, come tagliarsi una gamba, l'uomo può vivere lo stesso...
...devo proprio vivere la mia vita come un individuo sentimentalmente amputato?
Quello che dici é vero, il problema e che la gamba poi torna, magari mascherata in qualcos'altro, tipo un braccio e ti ritrovi con tre braccia, invece che due e alla fine non puoi pretendere che non ci si senta un pò diversi..
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Miyamoto Musashi.
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Comunque é chiaro che per esserci nel mondo, in maniera partecipe, queste vite bisogna viverle tutte in una, e il malessere viene da lì, mi ritrovo completamente in quello che dici. .
Tanto da dare ma a chi? |
