La percezione dell'amore in gioventù :)

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  1. Ember
     
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    Thread un po'frivolo tanto per chiacchierare e conoscerci meglio!

    Come avete vissuto i vostri amori infantili e adolescenziali? ^_^
    Scommetto che ve li ricordate come se fosse ieri... almeno, io ho sempre pensato che questa fosse una caratteristica degli introversi. Io mi ricordo persino l'istante in cui mi sono innamorata per la prima volta, avevo 8 anni.

    Beh questa domanda mi è venuta in mente perchè sere fa riguardavo casualmente il film Ragione e Sentimento di Ang Lee... ricordo che da adolescente ne fui così rapita che volli leggere il romanzo, e adorai anche quello perchè mi rivedevo particolarmente nel personaggio di Elinor Dashwood, la quale amava ardentemente e soffriva, ma senza comunicarlo o mostrarlo all'esterno. In sostanza: io.
    Fino ai 13 anni ero molto romantica: per me l'amore rappresentava il motore di ogni cosa ed era viscerale come solo per un adolescente può essere. Ogni cosa mi parlava d'amore: colori, profumi, musica...
    Nella mia visione delle cose era meglio che l'amore fosse privo di fisicità, ad esempio secondo il mio giudizio in letteratura non doveva essere consumato: toccarsi significava sciuparlo, ecco perchè amavo molto i romanzi del passato :lol: ma sapevo che nella vita reale non era così, per cui evitavo di trovarmi in quelle situazioni. Per me venire a contatto con la persona amata, ma anche solo parlargli, sarebbe stata un'emozione troppo forte da gestire. Il mio terrore era essere troppo scoperta e mostrare una parte di me che volevo inaccessibile a chiunque. Quindi amavo molto ma non lo dicevo a nessuno, né all'oggetto del mio interesse né ai miei cari, né al mio diario :rolleyes:

    Crescendo la mia visione dell'amore si è fatta un po'più concreta e pratica. Vivo tutto con molta serenità e tranquillità, con i miei tempi ovviamente!
    Però il mio grande amore adolescenziale non si è comunque mai concretizzato per colpa della mia introversione. E quindi quando lo incontro, o lo sento per radio (è diventato un cantante) provo molta tenerezza, ma anche un po'di amarezza, per conto della me di tanti anni fa ^_^
     
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  2. imperia69
     
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    Il più bello dei mari
    è quello che non navigammo.
    Il più bello dei nostri figli
    non è ancora cresciuto.
    I più belli dei nostri giorni
    non li abbiamo ancora vissuti.
    E quello che vorrei dirti di più bello
    non te l’ho ancora detto.

    (Nazim Hikmet)

    e forse potremmo dire: l'amore più bello non l'abbiamo ancora incontrato ;)
     
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  3. Ember
     
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    Chissà :) sta di fatto che il mondo del "possibile" non esiste... quindi per me l'amore più bello è sempre quello che si vive nel presente ^_^
     
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  4. vivatruffaut
     
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    E' diventato un cantante??
     
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  5. Ember
     
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    Si, beh non è che lo è diventato all'improvviso ma ora è più o meno conosciuto mentre allora non lo era... cose che capitano :lol:
    Non vi dico chi è però :fisch.gif:
     
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  6. Alex_Darth_NodTEK
     
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    io alle superiori ero innamorato cotto di una mia compagna di classe che mi considerava alla pari di un tronco di legno sfigato e imbalsamato e ci stavo malissimo; la amavo davvero con il cuore dal piu' prfondo... da lì sono cominciati i problemi seri con l'introversione e la fobia sociale (li avevo anche prima ma meno preoccupanti) ero proprio pazzo di lei ma non gliel'ho mai detto, diventavo rosso solo se mi guardava. si metteva sempre con ragazzi piu' grandi di lei dal fare spavaldo e sicuro e io ero l'esatto opposto. addirittura non volevo piu' andare a scuola perche' avevo paura di diventare rosso infatti poi ho abbandonato in 4a. questo e' stato il mio primo grande vero amore; poi non ho avuto piu' occasioni dopo la scuola mi sono chiuso e non ho piu' conosciuto nessuna. non ho esperienze sentimentali quindi da poter raccontare. mi piacerebbe tornare indietro e dichiararmi. sono un disastro nei rapporti con l'altro sesso!!!!! :( mi hanno sempre fatto notare che risulto poco interessante, imbranato ecc... ecc... anche e sopratutto da adolescente era così per me. non sono un brutto ragazzo ora (alle superiori ero un po sfigatello) gli argomenti non mi mancano ma c'e' qualcosa e c'era all'epoca qualcosa che non andava negli ingranaggi della mente per cui non riuscivo ad attaccare bottone con nessuna. ora e' ancora peggio c'e' il vuoto siderale.
     
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    CITAZIONE (Alex_Darth_NodTEK @ 20/2/2012, 16:05) 
    mi hanno sempre fatto notare che risulto poco interessante

    Che strano modo di dare consigli...
     
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  8. Heronblue
     
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    io personalmente ho fatto un primo periodo verso i 13 anni in cui mi piaceva praticamente ogni ragazzina della mia età, poi, entrato alle superiori ho incontrato una compagna con cui ho avuto delle esperienze abbastanza sfortunate, anche per via del mio carattere molto difficile a quei tempi... non facevo altro che pensare a lei per 4 anni, e adesso, finalmente, penso di essere in pace con me stesso, sebbene sotto sotto mi interessi ancora. Ultimamente avevo intenzione di essere sentimentalmente "asceta" ma è alquanto difficile, penso che alla mia età sia addirittura impossibile purtroppo
     
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  9. Nicola.
     
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    per colpa della mia introversione (che ha cominciato a dare segni evidenti di sé alle medie) ogni mio innamoramento era una cosa prettamente mentale. nel senso che, oltre a pensarci, a pensare a quanto sarebbe stato bello etc. etc., non andavo. mai fatto un minimo passo avanti.

    la prima e l'unica volta fu in prima media, azzardatamente dissi che ero "innamorato" di una mia compagna di classe ad un'altra mia compagna di classe (e mia migliore amica). lei glielo andò a dire e ci mettemmo insieme. mi fa ridere perchè non ci siamo mai nemmeno sfiorati. io mi vergognavo come un cane anche a parlarci, specialmente in classe, dove i compagni erano tremendi, sempre pronti a sfottere per le cose più idiote. una volta o due la invitai pure a casa ma boh...mi viene da ridere a pensarci. per il resto fino alla piena (tardiva) maturazione, tutti amori non corrisposti. o meglio, magari potevano anche essere corrisposti, ma non ho mai osato dichiararmi.

    la cosa curiosa è che non ho mai usato le parole "uscire insieme" o "mi interessa una". ho sempre detto "essere fidanzati" e "mi sono innamorato di una". il fatto di uscire insieme ma non essere fidanzati è stato fino a qualche anno fa un concetto totalmente estraneo. io prima di "uscire con una" devo aver tempo di conoscerla bene. quindi se ci esco è perchè mi piace, perchè la "amo". mentre per la stragrande maggioranza dei miei conoscenti uscire era una cosa che si faceva quasi sovrappensiero, del tipo "ma si ci esco, se poi è antipatica non la vedo più"
    per me "uscire" era un impegno, e se lo facevo, era sottointeso un grande interesse. infatti non sono uscito praticamente con nessuna
     
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    Uscire insieme mi ricorda i telefilm americani. In Italia si usa "uscire insieme"? Io non mi ero accorto. Io vedo sempre dei gruppi misti dove i ragazzi sparano battute a raffica per mettersi in mostra e le ragazze o ridono o insultano. E' lì che si gioca la partita, per poi mettersi insieme e magari passare dal gruppo all'uscita di coppia, ma sempre dopo che ci si è fidanzati (accordo di fedeltà).

    Io non sono mai uscito con una e non l'ho mai chiesto. Sono tanti anni che non trovo interesse per nessuna; da solo con una ragazza uscirei troppo nello stato di comfort per fare la solita dimostrazione di stranezza e seriosità; no, non lo reputo un metodo adatto per me, anche se sto facendo i conti senza l'oste.
     
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  11. Nicola.
     
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    non saprei se in italia o solo dalle mie parti. dalle mie parti si usa molto dire "esco con una" e vuol dire sostanzialmente che è iniziata una frequentazione ma che ancora ci sono mille possibilità che funzioni o non funzioni. il comportamento che dici tu lo vedo più nei ragazzini o ragazzi fino ai 20 anni.

    che intendi con "uscirei troppo nello stato di comfort per fare la solita dimostrazione di stranezza e seriosità; no, non lo reputo un metodo adatto per me"?
     
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    CITAZIONE (Nicola. @ 4/4/2012, 21:53) 
    non saprei se in italia o solo dalle mie parti. dalle mie parti si usa molto dire "esco con una" e vuol dire sostanzialmente che è iniziata una frequentazione ma che ancora ci sono mille possibilità che funzioni o non funzioni. il comportamento che dici tu lo vedo più nei ragazzini o ragazzi fino ai 20 anni.

    che intendi con "uscirei troppo nello stato di comfort per fare la solita dimostrazione di stranezza e seriosità; no, non lo reputo un metodo adatto per me"?

    Significa che, al di là di tutte le difficoltà per trovare questa presunta persona, mi sentirei sotto esame e nel dovere di dover intrattenere e fare bella figura. Il tutto, non con una di cui mi fido, ma con una ancora da conoscere.
    Perché dovrei fare questo sacrificio per una che non conosco bene? Sarebbe un sacrificio perché io tendo a perdere la concentrazione ed andare con la testa fra le nuvole, e se mi sforzo ad essere presente, accuso la stanchezza.
    Inoltre ho il preconcetto per cui faccio bella figura se mi funziona lo small talk, che non è nelle mie corde.
     
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  13. Nicola.
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 4/4/2012, 23:06) 
    CITAZIONE (Nicola. @ 4/4/2012, 21:53) 
    non saprei se in italia o solo dalle mie parti. dalle mie parti si usa molto dire "esco con una" e vuol dire sostanzialmente che è iniziata una frequentazione ma che ancora ci sono mille possibilità che funzioni o non funzioni. il comportamento che dici tu lo vedo più nei ragazzini o ragazzi fino ai 20 anni.

    che intendi con "uscirei troppo nello stato di comfort per fare la solita dimostrazione di stranezza e seriosità; no, non lo reputo un metodo adatto per me"?

    Significa che, al di là di tutte le difficoltà per trovare questa presunta persona, mi sentirei sotto esame e nel dovere di dover intrattenere e fare bella figura. Il tutto, non con una di cui mi fido, ma con una ancora da conoscere.
    Perché dovrei fare questo sacrificio per una che non conosco bene? Sarebbe un sacrificio perché io tendo a perdere la concentrazione ed andare con la testa fra le nuvole, e se mi sforzo ad essere presente, accuso la stanchezza.
    Inoltre ho il preconcetto per cui faccio bella figura se mi funziona lo small talk, che non è nelle mie corde.

    anche io ho il medesimo fastidio, per ragioni diverse. è per questo che per me l'ideale è avere modo di conoscere un poco alla volta la persona in questione, di modo da attutire bruschi impatti, che non riesco bene a gestire.

    che cos'è lo small talk? sarebbero le "chiacchere"?
     
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    CITAZIONE (Nicola. @ 4/4/2012, 23:11) 
    che cos'è lo small talk? sarebbero le "chiacchere"?

    No, le chiacchiere da me sono le critiche oppure i pettegolezzi.

    Lo small talk è il cazzeggio, cioè è parlare di cose futili, poco impegnative, solitamente portandosi in giro a vicenda o qualcuno lì presente o alludendo al desiderio di fare sesso con quella persona. Credo che per l'estroverso sia un'azione a consumo bassissimo.
     
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  15. Nicola.
     
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    ah ok, pensa che per me è quasi l'opposto. non ho difficoltà particolari a scherzare e ad ironizzare, in compenso talvolta mi ingabbio in un vortice di banalità per l'incapacità di aprirmi in maniera sincera (probabilmente per paura di non essere capito)
     
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72 replies since 20/2/2012, 02:29   1273 views
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