Dino Buzzati - Il deserto dei tartari

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nicola.
     
    .

    User deleted


    qualcuno di voi l'ha letto? che ne pensate?

    personalmente è uno dei miei libri preferiti, forse anche perchè sa che descrivere una situazione comune all'uomo in cui mi rivedo pure io: l'attesa. Tutto il libro è un'attesa di qualcosa di grandioso e imminente, metafora dell'uomo che si lascia condurre dal "fato" e dal tempo in attesa della sua grande occasione. La parte finale ogni tanto la rileggo, mi commuove sempre.

    Di Buzzati avete mai letto qualcosa? io mi sono messo a leggere altre sue cose (60 racconti, il colombre, barnabo delle montagne) e devo dire che è uno scrittore che ha un certo fascino nello scrivere. Il barnabo delle montagne anticipa un po' la grande tematica del deserto dei tartari, dove tutto è uguale e immutabile (in questo caso l'ambientazione sono le dolomiti, descritte nella loro grandezza, immutabilità, e silenzio).
    Nei racconti, surreali e metafisici similmente a Kafka, Buzzati si sbizzarrisce su vari campi. Ogni tanto escono fuori dei veri e propri gioiellini di narrativa (i sette piani, eppure battono alla porta, la goccia, la corazzata tod, paura alla scala, l'uccisione del drago, il cane che ha visto dio, per dirne alcuni), altre volte dei racconti un po' più fumosi e fini a se stessi. Impressionante la sua capacità di rappresentare l'irrazionalità umana attraverso escamotage letterari assolutamente semplice, ne è un esempio la goccia, un raccontinio di 3 pagine: parla di una goccia che anzichè cadere, sale, sale i gradini di un condominio, e tutti ne hanno paura. Ne cito una parte, molto suggestiva:

    "che strana vita, dunque. E non poter far reclami, ne tentare rimedi, ne' trovare una spiegazione che sciolga gli animi. E non poter neppure persuadere gli altri, delle altre case, i quali non sanno. Ma che cosa sarebbe poi questa goccia: -domandano con esasperante buona fede- un topo forse? Un rospetto uscito dalle cantine? No davvero. E allora -insistono- sarebbe per caso un'allegoria? Si vorrebbe per cosi' dire, simboleggiare la morte? o qualche pericolo? e gli anni che passano? Niente affatto, signori: e' semplicemente una goccia, solo che viene su per le scale. O piu' sottilmente si intende raffigurare i sogni e le chimere? Le terre vagheggiate e lontane dove si presume la felicita'? Qualcosa di poetico insomma? No, assolutamente. oppure i posti piu' lontani ancora, al confine del mondo, ai quali mai giungeremo? Ma no, vi dico, non e' uno scherzo, non ci sono doppi sensi, trattasi ahime' proprio di una goccia d'acqua, a quanto e' dato presumere, che di notte viene su per le scale. Tic tic, misteriosamente, di gradino in gradino. E percio' si ha paura."
     
    Top
    .
  2. Ember
     
    .

    User deleted


    Adoro Buzzati. Ho iniziato al ginnasio ad amarlo, e ho letto tutto di lui (tranne alcune raccolte di articoli). Lui scrive quelloche io scriverei se sapessi esprimerlo...
     
    Top
    .
  3. Nicola.
     
    .

    User deleted


    per un periodo ho praticamente letto solo lui, poi mi sono dato ad altro. però mi rimane da leggere "un amore", l'hai letto?

    comunque anche io sono rimasto molto colpito dal suo modo di scrivere e devo dire di essermi anche cimentato in qualche racconto sulla falsa riga di quelli di buzzati. io figurati, l'ho scoperto da due anni circa; è strano perchè per me è all'altezza di tanti altri scrittori italiani più famosi.
     
    Top
    .
  4. Diogene W
     
    .

    User deleted


    Straordinari i racconti, mai riuscita a finire Il deserto dei Tartari. Mi sembrava di leggere la sintesi del peggio della Coscienza di Zeno <_<
     
    Top
    .
  5. Nicola.
     
    .

    User deleted


    pensa che sono due tra i miei libri preferiti. cos'è che non ti piace del deserto dei tartari?
     
    Top
    .
  6. Diogene W
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    pensa che sono due tra i miei libri preferiti. cos'è che non ti piace del deserto dei tartari?

    Colpa mia, non è il libro per me. ^_^ Non posso neanche azzardarmi a fare una critica qualsiasi, perché non sono proprio riuscita ad andare avanti. La sua abilità per me raggiunge il massimo con racconti come Sette piani
     
    Top
    .
  7. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Diogene W @ 8/4/2012, 15:59) 
    CITAZIONE
    pensa che sono due tra i miei libri preferiti. cos'è che non ti piace del deserto dei tartari?

    Colpa mia, non è il libro per me. ^_^ Non posso neanche azzardarmi a fare una critica qualsiasi, perché non sono proprio riuscita ad andare avanti. La sua abilità per me raggiunge il massimo con racconti come Sette piani

    beh ma comunque suppongo che tu l'abbia trovato noioso. non sei la prima che mi dice che non è riuscito a finirlo. il bello è che per me invece è scivolato via in un lampo, come non mi capita spesso!
     
    Top
    .
  8. Diogene W
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    beh ma comunque suppongo che tu l'abbia trovato noioso. non sei la prima che mi dice che non è riuscito a finirlo. il bello è che per me invece è scivolato via in un lampo, come non mi capita spesso!

    Non per inferire, ma ho trovato noioso un libro come Billy Budd: per Il Deserto dei tartari passavo metà del mio tempo a cercare un motivo per continuare a leggere! è al di là della noia. Quando poi non l'ho più trovato chiaramente ho smesso. :D (Due volte)

    Cosa c'è in quel libro di tanto appassionante (a parte l'evidente drammatico significato sulle verità della vita e della morte)?
     
    Top
    .
  9. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Diogene W @ 8/4/2012, 16:13) 
    CITAZIONE
    beh ma comunque suppongo che tu l'abbia trovato noioso. non sei la prima che mi dice che non è riuscito a finirlo. il bello è che per me invece è scivolato via in un lampo, come non mi capita spesso!

    Non per inferire, ma ho trovato noioso un libro come Billy Budd: per Il Deserto dei tartari passavo metà del mio tempo a cercare un motivo per continuare a leggere! è al di là della noia. Quando poi non l'ho più trovato chiaramente ho smesso. :D (Due volte)

    Cosa c'è in quel libro di tanto appassionante (a parte l'evidente drammatico significato sulle verità della vita e della morte)?

    addirittura!!!!!!!?

    beh, intanto l' "attesa" di cui è pervaso tutto il romanzo è (per me) altamente significativa. nel senso che la tragicità (silenziosa) della vita di giovanni drogo è quella che si ritrova più diffusamente nelle persone. anche io per un certo verso mi ci osno immedesimato, ma è un concetto che trascende introversione e estroversione. l'ossessione di dare un senso alla propria vita attendendo un evento, vivere completamente in balia del mare perchè non si ha il coraggio di prendere il timone e navigare contro corrente. e poi magari quando sta per arrivare il tuo momento, realizzi che è solo una fregatura o un'illusione. il tutto senza finire quasi mai in passaggi cervellotici. mi rimase molto impresso un passo, dove l'autore semplicemente fa capire come il protagonista abbia perso la giovinezza nell'attimo in cui «fece le scale a un gradino per volta». vorrei citare l'intero passo, ma non riesco a ritrovarlo nel libro.

    poi il finale è scritto appositamente per un inf(p/j), quasi mi veniva da piangere, ma è roba che tu cinica intj probabilmente non puoi apprezzare -_-
     
    Top
    .
  10. Diogene W
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    addirittura!!!!!!!?

    beh, intanto l' "attesa" di cui è pervaso tutto il romanzo è (per me) altamente significativa. nel senso che la tragicità (silenziosa) della vita di giovanni drogo è quella che si ritrova più diffusamente nelle persone. anche io per un certo verso mi ci osno immedesimato, ma è un concetto che trascende introversione e estroversione. l'ossessione di dare un senso alla propria vita attendendo un evento, vivere completamente in balia del mare perchè non si ha il coraggio di prendere il timone e navigare contro corrente. e poi magari quando sta per arrivare il tuo momento, realizzi che è solo una fregatura o un'illusione. il tutto senza finire quasi mai in passaggi cervellotici. mi rimase molto impresso un passo, dove l'autore semplicemente fa capire come il protagonista abbia perso la giovinezza nell'attimo in cui «fece le scale a un gradino per volta». vorrei citare l'intero passo, ma non riesco a ritrovarlo nel libro.

    poi il finale è scritto appositamente per un inf(p/j), quasi mi veniva da piangere, ma è roba che tu cinica intj probabilmente non puoi apprezzare -_-

    è mortificante non riuscire a finire un libro, è una sorta di sconfitta. Alla fin fine dall'arte cavi sempre qualcosa, che ti piaccia o meno. Forse dovrei fare un terzo tentativo.

    Però sì, purtroppo ammetto i miei limiti intj :) Non posso farci niente: mi entusiasmano gli eroi, il coraggio, la forza mentale, il successo. Spesso in un senso molto spirituale, alla Jonathan Livingston. Non vedo perché sottolineare la debolezza dell'Uomo.
     
    Top
    .
  11. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Diogene W @ 8/4/2012, 17:27) 
    CITAZIONE
    addirittura!!!!!!!?

    beh, intanto l' "attesa" di cui è pervaso tutto il romanzo è (per me) altamente significativa. nel senso che la tragicità (silenziosa) della vita di giovanni drogo è quella che si ritrova più diffusamente nelle persone. anche io per un certo verso mi ci osno immedesimato, ma è un concetto che trascende introversione e estroversione. l'ossessione di dare un senso alla propria vita attendendo un evento, vivere completamente in balia del mare perchè non si ha il coraggio di prendere il timone e navigare contro corrente. e poi magari quando sta per arrivare il tuo momento, realizzi che è solo una fregatura o un'illusione. il tutto senza finire quasi mai in passaggi cervellotici. mi rimase molto impresso un passo, dove l'autore semplicemente fa capire come il protagonista abbia perso la giovinezza nell'attimo in cui «fece le scale a un gradino per volta». vorrei citare l'intero passo, ma non riesco a ritrovarlo nel libro.

    poi il finale è scritto appositamente per un inf(p/j), quasi mi veniva da piangere, ma è roba che tu cinica intj probabilmente non puoi apprezzare -_-

    è mortificante non riuscire a finire un libro, è una sorta di sconfitta. Alla fin fine dall'arte cavi sempre qualcosa, che ti piaccia o meno. Forse dovrei fare un terzo tentativo.

    Però sì, purtroppo ammetto i miei limiti intj :) Non posso farci niente: mi entusiasmano gli eroi, il coraggio, la forza mentale, il successo. Spesso in un senso molto spirituale, alla Jonathan Livingston. Non vedo perché sottolineare la debolezza dell'Uomo.

    ma drogo è un personaggio eroico! è eroico nell'accezione più reale del termine, in maniera umana! è l'eroismo nella sconfitta, per questo è grandioso. vorrei approfondire ma non vorrei rovinarti l'eventuale lettura
     
    Top
    .
  12. Diogene W
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    ma drogo è un personaggio eroico! è eroico nell'accezione più reale del termine, in maniera umana! è l'eroismo nella sconfitta, per questo è grandioso. vorrei approfondire ma non vorrei rovinarti l'eventuale lettura

    Spero almeno di rappresentare tutti gli intj del mondo quando dico "se perdi sei un perdente, se vinci sei un vincente. Fine della storia". :D Mi stupisco della mia superficialità su queste cose. :blink: Nel profilo intj c'è scritto che siamo gente ossessionata con l'efficacia, e credo sia per questo che non riesco proprio a concepire perché qualcuno dovrebbe sottolineare le proprie mancanze, con la diretta conseguenza di deprimersi ancora di più. Anche se aspetto, lo devo fare "al meglio".

    Comunque definisco eroe colui che cerca di superare i limiti che gli vengono imposti. Nella mia totale incapacità di capire Giovanni Drogo, lui per me li asseconda. Si lascia coccolare dall'attesa e dalla sofferenza derivata. Se il soggetto del libro fosse finito nelle mie mani, molto probabilmente l'avrei fatto diventare un serial killer: sarebbe stato uno sfogo morboso ma interessante.

    é anche vero che da quello che hai raccontato per quanto riguarda la tua esperienza personale, non mi meraviglio che tu ti trovi in sintonia con la storia. (Hai letto La coscienza di Zeno??)

    E va' tranquillo per l' "eventuale lettura": se ci sarà, sarà una sofferenza di cui almeno capirò il motivo :D
     
    Top
    .
  13. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Diogene W @ 8/4/2012, 19:30) 
    CITAZIONE
    ma drogo è un personaggio eroico! è eroico nell'accezione più reale del termine, in maniera umana! è l'eroismo nella sconfitta, per questo è grandioso. vorrei approfondire ma non vorrei rovinarti l'eventuale lettura

    Spero almeno di rappresentare tutti gli intj del mondo quando dico "se perdi sei un perdente, se vinci sei un vincente. Fine della storia". :D Mi stupisco della mia superficialità su queste cose. :blink: Nel profilo intj c'è scritto che siamo gente ossessionata con l'efficacia, e credo sia per questo che non riesco proprio a concepire perché qualcuno dovrebbe sottolineare le proprie mancanze, con la diretta conseguenza di deprimersi ancora di più. Anche se aspetto, lo devo fare "al meglio".

    Comunque definisco eroe colui che cerca di superare i limiti che gli vengono imposti. Nella mia totale incapacità di capire Giovanni Drogo, lui per me li asseconda. Si lascia coccolare dall'attesa e dalla sofferenza derivata. Se il soggetto del libro fosse finito nelle mie mani, molto probabilmente l'avrei fatto diventare un serial killer: sarebbe stato uno sfogo morboso ma interessante.

    é anche vero che da quello che hai raccontato per quanto riguarda la tua esperienza personale, non mi meraviglio che tu ti trovi in sintonia con la storia. (Hai letto La coscienza di Zeno??)

    E va' tranquillo per l' "eventuale lettura": se ci sarà, sarà una sofferenza di cui almeno capirò il motivo :D

    beh beata te che riesci ad essere così lapidaria!

    comunque si, la coscienza di zeno l'ho letto e l'ho trovato fantasticamente terra terra, se mi dicessero che è una storia autobiografica ci crederei a mani basse tanto è reale quel libro
     
    Top
    .
  14. Ember
     
    .

    User deleted


    Io sono INF... però non so bene in che cosa si differenziano INF e INT, di sicuro però qualcosa c'è, perchè io mi ritrovo più in Nicola che in Diogene (senza nulla togliere alle differenze, anzi per fortuna esistono!!) :lol:
     
    Top
    .
  15. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ember @ 8/4/2012, 20:35) 
    Io sono INF... però non so bene in che cosa si differenziano INF e INT, di sicuro però qualcosa c'è, perchè io mi ritrovo più in Nicola che in Diogene (senza nulla togliere alle differenze, anzi per fortuna esistono!!) :lol:

    intj è, se non ricordo male, lo scienziato. infj è l'idealista. entrambi guardano al "bene" in due maniere differenti. lo scienziato guarda al bene globale, al bene superiore, guarda all'uomo in quanto specie più che all'individuo. mentre l'idealista invece è più teso all'empatia verso il singolo, al "bene" verso se e verso chi gli è vicino. spero di non dire cavolate, questo comunque sommariamente, poi le differenze e le sfumature saranno senz'altro maggiori e più complesse

    comunque la "t" sta per thinking, mentre la "f" sta per feeling. i tipi t ragionano, i tipi f sentono.
     
    Top
    .
38 replies since 5/4/2012, 08:12   547 views
  Share  
.
Top