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Nicola..
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Qualcuno mi può dire un esempio pratico che non ho capito dove l'introversione limita le scelte
il lavoro, tanto per dirne una. -
alexey86.
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A me non è mai capitato di scegliere un lavoro che andasse contro me stesso e ho sempre avuto una vasta scelta:la tua risposta mi fà cascare dal pero come si dice . -
Nicola..
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A me non è mai capitato di scegliere un lavoro che andasse contro me stesso e ho sempre avuto una vasta scelta:la tua risposta mi fà cascare dal pero come si dice
buon per te
io non mi ritengo una persona molto adattabile in questo senso. mi sto laureando in architettura e devo dire che per quanto mi possa piacere l'idea di esercitare la professione, riesco a trovare alti e bassi anche in quella. in quella che ho scelto.
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alexey86.
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Per adesso il mio lavoro mi piace anche se sono con due persone molto estroverse. Il grande vantaggio del mio lavoro è che non impegna la mente e posso pensare ai cavoli miei mentre con il corpo lavoro. Io penso che è strano che ad un introverso piaccia un lavoro che per sua natura non può fare:non dovrebbe avere una consapevolezza di sè maggiore e quindi scegliere in base a se stesso e non a caso come un estroverso? . -
Nicola..
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Per adesso il mio lavoro mi piace anche se sono con due persone molto estroverse. Il grande vantaggio del mio lavoro è che non impegna la mente e posso pensare ai cavoli miei mentre con il corpo lavoro. Io penso che è strano che ad un introverso piaccia un lavoro che per sua natura non può fare:non dovrebbe avere una consapevolezza di sè maggiore e quindi scegliere in base a se stesso e non a caso come un estroverso?
infatti. ma qui si parla di svantaggi nella società
noi siamo meno adattabili, e ora il lavorano non te lo tirano dietro. chi si adatta sopravvive, noi siamo un po' meno abili in questo, dato che speriamo sempre di fare quel che ci piace fare. purtroppo non tutti hanno questa fortuna.
poi, per carità, c'è chi fa del lavoro un banale mezzo per sopravvivere. io la vedo più o meno così. non mi precluderò il gusto di tentare la mia strada ma, se dovesse andare male, penso che avrei la "forza" di adattarmi
spero. -
alexey86.
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Mah...a me non sembra che gli estroversi se la cavino tanto meglio: si lamentano sempre del loro lavoro :/ . -
Nicola..
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Mah...a me non sembra che gli estroversi se la cavino tanto meglio: si lamentano sempre del loro lavoro :/
io vedo anche tanti estroversi che cambiano lavoro come cambiano i calzini. cosa che io non farei mai, vuoi perchè non ne sarei capace, vuoi perchè non vorrei
io, e qui azzardo una mia personalissima disamina, credo che molti di quelli che si lamentano lo facciano perchè è ormai pensiero comune che bisogna avere successo nel lavoro. che bisogna guadagnare tanto. io sento spesso questa dicotomia buon lavoratore/persona rispettabile.. -
alexey86.
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Io cambierei lavoro spesso se la radice è la stessa:da falegname a fabbro, per dire, è la stessa cosa alla fine... Io penso che la nostra difficoltà nel cambiare spesso è che a noi piace capire che cosa dobbiamo fare e non farlo "come viene viene" ed allora se non ti danno tempo non riesci a combianre niente di positivo e ti arrabbi e basta. A me basta che il lavoro mi piaccia se poi ho successo meglio ma è un aspetto secondario come lo stipendio: basta che ne abbia abbastanza per i miei "vizi" e sono a posto . -
vivatruffaut.
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Non credo proprio che gli introversi abbiano una consapevolezza di sé maggiore degli estroversi, mi sembra il contrario, mi sembra che siano più vittime del proprio inconscio. Per adesso il mio lavoro mi piace anche se sono con due persone molto estroverse. Il grande vantaggio del mio lavoro è che non impegna la mente e posso pensare ai cavoli miei mentre con il corpo lavoro. Io penso che è strano che ad un introverso piaccia un lavoro che per sua natura non può fare:non dovrebbe avere una consapevolezza di sè maggiore e quindi scegliere in base a se stesso e non a caso come un estroverso?
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