La pena

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  1. Nicola.
     
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    anche io ho sempre avuto profonda empatia verso soggetti deboli. alle medie ricordo che per quanto io cercassi di mimetizzarmi con il gruppo, finivo sempre con lo stare con i ragazzetti emarginati. quando giocavo a calcio da piccolo, le poche volte prima che diventasse un gioco troppo "violento" per me, ricordo che facevo finta di cascare per non segnare goal al portiere avversario. potrei farti mille altri esempi, in linea di massima però tutt'ora ho sempre una spinta da dentro che mi porta a legare con le persone la cui "diversità" è stata la propria croce. un po' perchè mi ci rivedo, un po' perchè mi sento in colpa di non avere la schiettezza che hanno loro.

    inoltre, ricollegandomi al tuo "il mio provare pena è molto collegato col mio rapporto coi genitori e sono molto sensibile a queste scene." ti dico che io sono stato sempre facilmente manovrabile dai miei. riuscivano, e riescono tutt'ora, a farmi sentire in colpa. anche quando io stesso so bene che non avrei ragione per sentirmi in colpa. dev'essere qualcosa di così radicato da sfuggire ai meccanismi di razionalizzazione che talvolta invece sono utili.

    per me, proprio per la sensibilità e l'empatia che un introverso prova verso il mondo, il sentimento di pena è fortemente rafforzato. specialmente se riferito a situazioni che ricordano anche lontanamente un vissuto personale
     
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16 replies since 5/5/2012, 21:12   583 views
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