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slightly_mad.
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Quante persone vi conoscono veramente? Siete mai riusciti a parlare di voi stessi con qualcuno che fosse realmente in grado di capirvi e che vi abbia accettato per come siete? Io sono molto restio a parlare di me stesso con chiunque, e nei rari casi in cui succede è perchè capisco che nell' altra persona c'è la possibilità di essere ascoltato o capito in parte.Purtroppo quasi sempre queste persone si sono rivelate tutt' altro e io ho la sensazione di aver sprecato parte di me... E di conseguenza sono ancora più cauto nell' aprirmi;quasi ostacolando chi cerca di sapere di più sul mio conto.Ho trovato persone che si sono "rassegnate" al mio essere introverso,persone che accettano i miei silenzi ma non me stesso...Nessuno che mi conosca veramente però o che abbia fatto un piccolo sforzo che li spingesse poco oltre le apparenze.Io sono come una scatola chiusa...Tutti credono che serva una buona chiave per aprirmi, ma in realtà basterebbe sollevare delicatamente il coperchio... 
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Heronblue.
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io solo con una persona riesco a sentirmi completamente libero di essere me stesso, anche se con lui ho un rapporto strano... nei miei confronti ogni tanto esce fuori dicendo che "se ne frega di quello che sento" o che "in realtà non siamo amici", anche se io lascio passare, perché che so perfettamente non essere un affermazione sincera, dato che anche lui ogni tanto si confida con me, e abbiamo un ottica abbastanza simile su diverse cose.
con un altro non riesco mai ad aprirmi veramente perché ho la sensazione che mi ascolti per pietà o compassione, e la cosa non mi piace.. -
slightly_mad.
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Già , chi usa la compassione non ha capito proprio nulla... . -
Franz86.
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Io parlo tranquillamente di me stesso, la gente non mi capisce ma non è questo il mio problema maggiore. Anche parlare molto di sè può essere un modo per nascondersi (cit.). Quelle che solitamente evito di sbandierare sono le mie convinzioni, un pò perchè non ho molte occasioni, e un pò perchè altrimenti mi prendono per matto... e in certi contesti può essere controproducente. 
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Nicola..
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solo con due persone mi posso "permettere" di dire praticamente tutto. anche se sto notando un inversione di tendenza in me stesso, tendo stranamente a parlare spesso di me. il che non mi piace nemmeno poi molto, finisco col pentirmene subito dopo, ma lipperlì è come se mi sfuggisse dalla bocca . -
slightly_mad.
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, tendo stranamente a parlare spesso di me. il che non mi piace nemmeno poi molto, finisco col pentirmene subito dopo, ma lipperlì è come se mi sfuggisse dalla bocca
Si a volte succede anche a me.Credo sia dovuto al bisogno di parlare e di raccontarsi.C'è proprio il desiderio di farlo, ma a me succede solo dopo errere arrivato ad un certo livello di conoscenza di una persona.. -
Nicola..
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, tendo stranamente a parlare spesso di me. il che non mi piace nemmeno poi molto, finisco col pentirmene subito dopo, ma lipperlì è come se mi sfuggisse dalla bocca
Si a volte succede anche a me.Credo sia dovuto al bisogno di parlare e di raccontarsi.C'è proprio il desiderio di farlo, ma a me succede solo dopo errere arrivato ad un certo livello di conoscenza di una persona.
si anche a me. a volte mi sembra quasi di diventare pesante per gli altri, e mi da un senso di nudità (da qui il rimpianto di essermi esposto troppo)
anche con i conoscenti talvolta mi butto in piccole considerazioni su me stesso...ma è un trend di pochi mesi a questa parte...
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Odile83.
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La mia migliore amica. . -
Ember.
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Succede anche a me... ogni tanto mi espongo e mi pento. Anzi, spesso! Forse perchè tendo a fidarmi molto delle persone (cosa non sempre furba) 
Però ce ne sono poche che mi conoscono davvero. E non sono sicura nemmeno di quelle.... -
.:Pedro:..
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Ti capisco molto bene. Nel mio caso poi si aggiunge la componente del "silenzio forzato" e del doversi obbligatoriamente esprimere in altri modi. La mia apparenza è gentile ed educata con tutti, cerco sempre di sorridere e fare battute, ma quando si tratta di uscire e fare casino ...mi rendo conto che non è quello che desidero.
Sono ben pochi a capire la mia indole. La mia fidanzata, che mi ha accettato così come sono anche perché è un'introversa in misura ancora maggiore di me. Il mio migliore amico è un estroverso, e ha detto di essere molto affascinato dal mio modo di essere. Allegro, socievole, ma sempre un po' sulle mie. Gentile, educato, spiritoso, ma con un'estrema moderazione di fondo. Acuto, intelligente, e determinato, con dei radicatissimi principi che sono le linee guida della mia esistenza. Si potrebbe dire che è il mio opposto ...ma andiamo d'accordissimo. Non mi capisce ancora del tutto, e neanche i miei genitori che, pur essendo introversi, lo sono in misura inferiore a me.
Tendo anch'io ad essere ingenuo, mi è capitato molte volte di non sospettare nemmeno che gli altri ne dicessero di cotte e di crude su di me, tendo sempre a giustificare gli altri con affermazioni del tipo: "Ma forse è colpa mia, sono io che non mi sono saputo far conoscere bene" o "Gli sarà arrivata qualche voce sbagliata". Ma col tempo ho sviluppato un'indole abbastanza diffidente.. -
trl.
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Io credo che non mi conosca nessuno...mi conosco solo io....e solo ora inizio a capirmi...meditando credo che con qualcuno avrei dovuto aprirmi un po' di più....ma ho una specie di paura/diffidenza naturale...preferisco di gran lunga conoscere che farmi conoscere...però in futuro quando sentirò che c'è sintonia cercherò di farmi conoscere un minimo...nessuno si affeziona al nulla ed io anche se gentile simpatico e comprensivo...in genere di piacevole compaglia...alla fine non lascio nulla di profondo...sono certo di aver tanto da dare ma senza rendermene conto la mia introversione mi ha sempre bloccato...vedrò di fare meglio quando si ripresenterà l'occasione. . -
yukino76.
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Chi mi conosce VERAMENTE?
Penso nessuno.
A pensarci sul serio, ci sono tante cose di me che non racconto mai.
Non che non abbia ... amici (meglio la parola conoscenti) e che con questi non parli del più e del meno, e a volte anche di qualche tratto del mio carattere (non è un segreto per i miei amici e colleghi che io sia una persona riservata a cui piace tantissimo leggere, e TUTTI sanno che sono un'appassionata di animazione giapponese
), ma l'essenza, quello che sta più nel profondo, è solo mio.
Per fare un esempio concreto, quasi NESSUNO sa che scrivo, se non pochissimi (cui l'ho detto sentendomi le guance andare a fuoco e le mani sudare, come se stessi raccontando chissà quale vergognoso segreto), ma NESSUNO ha mai letto qualcosa di mio (i miei lavori sono in rete, sotto uno pseudonimo, sotto gli occhi di estranei).
Perchè? Forse perchè "quello che dici di te stesso potrà essere usato contro di te, prima o poi", o perlomeno questa è la mia sensazione: se mi spoglio dell'armatura, poi sono vulnerabile.. -
tandream.
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Mi hanno conosciuto davvero per quello che sono solo le due partner con cui sono stato. Non so se accada anche ad altri ma a me succede di riuscire ad sentirmi veramente me steso soltanto quando mi sento vermanente amato da un'altra ragazza (forse si tratta di dipendenza) e in quel caso non mi risparmio niente. Mentre generalmente agli altri nascondo gran parte di me e mi crea non pochi problemi, ma non "posso" farne a meno, è come avere il "passeggero oscuro" di Dexter 
E magari invece è la parte che brilla di più : (. -
Diogene W.
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CITAZIONEQuante persone vi conoscono veramente?
Quanto io mi conosco veramente? A chi credere su ciò che davvero costituisce la mia identità quando la mia identità nasce e prende forma solo tramite il resto del mondo?CITAZIONESiete mai riusciti a parlare di voi stessi con qualcuno che fosse realmente in grado di capirvi e che vi abbia accettato per come siete?
è la questione del "capire" che mi ha sempre messo piuttosto in crisi. Una volta ho letto (sarà imbarazzante, ma per me è stata una rivelazione) che una persona non capisce davvero se non ha provato le stesse emozioni. Ma "capire" è un verbo che riguarda la razionalità.
In generale comunque no, sebbene non abbia tante difficoltà a parlare di me e mi apra facilmente (tanto sono così piena di contraddizioni che con la chiave o senza chiave né io né gli altri riescono ad "aprire" il mio piccolo strano mondo ).
Il fatto è che sono convinta che questa sia una sensazione- il "non essere capiti" della maggioranza se non totalità della popolazione. Chi è davvero diverso, se tutti ci sentiamo diversi, questo non lo capirò mai.. -
yukino76.
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Mi hanno conosciuto davvero per quello che sono solo le due partner con cui sono stato. Non so se accada anche ad altri ma a me succede di riuscire ad sentirmi veramente me steso soltanto quando mi sento vermanente amato da un'altra ragazza (forse si tratta di dipendenza) e in quel caso non mi risparmio niente. Mentre generalmente agli altri nascondo gran parte di me e mi crea non pochi problemi, ma non "posso" farne a meno, è come avere il "passeggero oscuro" di Dexter
E magari invece è la parte che brilla di più : (
Non ho mai provato niente di simile.
In effetti, non ho mai avuto nessun partner (scappo appena qualcuno mi si avvicina).
Mi domando, ogni tanto, se sia capace di amare: la solita frase che mi ripeto ("non ho incontrato la persona giusta, finora") inizia a starmi un pò stretta e inizio a credere che il problema sia IO, e non il mancato incontro. Amo personaggi di fantasia e non reali, perché è più facile e non si rimane delusi; più facile continuare a "sognare il principe azzurro" (che non arriverà MAI, ma tu vuoi crederci ancora) che affrontare la realtà di single senza speranza.
Edited by yukino76 - 14/11/2012, 18:10.
Forum LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi) 
Introversione e vita di relazione sociale
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