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DariotheFox.
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Secondo me il buddismo è un arma vincente per un ottima evoluzione dell'introverso fino a maturare completamente come essere umano.
Il buddismo parte dal ritrovare se stessi all'interno della propria pace(introversione) mentale per poi esprimere (estroversione) empatia e compassione fino ad un risultato pragmatico e spirituale per sè e gli altri: la felicità(o almeno un po' di serenità).
E' un approccio molto sintetico ma mi interessano le opinioni vostre.
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Ember.
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Non conosco così bene il buddismo per esprimermi... non sono credente ma tra tutte le religioni simpatizzo col giainismo, che ha molti punti in comune con il buddismo. . -
uZen.
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Secondo me il buddismo è un arma vincente per un ottima evoluzione dell'introverso fino a maturare completamente come essere umano.
Capisco la tua opinione, ma non sono d'accordo. Secondo me il buddhismo non porta a nessuna evoluzione, semmai il contrario... Semmai porta a buttare via l'immondizia che ci si porta dietro e che ci si illude sia preziosa. (E di quest'immondizia ne fa parte anche il buddhismo stesso in ultima analisi)Il buddismo parte dal ritrovare se stessi all'interno della propria pace(introversione) mentale
A onor del vero: non mi risulta che sia come dici... Il ritrovare se stessi è una "pratica" da hippie o simili...
I buddhisti sanno che non c'è nessun me stesso da nessuna parte...
Non è per tutti così...fino ad un risultato pragmatico e spirituale per sè e gli altri: la felicità(o almeno un po' di serenità).
Che cosa intendi per spirituale? Non ho mai capito cosa significa quella parola...
La felicità non è un risultato.
E' lo stato di default dell'uomo, quindi irraggiungibile con qualunque "pratica". Semmai si può riconoscere che c'è già, smettendo di dirsi bugie. Comprese quelle filosofiche, buddhiste, religiose, esistenziali, materialistiche ecc...E' un approccio molto sintetico ma mi interessano le opinioni vostre.
Il buddhismo e i proseliti sono incompatibili, è come voler spegnere un fuoco buttandoci alcol puro sopra...
Di solito si fanno proseliti per avere più certezza in quello in cui si crede.. Della serie: se ci credono anche gli altri ci crederò anch'io di più, e alimentare le proprie credenze porta a non cogliere il nocciolo della questione buddhista...
Le mia opinione è: sconsiglio vivamente il buddhismo a chiunque. Chi doveva prendere quelle strada l'ha già presa o la prenderà naturalmente.. Come quando ci si innamora e non lo si decide a tavolino.
Il buddhismo preso seriamente dal lato filosofico (o della s**a mentale) porta solo alla follia.
p.s. Perchè scrivi buddhismo senza la H? Non sarai mica seguace della Soka Gakkai (l'equivalente di scientolgy nel buddhismo..) ?
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Franz86.
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Secondo me il buddismo è un arma vincente per un ottima evoluzione dell'introverso fino a maturare completamente come essere umano.
Il buddismo parte dal ritrovare se stessi all'interno della propria pace(introversione) mentale per poi esprimere (estroversione) empatia e compassione fino ad un risultato pragmatico e spirituale per sè e gli altri: la felicità(o almeno un po' di serenità).
E' un approccio molto sintetico ma mi interessano le opinioni vostre.
Il buddhismo è una via come altre, ognuno sceglie quella che gli si confà maggiormente.
La "maturazione completa come essere umano" dovrebbe portare al di là dell' essere umano, in linea di principio ...
Io non seguo alcuna religione in particolare, prendo spunti qua e là ... comunque ritengo che, in un percorso di evoluzione interiore, l' introversione propriamente detta, con la sua tendenza all' iper-razionalismo, sia utile in principio ma a lungo andare limitante.. -
DariotheFox.
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CITAZIONECapisco la tua opinione, ma non sono d'accordo. Secondo me il buddhismo non porta a nessuna evoluzione, semmai il contrario... Semmai porta a buttare via l'immondizia che ci si porta dietro e che ci si illude sia preziosa. (E di quest'immondizia ne fa parte anche il buddhismo stesso in ultima analisi)
Si sono daccordo, ma queste considerazioni le fai dopo una certa maturità, non è facile intuire che è la disegregazione dell'esistenza sia la via giusta, quindi con "evoluzione" intendo una via che porta verso una strada personalmente giusta, qualunque essa sia.CITAZIONEIl buddismo parte dal ritrovare se stessi all'interno della propria pace(introversione) mentale
A onor del vero: non mi risulta che sia come dici... Il ritrovare se stessi è una "pratica" da hippie o simili...
I buddhisti sanno che non c'è nessun me stesso da nessuna parte...
Hai ragione, ma prima di distruggere l'Ego bisogna trovarne uno. Almeno nel mio caso ho prima dovuto trovare chi sono(e percepirlo) per poi decidere che farne...
Poi magari il ritrovare se stessi è più che sufficiente.CITAZIONEfino ad un risultato pragmatico e spirituale per sè e gli altri: la felicità(o almeno un po' di serenità).
Che cosa intendi per spirituale? Non ho mai capito cosa significa quella parola...
La felicità non è un risultato.
E' lo stato di default dell'uomo, quindi irraggiungibile con qualunque "pratica". Semmai si può riconoscere che c'è già, smettendo di dirsi bugie. Comprese quelle filosofiche, buddhiste, religiose, esistenziali, materialistiche ecc...
Con spirituale intendo ogni azione compiuta dall'uomo fine a se stesso e alla propria crescita che non sia inerente ad un cambiamento di stato materiale, bensì psicologico e cognitivo-sensoriale(comportamentale, percettivo,ecc..)CITAZIONELe mia opinione è: sconsiglio vivamente il buddhismo a chiunque. Chi doveva prendere quelle strada l'ha già presa o la prenderà naturalmente.. Come quando ci si innamora e non lo si decide a tavolino.
Il buddhismo preso seriamente dal lato filosofico (o della s**a mentale) porta solo alla follia.
Si lo notato difatti per un po' ho interrotto certi onanismi mentali.CITAZIONEp.s. Perchè scrivi buddhismo senza la H? Non sarai mica seguace della Soka Gakkai (l'equivalente di scientolgy nel buddhismo..) ?
No, no. Se volessi oggetti da venerare ministri che mi dicono cosa e cosa non pensare, continuerei a seguire il cattolicesimo.
E' stata solo pigrizia mentale...
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Ikigen.
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tempo fa seguivo il buddhismo theravada, ho anche soggiornato in un monastero per qualche tempo. Ajahn Chah, uno degli ultimi maestri del theravada, i "maestri della foresta" disse chiaramente che la condizione naturale della mente è l'inattività: "Ogni volta che la mente si muove, in quel preciso momento, diventa una realtà convenzionale. Ogni volta che si muove, la mente diventa instabile e impermanente, insoddisfacente, e non può essere considerata un sé."
Alla fine la pratica monastica consisteva nella ricerca giornaliera di quel "vuoto". In pratica meditazione vipassana e basta. Alcuni monaci, nonostante le comprensibili difficoltà di questo tipo di vita, che loro stessi ammettevano, riuscivano a giungere a una qualche serenità. Altri, anche dopo una esperienza decennale, scoppiavano e si smonacavano. Io, che sono un cultore del silenzio, nel mio soggiorno ho sofferto molto che la proprietà del terreno fosse molto piccola, per cui si sentiva il casino dei vicini, e il casino delle sagre dei paesi vicini...tipo la sagra della salciccia. Credo che mi troverei molto meglio in un monastero tipo il Cittaviveka, che è più isolato.
queste sono alcune foto del Cittaviveka
www.cittaviveka.org/index.php/photo...lLeft=0&AG_MK=0
Edited by Ikigen - 7/6/2012, 18:07. -
Franz86.
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... Io, che sono un cultore del silenzio, nel mio soggiorno ho sofferto molto che la proprietà del terreno fosse molto piccola, per cui si sentiva il casino dei vicini, e il casino delle sagre dei paesi vicini...tipo la sagra della salciccia. Credo che mi troverei molto meglio in un monastero tipo il Cittaviveka, che è più isolato.
queste sono alcune foto del Cittaviveka
www.cittaviveka.org/index.php/photo...lLeft=0&AG_MK=0
Io ero convinto tutti i monasteri fossero così, isolati ed in luoghi tranquilli.
p.s.: che figo, ci sono i caprioli anche lì.
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Ivanovic.
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l' introversione propriamente detta, con la sua tendenza all' iper-razionalismo
Perché l'introversione dovrebbe implicare l'iper-razionalismo?
Se con introversione si intende il dirigire l'attenzione verso l'interno si stà dirigendo lo sguardo verso qualcosa che non è razionale, dunque perché si dovrebbe essere iper-razionalisti?
Forse ti riferisci a una certa tendenza a farsi tante pippe mentali (che io non intenderei come introversione)?Io ero convinto tutti i monasteri fossero così, isolati ed in luoghi tranquilli.
Per i monasteri seri probabilmente è così.
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Ikigen.
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più che di "serietà" è una questione di "soldi", fare un monastero e mandarlo avanti costa un sacco di soldi.. -
Franz86.
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l' introversione propriamente detta, con la sua tendenza all' iper-razionalismo
Perché l'introversione dovrebbe implicare l'iper-razionalismo?
Se con introversione si intende il dirigire l'attenzione verso l'interno si stà dirigendo lo sguardo verso qualcosa che non è razionale, dunque perché si dovrebbe essere iper-razionalisti?
Forse ti riferisci a una certa tendenza a farsi tante pippe mentali (che io non intenderei come introversione)?
Ci siamo capiti! Non portare il discorso ad un livello superiore, non subito almeno.. -
Ivanovic.
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Appunto, se non si può farlo per bene non lo si fà, a meno di essere poco seri.
Cosa comunque comunissima in questi settori "orientali", hanno inventato pure lo yoga per cani.
A volte sei un po' ermetico... intendi dire che sei d'accordo con quello che ho scritto?. -
Ikigen.
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Appunto, se non si può farlo per bene non lo si fà, a meno di essere poco seri.
ma che discorso è, quindi secondo te per fare il monaco buddhista devi essere per forza ricco sfondato? il monaco più "serio" è quello più ricco?.
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