Rapporti fusionali

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ember
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Diogene W @ 5/7/2012, 15:56) 
    Quindi, indipendentemente, è possibile che un introverso non riesca ad imparare ad essere totalmente felice con un rapporto "non fusionale"?

    Io non ragiono introversi VS estroversi... ognuno è fatto a modo suo, la mia introversione mi aiuta ad avere rapporti molto intimi e non fusionali, magari per un altro è diverso.
     
    Top
    .
  2. Ivanovic
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ember @ 5/7/2012, 16:06) 
    CITAZIONE (Diogene W @ 5/7/2012, 15:56) 
    Quindi, indipendentemente, è possibile che un introverso non riesca ad imparare ad essere totalmente felice con un rapporto "non fusionale"?

    Io non ragiono introversi VS estroversi... ognuno è fatto a modo suo, la mia introversione mi aiuta ad avere rapporti molto intimi e non fusionali, magari per un altro è diverso.

    Diogene forse cerca di delineare qualche teoria sugli introversi per conoscere se stessa, tu non lo fai e questo ricorda il fatto che Diogene un po' si basa sul giudizio degli altri, mentre tu no.

    CITAZIONE (Diogene W @ 5/7/2012, 15:45) 
    :huh: Pensavo davvero che un introverso sapesse come comportarsi con persone "diverse" da sé, e che abbia imparato ad ascoltare prima di giudicare. Perché a parte le divergenze di idee, stai facendo dei ragionamenti che mi fanno in continuazione le persone che ho intorno e che sono la ragione per cui sono su questo forum. Se non hai comprensione, almeno non far finta di sapere le cose.

    Non posso che quotare. :yes.gif:
     
    Top
    .
  3. Diogene W
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Io non ragiono introversi VS estroversi... ognuno è fatto a modo suo, la mia introversione mi aiuta ad avere rapporti molto intimi e non fusionali, magari per un altro è diverso.

    Ok, è un ragionamento che capisco :yes.gif:

    CITAZIONE
    Diogene forse cerca di delineare qualche teoria sugli introversi per conoscere se stessa, tu non lo fai e questo ricorda il fatto che Diogene un po' si basa sul giudizio degli altri, mentre tu no.

    E hai ragione, ma posso davvero fare diversamente? Io non ho idea delle tue esperienze di vita, ma quanto tutti ti dicono da quando sei piccola chi sei, quali sono i tuoi problemi e cosa devi fare per risolverli (estranei, conoscenti, parenti e amici: tutti), ma una piccola parte di te non si sente bene con quello che ti dicono, cosa fai? Io non manderò mai tutti a cagare. Ho "solo vent'anni"? Bene allora mi fermo, me ne sto zitta, ascolto "chi ne sa più di me", cerco di capire, cerco di imparare, analizzare tutte le parole che mi vengono dette ecc ecc. Non è così che si deve fare per crescere?

    No. Perché il mondo una volta ti dice: "ascolta e impara", ma poi si corregge "no non ascoltare, sii te stesso", ma poi ancora "sì ma spesso tu non sei chi pensi di essere"; "Impara dalle critiche" ma "non dare importanza a quello che gli altri dicono di te"; "non devi fare cazzate" ma "se le fai è normale: è parte della crescita". :wacko:

    E vaff** -_-
     
    Top
    .
  4. Ember
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ivanovic @ 5/7/2012, 16:58) 
    Diogene forse cerca di delineare qualche teoria sugli introversi per conoscere se stessa, tu non lo fai e questo ricorda il fatto che Diogene un po' si basa sul giudizio degli altri, mentre tu no.

    Ma il giudizio degli altri, in ambito affettivo, ci interessa relativamente :hmm.gif:

    E comunque sia, io credo che non si possa delineare una teoria: ci sono troppe diversità anche nell'insieme degli introversi!
    Se penso a un introverso "medio" (e di solito ognuno immagina se stesso) posso provare a supporre come si comporterà, ma la cosa lascia il tempo che trova.

    Comunque il mio tentativo è: l'introverso medio (io :D ) si innamora perdutamente e si concentra totalmente sulla persona che ama, pretendendo di ricevere magari non la stessa quantità di attenzioni ma comunque una dose bella abbondante. Però se l'abbondanza diventa fusione, l'introverso medio si sente in trappola perché ha bisogno di tempo per sé, per godersi il proprio amore in solitudine (perché a noi piacciono le fantasie, i pensieri, i ricordi, i sogni...). Fa parte dell'amore anche sapersi lasciare i propri spazi, comprendersi e fidarsi, e quindi rispettare i limiti altrui. Limiti intesi anche come pelle, spazio che c'è intorno ad essa, campo visivo e via dicendo :rolleyes: per cui per me è l'amore fusionale, e non il matrimonio, la tomba dell'amore. Ma se per Diogene non lo è, allora cosa abbiamo risolto? Niente, dal momento che sia io che lei siamo introverse :lol:
     
    Top
    .
  5. davidedavidedavide.
     
    .

    User deleted


    Giudicare le persone come immature è da immaturi perché esclude la maturità di comprendere le motivazioni che sottendono la loro esperienza.
    Ci sono storie e persone, sensibilità e situazioni che danno all'introverso un senso di mancanza interiore terribile, c'è chi lo colma con la fiducia incrollabile nella coscienza, con lo shopping compulsivo, con Internet, i forum e i blog, con le droghe, col gioco e chi con l'amore fusionale o con molte o tutte delle cose soprascritte contemporaneamente. Purtroppo io credo che fondersi con una persona crei molti problemi e renda il rapporto prima inaridito e poi inutilizzabile. Ma crearsi un modo di amare maturo richiede molto tempo ed è molto difficile. E la tendenza di alcune persone ferite e ricercare continuamente un rifugio in un'altra persona, dedicandole completamente la vita e non riuscendo a fare niente senza di lei è fortissima e difficilissima da estirpare, quando la storia della persona in questione è stata molto dificile, non è obbligatorio estirpare la dipendenza, e non aiuta il constatare che in giro c'è quasi solo antipatia, freddezza e odioso cinismo.

    Portatemi un uomo sano e lo curerò (Carl Gustav Jung)
     
    Top
    .
  6. Franz86
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (davidedavidedavide. @ 5/7/2012, 18:03) 
    Giudicare le persone come immature è da immaturi perché esclude la maturità di comprendere le motivazioni che sottendono la loro esperienza.
    Ci sono storie e persone, sensibilità e situazioni che danno all'introverso un senso di mancanza interiore terribile, c'è chi lo colma con la fiducia incrollabile nella coscienza, con lo shopping compulsivo, con Internet, i forum e i blog, con le droghe, col gioco e chi con l'amore fusionale o con molte o tutte delle cose soprascritte contemporaneamente. Purtroppo io credo che fondersi con una persona crei molti problemi e renda il rapporto prima inaridito e poi inutilizzabile. Ma crearsi un modo di amare maturo richiede molto tempo ed è molto difficile. E la tendenza di alcune persone ferite e ricercare continuamente un rifugio in un'altra persona, dedicandole completamente la vita e non riuscendo a fare niente senza di lei è fortissima e difficilissima da estirpare, quando la storia della persona in questione è stata molto dificile, non è obbligatorio estirpare la dipendenza, e non aiuta il constatare che in giro c'è quasi solo antipatia, freddezza e odioso cinismo.

    Portatemi un uomo sano e lo curerò (Carl Gustav Jung)

    Giudicare le altre persone come immature è semplicemente un po' da individualisti, questo te lo concedo. :D
    Ma giudicare immaturo il bimbo che vuole toccare il ferro da stiro però è logico. Eliminare ogni termine di paragone mi puzza tanto di auto-giustificazione di ogni propria mancanza (percepita però come tale ... ) e ... di assassinio del semplice ed innocente buon senso. :D
    E' indicativo il fatto che però anche tu sottintenda l' esistenza effettiva di un modo di amare maturo, anche se non capisco come tu possa dire che non è obbligatorio estirpare la dipendenza. Crescere (maturare) significa emanciparsi, dal latte materno fino ad un sacco di altre cose ... :lol:

    E questo a prescindere dell' esperienza personale del singolo che, pure con tutta la "maturità" possibile, non può mai essere realmente compresa del tutto dall' altro, nemmeno con immani sforzi empatici. E' infatti proprio a questo che servono i termini di paragone generali, rozzi certo, da utilizzare cum grano salis, sì, ma indispensabili.

    CITAZIONE
    Portatemi un uomo sano e lo curerò (Carl Gustav Jung)

    Ma lui l' ha curato qualcuno? E, se nessuno è sano, chi ha curato lui?
     
    Top
    .
  7. houccisoilariadusieleièrisorta
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Diogene W @ 5/7/2012, 15:11) 
    Sì ma non è una delle caratteristiche degli introversi quella di cercare un rapporto particolarmente stretto, mettere sul piedistallo il/la compagno/compagna ecc ecc? Quindi: un introverso standard (non tutti) può essere davvero felice senza un "rapporto fusionale"?

    ho capito quello che intendi tu, diogene.
    il fatto è che l'amore fusionale e l'amare veramente una persona sono due cose diverse. sono d'accordo anche io sul fatto che gli introversi cerchino rapporti stretti e profondi, però la dipendenza affettiva è un'altra cosa, è tale quale alle altre dipendenze, anche se può sembrare strano visto che si parla di persone.
    prova a sostituire "rapporto fusionale" con "eroina", penso che la frase ti suonerà molto diversa! :)
    le dipendenze affettive sono finti rapporti, il vero affetto non ha bisogno della continua presenza concreta, perchè il legame è interiorizzato.
    erich fromm (so che l'avrò già scritto 1000 volte ma vabbè, mi ripeterò :D) descrive secondo me molto bene la differenza tra amore vero e proprio e dipendenza: nella dipendenza si dice "ho bisogno di te di te, perciò ti amo", l'amore vero dice "ti amo perciò ho bisogno di te".
    non a caso, spesso nelle dipendenze affettive le persone attuano degli attacchi al legame, che nel profondo è sentito come insopportabile, come gabbia. è vero anche che in certi casi la dipendenza è avallata da entrambi e si instaura la cosiddetta "folie à deux" (spero d'averlo scritto bene :)).
    io sono convinta però che in ogni caso sia un'esperienza deleteria, frustrante e portatrice di pesanti sensi di colpa.

    non dimentichiamo poi che la dipendenza è spesso l'altra faccia dell'autosufficienza, facilmente mascherabile da "integrità", quando di fatto non è che il passare dalla padella alla brace!

    come diceva anche davide, è molto difficile non cadere in un rapporto fusionale quando si ha alle spalle una storia difficile, di emarginazione, isolamento, solitudine... è facile liquidare questo tipo di esperienza come infantile o debolezza, io però lo trovo senza senso, dato che ogni comportamento umano ha una causa interpretabile e dietro ogni vissuto c'è una storia, con la sua dignità.


     
    Top
    .
  8. alexey86
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    No. Perché il mondo una volta ti dice: "ascolta e impara", ma poi si corregge "no non ascoltare, sii te stesso", ma poi ancora "sì ma spesso tu non sei chi pensi di essere"; "Impara dalle critiche" ma "non dare importanza a quello che gli altri dicono di te"; "non devi fare cazzate" ma "se le fai è normale: è parte della crescita". :wacko:

    E vaff** -_-

    Lo step successivo è : "ascoltali tutti e poi fai quello che vuoi" :D
     
    Top
    .
  9. Ivanovic
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    E hai ragione, ma posso davvero fare diversamente? Io non ho idea delle tue esperienze di vita, ma quanto tutti ti dicono da quando sei piccola chi sei, quali sono i tuoi problemi e cosa devi fare per risolverli (estranei, conoscenti, parenti e amici: tutti), ma una piccola parte di te non si sente bene con quello che ti dicono, cosa fai? Io non manderò mai tutti a cagare. Ho "solo vent'anni"? Bene allora mi fermo, me ne sto zitta, ascolto "chi ne sa più di me", cerco di capire, cerco di imparare, analizzare tutte le parole che mi vengono dette ecc ecc. Non è così che si deve fare per crescere?

    No. Perché il mondo una volta ti dice: "ascolta e impara", ma poi si corregge "no non ascoltare, sii te stesso", ma poi ancora "sì ma spesso tu non sei chi pensi di essere"; "Impara dalle critiche" ma "non dare importanza a quello che gli altri dicono di te"; "non devi fare cazzate" ma "se le fai è normale: è parte della crescita". :wacko:

    E vaff** -_-

    E' vero che è utile ascoltare gli altri, ma uno deve pur avere fiducia in se stesso... sì però quanto affidarsi agli altri e quanto a se stessi? Quanto ascoltarli per quella cosa, quanto per quell'altra... e quanto dovremmo ascoltare gli altri riguardo a quanto dovremmo ascoltarli?

    Le cazzate sarebbe meglio non farle... però sbagliando si impara... qualche ferro da stiro bisognerà pur toccarlo... magari altre cose è meglio evitarle... sì, ma quali? Quando? Quanto? :wacko:

    Quello che molti fanno, probabilmente in maniera automatica e senza stare troppo a pensarci, è trovare un equilibrio fra queste cose, magari affidandosi anche un po' a se stessi per quanto riguarda il decidere a quali persone e riguardo a quali cose ascoltare un consiglio.

    Forse tu desidereresti avere intorno persone che ti dicano in modo esatto quello che bisogna fare... ma questo il mondo non può farlo, tu sei unica e solo tu puoi sapere cosa è meglio per te... gli altri possono aiutarti, ma solo fino a un certo punto.
     
    Top
    .
  10. vivatruffaut
     
    .

    User deleted


    Quello che ho notato io è che molti introversi hanno un partner ma non hanno proprio amici, oppure hanno degli amici ma non riescono mai a trovare un partner, insomma mi sembra così complicato per noi avere una vita "affettiva in senso lato" completa e soddisfacente...
     
    Top
    .
  11. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (vivatruffaut @ 6/7/2012, 00:42) 
    Quello che ho notato io è che molti introversi hanno un partner ma non hanno proprio amici, oppure hanno degli amici ma non riescono mai a trovare un partner, insomma mi sembra così complicato per noi avere una vita "affettiva in senso lato" completa e soddisfacente...

    è vero, e anche io c'ero cascato in questo tranello. con il senno di poi penso che la tendenza di un introverso sia quella di cercare non l'affinità con una persona, quanto la somiglianza. siccome relazionalmente parlando alcuni di noi possono avere problemi o situazioni insoddisfacenti, allora la volta che trovano un partner che condivide con loro gli stessi problemi è la volta buona che instaurano un rapporto destinato a diventare di dipendenza. perchè entrambi traggono la forza l'uno dall'altro ed entrambi "necessitano" dell'altro, per compensare altre mancanze.

    trovare un partner che abbia già una situazione affettiva solida può essere frustrante perchè prima di tutto sin da subito fa sembrare lampanti l'approccio dell'uno e l'approccio dell'altro al rapporto. quello che manca di altre relazioni di amicizia tenterà di buttarsi a bomba sul rapporto trovando le resistenze dell'altro che invece avrà da suddividere il suo tempo anche con altre persone.

     
    Top
    .
  12. tandream
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (vivatruffaut @ 6/7/2012, 00:42) 
    Quello che ho notato io è che molti introversi hanno un partner ma non hanno proprio amici, oppure hanno degli amici ma non riescono mai a trovare un partner, insomma mi sembra così complicato per noi avere una vita "affettiva in senso lato" completa e soddisfacente...

    Non è che sia vero solo per gli introversi... ce ne sono tanti di estroversi che una volta fidanzati abbandonano tutti gli amici, la maggior parte direi. Almeno la maggior parte di quelli che conosco. Mi chiedo: ma per stare in coppia si può fare a meno degli amici e stando con degli amici si può fare a meno della coppia?


    CITAZIONE (Nicola. @ 6/7/2012, 09:17) 
    CITAZIONE (vivatruffaut @ 6/7/2012, 00:42) 
    Quello che ho notato io è che molti introversi hanno un partner ma non hanno proprio amici, oppure hanno degli amici ma non riescono mai a trovare un partner, insomma mi sembra così complicato per noi avere una vita "affettiva in senso lato" completa e soddisfacente...

    è vero, e anche io c'ero cascato in questo tranello. con il senno di poi penso che la tendenza di un introverso sia quella di cercare non l'affinità con una persona, quanto la somiglianza. siccome relazionalmente parlando alcuni di noi possono avere problemi o situazioni insoddisfacenti, allora la volta che trovano un partner che condivide con loro gli stessi problemi è la volta buona che instaurano un rapporto destinato a diventare di dipendenza. perchè entrambi traggono la forza l'uno dall'altro ed entrambi "necessitano" dell'altro, per compensare altre mancanze.

    trovare un partner che abbia già una situazione affettiva solida può essere frustrante perchè prima di tutto sin da subito fa sembrare lampanti l'approccio dell'uno e l'approccio dell'altro al rapporto. quello che manca di altre relazioni di amicizia tenterà di buttarsi a bomba sul rapporto trovando le resistenze dell'altro che invece avrà da suddividere il suo tempo anche con altre persone.

    Se uno dei due partner non ha altre relazioni affettive ne risentirà per forza di cose la relazione?

    CITAZIONE (Franz86 @ 5/7/2012, 19:26) 
    Ma lui l' ha curato qualcuno? E, se nessuno è sano, chi ha curato lui?

    Nessuno è sano, ma questo non vuol dire che tutti sono malati... lui si è curato da solo portandosi a letto i pazienti :rolleyes:
     
    Top
    .
  13. imperia69
     
    .

    User deleted


    Il fatto che l'introverso sia selettivo, abbia bisogno di un certo grado di affinità si traduce spesso in una socialità stentata, faticosa che rende più facile cadere nella trappola della dipendenza, della fusionalità o altro disagio.
    Soprattutto chi non è abituato a provare momenti di felicità, se ne assaggia un pezzettino (magari perché ama ed è ricambiato) poi rischia di non tollerarne la perdita ("e lui che non ti volle creder morta, bussò cent'anni ancora alla tua porta") perché da una parte si chiude in difesa e dall'altra dispera che il miracolo si possa ripetere.

    Quanto ad ascoltare tutti perché si è giovani...beh, poi da "vecchi" ci si rende conto di quante fesserie ti sono state raccontate. In buona fede, pur tuttavia fesserie. :shock.gif:
     
    Top
    .
  14. Ember
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (vivatruffaut @ 6/7/2012, 00:42) 
    Quello che ho notato io è che molti introversi hanno un partner ma non hanno proprio amici, oppure hanno degli amici ma non riescono mai a trovare un partner, insomma mi sembra così complicato per noi avere una vita "affettiva in senso lato" completa e soddisfacente...

    A me basta un amore e un'amicizia... tutto quello che c'è in più (intendo amici :lol: ) è tutto grasso che cola.

    Però a volte il confine tra amicizia e amore per chi non è abituato ad essere amato è un po'labile...
     
    Top
    .
  15. tandream
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ember @ 6/7/2012, 13:57) 
    CITAZIONE (vivatruffaut @ 6/7/2012, 00:42) 
    Quello che ho notato io è che molti introversi hanno un partner ma non hanno proprio amici, oppure hanno degli amici ma non riescono mai a trovare un partner, insomma mi sembra così complicato per noi avere una vita "affettiva in senso lato" completa e soddisfacente...

    A me basta un amore e un'amicizia... tutto quello che c'è in più (intendo amici :lol: ) è tutto grasso che cola.

    Però a volte il confine tra amicizia e amore per chi non è abituato ad essere amato è un po'labile...

    Il grasso che cola fa tanto... è labile quando si è poco maturi dal mio punto di vista o dal modo di vedere l'amore. Alcuni riescono a vederlo sempre come se fossero adolescenti. Sono fortunati in un certo senso.
     
    Top
    .
57 replies since 5/7/2012, 08:49   1040 views
  Share  
.
Top