Trovo molto interessante la mia parte intollerante

Io mi sforzo di essere gentile e socievole ma spesso le nuove conoscenze si smorzano dopo qualche uscita, se una persona a pelle non mi piace c'è poco da fare: tendo ad emettere subito giudizi, di solito la prima impressione per me è quella che conta e le poche volte che ho provato a forzare la mia natura puntualmente tempo dopo ho capito che ci avevo visto giusto all'inizio.
Per questo dico che trovo interessante la mia parte intollerante: da una parte vorrei sforzarmi di migliorare ma dall'altra se uno non mi piace non ci penso un minuto a silurarlo dentro di me depennandolo dalla lista delle conoscenze. Per me sparisce, poi magari scopro che anche ad altre persone sta addosso ma loro continuano a vederlo così, per inerzia.
Ecco, io non sopporto di trascinare i rapporti finti o tanto per fare e spesso ciò viene criticato.

Coi pochi amici che ho poi mi piacerebbe che loro dimostrassero verso di me l'attenzione che io dimostro a loro, il che avviene raramente..così parto coi miei viaggi mentali..."ma saranno veri amici" etc etc. Io mi aspetto sempre che le persone per me importanti mi trattino come io tratto loro: puntualmente ciò non avviene e a me girano le scatole.

Visto che sono uno dei pochi che ha una marea di conoscenti vi spiego: il trucco non è cercare l'affinità (se no sarebbero amici) ma basta che siano ottime persone (e lì ce ne sono un sacco). Da lì in poi basta che vai a questa o quella festa e bene o male con qualcuno chiacchieri sempre...

Detto questo, io trovo che dal punto di vista emotivo un gatto possa darmi più di 5-6 conoscenti ...

... Prima Autonomia e star bene da soli, poi gli amici e la ragazza arrivano.

In realtà poi occorre mettere in atto una serie di manovre di inserimento in uno o più "gruppi sociali/contesti aggregativi" precedentemente individuati.
Alla fin fine anche le cose "semplici" sono in realtà complesse.

A parte che le "ottime" persone secondo me sono poche, forse di "decenti" ce n'è abbastanza (ma qui sono valutazioni soggettive), ci dovrà pur essere qualcosa che tiene insieme il rapporto di conoscenza. Che sia un qualche tipo di attività hobbystica o sportiva, il lavoro o qualcos' altro, deve esistere un qualcosa di comune tra noi e l' altro se non c'è l' affinità caratteriale e di visione del mondo. Altrimenti non vedo come il rapporto di conoscenza possa stare in piedi.
Quindi anche per trovare dei conoscenti serve un approccio stategico: in realtà si cercano amici, si trovano però conoscenti, comunque ci si fa bastare quelli.
Se la cosa non funziona così mi sfugge ancora qualcosa nella "teoria del conoscente".

Detto questo, io trovo che dal punto di vista emotivo un gatto possa darmi più di 5-6 conoscenti ...

Detto questo, io trovo che dal punto di vista emotivo un gatto possa darmi più di 5-6 conoscenti ...

Chi ha detto che le donne sono costose??? Ehhh?? ...

Io frequento le persone anche solo per coltivare l'ottimismo nel prossimo se no a quest'ora starei sempre tappato in casa...

O con la quale ho pochi punti in comune per cui un'amicizia è difficile, ma mi sta simpatica comunque e la vedo spesso.

Allora stare con dei conoscenti attorno a un tavolo a ridere e giocare tutta la notte, per me è emotivamente appagante, o almeno divertente (quando mi gira).

Senza alcolici in corpo? No, questa è fantascienza per me.

Sarà che sono troppo intollerante? Ma no, ma no, è il mondo che è insopportabile ...