Ci sono svariate canzoni che mi hanno salvato dal suicidio a scuola, contorniato nella prima scuola da fascistelli e coattelli d'alto bordo (borghesucci di destra), nella seconda da radical chic razzisti verso quelli che abitavano in periferia, nonché da bravi finti comunisti razzisti verso "i negri", gli ebrei, "i froci", sessisti come la morte e machisti all'inverosimile (alto borghesi """di sinistra""") e coattissimi d'alto bordo (entrambi licei classici, perché il classico è sempre il classico..................................................).
Questa è una di quelle: mi ricorda uno scenario: Io che cammino incazzato e solo a 16 anni dopo scuola a via Cola di Rienzo (una laida via commerciale vicino piazza del Popolo nel laidissimo - e bruttissimo - rione Prati di Roma) tergiversando perché non volevo tornare a casa.
È tanta la musica che mi ha aiutato a non deprimermi completamente... metto solo alcuni esempi, risalenti più o meno a quello che per me è stato il periodo delle superiori...
Sì, avrei preferito passasse inosservata, non rimarcata. Capita a molti introversi intelligenti e sensibili che attraversano una storia personale e sociale terribile, pensare al suicidio. In adolescenza, poi, tra gli introversi sensibili ed intelligenti, è quasi la norma, purtroppo. Un altro dei motivi per cui è nata la LIDI e per cui ci tengo molto che passi dalle parole ai fatti.