Il significato dell'anime Death Note

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. PedroLight
     
    .

    User deleted


    Salve a tutti.
    Recentemente mi è capitato di imbattermi in un cartone animato giapponese (un "anime") che mi ha colpito non poco, per le tematiche che tratta. Si tratta di Death Note, la storia di un ragazzo che si ritrova improvvisamente fra le mani un potere enorme. La vicenda è tutto un susseguirsi di deduzioni da parte del protagonista stesso e del suo rivale, che cerca di catturarlo e metterlo con le spalle al muro.

    appleaf

    Penso che dietro l'intera vicenda si nasconda un sottile messaggio, e in particolare un'ammonizione contro le società utopistiche e le dittature. Perciò ho pensato di creare un video dove espongo la mia teoria e questo inquietante parallelismo fra la vicenda del protagonista e le realtà storiche del passato.
    Credo che sia un'argomentazione alquanto interessante, pertanto ho pensato di condividerla anche qui.
    Scusate, per ovvie necessità tecniche ho dovuto usare un sintetizzatore vocale ...spero che la voce che ho scelto non sia troppo irritante e innaturale.



    In caso vi desse fastidio e non riusciste a seguire bene, qui sotto c'è il testo:
    Per chi non avesse mai visto la storia e non volesse rovinarsi la trama, non credo di aver dato delle anticipazioni tali da rovinare la visione, essendomi soffermato sugli intenti del protagonista piuttosto che sull'effettivo svolgersi dei fatti.
    Buona lettura/ascolto a tutti.

    CITAZIONE
    Il significato di Death Note: Un'ammonizione contro le società utopistiche e le dittature.

    Guardando un documentario sulla Germania nazista non ho potuto fare a meno di notare, se vogliamo, una certa analogia con il "regno di Kira" di Death Note. Sono quindi arrivato, in seguito ad una serie di considerazioni che vi esporrò in questo video, alla conclusione che l'anime voglia sottilmente ammonire le dittature, gli idealismi e le utopie eccessive. E, soprattutto, su come un improvviso e illimitato potere possa deviare la mente umana, in maniera irreversibile, al punto da perdere di vista ogni morale, o crearne una propria, completamente distorta dalla follia.
    Mi spiegherò meglio.

    Prendiamo in considerazione, per primo, Light Yagami.
    Il suo sogno è quello di costruire una nuova società. Una società ideale, di buoni e giusti, priva di criminali, e anche di coloro che causano incidenti e malattie al prossimo. Il suo è anche un tentativo, in un certo senso, di fornire una giustizia a chi non ne ha avuta, in un mondo ancora troppo ricco di gente poco raccomandabile. Allo stesso destino andranno incontro tutti coloro che osano mettersi sulla sua strada e non possono essergli in qualche modo utili. Ma non solo. Kira parla successivamente di uccidere anche gli inutili e chi non lavora ...e sottolinea più volte di essere una sorta di "Dio" di un nuovo mondo, dove tutti gli siano fedeli, grati e devoti. In realtà la parola "Dio" è stata censurata nell'anime italiano, ma il concetto non cambia di molto.
    Non vi sembrano degli ideali dittatoriali? Questo è particolarmente evidente quando si parla di sopprimere anche chi non contribuirà al nuovo REGNO DI KIRA. Kira è la legge, la giustizia, Kira è il nuovo Dio.
    Si è parlato anche di un complesso vero e proprio, per descrivere il suo delirio finale. Il complesso del Messia. Light si ritrova fra le mani uno strumento sovrannaturale, di cui si serve immediatamente per mettere in atto il suo desiderio represso, finendo tuttavia col mettere da parte ogni scrupolo pur di giungere ai propri scopi...

    Passiamo ora alla Germania nazista e all'Italia fascista. Si parla di una nazione di forti, una razza perfetta, priva di cospiratori (ebrei e oppositori), dove vengono valorizzati ideali come la "lealtà alla causa nazista" e il lavoro. Chi non decide di sottostare al nuovo regime, viene ucciso, finisce nel "Death Note", se vogliamo, del dittatore. Le lunghissime Death Note dei campi di concentramento destinati a cospiratori, ebrei, disabili mentali e fisici...
    Senza contare le numerose fucilazioni ed esecuzioni.
    Anche Hitler e il Duce vengono dipinti come divinità, e liberatori. Basti pensare al mito del Fuhrer e a frasi del tipo "Duce, sei la mia luce". Curiosamente anche Light, il cui nome originale era Raito, significa luce. Tralasciamo per un attimo il comunismo e Stalin, ma il discorso è sostanzialmente speculare. Anche un ideale del tutto opposto ha finito col trasformarsi nel potere nelle mani di pochi.

    Non dimentichiamo che anche Hitler e Mussolini vengono accolti come dei salvatori da molte persone, per i cambiamenti positivi che hanno portato alla società, più pulita ed efficiente, per certi versi. Ma anche allora c'erano molte ma molte persone contro il loro operato. Anche la "questione Kira" è oggetto di un dibattito simile fra la popolazione giapponese.

    Le intenzioni iniziali dei dittatori erano più che nobili. Sia Hitler che Mussolini credevano nell'utopia di una società perfetta, e si sono fatti portatori di un ideale impossibile, in cui hanno creduto troppo ciecamente, soccombendo alla follia, diventando spietati e privi di ogni riguardo verso la vita umana.
    Non è forse quello, se vogliamo, che è successo anche a Light? Ecco le sue testuali parole riguardanti il suo operato e il suo sogno.
    "Io sono Kira. E soprattutto... Sono il Dio del nuovo mondo. Un mondo in cui, oggi, Kira è la legge. E in cui solo Kira può mantenere l'ordine. Oggi, io sono la giustizia. Sono la speranza del genere umano. Nessuno è in grado di costruire un nuovo mondo"...
    E' impossibile non cogliervi una sorta di presunzione data dalla posizione di potere che ha raggiunto e un'estrema convinzione nei propri, in parte già distorti, valori.
    Dalla semplice idea di una società priva di criminali, data dalla triste constatazione di vivere in un "mondo che fa schifo", si è passati a ben altro. Kira diventa sempre più spietato e sicuro di sé man mano che il suo potere aumenta, all'inizio è poco più di un ragazzino che si diverte con qualcosa di simile ad un diabolico giocattolo. Alla fine dell'anime, è solo un pazzo deviato e fa la stessa fine dei suoi "corrispondenti" dittatori reali. Ma anche Kira amava il potere, concentrato nelle sue mani. Solo nelle sue. Agisce da solo, ambendo a realizzare il sogno che covava inconsciamente da tanto tempo, confidando nella propria intelligenza e nelle proprie capacità di stratega,cosa che, nei limiti del possibile, hanno fatto anche Hitler e Mussolini, cogliendo al volo un'occasione loro fornitagli per giungere al potere e mettere in atto i loro piani e stringendo alleanze puramente strategiche per sfruttare le capacità dei loro nuovi alleati. Cosa che Light ha fatto ad esempio con Misa per il potere degli occhi dello Shinigami, incurante del suo sincero amore per lui.

    A questo proposito mi sento di citare anche l'emblematica "Fattoria degli animali" di George Orwell, che sottolinea molto bene, metaforicamente, il cambiamento dei propositi iniziali a favore della brama di potere, per quanto riguarda lo stalinismo nella Russia sovietica. Il potere, l'avere fra le mani delle possibilità così vaste, o nel caso di Light, persino uno strumento dai poteri soprannaturali, non può non avere una qualche conseguenza sulla mente umana. Chiunque, in una situazione del genere, pur partendo col più nobile dei propositi, finirebbe col cadere in una sorta di delirio di onnipotenza e follia, e perdere di vista i valori più elementari, a favore di una nuova morale che il potere di cui si è ora depositari porta a istituire come linee guida d'azione. Tuttavia, è interessante notare che Light stesso sia consapevole che ad accettare un tale strumento di potere e usarlo come forma di giustizia avrebbe probabilmente finito con l'impazzire. Ma il contrasto con lo squallore della società e la voglia di fare attivamente qualcosa per tentare di mettere fine a tutto hanno la meglio. Egli sceglie comunque di portare questo pesante fardello, dando però in realtà ascolto ad una sorta di nascosto desiderio di onnipotenza che covava da sempre dentro di sé.
    Si parli di dittatori reali o Kira, l'analogia fra la storia di Death Note e quella di un regime dittatoriale è fin troppo evidente.

    Che ne pensate? Sono il solo ad aver notato queste analogie? Pensate anche voi che uno dei significati e dei messaggi che l'anime voglia comunicare sia proprio una condanna del perseguire con tutti se stessi degli ideali in realtà irrealizzabili senza paradossalmente cadere, se vogliamo, negli stessi errori di chi si condanna? Un giustiziere contro i criminali, che però è il primo a macchiarsi di omicidio, giustiziando chi ritiene al di fuori del proprio concetto di moralità?
    Attendo dei commenti al video. Ciao, P.!
     
    Top
    .
  2. Ember
     
    .

    User deleted


    Io ho letto il manga (li preferisco agli anime)... appena riesco leggo quello che hai scritto e ti farò sapere! :)
     
    Top
    .
  3. Aletta87
     
    .

    User deleted


    ciao pedro, questa tua riflessione è davvero interessante. devo ammettere che ho sempre guardato questo ed altri anime con molta superficialità, ma la tua osservazione è sicuramente giusta. kira come il dittatore del terzo millennio, quello che stanco della disonestà e della non giustizia, finisce per imporre il suo valore di onestà e giustizia che è fin troppo preciso e definito, troppo personale rispetto a ciò che un essere umano può rispecchiare con tutti i suoi difetti e le sue approssimazioni e che quindi di lì a poco diventa un bisogno disumano di "pulire" il pianeta da ciò che non è esattamente conforme alle proprie aspettative.
     
    Top
    .
2 replies since 30/9/2012, 09:24   309 views
  Share  
.
Top