Eccessiva empatia? Eccessiva fantasia? Patologia?

Quando "sentire" fa male

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  1. yukino76
     
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    Buongiorno a tutti. Ho appena trovato questo Forum ed ho appena scoperto questa "Lega" grazie ad un noto settimanale italiano (di cui comunque non farò pubblicità).
    Sono decisamente un'introversa: punteggio nel test dell'introversione -34!!!

    Ho letto che, tra le varie caratteristiche degli introversi, c'è anche una particolare predisposizione all'empatia, e che, nonostante l'apparente "freddezza", l'introverso ha spesso un mondo interiore molto "ardente".

    Veniamo a me. Ho 36 anni, single (da sempre), fin da piccola mi sono sempre creata il mio mondo interiore: una fantasia particolarmente sviluppata mi ha sempre permesso di far continuare a vivere personaggi di fantasia (tratti da libri, telefilm, film, cartoni animati) nella mia mente, ricamandoci sopra storie e nuove avventure. E.. innamorandomici anche, se si può effettivamente dire che ci si possa innamorare di un personaggio di fantasia. :wub: (un pò imbarazzante, sì, lo ammetto).
    Adesso, all'età di 36 anni (ma ho iniziato nel 2007), questo mondo di fantasia l'ho convogliato nella scrittura: scrivo fanfiction sul più famoso portale di fanfiction (www. fanfiction.net). Non mi dilungo a spiegare cosa siano le fanfic, se c'è qualche giovine all'ascolto capirà, altrimenti basta andare su wikipedia ^_^ , per indenderci sono delle storie che i fan (di un libro, di un telefilm, di un anime/manga, ecc...) creano partendo dai personaggi originali dell'opera di fantasia.

    Dunque, veniamo al punto, dopo questo ampio preambolo.
    Ultimamente mi è capitato di "stare male", letteralmente, nel senso di provare ansia, insonnia, malessere psicologico per una storia che stavo leggendo (opera di altro scrittore di fanfic), arrivando al punto di scappare via, decidendo di interromperne la lettura, ma... l'ansia e il malessere derivati da questa storia non mi abbandonano, nonostante il mio desiderio di cancellare quella storia dalla mia testa, ripetendomi "stupida, è solo una storia".
    E' possibile "sentire" così tanto una storia di fantasia (che sia un libro, un film, un racconto) da trascinarsi le emozioni provate lungo la lettura anche nel "mondo esterno/reale"? Si può amare così tanto un personaggio di fantasia tanto da "stare male" nel vederlo ferito e umiliato? (ho anche "scazzato" :doh.gif:, vergogna, con l'autrice della storia in questione dicendole "e allora???? hai finito?? non ti sembra di aver superato il limite??? A quando un pò di luce in questa storia??? Ti stai spingendo oltre'').
    Cos'è questa? Eccessiva empatia? E se sì, è possibile essere così empatici relativamente a un personaggio di un'opera di fantasia? E' possibile "amare" così tanto qualcuno di irreale, tanto da scrivere (e leggere) storie su storie, e da "sentire" emotivamente queste storie con una forza tale da sconfinare dalla fantasia alla realtà?
    E se non è empatia? E' eccesso di fantasia? Quando la fantasia diventa eccessiva?
    O è l'inizio di una malattia mentale? Un inizio e definitivo distacco dalla realtà? Eppure ciò non ha avuto ripercussioni sul mio lavoro, nè sulla vita sociale (quest'ultima quasi inesistente da sempre, peraltro), ma sento che non è "giusto" e "normale" provare così forti emozioni per qualcosa di irreale, trascindosi queste emozioni (negative, fossero almeno positive....) nel mondo reale. Razionalmente mi continuo a dire: smettila di emozionarti tanto per una storia di fantasia, è solo una storia!!!!, ma emotivamente non riesco a spazzare via il malessere che la storia ha in me generato, risvegliando forse non so quale paura, o soltanto risvegliando una eccessiva empatia verso la sofferenza/umiliazione del mio personaggio preferito (sono estramemente imbarazzata nello scrivere ciò, perchè mi sembra "adolescenziale" e "stupido", giuro, tant'è che non ho parlato di questo mio malessere con nessuno, perchè non saprei come spiegare alle persone a me vicine una cosa del genere senza essere considerata, appunto, "stramba e un pò pazza").

    Sarei curiosa di sentire pareri o esperienze a riguardo.
    Sarei curiosa di sentire esperienze altrui relative all'eccessivo "sentire", non solo riguardo la realtà, ma anche riguardo la fantasia. Del resto, ciò che mi ha spinto sulla strada della scrittura è questo eccessivo sentire e questa mia particolare predisposizione alla fantasia, ma adesso ho paura che ciò che prima era per me un rifugio si stia trasformando in una trappola.

    Edited by yukino76 - 1/11/2012, 18:07
     
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83 replies since 1/11/2012, 14:48   6492 views
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