Eccessiva empatia? Eccessiva fantasia? Patologia?

Quando "sentire" fa male

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  1. Nicola.
     
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    Io non ho vissuto esperienze paragonabili alla tua. Ho avuto anche io grande attaccamento a certi soggetti e anche io mi sono trovato a piangere su certi libri e film, non saprei dirti se è "normale", ma credo non sia raro :).

    Non credo di essere una persona con i piedi per terra, però non mi è mai capitato di sprofondare così tanto nella mia fantasia da sentirmene circondato, come diceva Dostoevskij.

    Io credo che la risposta alla domanda "come cacchio si fa ad innamorarsi di un personaggio di fantasia, tanto da soffrire per lui e fantasticarci sopra così da scriverne e scriverne e scriverne???" sia che tu hai un fortissimo ideale di giustizia, che probabilmente ha trovato sfogo e comprensione in questo determinato soggetto, tanto da soffrirne per chi vi si accosta senza comprenderlo e mutilarlo dei suoi valori. Magari ti senti colpita sul vivo, perchè è come vorresti che le cose fossero sul serio. Non ho solide basi per dirtelo, sono solo deduzioni superficiali su cui magari hai già riflettuto, però la frase di kundera può essere interpretata in varie maniere. Può esprimere sia il sognatore che non ha bisogno di conferme altrui perchè vive bene con sé stesso, ma può anche definire l'individuo fragile che, incapace di accettare la realtà che gli si prospetta, si chiude in un suo mondo ideale e addomesticato trova pace
     
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83 replies since 1/11/2012, 14:48   6492 views
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