amicizia, amicizia... ah, amicizia!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. alexey86
     
    .

    User deleted


    A me sembra che la sua frase sia di un egoismo mostruoso. Secondo me dovevi dirgli "compratene uno"
     
    Top
    .
  2. Heronblue
     
    .

    User deleted


    l'orgoglio molto spesso impedisce di essere più chiari, e lui è evidentemente una persona molto orgogliosa.
    Non mi avrebbe mai scritto "mi manchi", difficilmente qualcuno sarebbe in grado di farlo.
    Condividevamo pensieri ed emozioni, e avevamo l'abitudine di creare cose assieme. Palesemente sta sentendo la mia mancanza, ed io non nascondo che la senta anche io
     
    Top
    .
  3. alexey86
     
    .

    User deleted


    Secondo me lui dovrebbe muoversi molto di più di un semplice cenno: tu hai fatto l'errore? Tu rimedi
     
    Top
    .
  4. Heronblue
     
    .

    User deleted


    ma deve comunque capire che gli sto dando il via libera per poterlo fare
     
    Top
    .
  5. alexey86
     
    .

    User deleted


    mah... secondo me spera che tu faccia tutti i passi al posto suo ma così non è giusto
     
    Top
    .
  6. Nicola.
     
    .

    User deleted


    io scriverei una cosa del genere "dato che è ridicolo che continuiamo a fare le manfrine perchè non dici chiaro e tondo e senza vergogna che cosa vuoi di preciso?" e poi vabbè, scriverei anche altre cose per fargli capire che non dev'essere un dialogo tra machi

    ma insomma vedila tu, quello che dico io è che se vedi che uno fa l'orgoglioso è solo perchè è molto meno sicuro di te, quindi sta a te andargli incontro e fargli capire che giocare ai maschietti in questo caso non ha senso, perchè c'è in mezzo qualcosa di rilevante. purtroppo talvolta, specialmente tra uomini, siamo terrorizzati all'idea di mostrarci affetto reciprocamente
     
    Top
    .
  7. Ikigen
     
    .

    User deleted


    l'amicizia tra maschi è la cosa più noiosa del mondo
     
    Top
    .
  8. Nicola.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ikigen @ 18/1/2013, 14:08) 
    l'amicizia tra maschi è la cosa più noiosa del mondo

    perchè?
     
    Top
    .
  9. houccisoilariadusieleièrisorta
     
    .

    User deleted


    heron, ma l'amicizia con questa persona vale la pena di tutta questa fatica emozionale?
     
    Top
    .
  10. yukino76
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Heronblue @ 18/1/2013, 12:45) 
    l'orgoglio molto spesso impedisce di essere più chiari, e lui è evidentemente una persona molto orgogliosa.

    Verissimo, l'orgoglio porta a essere un pò.. tortuosi nel modo di esprimersi ^_^ (parlo da orgogliosa all'ennesima potenza). Probabilmente tu non hai colto il suo modo bizzarro di farti capire che voleva riavvicinarsi.
    Certo, la storia dei capelli è ridicola, però a volte ci si impunta su cose apparentemente ridicole. I capelli hanno un qualche altro significato? Voleva dirti qualcos'altro con la storia dei capelli? Stava cercando di farti capire una cosa diversa? Non so.. ma è possibile.
    20 anni e 18.... siete ancora così giovani ^_^ , e confusi (non che da "grandi" sia meglio :( )
    Non so.. prova con un messaggio tipo "consulente offresi, anche se capelluto"

    CITAZIONE (tandream @ 17/11/2012, 16:15) 
    Vedo che non sono il solo allora. Solo che ultimamente mi sento addirittura perseguitato. Non riesco a capire se sia cambiato io oppure è la gente che è diventata tutta scema...

    Probabilmente la seconda che hai detto. -_-
    Io invece sono nella fase di altalena tra "sono tutti pazzi" :shifty: e "IO sono pazza".
    Penso che a volte ci sia un gap di comunicazione: viviamo in un mondo frenetico, dove tutti corrono e tutti hanno qualcosa da raggiungere a ogni costo, tutti cercano gratificazioni e affetto, ognuno a modo suo, .. e ciò sfocia nell'egoismo. Vuoi che ti sia dato ma non vuoi (o non riesci) a dare, o quando dai per l'altro non è abbastanza: a volte mi sembra sempre che ci sia uno squilibrio enorme tra chi da e chi riceve, e io ho sempre la sensazione di essere quella sempre disposta a dare... ma che non riceve nulla (però ODIO commiserarmi così e quindi cerco di capire se e quando IO non ho dato abbastanza).
    La colpa di certi frantendimenti sta da entrambe le parti (orgoglio e modo contorto di comunicare da una parte, incapacità a comprendere dall'altra).
    Sai a volte cosa mi fa veramente impazzire di rabbia? Provare a colmare questo gap comunicativo (analizzando, cercando di capire, cercando di spiegare, verbalizzando il più possibile i miei pensieri, per quanto contorti e difficili da spiegare), perdere tempo a cercare di colmare questo gap, e poi rendermi conto amaramente che agli altri non frega NIENTE di capire: quando tu, introverso complicato e contorto, sei ancora nella fase dell'analisi, del cercare di capirti e farti capire, del cercare un dialogo costruttivo e non distruttivo, del cercare un punto di incrontro (io faccio un passo verso di te e tu fai un passo verso di me) gli altri ti hanno già etichettato (precipitevolissimevolmente.. e male) e ti hanno già detto bye-bye. Mentre tu cerchi di limitare al minimo i giudizi negativi, salvando il salvabile e riconoscendo il meglio negli altri (mentre sei bravissimo a "condannarti" tu per primo, e quindi a fare feroce autocritica), gli altri fanno l'esatto contrario: ti condannano senza prova d'appello e non pongono il minimo dubbio circa il LORO operato.
    E quindi tu ti trovi condannato dagli altri (anche se razionalmente sai di avere avuto le tue ragioni... insieme alla tua parte di torto, perchè si sbaglia spesso da entrambe le parti)... e alle prese con il tuo tribunale interiore.
    Brutta cosa 'sta iper-attività della coscienza: sei disposto a riconoscere i tuoi sbagli (insieme alle tue ragioni), mentre gli altri sono disposti a riconoscere solo le loro ragioni.
    Se poi aggiungi il fatto che l'introverso è spesso in "minoranza"...: è facile fare gruppo contro chi viene percepito come "strano" o "contorto"... o semplicemente "diverso" nel modo di pensare/sentire/vedere le cose.
    A quel punto la fatidica domanda: ma sono gli altri.. o sono IO??? Purtroppo la risposta frequente, e dolorosa, è: sono IO quello "fuori".

    Edited by yukino76 - 18/1/2013, 16:30
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Evergreen

    Group
    Member
    Posts
    3,385
    Location
    est Italia

    Status
    Online
    CITAZIONE (Heronblue @ 18/1/2013, 12:10) 
    riesumo questo post per aggiungere dei dettagli.
    Una settimana e mezzo fa gli ho inviato un messaggio dicendomi di restituirmi qualcosa che mi apparteneva, in poche parole lo avrebbe dovuto restituire a mia sorella dato che sono entrambi al conservatorio.
    Ad un certo punto, dopo esserci messi d'accordo, lui mi invia questo messaggio: "ma che diavolo, ho bisogno di qualcuno che faccia da consulente alle mie storie"
    e io gli ho risposto "mia sorella ha la ricreazione alle 10:50."
    non gli ha restituito il mio oggetto e non mi ha inviato ulteriori messaggi, neanche io a lui.
    Ieri discutendone con mio fratello, mi ha detto la sua opinione, cioè che era un suo modo orgoglioso di dirmi che ci tiene a me, e che io l'ho tagliata li in modo molto freddo e insensibile, e che quindi potrebbe esserci rimasto parecchio male. Siete d'accordo al riguardo?
    Nel caso a questo punto dovrei farlo io un passo, probabilmente

    Due pessimi tentativi di vendita. Sono d'accordo con la diagnosi, non entro in merito al giudizio.
     
    Top
    .
  12. Heronblue
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    heron, ma l'amicizia con questa persona vale la pena di tutta questa fatica emozionale?

    probabilmente è stato il mio unico vero amico.

    CITAZIONE
    Certo, la storia dei capelli è ridicola, però a volte ci si impunta su cose apparentemente ridicole. I capelli hanno un qualche altro significato? Voleva dirti qualcos'altro con la storia dei capelli? Stava cercando di farti capire una cosa diversa? Non so.. ma è possibile.

    dubito fortemente che ci fosse qualche significato nascosto dietro la sua azione, semplicemente stava tentando di affermare la sua autorità su di me, evidentemente mi ha creduto una persona senza carattere.

    Comunque anche lui è sicuramente introverso (anche se lo "rinnega", ma penso che non abbia mai capito il vero significato dell'introversione) e sempre dedito all'introspezione. In effetti io e lui ci somigliamo tantissimo sotto moltissimi punti di vista (e qui arriva la mia fissazione del momento: se io sono intj, lui probabilmente è un intp), abbiamo due personalità distanti e due educazioni molto diverse: i miei genitori mi hanno educato a tenere conto delle emozioni proprie ed altrui, e ho sviluppato una certa pazienza, e mi hanno dato le armi per analizzare le cose da più punti di vista, e grazie a loro, tralasciando il fatto che siano cristiani (io no) ho metabolizzato il "non fare agli altri ciò che non vorresti venisse fatto a te", lui invece è stato cresciuto un po "al naturelle" nel senso che hanno cercato di crescerlo nella maggior libertà possibile.
    Il risultato è che io ho sempre sopportato con pazienza le sue prese di posizione, e lui l'ha sicuramente visto come una mancanza di carattere, e di autorità. Pensava di possedermi, ed invece è chiaro che gli abbia dimostrato il contrario.
    Rosso malpelo non si è accorto che il piccolo ranocchio non era indifeso come pensava.

    CITAZIONE
    Due pessimi tentativi di vendita. Sono d'accordo con la diagnosi, non entro in merito al giudizio

    Tentativi di vendita?
     
    Top
    .
  13. Franz86
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Heronblue @ 18/1/2013, 19:24) 
    (...) stava tentando di affermare la sua autorità su di me, evidentemente mi ha creduto una persona senza carattere.
    (...)
    Pensava di possedermi, ed invece è chiaro che gli abbia dimostrato il contrario.
    Rosso malpelo non si è accorto che il piccolo ranocchio non era indifeso come pensava. (...)

    A me francamente, leggendo il tuo racconto dall' inizio, sembrate un po' bizzarri entrambi. Mi date l' impressione di due galli in un pollaio completamente vuoto, che non possono far altro che beccarsi tra loro perchè non hanno altro di cui occuparsi.

    Cioè, non è possibile che a questa amicizia teniate davvero entrambi, ma che la stiate facendo diventare la valvola di sfogo di frustrazioni esistenziali esterne al rapporto stesso?
    Non ha nessun senso questo voler rimarcare seriamente chi è superiore a chi in un rapporto di amicizia ... da quel poco che posso intuire leggendo ho come l' impressione che il problema vero non sia interno al rapporto, il conflitto è una conseguenza. Ma forse sbaglio.

    E in ogni caso Heronblue, se il tuo amico è orgoglioso tu mi dai l' impressione di non essere da meno (non è una critica eh, io mica faccio "modestia e umiltà" di secondo e terzo nome ... :D ): e ti dico, secondo me non è i caso di buttare via un' amicizia vera per motivi futili. In fondo un' amicizia presenta dinamiche diverse da una storia con una donna, e alle volte può valer la pena, invece di fare un solo passo verso l' altro in attesa che lui replichi facendo la stessa cosa, di farne direttamente due.
    Certo che però questo non può esser fatto se il rapporto è ridotto alla battaglia di due orgogli in lotta tra loro, che danno più importanza allo stabilire il vincitore del conflitto piuttosto che al valore dell' amicizia stessa. Però, quando accade questo, secondo me il problema è a monte rispetto all' ambito ristretto del rapporto tra singoli.
     
    Top
    .
  14. houccisoilariadusieleièrisorta
     
    .

    User deleted


    anche io ho pensato subito a rosso malpelo!

    (quant'è bello quel racconto... http://www.liberliber.it/mediateca/libri/v...tml/malpelo.htm)

    in ogni caso, se lui è stato il tuo unico vero amico, penso valga la pena di faticare :)
    però, fossi in te, cercherei di dire le cose chiaramente... nel senso che - per me è così, poi magari tu non ti ci trovi male - le situazioni ambigue, dove non si capisce bene cosa uno pensa, sono logoranti a livello emotivo
     
    Top
    .
  15. Heronblue
     
    .

    User deleted


    io in realtà cerco un rapporto paritario con lui, ho sempre pensato che fosse così.
    E comunque si, sono estremamente orgoglioso, per questo ho mantenuto la "linea d'azione", perché prima di rincominciare ad intrattenere qualsiasi rapporto con lui devo essere sicuro che abbia capito che io non sono l'allievo e lui il maestro, ma che siamo due persone che stanno sullo stesso piano.
    Come ho detto io sono sempre stato paziente nei suoi confronti, ma dopo un po' ci si scoccia, soprattutto per episodi del genere

    il riferimento allievo e maestro, specifico, lo ha fatto lui stesso una volta, discutendo, mi disse "ma io sto facendo il maestro che tenta di dare consigli al suo allievo" e gli risposi "ma non è che semplicemente ti sto lasciando fare?"

    Edited by Heronblue - 18/1/2013, 20:36
     
    Top
    .
47 replies since 16/11/2012, 20:39   1063 views
  Share  
.
Top