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Toretan.
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Le odio quelle discussioni ma a quanto pare sono obbligatorie se vuoi entrare in un gruppo. Ogni volta che ci provo la conversazione, si blocca, anzi, a volte non comincia per nulla. Come devo fare a portare avanti questo tipo di discussioni con persone con cui non ho confidenza piena, come ad esempio colleghi di lavoro? 
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Nicola..
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io, che non sono un mostro dello small talk eh, parlo di argomenti comuni (se sei con colleghi puoi rompere il ghiaccio parlando di...lavoro). se non ci sono...puoi non parlarci 
a me capita spesso di incontrare persone con cui scambio quelle solite 3 frasi di circostanza (come stai? bene? e te? bene...blabla)
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Miyamoto-.
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Secondo me non si può fare una distinzione netta fra small talk e conversazione normale
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Heronblue.
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guarda, io sto creando un modo meccanico per creare della small talk, anche se questo vuol dire che da parte mia è qualcosa di molto poco spontaneo 
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si tratta sopratutto di afferrare cosa può interessare l'altro, mettendo in tavola argomentazioni generiche, e cercare di far emozionare in qualche modo l'altra persona, solitamente tendo a pensare a delle frasi che potrebbero creare delle immagini mentali nell'altra persona
comunque quoto completamente Miyamoto, lo small talk non ha niente di così diverso rispetto ad una conversazione normale, la differenza principale è che non è centrale, l'argomento oscilla in continuazione e va a finire che si sposta verso argomenti completamente diversi rispetto a prima, oltretutto ad alta velocità:
"hey mi trovavo in via Lollo ieri"
"via lollo? quella del ristorante Babbollu?"
"si! li ci ho mangiato un sacco di volte"
"lo sai che è li che ho conosciuto erica?"
"ma va!"
ecc ecc, per farti capire
solitamente io discussioni del genere riesco a reggerle a fatica, ma datti il tempo di pensare, tanto non è niente di così complesso da elaborare, e comunque l'altro non ci farà troppo caso se quello che dici farà presa. Alla fine diventa pure piacevole. -
.Le odio quelle discussioni ma a quanto pare sono obbligatorie se vuoi entrare in un gruppo. Ogni volta che ci provo la conversazione, si blocca, anzi, a volte non comincia per nulla. Come devo fare a portare avanti questo tipo di discussioni con persone con cui non ho confidenza piena, come ad esempio colleghi di lavoro?
Piano piano sto migliorando, d'altronde meglio di zero è facile.
Molto sta nella conoscenza dell'estroversione; noi tendiamo a idealizzare l'estroverso e a non capire le esigenze estroverse. L'alta estroversione porta l'estroverso ad essere una sorta di pannello solare. Puoi dargli luce facendogli credere che lo "riconosci" (studiato da Anepeta, non m'invento nulla). Se fai vedere che lo riconosci, lui si eccita, si sente apprezzato; se sei impersonale, si deprime.
Se sai questo ti (ci) occorre raggiungere il livello successivo: quello del metterlo in pratica e per farlo occorre non avere paura di esagerare.
Esagerare è possibile e può essere fastidioso soprattutto se si pensa che noi possiamo facilmente essere percepiti come innaturali, come se giocassimo fuori ruolo.
Per non avere paura di esagerare occorre carattere, cioè senso di identità sviluppato. Se non si ha ancora, non è facile, non so se consigliare di non provarci nemmeno.. -
houccisoilariadusieleièrisorta.
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secondo me è impossibile applicare una tattica.
o parli, o non parli. appunto perchè tra small talk e conversazione normale non vedo tutta sta differenza.
con certe persone poi arrivi ad un livello tale che vai oltre la conversazione normale (che di per sè, secondo me, non è che sia il diavolo).. -
Diogene W.
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Ha detto bene Heronblue. Ma da INTJ non dovresti avere così tante difficoltà: limitati ad usare la tua innata capacità a fare collegamenti fra concetti e ricorda che l'importante non è ciò che dici, ma che la conversazione continui. Analizzando le reazioni dell'interlocutore puoi arrivare a prevedere le sue risposte e individuare già qualche minuto prima quale strada sarà più opportuno intraprendere perché ricca di ramificazioni in nuove strade altrettanto ricche. Poi entra in gioco lo specifico interlocutore: ama raccontare aneddoti? Vuole fare gossip? Ha bisogno di informazioni specifiche? Ha bisogno di sfogarsi? Vuole un confronto? Vuole parlarti in privato o devi creare un gruppo perché lui si tranquillizzi?
Small Talk è semplicemente il "parlare col fine di far parlare". Si basa sulla necessità umana di raccontare ciò che si sa già (gli INTJ apprendono parlando, quindi non sono così a loro agio nel ripetere inutilmente), senza originalità né voglia di mettersi in gioco. Modifica le tue priorità, entra nell'ottica, padroneggia la tecnica. E divertiti
P.S. Giusto il riferimento di Heronblue alle emozioni, ma non tirare mai le persone fuori dalla loro confort zone o entri in un campo minato.. -
.Small Talk è semplicemente il "parlare col fine di far parlare". Si basa sulla necessità umana di raccontare ciò che si sa già (gli INTJ apprendono parlando, quindi non sono così a loro agio nel ripetere inutilmente), senza originalità né voglia di mettersi in gioco. Modifica le tue priorità, entra nell'ottica, padroneggia la tecnica. E divertiti
Sicura? Lo small talk non è simile al cabaret?. -
alexey86.
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Io con lo small talk sono scarsissimo e preferisco star zitto nonostante pensi che dal dialogo con il prossimo si possano imparare un sacco di cose . -
Miyamoto-.
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Io con lo small talk sono scarsissimo e preferisco star zitto nonostante pensi che dal dialogo con il prossimo si possano imparare un sacco di cose
bhò a me non sembra. -
Diogene W.
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CITAZIONESicura? Lo small talk non è simile al cabaret?
Aspetta, perché una cosa è intrattenere e un'altra avere una conversazione leggera. Io non mi riferisco all'essere l'anima della festa, ma ad essere qualcuno che la gente cerca perché a suo agio nel parlare. Fare cabaret al posto di una chiacchierata crea un distacco fra pubblico e cabarettista che sconsiglierei caldamente.
Ora io non so cosa intende Toretan
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Toretan.
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CITAZIONESicura? Lo small talk non è simile al cabaret?
Aspetta, perché una cosa è intrattenere e un'altra avere una conversazione leggera. Io non mi riferisco all'essere l'anima della festa, ma ad essere qualcuno che la gente cerca perché a suo agio nel parlare. Fare cabaret al posto di una chiacchierata crea un distacco fra pubblico e cabarettista che sconsiglierei caldamente.
Ora io non so cosa intende Toretan
Io mi accontenterei solo di non sentirmi sempre dire che non parlo mai.. -
Diogene W.
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CITAZIONEIo mi accontenterei solo di non sentirmi sempre dire che non parlo mai.
Ma hai il vago impulso di parlare?. -
Toretan.
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CITAZIONEIo mi accontenterei solo di non sentirmi sempre dire che non parlo mai.
Ma hai il vago impulso di parlare?
Non sempre, la voglia va e viene. -
Diogene W.
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CITAZIONENon sempre, la voglia va e viene
Il massimo a cui un introverso può arrivare è essere loquace (nei limiti, certo) in una specifica situazione sociale che lui ha scelto perché ha l'energia per tollerarla. Indipendentemente dalla tua voglia, se inizi a parlare è meglio che continui. Se non inizi, non scomodarti a restare fra gli altri. C'è un altro thread aperto sull'importanza del silenzio, ma quando si è fra sconosciuti più si tace più si dà all'altro il tempo di trovare nella propria immagine qualcosa di negativo.
Spero di non suonare fuori di testa, in realtà queste sono le regole che ho imparato dalle mie esperienze. Sia chiaro che io do per scontato che stiamo parlando di estroversi in prevalenza.
Comunque sarebbe interessante analizzare il tuo atteggiamento (comunicazione verbale e non verbale)..
Forum LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi) 
Introversione e vita di relazione sociale
Come fare smalltalk? |
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