Transessualità

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  1. Nicola.
     
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    Qual'è la vostra opinione a riguardo?

    Ora che l'omosessualità è più emancipata è un fenomeno un po' più frequente. Si tratta di un omosessuale che oltre a manifestare interessi sessuali per lo stesso sesso non si trova a suo agio con il suo corpo. Insomma si sente in un corpo sbagliato, pertanto lo cambia.

    Secondo voi arrivare persino a rifiutare il proprio corpo è un problema mentale? Molti transessuali dicono che si sono sempre sentiti donne (se uomini) e viceversa, lasciando intendere che il loro senso di inadeguatezza si è manifestato prestissimo, solo che non riuscivano ad inquadrarlo e dargli un nome.

    Per quanto possa essere felice nel vedere che qualcuno riesca a raggiungere la felicità e l'accettazione, dentro di me non posso fare a meno che esserne disturbato. sarà forse perchè è qualcosa di totalmente estraneo al mio modo di pensare, per cui non riuscirei neanche a calarmi nella mente altrui. Sarà anche il fatto che non ho mai avuto modo di conoscere un transessuale, quindi magari ho anche un immagine deformata della transessualità.

    Peraltro a giudicare da alcuni video su youtube, adesso gli uomini possono diventare bellissime donne e viceversa :), mi sembra di veder smaterializzata ogni certezza sull'identità fisica di un essere umano. è curioso ma ci devo ancora fare l'abitudine!
     
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  2. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    in un'ipotetica gara, contro un trans non avrei speranze e una parte di me si deprime per questo.


    tarman
     
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  3. tandream
     
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    Dal mio punto di vista non c'è nulla di così tanto malato. Un uomo che vuole sentirsi donna si traveste e si sente a suo agio. La noia o l'insoddisfazione da parte di numerosi maschi nei confronti delle donne e a volte degli stessi uomini portano questi maschi ad andare con un trans o a diventare trans anche loro.
    C'è un male a questo mondo a cui non si riesce proprio a porre rimedio. Si è convinti che esista qualcosa di simile all'appagamento "eterno", qualcosa che ci faccia dimenticare la morte attraverso il piacere. Quando uno le ha provate tutte pur di sfuggire al dolore col piacere, sarebbe capace anche di travestirsi da capra e farsi montare da un elefante.
     
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  4. alexey86
     
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    Io mi ricordo che a vevo visto una trasmissione in cui c'era uno che si era tagliato le gambe perchè non le piacevano :O . Se uno non si piace da uomo che faccia la donna non ne vedo la difficoltà :)
     
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  5. Nicola.
     
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    se uno si piace da cavallo che faccia il cavallo, non mi creerebbe problemi. stavo cercando di andare un po' più a fondo. io sono affezionato a me, qualsiasi cambiamento in me credo che mi comporterebbe dei traumi. per questo trovo così assurdo trasformarsi
     
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  6. alexey86
     
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    beh ma tu parti dal presupposto che la tua immagine di te è uguale a quella che vedi allo specchio invece i trans partono con due immagini diverse da combaciare imho
     
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  7. Nicola.
     
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  8. francescoburich
     
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    A mio avviso il tema è più complesso in quanto l'identità di genere si definisce oltre all'aspetto biologico-genitale che definisce l'essere uomo oppure donna. Il "genere" che definisce il sesso psichico ed il "ruolo" che definisce la realzione con l'ambiente sociale, costituiscono nel loro insieme il fatto che uno-a si senta bene nella propria Natura oppure non. Evvero pure che vi possono essere degli accoppiamenti sbagiati dalla Natura che non creano la prolificazione xx e xy (uomo edonna) e quindi cè quello-a ke nasce con un sesso biologico ma poi non si sente apprtenente a quello-a. Ma quasi sempre (nel 90 per cento dei casi..) la compromissione di un possibile benessere è dovuta all'interazione con l'ambiente, la cultura, la politica, la religione, la tradizione interiorizzata. Fino al 1984 l'omosessualità era iscritta nel DSM psichiatroco ed era indice di una malattia!! che vuol dire ciò?? Che in una società standardizzata, influenzata da secoli esecoli con una certa impostazione socio-culturale e spirituale, chi non rientra nel gruppo è uno "strano". Sè per esempio cammino nei quartieri periferici romani (s. Basilio- Tor Bella Monaca e altri...) sè per esempio esco una sera con un maglioncino a palline rosa ed io sono un uomo, è probabile che se non alla prima, ma alla seconda serata che esco se mi dice bene mi danno solamente del frocio..del finocchio ecc e se mi dice male riscgi che mi riempono di botte. Allora mi domando...sè è vero che levoluzione della specie umana ha come sua masssima funzione l'estetica che diversifica i "referenti sessuali" per la procreazione ed il mantenimento della specie umana premiando la diversità delle scelte (comportamentali e genetiche) per far si che la "bestemmia biologica", quindi il tentativo "ariano" NON SI REALIZZI....è indispensabile che la Cultura lavori costantemente sulla possibilità che la diversità genetica, culturale, spirituale, comportamentale (in tutte le sue forme) non venga "giudicata" e ne repressa. Io non credo che chi attua il transessualismo stia bene con sè stesso nel 95 per cento dei casi!! Ciò lo penso dal fatto che la sfera sessuale oggi come oggi..è la più presa di mira, basti pensare che anche il fenomeno del Bullismo ha subito un cambiamento ed oggi ha molto ache fare con le omofobie, le transfobie. C'è tanta gente che vive "problematicamente" in die personalità scisse per cause Sociali. Uomini di giorno (lavoro, vita sociale, famiglia ecc) e poi debbono trovare il modo per dare spazio alla loro repressione che da in seguito luogo a disfunzioni che invece sembrano essere divenuti fattori dovuti al concetto di "libertà", di "trasgressione" e tutte le altre cazzate che il sistema liberale garantista ha imposto nei secoli privileggiando "to-court" il concetto di individuo libero. Poi invece veniamo asapere che tutt'oggi nell 2013 il Vaticano con il suo Papa ancora parlano in costante maniera repressiva rispetto al concetto di SESSUALITA'. A mio avviso...e poi nchiudo il mio personale pensiero...essere individui liberi vuole dire prendere pinao piano consapevolezxza con il proprio mondo interiore integrato con il corpo che ci rende visibili in questa vita ed in questo mondo e non da meno cercare di non cozzare troppo con il mondo sociale. E questo a mio avviso (il mondo sociale) è l'indiziato numero uno per ciò che riguarda qualsiasi forma di malessere e di disagio. POi i DSM americani possono dire quello che vogliono...tutte cazzate...
     
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  9. Nicola.
     
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    Che poi mi son sempre chiesto...e l'omosessualità? Conosco alcuni gay che usano aggettivi coniugati al femminile per definirsi, ma al contempo non hanno nessuna intenzione di cambiare sesso. anzi rimarcano il loro piacere ad essere del loro sesso (in questo caso maschile). Di contro, so di alcuni transessuali che da maschio sono diventati femmina per poi intrattenere relazioni con altre donne, divenendo praticamente lesbiche. Tutto ciò mi confonde, perchè non sempre vedo connessioni tra transessualità e omosessualità e non riesco bene ad interpretare i vari comportamenti
     
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  10. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    tutto questo discorso mi ha fatto pensare in generale alle differenze esteriori tra i sessi, a ciò che noi definiamo come femminilità e mascolinità, nei modi, negli atteggiamenti e nell'aspetto esteriore.

    ho pensato che nelle culture non occidentali cosiddette "primitive", prendiamo boh, una a caso, che ne so, gli aborigeni australiani: queste differenze tra i generi sono molto molto attenuate.
    che cosa vuol dire? secondo me che "femminilità" e mascolinità" sono culturali. l'unica differenza che io vedo tra uomini e donne è la struttura fisica. tra l'altro in quelle popolazioni anche le donne sono muscolose, magari non come gli uomini, ma comunque più di noi ragazze occidentali.

    scusate l'OT
     
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  11. Nicola.
     
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    io non sono così categorico, nel senso che penso che femminilità e mascolinità sono in parte culturali, in parte anche "naturali". oggigiorno invece tecnicamente maschio e femmina potrebbero essere uguali in quasi tutto
     
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  12. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    ma secondo te cosa c'è di naturale, oltre alla struttura fisica?
     
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  13. Nicola.
     
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    dipende cosa intendi per naturale. è innegabile che alcuni "ruoli" siano derivati direttamente da "uomo=cacciatore" e "donna=madre". nella società attuale uomo e donna possono ricoprire pari ruoli perchè queste differenze sono venute meno, se la donna non guadagna e l'uomo non si preccupa dei bambini (esempio stupido) è solo perchè c'è ancora un pregiudizio verso questo tipo di scelta, ma difficoltà effettive non ve ne sono. diciamo che la società attuale vive ancora sulla falsa riga della società in cui l'uomo era re e la donna sguattera, però questi concetti antiquati provengono direttamente dall'uomo primitivo.

    al di là della struttura fisica, io direi che la donna ha il grande compito di essere madre, che non è nemmeno lontanamente paragonabile al ruolo di padre dell'uomo
     
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  14. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    allora state dicendo quello che dico anche io, cioè che a parte alcune caratteristiche che dipendono dalla struttura fisica, il resto di ciò che si dice femminilità e mascolinità deriva dalla cultura.


    perchè mi dovete dare contro anche quando diciamo la stessa cosa?
    tutti odiano i mod...
     
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  15. Nicola.
     
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    mi dai del voi?
     
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24 replies since 12/1/2013, 02:55   324 views
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