-
houccisoilariadusieleièrisorta.
User deleted
[bum!]
Non so... a volte però vorrei avere vicino qualcuno (anche una persona sola va bene! mi accontento!! ) che da questo punto di vista è più simile a me, cioè, che non mi veda come piccolo Buddha perchè anche quella persona un po' lo è. Saremmo dei reciproci piccoli Buddha
A voi capita? Come vivete questa cosa? In generale quanto spesso vi vedete con gli amici e come vi ci rapportate?
Edited by houccisoilariadusieleièrisorta - 8/2/2013, 10:18. -
alexey86.
User deleted
A me capita uguale ma boh?!? Non traendone nessun vantaggio e non avendo svantaggi non ci ho mai riflettuto sopra. Però trovo che un po triste che si accontentino di così poco o almeno io potrei fare molto di più . -
Nicola..
User deleted
più o meno capita anche a me. nel senso che alcune persone tengono di gran conto la mia opinione, e mi fa molto piacere (sottolineo molto) però di contro io non riesco a vederci reciprocità, in sostanza non mi viene da chiedere sostegno a loro per questioni strettamente personali . -
yukino76.
User deleted
Sì, capita anche a me.
Essendo pacata, disponibile al colloquio e sorridente (alcuni probabilmente mi percepiscono come estroversa, perchè sono sempre disposta ad ascoltare o ad aiutare), e razionale (o almeno così APPAIO dall'esterno), sono la persona giusta per "sfogarsi" o a cui chiedere consiglio. E questa cosa mi fa piacere; mi fa piacere avere questa considerazione di persona "di cui ci si può fidare" (e, in effetti, lo sono).
Ma non ho mai trovato una persona con cui avere uno scambio "reciproco", non per cattiva volontà dall'altra parte (beh, a volte anche per cattiva volontà dall'altra parte ), ma perchè IO non riesco ad aprirmi/sfogarmi come gli altri fanno con me.
Penso che il problema sia IO, che non sento nessuno "all'altezza" di capirmi, e quindi mi tengo tutto dentro. Quando dico "all'altezza" non intendo che io mi sento superiore agli altri, anzi, intendo che ho un modo di sentire e vedere le cose così complesso e contorto (anche per me) che non provo neanche a spiegarmi per paura di non essere compresa (nonostante la buona volontà dell'altro, perchè, sì, mi sento ESTREMAMENTE complicata); non ho ancora incontrato una persona verso cui desideri "aprirmi" perchè la sento a me "affine" (e quindi capace di seguirmi nei miei meandri mentali), e le poche volte che mi era parso di aver trovato qualcuno per cui valeva la pena abbassare la guardia, beh, delusione TOTALE .. -
Miyamoto-.
User deleted
mhm... Da un lato sicuramente aumenta l'autostima e va bene, però dopo un po' che palle ti devi accollare le responsabilità su tutti i consigli che dai . -
alexey86.
User deleted
Accollarti le responsabilità di quello che dici mi sembra normale; il brutto è quando tu dai il consiglio e loro non lo seguono o, peggio, lo eseguono male e danno la colpa a te del loro insuccesso . -
Miyamoto-.
User deleted
Beh magari quello è anche dovuto che, a volte uno pensa in modo furbo e agisce in modo stupido. Per esempio l'amico che riceve il consiglio, si impegna per metterlo in pratica ma nonostante gli sforzi non ci riesce. oppure non ci prova, ma è un altro discorso. Tu il consiglio glielo hai dato se non lo segue sono cazzi suoi. . -
alexey86.
User deleted
... poi calcola che la persona media non vuole un consiglio REALE ma solo conferme di una sua decisione presa precedentemente quindi tanti consigli sono solo buttati nel cesso . -
Miyamoto-.
User deleted
ahah è vero. Nella maggiorparte dei casi succede così, se gli dai un consiglio sensato l'ipotetica persona fa questa faccia O_O; se invece gli dici qualcosa che vuole sentirsi dire allora è così :-) . -
alexey86.
User deleted
... oppure quando gli dici il consiglio e ti dicono "no ma tu non capisci bla, bla, bla"? Vabbè tanto vale dimmi direttamente che cosa ti vuoi sentir dire ed è morta lì . -
Miyamoto-.
User deleted
vabbe' in queste situazioni si parla proprio di ermetismo. Se si incontrano due così finiscono di sicuro con litigare, perché ognuno sostiene che il modo giusto per fare una cosa è in un certo modo e l'altro sostiene che bisogna fare in modo diverso. Tentano di darsi consigli a vicenda e nessuno vuole cedere... . -
alexey86.
User deleted
guarda che l'arte della discussione è una cosa per pochissimi eletti a quanto vedo . -
Yorick75.
User deleted
E' un po' di tempo che mi sono riavvicinata ad alcune persone che conoscevo da quando avevo 18 anni, ma che prima d'ora non avevo mai frequentato, mentre adesso si può dire che siamo amici.
Li vedo in media ogni settimana.
Loro mi vogliono molto bene e ovviamente anche io, però ho notato che verso di me loro hanno un atteggiamento diciamo... non so spiegarmi... come se fossi una spiecie di piccolo Buddha. Nel senso che loro hanno molta stima di me, perchè vedono che non mi vergogno di come sono, o perchè se non mi va di fare una cosa non la faccio, invece che fingere divertimento.
A me questa cosa da una parte onora (mai nella vita avrei pensato che delle persone, addirittura più grandi, avessero stima di me tanto da pensare che io sia una persona speciale), però da una parte mi mette a disagio, perchè non mi sembra di fare niente di particolare per meritare questa opinione e soprattutto perchè mi sento addosso come una sorta di responsabilità verso di loro, una specie di responsabilità terapeutica (nel senso che magari mi chiedono dei consigli, o che cosa penso su determinate cose).
A volte mi piacerebbe avere anche io delle persone su cui contare, invece che essere sempre io la persona su cui gli altri possono contare.
Non fraintendetemi, loro per qualunque cosa so che li posso chiamare e so che se io chiedessi farebbero veramente tutto il possibile immaginabile. In effetti loro non mi fanno nessuna richiesta, io non devo fare nulla in particolare, sembra che sia soltanto la mia presenza a farli stare meglio e anche io con loro mi trovo bene (sono tutte persone molto introverse e divertenti) - infatti come vi dicevo le vedo abbastanza spesso (per i miei canoni una volta a settimana è abbastanza spesso ).
Non so... a volte però vorrei avere vicino qualcuno (anche una persona sola va bene! mi accontento!! ) che da questo punto di vista è più simile a me, cioè, che non mi veda come piccolo Buddha perchè anche quella persona un po' lo è. Saremmo dei reciproci piccoli Buddha
A voi capita? Come vivete questa cosa? In generale quanto spesso vi vedete con gli amici e come vi ci rapportate?
Io mi preoccuperei soltanto quando li vedrai vestiti con tuniche giallo-ocra o arancioni.
E' probabile che quello sia un po' il tuo ruolo (secondo il tuo racconto), che hai dei vantaggi, e degli svantaggi : la solitudine (intesa nell'avere questo dono).
Il Dalai Lama, quando ha un problema a chi telefona ?
[scherzo, eh. Non voglio dire che è impossibile trovare un riferimento a noi simile. Io ci provo ancora,oh.]. -
houccisoilariadusieleièrisorta.
User deleted
non me per fortuna. -
Nicola..
User deleted
... poi calcola che la persona media non vuole un consiglio REALE ma solo conferme di una sua decisione presa precedentemente quindi tanti consigli sono solo buttati nel cesso
si in questa branchia di persone mi ci metto pure io.