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yukino76.
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Mi sembra che sia un leitmotif, questa "paura di morire dentro"/"rompersi in mille pezzi, dentro/perdere l'essenza/essere manipolati diventando altro"
Non stiamo forse esprimendo tutti un pò la stessa cosa, anche se con parole diverse?
Cosa significa?
Allora, parlando per ME, la sensazione che provo è questa:
La mia essenza è DENTRO di me (un'essenza fatta di riflessione, over-emozionalità, reverie all'ennesima potenza), ed è un'essenza che allo stesso tempo odio e amo. E' un'essenza che percepisco da una parte come una grande forza (implicando moltissime potenzialità e possibilità) e dall'altra come una grande fragilità.
Purtroppo prevale la sensazione di "fragilità", per cui ho paura che la mia essenza interiore possa "crollare" o venir spazzata via dallo scontro con l'esterno (o anche da un cortocircuito interno), quindi rendendomi "vuota", "morta dentro", appunto. E' una continua lotta tra il nutrire questa essenza (perchè "positiva") e l'odiarla (perchè, la riflessione e l'emotività non sono sempre "positive"): ne ho paura, perchè la vedo come una "fragilità" che voglio evitare, ma allo stesso tempo non voglio perderla, perchè IO sono l'essenza.
Contorta?
... se solo riuscissi ad accettarmi per quello che sono (un'introversa, con tutti gli annessi e connessi), smettendo di sentirmi una "merdaccia" rispetto agli altri, smettendo di sentire sempre la necessità di dimostrare di valere qualcosa e di essere "come gli altri", riconoscendo il mio valore intrinseco e riconoscendolo, appunto, come VALORE e non come "fragilità" (da dover sempre giustificare o di cui doversi sempre scusare), forse questa "paura" scomparirebbe, perchè forse ho paura, in fondo, di "me stessa" in quanto mi percepisco "distorta" (perchè mi guardo con la lente degli altri, o forse mi guardo con la lente che penso abbiano gli altri, e magari gli altri riconoscono, in fondo, il mio valore e sono IO a non riconoscerlo).
.... sempre più contorta...
Edited by yukino76 - 30/4/2013, 18:07.