"E' triste morire senza figli"

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  1. Levin
     
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    Il titolo è una citazione da Bianca, film di Nanni Moretti, e l'ho scelta perchè, pur non essendo d'accordo con quanto affermato, mi ha sempre turbato in qualche modo e nella mia mente l'associo al mio problema.

    Il mio problema: io non voglio figli. Le ragioni evito di elencarle perchè sono tante e piuttosto articolate, essendo in una comunità di introversi comunque mi aspetto che mi crediate sulla parola quando dico che è una cosa su cui ho riflettuto per anni in modo molto serio e sono quindi giunto a questa ferma decisione. Dove sta il problema? Come è facile intuire, la mia ragazza la pensa in maniera opposta e desidera ardentemente una prole. Specifico che ho 23 anni e lei 22, stiamo insieme da 6 mesi e che ovviamente si parlerebbe concretamente dell'opzione solo in un futuro abbastanza lontano, ma entrambi concepiamo la relazione come qualcosa da cominciare per mantenere nel lungo periodo e se c'è disaccordo su un punto tanto fondamentale, ci sembra opportuno chiuderla qui prima di farci troppo male. O così pensavamo. Dopo aver discusso l'argomento, infatti, lei reagì veramente malissimo piangendo senza sosta per tutto il giorno e decidemmo di separarci. Tuttavia, ci siamo continuati a sentire e, riflettendoci e parlandone meglio, dopo un paio di settimane siamo tornati insieme su mia proposta, per dare più tempo alla relazione e vedere come si evolve. Nessuno dei due ha cambiato idea, io le ho detto chiaramente che, conoscendomi, non penso che cambierò mai parere, mentre lei è convinta che una donna riuscirà a persuadermi del contrario e che quella donna può essere lei. Insomma, ci proverà fino a che ci sarà riuscita o si sarà arresa.

    Ora, pur essendo stato del tutto corretto e non averle dato false speranze, io questa situazione la vivo con un certo disagio, e, si avverte, lo stesso vale per lei, che si comporta in modo più accorto e "frenato" rispetto a prima, come se stesse cercando di disaffezionarsi.
    Una cosa, in particolare, mi crea vera e propria angoscia. Sono tormentato da questa immagine: lei che sorride tra le lacrime alla vista del primo figlio. E, più nel presente: le foto dove è circondata dai nipotini, i figli di suo fratello, o con qualsiasi altro bambino suo parente o figlio di qualche amica. E' l'immagine della felicità, e ogni volta una stretta al cuore mi atterrisce. Il motivo mi è oscuro. E' perchè sono consapevole che non sarò mai parte e co-causa di quella felicità? E' un modo per rimettere in discussione su un piano emotivo delle prese di posizione razionali? E' un moto di disperazione di fronte a un'ingiusta realtà dove si può essere felici insieme adesso ma non nel futuro?
    Ripeto, non lo so. Rimane che oscillo tra il voler continuare e il voler chiudere, a turno entrambe le cose mi sembrano sbagliate.

    Tutto ciò, a parte l'ovvio sfogo, per chiedere: da introversi come vi relazionate con l'idea di avere un figlio(sottolineo, non un bambino, ma la responsabilità di una nuova vita) e con eventuali conflitti con chi ha un'opinione diversa in materia(non solo il partner, ad esempio mia madre ogni volta che accenno al desiderio di essere sterile va su tutte le furie). I pareri sulla mia personale situazione sono graditi ma non sono necessari. In ultimo, consiglio il film Bianca a chi non l'avesse visto :)
     
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  2. alexey86
     
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    Io penso che la tua relazione sia destinata a finire visto che quell'argomento è uno dei pilastri di un rapporto di coppia. Io ho un rapporto neutro con i bambini piccoli un pò come con le persone in generale: nè mi stanno simpatici nè mi mi danno fastidio. L'idea di avere un figlio nè mi entusiasma nè mi spaventa.
     
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  3. Levin
     
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    CITAZIONE (alexey86 @ 15/10/2013, 19:26) 
    Io penso che la tua relazione sia destinata a finire visto che quell'argomento è uno dei pilastri di un rapporto di coppia. Io ho un rapporto neutro con i bambini piccoli un pò come con le persone in generale: nè mi stanno simpatici nè mi mi danno fastidio. L'idea di avere un figlio nè mi entusiasma nè mi spaventa.

    Curiosa posizione, data la portata che una decisione del genere comporta. Quindi significa che se il partner esprimesse il desiderio di avere figli non ti opporresti? Ma, allo stesso modo, non lo proporresti per primo?


    Però ho specificato, non si tratta del bambino, si tratta di una persona nuova, che sarà bambino solo al primo stadio del suo sviluppo. Premo su questo punto perchè la confusione tra il termine figlio e bambino mi pare comune(purtroppo, credo che anche la mia ragazza non riesca ad uscire da quest'ottica)e genera secondo me una comprensione distorta e fittizia di quel che significa essere genitore. Poi non so se è il tuo caso, ma volevo chiarire.
     
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  4. alexey86
     
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    CITAZIONE (Levin @ 15/10/2013, 19:49) 
    CITAZIONE (alexey86 @ 15/10/2013, 19:26) 
    Io penso che la tua relazione sia destinata a finire visto che quell'argomento è uno dei pilastri di un rapporto di coppia. Io ho un rapporto neutro con i bambini piccoli un pò come con le persone in generale: nè mi stanno simpatici nè mi mi danno fastidio. L'idea di avere un figlio nè mi entusiasma nè mi spaventa.

    Curiosa posizione, data la portata che una decisione del genere comporta. Quindi significa che se il partner esprimesse il desiderio di avere figli non ti opporresti? Ma, allo stesso modo, non lo proporresti per primo?


    Però ho specificato, non si tratta del bambino, si tratta di una persona nuova, che sarà bambino solo al primo stadio del suo sviluppo. Premo su questo punto perchè la confusione tra il termine figlio e bambino mi pare comune(purtroppo, credo che anche la mia ragazza non riesca ad uscire da quest'ottica)e genera secondo me una comprensione distorta e fittizia di quel che significa essere genitore. Poi non so se è il tuo caso, ma volevo chiarire.

    Se io non volessi fare figli per motivi validi e non temporanei (se fosse una questione economica è temporanea per esempio) e la mia ragazza volesse farli io interromperei la relazione perchè, essendo uno dei pilastri fondamentali di un rapporto di coppia, il rapporto non funzionerebbe più e proseguire non avrebbe nessun senso. La vedo un pò come avere un tumore incurabile e scegliere se morire subito o agonizzare fino alla fine.
     
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  5. Levin
     
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    CITAZIONE (alexey86 @ 16/10/2013, 13:08) 
    Se io non volessi fare figli per motivi validi e non temporanei (se fosse una questione economica è temporanea per esempio) e la mia ragazza volesse farli io interromperei la relazione perchè, essendo uno dei pilastri fondamentali di un rapporto di coppia, il rapporto non funzionerebbe più e proseguire non avrebbe nessun senso. La vedo un pò come avere un tumore incurabile e scegliere se morire subito o agonizzare fino alla fine.

    Sul piano razionale tutto quadra. Però non posso fare a meno di prendere in considerazione anche il lato emotivo e l'imprevidibilità del futuro. Che succede se, continuando, nasce un amore così forte da spazzare via le ragioni? O, in modo opposto, chi me lo assicura che le cose si faranno tanto serie, magari ci si separerà prima per altri motivi senza che il problema debba essere mai concretamente posto. Insomma a me entrambe le opzioni, continuare o lasciarsi, sembrano giuste e sbagliate allo stesso tempo, perchè supportate da argomenti validi, quanto meno per me, sia in un senso che nell'altro. Per riprendere la metafora del tumore, non c'è mai la garanzia al 100% che ti ucciderà, potrebbe regredire. E' questione di probabilità, ma davvero si vuole fare delle scelte così importanti basandosi su della statistica? Per me non è così semplice.
     
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  6. alexey86
     
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    Dipende dalle motivazioni che hai alle spalle per non fare figli: l'emotività é un fattore relativo non assoluto. Io darei poco peso all'emotività in questo frangente in quanto la decisione presa ha un peso troppo elevato nel futuro.
     
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  7. Yorick75
     
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    Io credo che si possa vivere serenamente senza figli. A patto che sia una scelta consapevole. Così come le conseguenze. E’ sicuramente più difficile. Soprattutto perché andando in là con gli anni vedrai che la vita delle persone intorno a te si bloccherà, a volte si spegnerà, comunque ruoterà intorno all’argomento figli. Diverso è il caso se questa condizione non è voluta, ma subita.
    Sono più grande di te, ma non ho figli e non mi pesa. In questo momento ti posso dire che sono più pronto a vivere senza che con. Ma lascio tutte le possibilità aperte, non riesco a essere perentorio.
    Riguardo a te. Mi verrebbe da dirti riparliamone tra dieci anni. Ma essendoci un’altra persona di mezzo non possiamo ragionare così. Io direi di non essere così drastici, e considerata l’età e la breve durata della vostra relazione di darvi del tempo per conoscervi e capirvi meglio. Forse quest’argomento è stato affrontato troppo presto, a meno che non ci sia un’urgenza pratica, e rimane soprattutto teorica. Insomma potreste dedicarvi a fare e parlare d’altro. In ogni caso, chiudendo questa storia, inevitabilmente questo conflitto ti si riproporrà nella prossima relazione seria, perché sarà davvero difficile trovare una ragazza, alla tua età, che in materia abbia le tue stesse idee così chiare e definitive.
     
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  8. Levin
     
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    CITAZIONE (Yorick75 @ 17/10/2013, 17:52) 
    Io credo che si possa vivere serenamente senza figli. A patto che sia una scelta consapevole. Così come le conseguenze. E’ sicuramente più difficile. Soprattutto perché andando in là con gli anni vedrai che la vita delle persone intorno a te si bloccherà, a volte si spegnerà, comunque ruoterà intorno all’argomento figli. Diverso è il caso se questa condizione non è voluta, ma subita.
    Sono più grande di te, ma non ho figli e non mi pesa. In questo momento ti posso dire che sono più pronto a vivere senza che con. Ma lascio tutte le possibilità aperte, non riesco a essere perentorio.
    Riguardo a te. Mi verrebbe da dirti riparliamone tra dieci anni. Ma essendoci un’altra persona di mezzo non possiamo ragionare così. Io direi di non essere così drastici, e considerata l’età e la breve durata della vostra relazione di darvi del tempo per conoscervi e capirvi meglio. Forse quest’argomento è stato affrontato troppo presto, a meno che non ci sia un’urgenza pratica, e rimane soprattutto teorica. Insomma potreste dedicarvi a fare e parlare d’altro. In ogni caso, chiudendo questa storia, inevitabilmente questo conflitto ti si riproporrà nella prossima relazione seria, perché sarà davvero difficile trovare una ragazza, alla tua età, che in materia abbia le tue stesse idee così chiare e definitive.

    Ti ringrazio per il commento, molto puntuale. Accoglierò il consiglio, ma una cosa mi lascia perplesso. Riprendo la tua ultima frase: non so quanto sia vero. Nel senso che la stragrande maggioranza delle persone che conosco, per lo più coetanei o giù di lì, sono tutti abbastanza decisi verso la posizione favorevole. Non conosco nessuno che condivida la mia e giusto qualcuno che, come te, lascia aperta la questione a tutte le possibilità, che secondo me dovrebbe idealmente essere la più comune. Questo mi induce a pensare, forse a torto, che la scelta dell'avere figli sia dai più considerata con leggerezza o non considerata proprio ma accettata come una tappa prestabilita.
     
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  9. Yorick75
     
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    CITAZIONE (Levin @ 17/10/2013, 22:47) 
    Ti ringrazio per il commento, molto puntuale. Accoglierò il consiglio, ma una cosa mi lascia perplesso. Riprendo la tua ultima frase: non so quanto sia vero. Nel senso che la stragrande maggioranza delle persone che conosco, per lo più coetanei o giù di lì, sono tutti abbastanza decisi verso la posizione favorevole. Non conosco nessuno che condivida la mia e giusto qualcuno che, come te, lascia aperta la questione a tutte le possibilità, che secondo me dovrebbe idealmente essere la più comune. Questo mi induce a pensare, forse a torto, che la scelta dell'avere figli sia dai più considerata con leggerezza o non considerata proprio ma accettata come una tappa prestabilita.

    Scusami, ma non ho capito perché ti lascia perplesso l'ultima mia frase, quando hai espresso lo stesso concetto con altre parole :). Riguardo alla tua ultima riflessione ti posso dire che tu leghi troppo l'avere un figlio con una decisione razionale, ben ponderata, presa da persone adulte e mature. Non ho una statistica, ma sicuramente i figli nascono anche così per caso. Perché "quella volta che ci siamo lasciati andare e non siamo stati attenti", etc. O per colmare dei propri vuoti. Per dare un senso alla propria esistenza. O appunto è solo la tappa che tocca percorrere dopo il matrimonio. Tappa che non è sentita, ma è frutto della pressione sociale. E poi chi la sente a mammà?
    Comunque non mi sento di biasimare nessuno, anche perché credo che poi, per scelta o per caso, quando si ha un figlio tante teorie saltano e la persona si adatta e cambia le proprie priorità. Allo stesso tempo però, credo, ma non ho nessuna prova, che i genitori che scelgono siano genitori migliori.
     
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  10. Joiel
     
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    Che bella discussione...
    Quella dei figli è sicuramente una questione molto importante, che prima o poi si affaccia nella vita di ciascuno.
    I motivi che spingono una persona a desiderare o meno figli sono tanti...diciamo, in via generale, che per le donne il desiderio di avere figli è maggiore rispetto all'uomo. il desiderio di procreare è insito, quindi sentito a livello viscerale. Ci sono comunque tante altre donne che stanno bene senza, o preferiscono non farne. una minima parte.
    C'è da dire che oggi fare un figlio è un lusso, un vero lusso. Bisogna davvero stare bene economicamente. ma questa è un'altra questione.
    Mi è piaciuta molto la frase letta...del figlio che è e sarà prima di tutto una persona.Si, perchè credo che molto spesso si facciano figli senza una vera consapevolezza di quello che si andrà incontro. E trovo molto saggia la presa di posizione di chi, non sentendosi in grado di donare tutto l'amore di questo mondo, decida che sia meglio non averne.
    E' una frase che si sente dire spesso, ma che trovo verissima: Il mestiere più difficile del mondo è quello del genitore. Il trovare il giusto modo di rapportarsi, di dare, quando, quanto? l'avere il giusto equilibrio tra l'assenza e la presenza, tra la quantità e la qualità. Sviluppare un'adeguata capacità di amare ed essere consapevoli che sarà per tutta la vita.
    Certo, se tutti pensassero come me, a quanto sia difficile allevare ed educare un bimbo, probabilmente andremmo verso l'estinzione :), però al tempo stesso trovo che sia necessario arrovellarsi un po' sulla questione. Sarà anche che studiando proprio materie educative, pedagogia ecc... mi sono resa conto di quante cose bisogna sapere per essere delle buone figure di riferimento per un una nuova vita!
    Comunque ci tengo a dire, levin, che sei molto giovane, e mi sembra anche giusto pensarla cosi' a 23 anni. Ma prendi in considerazione il fatto che si cresce e si può cambiare idea ;)
     
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  11. alexey86
     
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    Secondo me il problema grosso è che il genitore non calcola che quello che dice deve essere confermato nei fatti: è inutile che predichi i valori dell'onestà se poi sei il primo che ruba al prossimo. Il problema si aggrava perchè il bambino è senza educazione culturale e perde subito la fiducia nel genitore non come gli adulti che anche se è una persona che vale nulla non la si disprezza. Io penso che il grosso delle difficoltà sia in questo oltre che ad essere una persona decente ma penso sia incluso nel pacchetto dire=fare
     
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  12. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    Onestamente penso che affrontare questo discorso a 23 anni e dopo 6 mesi di relazione sia alquanto prematuro... lasciarsi per un motivo del genere sinceramente mi sembra poco sensato. Sei sicuro che non sia un pretesto che mascheri altre motivazioni?

    A parte questo, condivido i tuoi dubbi sul fatto di avere figli o meno. Come hai detto anche tu, i bambini sono persone: si tratta di mettere al mondo una persona, un altro essere, qualcuno che ora vediamo col pannolino a piangere ma che poi sarà come noi, avrà una sua identità, personalità, ecc.

    Non è una scelta facile, essere genitori è una responsabilità enorme. Dal canto mio, mi piacerebbe avere dei figli, ma lo vedo un compito talmente difficile e il mondo mi sembra messo talmente male che non credo ne farò. Non si tratta, come diceva sopra qualcuno, di amore da dare. Non mi sento una persona incapace di dare amore, o che non se la sente di darne oltre un certo limite, anzi: penso di averne talmente tanto che mi sembra davvero troppo rischioso far nascere un bambino in questo mondo, è la paura di vederlo soffrire, anche in modo terribile, che mi frena.

    Certo può darsi che cambierò idea, ma ora come ora mi sembra davvero un'impresa titanica (ovviamente in tutto questo non sto dando alcun peso al fattore economico: soltanto per via di questo ogni possibilità di crescere un bambino è esclusa).


    ps. Bianca è un bellissimo film. Il monologo finale...
     
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  13. Joiel
     
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    "mi sembra davvero troppo rischioso far nascere un bambino in questo mondo, è la paura di vederlo soffrire, anche in modo terribile, che mi frena."

    Si, sono d'accordissimo su questo punto
     
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  14. Levin
     
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    CITAZIONE (Yorick75 @ 18/10/2013, 00:53)
    Scusami, ma non ho capito perché ti lascia perplesso l'ultima mia frase, quando hai espresso lo stesso concetto con altre parole :). Riguardo alla tua ultima riflessione ti posso dire che tu leghi troppo l'avere un figlio con una decisione razionale, ben ponderata, presa da persone adulte e mature. Non ho una statistica, ma sicuramente i figli nascono anche così per caso. Perché "quella volta che ci siamo lasciati andare e non siamo stati attenti", etc. O per colmare dei propri vuoti. Per dare un senso alla propria esistenza. O appunto è solo la tappa che tocca percorrere dopo il matrimonio. Tappa che non è sentita, ma è frutto della pressione sociale. E poi chi la sente a mammà?
    Comunque non mi sento di biasimare nessuno, anche perché credo che poi, per scelta o per caso, quando si ha un figlio tante teorie saltano e la persona si adatta e cambia le proprie priorità. Allo stesso tempo però, credo, ma non ho nessuna prova, che i genitori che scelgono siano genitori migliori.

    Ciò che mi lascia perplesso è che la maggiorparte delle persone sembra averle le idee chiare e definitive, così tanto che neanche mettono la cosa in discussione, in pimo luogo con se stessi. Alla domanda "pensi di voler avere dei figli in futuro?" la risposta è quasi sempre "certo che voglio avere figli", accompagnata da un'espressione che esprime incredulità e una punta di divertimento, come a dire "ma che razza di domanda dalla risposta ovvia è?". Il che mi lascia sbalordito, insieme a tutto quello che hai citato tu: possibile che non ci si renda conto in modo così comune dell'importanza e gravità della decisione di avere una prole? Al contrario tuo io biasimo eccome, una coppia che dovesse decidere di avere figli perchè questo è quello che "ci si aspetta da loro", per me è da galera. Anche qualora dovesse essere come dici tu, che le persone si adattano e cambiano le priorità, significherebbe comunque che il figlio di quelle persone per tutta la vita dovrà subire, nel bene e nel male, tutti gli errori che questo adattarsi comporta, cosa che non mi sembra affatto giusta e corretta verso gli altri in generale, figurarsi verso il proprio figlio.

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 21/10/2013, 01:53) 
    Onestamente penso che affrontare questo discorso a 23 anni e dopo 6 mesi di relazione sia alquanto prematuro... lasciarsi per un motivo del genere sinceramente mi sembra poco sensato. Sei sicuro che non sia un pretesto che mascheri altre motivazioni?

    E' una questione spinosa e secondo me l'effettiva età e tempo trascorso insieme non influiscono necessariamente in modo rilevante. I miei genitori si sono incontrati, sono stati insieme 6 mesi e si sono sposati. Tre figli, 25 anni di matrimonio, ancora innamoratissimi. Altre coppie stanno insieme un decennio e magari si lasciano senza arrivare mai a prendere decisioni importanti come sposarsi e/o avere figli. Insomma, credo dipenda dalle persone per lo più. Io e la mia ragazza condividiamo questa idea: se si sta insieme, ci si dà al 100% fin dall'inizio e ci si impegna per mantenere le cose nel tempo: si tende non alla semplice relazione a lungo termine, ma a quella a vita. Come la perfezione, raggiungerla magari è impossibile, ma intanto vivere nella tensione verso la stessa non può che dare buoni frutti. Poi si è ovviamente consapevoli che può succedere di tutto e la storia può finire. E' ben diverso, però, sapere in anticipo che c'è un disaccordo grave di fondo che garantisce la fine in futuro, lontano o meno. Come se avessi davanti a me un lungo rettilineo, se vedo solo un indefinito orizzonte posso percorrerlo a gran velocità, ma se vedo un muro ho due alternative per non schiantarmi: o freno, il che significherebbe vivere la relazione in modo mite e decisamente non è ciò che voglio, o mi fermo del tutto, il che significa chiudere la relazione in modo definitivo.
     
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  15. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    capisco il tuo punto di vista.
    quello che mi colpisce del tuo ragionamento è l'omogeneità: sembri avere la certezza che da qui all'eternità sarei sempre identico, e non solo: che anche la vita in generale lo sarà. non a caso l'hai paragonata a un rettilineo, nel quale già dal presente si può intravedere da lontano se più avanti ci sarà un muro oppure no.
    mi colpisce anche quando dici: "si tende non alla semplice relazione a lungo termine, ma a quella a vita", come se si potesse sapere fin dai primi mesi se la persona con cui stiamo sarà quella con cui staremo per sempre. sinceramente penso che si scopra per via se la relazione seria che si sta vivendo sia o meno quella della vita, da una parte perchè penso ci si debba conoscere profondamente per capire se quella persona effettivamente può essere quella "della vita", dall'altra perchè l'esistenza mi sembra tutto fuorchè un rettilineo: la trovo al contrario abbastanza fosca e imprevedibile - magari abbiamo incontrato la persona della vita ma cause di forza maggiore ci hanno fatto seprare, ecc.

    non lo so, dal tuo ragionamento, ho quasi l'impressione che per trovare la persona della vita sia sufficiente compilare un questionario di presupposte "domande riguardo decisioni importanti" :) ma a parte gli scherzi, sul serio non capisco in che modo da pochi mesi di relazione si possa capire se quella è la persona con cui vorremo stare per sempre.

    però ora siamo OT :D
     
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18 replies since 15/10/2013, 17:38   2161 views
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