"E' triste morire senza figli"

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  1. Levin
     
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    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 26/10/2013, 01:18) 
    capisco il tuo punto di vista.
    quello che mi colpisce del tuo ragionamento è l'omogeneità: sembri avere la certezza che da qui all'eternità sarei sempre identico, e non solo: che anche la vita in generale lo sarà. non a caso l'hai paragonata a un rettilineo, nel quale già dal presente si può intravedere da lontano se più avanti ci sarà un muro oppure no.
    mi colpisce anche quando dici: "si tende non alla semplice relazione a lungo termine, ma a quella a vita", come se si potesse sapere fin dai primi mesi se la persona con cui stiamo sarà quella con cui staremo per sempre. sinceramente penso che si scopra per via se la relazione seria che si sta vivendo sia o meno quella della vita, da una parte perchè penso ci si debba conoscere profondamente per capire se quella persona effettivamente può essere quella "della vita", dall'altra perchè l'esistenza mi sembra tutto fuorchè un rettilineo: la trovo al contrario abbastanza fosca e imprevedibile - magari abbiamo incontrato la persona della vita ma cause di forza maggiore ci hanno fatto seprare, ecc.

    non lo so, dal tuo ragionamento, ho quasi l'impressione che per trovare la persona della vita sia sufficiente compilare un questionario di presupposte "domande riguardo decisioni importanti" :) ma a parte gli scherzi, sul serio non capisco in che modo da pochi mesi di relazione si possa capire se quella è la persona con cui vorremo stare per sempre.

    però ora siamo OT :D

    Il rettilineo rappresenta la relazione, non la vita. Più propriamente, ho usato questa immagine per parlare di direzione e intenzioni. La vita è tortuosa? E io di contro ce la metto tutta per mantenere la relazione sulla proverbiale retta via. Come? Con le migliori e più serie intenzioni, con volontà tenace, la metafora dell'andare al massimo della velocità, per arrivare lontano e per godersi il viaggio con pienezza.
    Non fraintendere però, questo non significa affatto che io abbia già realizzato che la persona con cui sto è colei con la quale voglio passare la vita. Tutt'altro, ma io decido di rapportarmi come spiegato, a prescindere da chi ho davanti(va da sè che ciò è preceduto da un periodo di frequentazione nel quale invece vado coi piedi di piombo).

    Riguardo l'omogeneità, hai ragione, è una mia caratteristica. Non pretendo di sapere che non cambierò mai, ma ci sono dei punti fermi che regolano il mio modo d'essere che ritengo abbastanza saldi e sui quali in ogni caso mi concentro affinchè rimangano tali.
    Ad esempio, parecchie persone vivono la loro vita non avendo alcun dubbio a proposito del loro orientamento sessuale, hanno un'identità definita e sanno che tale rimarrà. Io non faccio che estendere la cosa a più aspetti della mia personalità.


    (siamo veramente OT? Del resto siamo nella sezione degli affetti e secondo me il discorso sul fare figli è strettamente legato a quello dell'impegno nella relazione)
     
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  2. Un introverso qualunque
     
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    CITAZIONE (Levin @ 15/10/2013, 17:38) 
    Il mio problema: io non voglio figli. Le ragioni evito di elencarle perchè sono tante e piuttosto articolate, essendo in una comunità di introversi comunque mi aspetto che mi crediate sulla parola quando dico che è una cosa su cui ho riflettuto per anni in modo molto serio e sono quindi giunto a questa ferma decisione. Dove sta il problema? Come è facile intuire, la mia ragazza la pensa in maniera opposta e desidera ardentemente una prole. Specifico che ho 23 anni e lei 22, stiamo insieme da 6 mesi e che ovviamente si parlerebbe concretamente dell'opzione solo in un futuro abbastanza lontano, ma entrambi concepiamo la relazione come qualcosa da cominciare per mantenere nel lungo periodo e se c'è disaccordo su un punto tanto fondamentale, ci sembra opportuno chiuderla qui prima di farci troppo male. O così pensavamo. Dopo aver discusso l'argomento, infatti, lei reagì veramente malissimo piangendo senza sosta per tutto il giorno e decidemmo di separarci. Tuttavia, ci siamo continuati a sentire e, riflettendoci e parlandone meglio, dopo un paio di settimane siamo tornati insieme su mia proposta, per dare più tempo alla relazione e vedere come si evolve. Nessuno dei due ha cambiato idea, io le ho detto chiaramente che, conoscendomi, non penso che cambierò mai parere, mentre lei è convinta che una donna riuscirà a persuadermi del contrario e che quella donna può essere lei. Insomma, ci proverà fino a che ci sarà riuscita o si sarà arresa.

    Non ho modo di leggermi l'intero thread, ne approfitto solo per dirti che siete davvero troppo piccoli per pensare seriamente alla prospettiva di avere figli in futuro :emoticon-0100-smile.gif: Detto questo, dovresti comunque sentirti inorgoglito e responsabilizzato se una ragazza manifesta in maniera così intensa il suo desiderio di avere figli con te, evidentemente ti considera già da ora una persona molto matura e affidabile. Questo è davvero molto bello. Considera pure che per le donne la prole è un'esigenza biologica in senso stretto, che non può aspettare i ritmi dell'economia o altri fattori. Invece l'uomo si approccia in maniera completamente diversa al problema perché può riprodursi senza limiti d'età (o quasi).

    CITAZIONE (Levin @ 15/10/2013, 17:38) 
    Tutto ciò, a parte l'ovvio sfogo, per chiedere: da introversi come vi relazionate con l'idea di avere un figlio(sottolineo, non un bambino, ma la responsabilità di una nuova vita) e con eventuali conflitti con chi ha un'opinione diversa in materia(non solo il partner, ad esempio mia madre ogni volta che accenno al desiderio di essere sterile va su tutte le furie). I pareri sulla mia personale situazione sono graditi ma non sono necessari. In ultimo, consiglio il film Bianca a chi non l'avesse visto :)

    Da introverso la mia posizione è cambiata rispetto a qualche anno fa. In passato ero più convinto che avere figli fosse un qualcosa di necessario e imprescindibile, anche sulla base dell'assunto "E' triste morire senza figli". Oggi le mie convinzioni sono completamente diverse. Lavoro da qualche anno, ho maggiore esperienza sulle cose del mondo, e ciò nonostante la prospettiva di avere un figlio mi atterrisce completamente. Ritengo che non esista una responsabilità e una difficoltà più grandi. Poi si uniscono altre motivazioni come il denaro (purtroppo i figli prima di essere una ricchezza sono un costo!), le prospettive per il futuro, il completo annullamento di se stessi, il non eccessivo trasporto verso i bambini piccoli. Detto questo, però, penso che si tratti di una posizione che potrebbe mutare in futuro. Dipende molto da colei che incontrerò sulla mia strada. Non dimentichiamo che per fare un figlio...occorre passare da un'esperienza fisica che trascende la razionalità e va aldilà di ogni immaginazione :emoticon-0100-smile.gif:
     
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  3. Levin
     
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    Da introverso la mia posizione è cambiata rispetto a qualche anno fa. In passato ero più convinto che avere figli fosse un qualcosa di necessario e imprescindibile, anche sulla base dell'assunto "E' triste morire senza figli". Oggi le mie convinzioni sono completamente diverse. Lavoro da qualche anno, ho maggiore esperienza sulle cose del mondo, e ciò nonostante la prospettiva di avere un figlio mi atterrisce completamente. Ritengo che non esista una responsabilità e una difficoltà più grandi. Poi si uniscono altre motivazioni come il denaro (purtroppo i figli prima di essere una ricchezza sono un costo!), le prospettive per il futuro, il completo annullamento di se stessi, il non eccessivo trasporto verso i bambini piccoli. Detto questo, però, penso che si tratti di una posizione che potrebbe mutare in futuro. Dipende molto da colei che incontrerò sulla mia strada. Non dimentichiamo che per fare un figlio...occorre passare da un'esperienza fisica che trascende la razionalità e va aldilà di ogni immaginazione :emoticon-0100-smile.gif:
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    Non so quanto sia vera l'ultima frase. Personalmente la razionalità mi accompagna senza tregua anche quando facciamo l'amore, e onestamente non vedo come potrebbe essere altrimenti. A chi, come te(e la mia ragazza), allude a qualcosa oltre immaginazione, guardo con sincera incomprensione e forse una punta d'invidia. Dico forse perchè appunto non mi è molto chiaro a cosa si allude esattamente.
     
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  4. Un introverso qualunque
     
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    Mi riferivo in buona sostanza al fatto di fare l'amore liberamente, senza alcun tipo di contraccettivi, e al miracolo della vita che nasce e si sviluppa nel grembo della donna. Per me si tratta di qualcosa che non può essere spiegato solo razionalmente. Aggiungo poi che io non sono illibato ma non ho mai fatto l'amore con la "mia" ragazza. Posso solo immaginare che vivere il sesso senza protezioni, l'idea della tua donna che si abbandona senza riserve etc...debba essere una sensazione sublime.
     
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18 replies since 15/10/2013, 17:38   2161 views
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