Scegliere di vivere da soli

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  1. lili_marleen
     
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    Volevo parlarvi del vivere da soli... come tema l'ho trovato trattato qui solo in senso negativo, vivere da soli come stato di solitudine amorosa.
    Ebbene, invece io volevo provare a parlarne in senso proprio. Qualcuno tra voi vive da solo? Come la vive?
    Io vivo per conto mio da quando ho diciotto anni, e adesso ne ho ventiquattro. All'inizio l'ho fatto per andar via di casa, due anni fa la situazione a casa si è calmata ma non sono più riuscita a tornare indietro, perché avevo ormai dei miei ritmi molto diversi da quelli dei miei... Ho visto che quella che era vista dai miei come una "vita capricciosa", mi verrebbe da dire - stare sempre chiusa in camera, parlare e uscire poco, avere pochi interessi ma ben approfonditi - era in realtà la mia vita, quella che faceva di me quella che ero. Che non sarei più riuscita a sopportare certe loro cose, nonostante gli volessi bene.
    Insomma, io ho fatto questa scelta, e mi rendo conto che ho potuto perché avevo anche un minimo di soldi per poterlo fare, cosa che molti di noi non hanno, per cui la scelta non si pone perché non c'è la possibilità alla base, però volevo sapere se tra voi qualcuno vive da solo e come gestisce il confine dentro/fuori. Difatti ho notato che devo stare molto attenta a non stare troppo chiusa in casa, anche se condivido la casa, ma comunque devo stare attenta a non chiudermi troppo qui in camera, sennò non esco più se non per fare la spesa, davvero. Allora mi obbligo ad andare in facoltà tutti i giorni qualche ora, e poi il resto del tempo lo passo a casa, oppure a fare le cose che mi piacciono. Mi rendo conto che questo andare-venire mi serve per non fare una vita da reclusa, però mi rendo conto che è anche molto alienante, perché a volte proprio non mi va di andare in facoltà, ma ci vado perché mi sono data questa specie di regola. E' come se uscissi per farmi una dose di normalità.
    Non mi va di vedere quelle facce alienate, perché non mi piace moltissimo il mio corso, perché non mi trovo coi prof, soprattutto. Però non posso evitare il mondo lì fuori, non posso chiudermi qui dentro. Per cui ogni mattina è una sfida, in pratica.
    Inoltre credo che internet sia un fattore molto negativo. Da quando ho la connessione ci passo molto tempo, così evito la socializzazione reale e creo una specie di rapporto fittizio col mondo... Ecco come vivo da sola io, e mi rendo conto che non è il modo migliore, e se facessi davvero quello che mi piace... Dovrei rinunciare alla laurea, mettermi a lavorare e fare i miei corsi che piacciono a me. Ma quanto, quanto, quanto, quanto costa la libertà?

    Volevo anche aggiungere una cosa, che mi sono dimenticata. Io ho una relazione d'amore da un po', diciamo abbastanza per poter pensare di andare a vivere insieme a questa persona. Ebbene, per un periodo ci abbiamo provato, ma abbiamo visto che stiamo meglio in due case diverse, che la convivenza proprio non si poteva fare, nonostante ci sia un amore fortissimo, immenso. E' come se avessimo bisogno di uno spazio separato per poterci mettere dentro le nostre vite profondissime, per poterle pensare in pace. Ma solo quello, perché comunque condividiamo le "miserie" di tutti i giorni, ci vediamo quasi quotidianamente e condividiamo tutto. E' come se le nostre stanze fossero separate per poterci mettere le nostre vite, ecco.
     
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0 replies since 17/11/2014, 20:22   212 views
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