Limiti salutari nei rapporti

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  1. Catarì Baroja
     
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    Gentile Dottore Anepeta

    Da poco che ho saputo della Sua teoria. Negli ultimi mesi sapendo di essere introversa ho fatto più attenzione a certe dinamiche mie che ritengo non molto funzionali nel senso che mi fanno provare grande disagio. Per questo motivo mi rivolgo a Lei per porle la seguente domanda: come può una persona introversa imparare a mettere limiti salutari nei suoi rapporti, sopratutto quelli di coppia? Nel passato mi è successo di mettere le altre persone prima di me, nel senso che preferisco il loro benessere prima del mio, questo delle volte mi ha portato a sopportare aggressioni pensando che ognuno ha il diritto di essere come è e che voler bene a una persona significa accettarla come è, ma non capisco mai quando l´altro diventa dannoso.

    La ringrazio molto e mi scuso del mio italiano imperfetto, sono messicana.
     
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  2. Luigi Anepeta
     
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    In fase evolutiva l'orientamento intrinseco all'introversione comporta un orientamento che privilegia l'Altro rispetto all'Io. Sarebbe fuori luogo discutere qui del significato profondo di questo orientamento. Basterà dire che l'Altro in questione, a livello inconscio, non è un individuo particolare ma il gruppo di appartenenza, il cui primato dinamico è fuori discussione. In una società individualistica il rischio è che questo orientamento rimanga cristallizzato in una sorta di soggezione/ devozione/idealizzazione di un individuo particolare. Sormontare tale cristallizzazione comporta la valutazione dei bisogni e dei diritti dell'io e la conoscenza reale dell'altro cui cui ci si rapporta.In breve, l'altro va vissuto e interagito come una persona in carne ed ossa e non come rappresentante dell'Altro.
     
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  3. Catarì Baroja
     
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    Grazie Dottore

    Dalla sua riposta mi è nato un altro dubbio... questo che Lei commenta dell´Altro, sarà relazionato col concetto dell´Altro che esponeva Lacan?

    Grazie mille
     
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  4. Luigi Anepeta
     
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    L'Altro di Lacan è il simbolico rappresentato nella mente umana (inconscio, linguaggio). L'altro di cui parlo, ed è un fondamento della mia teoria, è il sociale rappresentato nello strato più profondo della mente umana. E' in altri termini il mondo sociale nella sua totalità che vive ed è attivo in ogni soggettività.
     
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  5. Catarì Baroja
     
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    Grazie delle sue risposte Dottore Anepeta... potrei chiederle ancora di raccomandarmi qualche testo suo dove possa approffondire sul tema?
    Tante grazie
     
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  6. Luigi Anepeta
     
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    In tutti i miei saggi il tema della rappresentazione interiore del mondo sociale è stato affrontato. Il saggio più esplicito al riguardo è il Diario di un antipsichiatra (Nilalienum Edizioni).
     
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  7. Catarì Baroja
     
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    Grazie Dottore
     
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6 replies since 27/6/2018, 21:02   213 views
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