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Patty da Como.
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Buona sera,gentile dottore Anepeta.
Ho saputo che lei è uno psichiatra tendenzialmente contrario alla assunzione di psicofarmaci.
C'è uno psichiatra che la pensa come Lei nelle mie vicinanze? Io abito a Como e sto cercando qualcuno nella mia città o nella cucina Milano.Sono in cura da diversi tempi con Invega 6 mg. e avviso diversi problemi di natura fisica,riscontrati anche dal mio ginecologo.
In stessa del suo aiuto cordialmente la saluto.. -
Luigi Anepeta.
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Gentile Patty,
gli psicofarmaci hanno un potere sintomatico non terapeutico; in breve, possono alleviare alcuni sintomi, ma non portare alla guarigione o al contenimento della malattia come sostengono gran parte degli psichiatri. Il loro uso va sempre subordinato al criterio costi/benefici tenendo conto di effetti collaterali che, spesso, soprattutto per quanto riguarda i neurolettici, sono incisivi e talora invalidanti. La dismissione degli psicofarmaci non può avvenire che nel contesto di un rapporto psicoterapeutico orientato ad illuminare i conflitti psicodinamici che producono i sintomi.
Gli psichiatri che operano in Italia - circa 11000 - sono quasi tutti allineati sulla teoria e sulla pratica dettate dal DSM, vale a dire dall'onnipotente associazione psichiatrica statunitense (APA). Esiste una minoranza di psichiatri di buon senso - in gran parte basagliani - che prediligono il rapporto dialogico con i pazienti anziché la bruta prescrizione di psicofarmaci, ma operano di solito in strutture pubbliche.
Mi dispiace non potere essere di aiuto (a lei e a tanti altri che si rivolgono a me che, per limiti di età, sono quasi fuori gioco), ma la situazione psichiatrica in Italia per ora è quella che è, e non è destinata a mutare finché i pazienti non si associeranno per lottare per i loro diritti. E' un'utopia pensare qualcosa del genere? Forse. In Italia, però, i pazienti diagnosticati come psicotici e asoggettati a cure con psicofarmaci sono circa 250.000.... -
Patty da Como.
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TheThinIce.
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Ciao Patty (e buonasera al Dottore Anepeta: mi permetto di intervenire in questa sezione perché mi sembra tollerato),
Milano è una bolla di pensiero psichiatrico conforme, impenetrabile alle alternative alla ScienzaRivelata.
Prova a cercare informazioni su Giuseppe Tibaldi (lavora a Modena ma viene periodicamente a Milano) e Francesco Comelli. Forse non conoscono nemmeno l'opera del dott. Anepeta, ma sugli psicofarmaci potrebbero avere approcci vicini.
Questo è il meglio che posso dirti. Buona ricerca..