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Albert Schweitzer.
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C'è chi crede alle religioni, al soprannaturale (tra cui i fantasmi), alle superstizioni, alla possibilità di divinare il futuro (oroscopi, tarocchi o carte, lettura della mano), alla possibilità di ricavare i numeri da giocare al lotto dall'interpretazione dei sogni, ai misteri più inspiegabili (ufo, etc.), alle terapie mediche al di fuori del metodo scientifico (agopuntura, omeopatia). La mia intelligenza, per quanto nella media o appena superiore alla media, rifiuta tutto questo perché è di tipo logica-razionale in particolare scientifica-matematica e la prima cosa che mi viene in mente è che dipenda dalla mia introversione. La mia domanda è questa: ha mai pensato che gli introversi hanno un'intelligenza di ordine superiore e che questo possa avere un fondamento neuro-biologico al momento non osservabile/rilevabile? Grazie. 
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una volta la pensavo così, ora non più. prima cosa ci sono tanti tipi di intelligenza, tu di quale tipo parli? l'introverso secondo me ha solo più attitudine verso certe cose, ossia introspezione e meccanismi mentali (penso che i migliori terapeuti siano introversi), per il resto non credo che altri tipi di intelligenza siano legati a questo tratto caratteriale. si tende a percepirlo così perché l'introverso di solito rimane in disparte, non si amalgama mai in un gruppo e questo dà un falso senso di superiorità, ma è solo sintomo di una maggiore consapevolezza appunto del mondo interiore. . -
Albert Schweitzer.
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Ciao weirdfishh e grazie del tua partecipazione. Ti ho seguita nei tuoi commenti e discussioni passati e ti ho letta con interesse e apprezzamento. Sembra, in quello che ho scritto, che mi contraddico: da un lato dico di me di non essere una persona tanto più intelligente della media, dall'altro che gli introversi sono tra i più intelligenti. Per spiegarmi meglio possiamo distinguere tra quantità e qualità. Quantitativamente non mi sento tanto più intelligente della media, ma a parità di quantità percepisco la mia intelligenza qualitativamente superiore. Come ho scritto sono razionalista, rifiuto ogni forma di credenze. Riflettendoci meglio non serve che gli introversi abbiano un cervello più efficiente neuro-biologicamente, forse è sufficiente il modo un cui la mente introversa opera, per quello che già c'è scritto nel saggio, ovvero che ha bisogno di filtrare la realtà per trovare delle risposte. Chi si adatta alle varie forme di credenze può farlo perché si adatta al mondo così com'è, accontentandosi della prima spiegazione trovata nel mondo così com'è, cosa che gli introversi non fanno. Forse è questa la motivazione. Ciao e a presto. . -
Introverso Anonimo.
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Non tutti gli introversi sono iperdotati e anzi alcuni possono essere ipodotati. Poi il QI intelletivo vale quasi nulla per valutare una persona, le emozioni contano di più, conta molto altro nella vita di una persona. . -
Albert Schweitzer.
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Ciao Introverso Anonimo e grazie anche a te per la tua partecipazione. In realtà non ho alcun interesse all'intelligenza in se, ma ai paradossi legati all'intelligenza. Faccio un esempio. Antonino Zichichi e' uno dei migliori scienziati italiani, e non tanto perché ha visibilità mediatica ma quanto per le sue ricerche tra cui quelle sull'antimateria. Non c'è dubbio quindi che sia un genio. Quando pero' si tratta di scegliere tra l'evoluzionismo della Biologia moderna, da lui ritenuto scientificamente di second'ordine, lo rifiuta per scegliere qualcosa di ancor meno scientifico come il creazionismo religioso. Non riesco solo a spiegare questo paradosso e in generale l'aderenza alle credenze. Grazie ancora e saluti. .
Forum LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi) 
Domande (sintetiche) al dott. Anepeta
Gli introversi sono più intelligenti? |
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