Continuo a cercarlo o lascio perdere?

Introversione rifiuto amicizia

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    È possibile che un introverso rifiuti il dialogo quando sta male fisicamente e/o psicologicamente anche se vuole essere amico di quella persona?
     
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  2. Darwi
     
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    Mah, secondo me chiunque stia male, fisicamente o psicologicamente, ha bisogno di cure e di riposo, il che necessita l'isolamento. Semmai il problema è se stare male è solo la somatizzazione della paura dell'amicizia, per il rischio di delusioni da rifiuto o da senso di inadeguatezza. Sperimentarw la solitudine è una costante nella vita degli introversi perché l'istaurazione di un'amicizia negli introversi è vincolata da una certa quota di vocazionalita'. Nel saggio Timido Docile Ardente è suggerito di cercare gli amici vocazionali iscrivendosi ad associazioni culturali (per esempio). Il fatto è che anche così ci vuole fortuna e prima ancora ci vuole la fortuna di trovare l'associazione vocazionale. Insomma ci vuole una fortuna al quadrato. Occorre tenere presente però che l'amico vocazionale non è l'amico perfetto. Chi cerca l'amico perfetto è destinato ad una solitudine perpetua.
     
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    Ciao posso spiegarti meglio la situazione?non so se si può scrivere in privato nel forum
     
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  4. Darwi
     
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    Nel forum tutto ciò che scrivi è pubblico e come tale può leggerlo chiunque.
     
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    La situazione è questa:

    Sono una donna e siamo colleghi a lavoro, lui è qualche anno più giovane,io ho una relazione da tanto tempo e mi sto trasferendo per andare a vivere almeno per qualche mese con il mio fidanzato. Specifico che si tratta di una amicizia,anche se ammetto di avere una simpatia per questa persona che specifico comunque non volevo portare ad un livello successivo e sono interessata ad un rapporto di amicizia.Molto probabilmente essendo si sono venuti a creare dinamiche e pensieri strani da parte sua, perché altrimenti non mi spiego proprio nulla di quello che sta succedendo. Diciamo che è sempre stata una persona molto introversa,infatti sono tra le poche persone con cui ha creato un rapporto, per farla breve, cmq ho sempre avuto la sensazione tipo come se mi evitasse, nonostante fosse il primo a parlare, essere gentile, aiutare ma diciamo che l'input dell'amicizia è sempre venuto più da parte mia. Da parte sua ci sono state solo gentilezze nei miei confronti e la tendenza a parlare con me più che con altri durante le uscite e qualche sguardo, nulla di più tanto che non ho mai capito se gli sto veramente simpatica o meno. In una circostanza, purtroppo sono stata positiva lo scorso mese, mi ha cercato e quindi li mi è sembrato che la situazione si sbloccasse perché abbiamo parlato via chat per un periodo più liberamente,per farla breve sono settimane che sta male per il covid seriamente, ho cercato di contattarlo ma mi risponde a stento e ultimamente ha ignorato messaggi miei in un gruppo,ha avuto anche altri atteggiamenti strani nel passato evitando mie domande e sostanzialmente è sempre sembrato come se questa amicizia fosse sempre tirata con il freno a mano. Vorrei un parere su quale sia il suo problema, pensa che gli stia dietro perché gli mando qualche messaggio ogni tanto, non ha interesse a costruire rapporti sul luogo di lavoro, anche di amicizia (non sembra perché è sempre stato molto disponibile ad uscite con i colleghi) o che altro? Dovrei insistere e continuare a contattarlo dato che sta male?
     
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  6. Darwi
     
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    Non è la prima volta che su questo forum arrivano donne che chiedono aiuto per decifrare un uomo introverso incostante, distaccato, anaffettivo o con altre stranezze. L'unica cosa che posso rispondere è non lo so. Non lo so perché primo solo la persona introversa può sapere di essere introversa e lo può sapere o facendo il test di Eysenck, riportando un punteggio compreso tra -50 e -20, oppure, con più certezza, leggendo il libro Timido Docile Ardente. Lo stereotipo della persona introversa ovvero l'asocialita' derivante dal ripiegamento in se stessi essendo uno stereotipo è sbagliato per definizione. Come si può definire allora una persona introversa? Dare una definizione semplice e aspettarsi che venga compresa dall'uomo della strada è un'impresa ardua. Se devo parlare di me posso definire l'introversione come un vincolo alla curiosità all'emozione e alla riflessione. Non sono ne asociale ne ripiegato. Riguardo il tuo problema ti consiglio di inviare un mp (messaggio privato) qui sul forum direttamente o al dottor Luigi Anepeta o alla dottoressa pisanacollodi o a entrambi. Nella tavolozza dei sentimenti umani credo ci possa essere di tutto. Se riceveranno i messaggi un consiglio spassionato penso te lo daranno.
     
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5 replies since 18/3/2022, 21:16   172 views
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