L'angolo della tristezza

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  1. houccisotoniocartonio
     
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    Edited by houccisotoniocartonio - 6/10/2007, 13:19
     
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  2. Sara.c
     
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    Ciao,volevo mettere una mia x nell'angolo della tristezza,luogo che accoglie anche me,per quanto ognuno viva la propria tristezza solitaria.
    Sara
     
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  3. maria rossi
     
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    we live as we dream,alone.


    x


    m.aria
     
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  4. maria rossi
     
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    quod me nutrit me destruit

    prima o poi la morte arriva

    sono vere ma meno belle

    perchè vuoi essere decifrata? .
     
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  5. titan03
     
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    A proposito di frasi sulla vita e sulla morte, me ne viene in mente una frase di Hector Berlioz che recita così:

    Le temps est un grand professeur, mais malheureusement il tue ses élèves
    (Il tempo è un grande maestro ma purtroppo uccide i suoi allievi)


    Se posso dire la mia, ho temuto per lunghi periodi della mia vita che essa potesse spezzarsi da un momento all'altro: era un pensiero continuo, un'ossessione tale che il più piccolo sintomo di malessere (vero o presunto) diventava per me presagio di una sicura fine.

    Ho capito solo dopo che la morte non sta sempre a cercare noi, ma troppo spesso siamo noi a desiderarla, nel momento in cui non sappiamo più come regolarci, nel momento in cui ci sentiamo degli alieni nel nostro mondo e non riusciamo a trovare un modo per lenire il nostro dolore.

    Ho capito che la morte arriva quando arriva, a noi non interessa: ciò che deve interessarci è capire quale direzione prenderebbe il nostro io, se fosse lasciato a briglia sciolta, e cercare di armonizzare questa tendenza con l'ambiente che ci circonda.

    Più facile a dirsi che a farsi, mi si contesterà: è vero, però non è impossibile. La difficoltà maggiore è che --parafrasando Anepeta-- non abbiamo il manuale di istruzioni, però possiamo ricostruire il puzzle della nostra personalità grazie alla stessa capacità che abbiamo di immaginare l'infinito. Già dai primi tasselli che si incastrano, il pensiero della morte diviene più flebile, meno attraente, e vi posso assicurare che dopo un po' ci si prende veramente gusto. In quel momento stiamo di nuovo vivendo, e capiamo che quell'energia vitale viene da dentro e non da fuori (non i genitori, non lo Stato, non Dio, né altri sono i nostri veri arbitri).

    A quel punto non importa veramente se non riusciamo a centrare tutti i nostri obiettivi, perché la vita vera sta nell'individuarli e tendere verso di essi.

    Ecco... Vabbe', e anche per oggi so' riuscito a non stamme zitto.

    Buona tristezza a voi ;-)
    Francesco
     
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  6. maria rossi
     
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    tutelare da cosa?
    la morte il dolore l'ineliminabile solitudine e la disperazione l'hanno toccata e sentita tutti almeno una volta nella vita e tutti sopravvivono in un modo o nell'altro....
    non è questo che appesantisce o avvelena la vita,ha ragione francesco.
    è la paura di lasciarsi andare e di essere divorati dalla propria innocenza,per quanto mi riguarda, quello che ha complicato l'esistenza e arrovellato la pancia e il cervello.

    più esattamente: la paura della gioia.
    non della felicità ma proprio della gioia.quella luce quel calore che autoproduciamo,"secerniamo" quando viviamo autenticamente chi siamo e ci prendiamo cura di noi e godiamo dell'esistenza, di esserci e di stare qui in mezzo a tutto quanto;quel sottile ed insostenibile piacere nel soddisfare i propri bisogni e le proprie inclinazioni con le nostre stesse capacità e possibilità.

    "Posso dirle una cosa che i filosofi non saranno in grado di dirle: come vivere, come opporsi alla morte, all’inaridimento, al dogmatismo, all’irrevocabile, alla rigidezza dello spirito. Tutti aspetti della morte, e della peggiore:la morte dell’intelligenza e della vita interiore...che la vita spirituale è gioia voluttà e danza..la vita spirituale è innocenza e libertà.Da voi la vita si direbbe che è divenuta una maledizione e come potrebbe essere altrimenti con tutti i vostri tormenti filosofici le vostre città industrializzate, meccanizzate e automatizzate, con i vostri tempi e i vostri modelli di riferimento? Come potreste realizzare una vita interiore in mezzo al Moloch della vostra civiltà? Ogni uomo è una fabbrica che corre, si addanna e produce con una forza ed un accanimento straordinari, ma dov’è il lavoro quello vero quello che fa godere, giocare e libera, in una parola dov’è la creatività?
    Il primo ed ultimo dovere verso se stessi e la vita che ci è stata data è il compimento di se, che è gioia, danza ed estasi."
    (Tangore)

    m.aria
     
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  7. marinoni
     
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    Pablo Neruda

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, …… chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita la passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti,

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso…

    Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

    Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita.

    _______________________________________

    :D A volte il mattino si veste da grisantemo, ma a volte mentre cammino nella vita riesco a rubare una rosa, mi sento felice quando rubo un fiore, e penso che lui mi stava aspettando, e fosse nato solo per me, perché potessi godere di tutta la sua fragranza.
    Un tempo ero morto in attesa della sepoltura, e la natura mi ha insegnato che ogni giorno c'è la vita, ho deciso di non morire e di non attendere anni e anni prima di essere sepolto, e ogni mattina cerco di accompagnarmi con la vita, di mettermi al suo seguito, anche quando sembra senza senso, la grandezza di una quercia si vede da come resiste alla tempesta e al vento di maestrale, io cerco di imitarla, mi piego quando soffia il vento, ma non mi spezzo....... :D :D :D

    buona vita a tutti. Renzo Marinoni
     
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  8. alanisluce
     
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    Ho lavato
    il dolore
    nel solco di lacrime
    non mie
    ho sospirato
    all'ombra
    di un albero fiero
    che i miei occhi
    non avevano
    visto prima
    e
    finalmente
    ho sostato
    lontano
    dal fragore del mondo.

    Che il Sole d'Oriente
    esploda
    ad incorniciare
    occhi di verità
    nude
    a colpire
    pietre conficcate
    di mala-amore
    a stracciare
    vesti dorate
    di colpe
    mai scontate
    nel fango intrise.

    Qui.
    Dritta.
    sono ad accoglierti
    nella
    tua sosta
    nel palmo aperto
    di chi sa slegare.

    Ed
    il mio anelito
    di vita
    scorra
    e soffi lieve
    su mani
    che incontrano destini
    non miei
    e che
    nell'abbraccio
    unisono
    diventano
    perchè

    unisono
    sono.

    (T.S.)

    La vita ci chiede di stare dritti..dritti davanti al dolore..dritti davanti alla vita stessa.. e stare dritti non vuol dire non piegarsi al vento di maestrale quando soffia violento a sradicare pensieri e polvere..ma significa rimanere pronti ...pronti alla vita.
    La tristezza può essere nostra amica..ci chiede il passo a volte..e noi dobbiamo cederlo...possiamo cederlo..per essere di nuovo pronti a richiamare l'azzurro..a guardare ad oriente...al Sole che nasce..
    Dentro di noi.
    Dentro ognuno di noi.

    Buona vita a tutti.
     
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  9. davidthered
     
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    VORREI ESPRIMERE IN X LA TRISTEZZA DI QUESTA ESTATE INSULSA
    (SE NON FOSSE PER UN PICCOLO PARTICOLARE CHE L'HA TIRARA SU, CIOè
    LA GRANDE ASSASSINA EFFERATA DI TONIO CARTONIO)

    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
    XXXXXXXXXXXXX
     
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  10. tandream
     
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    Ho capito: tu non hai ucciso Cartonio, hai ucciso i tuoi messaggi :lol:

    Io aggiungo Lithium dei Nirvana, leggetela bene, per chi prende psicofarmaci è un'ottima descrizione di quello che fanno (che sia litio o qualsiasi altro farmaco):




    Lithium - Nirvana

    I'm so happy. Cause today I found my friends.
    They're in my head. I'm so ugly. But that's ok.
    'Cause so are you. We've broke our mirrors.
    Sunday morning. Is everyday for all I care.
    And I'm not scared. Light my candles. In a daze cause I've found god.

    Yeah yeah yeah yeah.....

    I'm so lonely. And that's ok. (alt: 'cause today )
    I shaved my head. And I'm not sad, and just maybe
    I'm to blame for all I've heard. And I'm not sure.
    I'm so excited. I can't wait to meet you there.
    And I don't care. I'm so horny. But that's ok. My will is good.

    Yeah yeah yeah yeah yeah.....

    I like it. I'm not gonna crack.
    I miss you. I'm not gonna crack.
    I love you.I'm not gonna crack.
    I kill you. I'm not gonna crack.

    I'm so happy. Cause today I found my friends.
    They're in my head. I'm so ugly. But that's ok.
    'Cause so are you. We've broke our mirrors.
    Sunday morning. Is everyday for all I care.
    And I'm not scared. Light my candles.
    In a daze cause I've found god.

    Yeah yeah yeah yeah.....
     
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  11. tandream
     
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    CITAZIONE (houccisotoniocartonio @ 6/11/2007, 15:53)
    nooooooooooooo! mi hai anticipato sui tempi! ero andata a scaricarla da google perchè la volevo inserire ioooooooooooo!

    :shifty:

    Metti la traduzione allora per i non anglofoni altrimenti lo faccio io :shifty: :shifty:
     
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  12. warum
     
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    Ey, mi avete dato un idea.. perchè non proviamo a fare una classifica dei gruppi o cantanti più amati dagli introversi?
    Giusto per curiosità..
    Sicuramente i Nirvana saranno primi in classifica :)

    Io, per parte mia, non posso che consigliarvi di comprare o procurarvi il primo album di Francesco Tricarico.. è più di un disco.. è un'iniezione di Gioia!
    E, sempre a proposito di Gioia, ascoltatevi anche L'uomo Vivo di Capossela :)
     
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  13. tandream
     
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    Io adoro i Depeche Mode. E credo piacciano a molti, a tutti quelli che si guardano dentro...

    Ma un gruppo in questo periodo vi consiglio in assoluto: gli Editors. Ascoltate il loro ultimo album. Un CAPOLAVORO! :)

    Sto impazzendo per loro :P

    Canzone da ascoltare in assoluto: Smokers Outside the Hospital Doors
     
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  14. vivatruffaut
     
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    Credo che i Cure ben rappresentino l'implosione di emozioni che spesso porta gli introversi a fastidiose somatizzazioni.
     
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  15. vivatruffaut
     
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    Dark, post-punk, canzone d'autore sono i generi musicali più adatti agli introversi, secondo me.
     
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27 replies since 3/7/2007, 20:28   1341 views
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