Il bambino che non voleva morire

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  1. marinoni
     
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    Il bambino che non voleva morire



    Trovare il coraggio di ripercorrere le innumerevoli ingiustizie subite dal mio bambino, cercando di sentirlo come un genitore sente un figlio parlando da genitore, senza giudizio ma con comprensione, è stato determinante per la mia storia personale, e mi rivolsi al mio bambino in seconda persona in un dialogo virtuale e sogettivo.
    Lo so, in questi anni ti ho odiato per la rabbia che mi trasmettevi, ti ho rinchiuso in una cantina fredda e sporca, ma le tue grida laceravano le mie notti, la voglia di ucciderti era presente in me da sempre, non sopportavo le tue lamentele, il tuo auto-commiserarti, il tuo egocentrismo, il tuo disprezzo per il mondo, la tua rabbia cieca quando mi avvicinavo e tentavi di distruggermi con un lanciafiamme. Mi rendo conto delle cattiverie che hai dovuto subire e che questo mondo non ti ha amato come tu avresti voluto. Molti hanno concorso al tentativo di soprimerti e anch’io, vergognandomi profondamente di te, cercavo di ucciderti ogni volta che ti affacciavi. Tu cercavi la mia approvazione e io non volevo nemmeno sapere che esistevi.
    Ti ho lasciato solo da sempre, abbandonato al tuo destino come un figlio bastardo. Ora è tempo che tu abbia la mia approvazione e che finalmente senta che non mi vergogno più di te. Accettando la mia natura ho compreso anche te, che ne fai parte integrante. Trovando la fiducia in me stesso ho aperto la porta alla tua prigione permettendoti di vedere le stelle della notte e l’alba del mattino. Per te ho scrutato nei meandri della mia mente e del mio cuore, in cerca di conoscenza per far nascere quella speranza che oggi ci vede uniti. Anche se un po’ tardi, ti darò io l’amore che il mondo non ti ha dato e non ti lascerò più solo. Ti porterò con me per le vie del mondo. Ti insegnerò a giocare e a sorridere.
    Ti mostrerò ogni bellezza che questo mondo ha conservato per te. Ho dovuto raccontare la tua storia di dolore e di abbandono per poterti accogliere senza vergogna. Ho dovuto scalare la montagna di dolore che ci separava per vederti all’orizzonte, e mentre scalavo pensavo di morire senza poterti incontrare. Ho passato molti anni nel deserto della mia mente per imparare a capirne il funzionamento. Ho usato la mente per dimenticarti, le avevo insegnato ad essere falsa e a travestirsi per poterti tradire e confondere, in modo che non potessi più trovarmi ed infastidirmi con la tua assurda sensibilità che a tutti i costi volevi portare in superficie in questo mare di squali. Poi, un giorno, ho parlato di te e dei tuoi sogni e all’improvviso mi sono reso conto che il tuo sogno poteva diventare il nostro. E’ stato bello lasciarti parlare, anche se a volte mi vergognavo della tua ingenuità e fanciullezza. Ti ho portato con me nei monti dell’Umbria per chiederti perdono dei torti che ti avevo fatto. Ti ho tenuto abbracciato a me durante la notte, perché avevi paura del buio e della solitudine. Ho accolto il tuo sgomento e ho sentito il tuo perdono senza rancore. Ti ho permesso di volare dentro la mia mente, grato per il tuo esserci. Ho spostato la mia attenzione dall’esterno verso l’interno e ho smesso di attaccarmi alle persone come una piovra, cercando di godere della tua compagnia anche quando mi sentivo solo. Ti sono riconoscente per non esserti arreso. Ti sono grato per aver bussato alla porta del mio cuore così a lungo e di non aver mai perso la speranza che un giorno ti avrei aperto la porta della tua prigione per accoglierti nelle mie braccia, come il tesoro più prezioso ed il dono più grande. Ti farò dono di tutto l’amore che ti è stato negato, ti regalerò la conoscenza che ho rubato a questo mondo di nascosto e da solo in lunghe notti insonni. Per te mi alzerò ogni mattina della mia vita e ti regalerò la gioia di quel giorno. Insieme ci racconteremo nel mondo, donando al mondo ciò che ci ha negato, rispetto per l’amore e l’amicizia, comprensione anche per chi non ne ebbe, perdono per il passato ed il presente.
    Insieme faremo il funerale al rancore, alla rabbia e ai sensi di colpa, ma non osserveremo alcun lutto, perché erano intrusi e senza alcun vincolo di parentela. Perciò è un nostro diritto, dopo la tumulazione, dare una festa, invitando la gioia, l’amore, la pace e la musica. Balleremo con i fiori di campo illuminati dalla luna e dalle stelle.
    La vita, nonostante i suoi innumerevoli inganni, sarà per noi l’evento più straordinario che ci potesse accadere, accetta la vita per quello che è e vivi senza ingannare, non emettere alcun giudizio, renditi conto che ogni errore che nella vita viene commesso è una grande opportunità per migliorare.
    Tutti fanno esperienza commettendo errori e se ogni errore insegnasse la gratitudine di aver imparato una cosa nuova, il giudizio non sarebbe mai nato. Non esistono né massimi né minimi, tutti fanno ciò che possono e pochi sanno vedere la bellezza della natura, la dolcezza di un tramonto e il silenzio di un’alba appena nata. La verità, anche se scomoda, è quanto di più giusto possiamo pertare nella nostra vita. Non fingere negli affetti e non essere mai cinico riguardo l’amore. La pace è figlia dell’infinito presente, odio, disprezzo, arroganza, solitudine, abbandono sono la gramigna di questo mondo, piccoli gesti quotidiani sono come l’aratro che al suo passaggio estirpa ogni gramigna, lasciando spazio al nuovo.
    Renzo :D


     
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  2. aurora65
     
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    Caro Renzo, sei riuscito a commuovermi. Sono una 40enne e mi reputo un pò anche introversa. Mi ripropongo di leggere con attenzione tutti i tuoi scritti e di seguirti costantemente con attenzione. A presto. Un abbraccio.
     
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  3. Koenig43
     
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    Intensità ad altissimo livello sia intellettuale che emozionale. Sicuramente frutto dall'avere sperimentato sia la sofferenza sia la gioia. Il risultato? Una grande Saggezza. Beh credo che la LIDI sia fortunata ad averti tra i suoi soci fondatori. Speriamo tanto che la LIDI abbia superato un punto di non ritorno e che possa esistere indefinitamente. A me dispiace tanto non abitare a Roma e non avere la possibilità di conoscervi personalmente. Per adesso quindi un abbraccio virtuale. Ciao!
     
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  4. marinoni
     
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    Grazie aurora65, e grazie Koenig43, i miei scritti raccontano momenti vissuti della mia vita, se riescono a far riflettere su le dinamiche introverse sono molto felice, poi io non sono uno scrittore e a dire il vero ho molte difficoltà con la scrittura, ma quando riesco a farmi capire mi sento felice.
    un abbraccio e grazie ancora Renzo
     
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  5. alanisluce
     
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    Le tue parole hanno allo stesso tempo la forza di una tempesta e la dolcezza di una goccia di miele...

    E scuotono cervelli e vene proprio perchè delle tue vene sono intrise..nel tuo dolore si sono bagnate e alla luce della tua rinnovata essenza si sono asciugate...

    Sono oro puro che luccica al sole di chi non ha mai lasciato che l'ombra vincesse su notti senza alba che sembravano infinitamente presenti...

    La tua "fortezza" è un approdo a cui poter arrivare, anche stanchi, sapendo di trovare ristoro e nutrimento...è un porto che non ha dogane nè dazi da pagare perchè libero e aperto al mondo...

    Ormai ho capito che non avrei mai potuto costruire, faticosamente, una mia oasi piccola e florida , se non avessi visto, toccato, sentito, amato quella che nel tuo cuore vive e trova asilo..irrigata e fiorente di una limpidezza morale, di una generosità e di una grandezza che è qui...ora.. per te..da sempre.

    Edited by alanisluce - 18/6/2008, 07:29
     
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  6. maria rossi
     
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    un saluto a renzo e al suo "bambino" con l'augurio ad ognuno di noi di riuscire a vivere quella "maledetta" parte di se (qualunque essa sia!) che ha sempre visto come vergognosa, imbarazzante, inadeguata e maligna riconoscendola e sentendola finalmente degna, vera, vitale e imprescindibile.
    Un augurio forte, un invito chiaro, difficile ma necessario come la testimonianza di renzo.

    un piacere trovarvi....
     
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  7. marinoni
     
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    Grazie le vostre parole mi tccano prfondamente.
    un abbraccio a tutti voi.
    Renzo
     
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6 replies since 15/6/2008, 08:39   273 views
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