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marinoni.
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Il Dono
Il nodo alla gola, impedisce alla vita di entrare, forze sconosciute ballano una danza d’altri tempi, il celo offre il suo dono e in questo oggi sembra una enorme lacrima, il sole di novembre è agitato come chi sa che deve partire da un momento a l’altro, partire o morire, forse è la stessa cosa, sfreccia la vita nel suo consumar spregiudicato ogni istante, non rimane che l’ombra di un ieri, guai se l’anelito non mette radici sul domani, dono prezioso, ancora nascosto nella profondità del mare, vicoli bui, tortuose strettoie anticipano l’arrivar al mare, tenera speranza di un giorno di sole, condita col miele, occhi sbarrati ricordo di un tempo selvaggio, piaghe alla schiena lasciate dalla somma che tutto doma e a nessuno da scampo.
Tenero virgulto congelato dal tempo in attesa della stagione tenera e morbida, voci lontane echi prosaici a tirar un carrozzone logoro e stanco, il celo svuota le sue lacrime condite di un tintinnar mantrico e profumato d’acero, l’eredità è il tuo dono, insperato, inaspettato, sbocciar tenero di attimi infiniti e profumati, a riscaldar vene ingrossate da giorni di pietra e notti gelate, dolce lo sfregar di mani ruvide a riscaldar il tempo che si dona prosperoso e abbondante, nell’ultimo nettare nel calice conservato, testimone di un deserto di attimi assetati, vuoti e sordi, al margine di un deserto incantato, spettatore di amori sbocciati dal tempo consumati, e nello scrigno conservati a testimoniar la parsimonia lenta e tenera di un tempo che è dono di colui che perdono è.
Renzo Marinoni
A Tiziana dolce compagna di deserto.
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alanisluce.
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Il tuo dono è miele sulle ferite...
..goccia di miele sul deserto del cuore...
grazie renzo..amico da giorni che mi furono ignoti ....
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